T E M P L A R I       E     M A S S O N E R I A

 

         Non è ne facile, né   possibile dimostrare un coordinamento fra le due istituzioni, conviene invece, considerarle separatamente e approfondire le loro tematiche  in modo  indipendentemente.

         L’immissione del templarismo in massoneria ha una storia molto più  laboriosa di quella  della continuità storica dei Templari di Parigi.

    Infatti va tenuto presente  che,  mentre si parla di templarismo, ricercandone i fatti, le date e gli uomini che ne segnarono gli inizi e la continuazione, v’è anche un  templarismo essenzialmente spirituale nel quale, come si vedrà, gli assurdi possono comporsi e le controversie annullarsi.

    Per mantenerci aderenti al carattere storico, politico e religioso di questo studio,  daremo la precedenza al templarismo storico che trova la sua espressione in quegli uomini che, nel XVIII secolo,  avanzarono la pretesa di discendere dall’antica istituzione  e di averne ereditata la dottrina segreta.

     Disputatissima, questa pretesa portò, sul piano organizzativo, risultati disastrosi: frazionamenti nel massonico che sino ad allora era stato compatto e tollerante, introduzione  di nuovi gradi e, cosa più grave, deviamento, per rivalità di natura contingente, della linea iniziatica.

         Gli anni tra il 1735 e il 1780 sembrano essere stati i più favorevoli al sorgere in seno alla  massoneria di nuovi sistemi, tendenti a costituire i sistemi degli Alti Gradi.  Gradi il  cui aspetto è quasi sempre templare, ma il cui fine sono la lotta e la passione politica. Le circostanze che condussero ala creazione degli Alti Gradi non sono ben chiare: sembra che siano dovuti  al “famoso” scrittore francese di origine scozzese, (convertito al cattolicesimo dal prelato francese (1651 + 1715) Ramsay  Andrè Michel  ( nato il 1686 )  il quale instaurò i gradi scozzesi,  attribuendone l’origine a Gonfredo Bouillon.  La leggenda sulla sua derivazione raccontava che Pietro da Bologna (uno dei precursori, incaricato della difesa nel processo contro l’ordine e,  scomparso nel nulla durante il Concilio di  Sens ed evaso dal carcere  con il segreto comunicatogli dal Gran Maestro de Molay, si era recato in Scozia con il conte Ugo di Salm e con Silvestro Grumbach  dove si  incontrarono con i Gran Commendatori Giorgio de Harrris e Aumont, che  li avevano preceduti  e,  insieme, avevano deciso di continuare l’Ordine sotto il velo massonico.

         Il giorno di San Giovanni  del 1313, nello stesso capitolo in cui Aumont era stato eletto Gran Maestro, si era convenuto  di adattare i simboli dell’arte muratoria e il nome di Massoni liberi, onde sfuggire ad ogni ricerca e ad ogni persecuzione.  Subito dopo l’Ordine si diffuse in  Francia, in Germania, in Inghilterra, in Spagna ed altrove.

         Che tutto questo fosse leggenda lo dimostrano alcune sviste di indubbia importanza. Lasciando da parte  l’impossibilità  materiale per il Molay di poter comunicare con Pietro da Bologna, è  certo che il conte di Salem, secondo quanto scrive il Depuy, non fu imprigionato, non solo, ma  Ugo e Silvestro sono la stessa persona e precisamente quel Silvestro di Grumbach,  nominato canonico di Magonza, ed i cavalieri Harris e Aumont  sono due sconosciuti.. Era facile allora, quando la storia non aveva nessun metodo critico, incorrere in simili errori, specie se si tendeva a creare una genealogia per istituzioni di recenti  natali.   Comunque sia,  viene spontaneo chiedersi perché il primo conato delle affiliazioni templari a carattere massonico si sia verificato in  Scozia.

         Secondo il Ramsay, la ragione è semplicissima;  prima della loro distruzione, i Templari si sarebbero associati ai Massoni  per la ricostruzione delle Chiese distrutte dai Saraceni, in  un secondo tempo, accettando l’offerta di un re inglese, si sarebbero ritirati nei suoi stati per dedicarsi al trionfo della moralità e dei costumi ed arti figurative e musicali.

         I Templari sarebbero quindi preesistiti alla Massoneria. Sarà bene quindi cercare  le origini di quest’ultima, per vedere quali rapporti intercorrono fra le due grandi  istituzioni  nel pensiero dei diversi autori.

         Nebulosa è l’origine della Massoneria. Il Laurie la ricerca tra i costruttori dell’abbazia di Kilwinning, ovvero in una corporazione scozzese, in seno alla quale sarebbe avvenuta la fusione con i fratelli Templari fuggiaschi.  Per sottrarsi all’attenzione sempre vigile dell’Inquisizione, questa massoneria  costituì nel 1735 l’Ordine del Patriarca Noè (Noachiti) al quale potevano accedere essclusivamente i cattolici e senza alcuna pretesa di discendere dagli antichi ordini cavallereschi; tuttavia il Ramsay non esitò a far discendere da questa Massoneria la Cavalleria Crociata, per quanto, nel suo celebre discorso non  facesse cenno ai Templari. Questo nome è abitualmente connesso con l’introduzione nella Massoneria degli Alti Gradi che andarono ad aggiunti a quelli tradizionale di apprendista, Compagno, e di Maestro. Non la tradizione, né  motivi ideali sembravano aver spinto ad immettere i gradi templari, ma una politica di necessità, quella politica che sino ad allora era rimasta fuori dalle logge  e che finì presto col prendere il sopravvento  sul carattere iniziatico fino ad allora perseguito. Pare che gli Stuart,  dopo la detronizzazione (1688), stabilissero  per le loro rivendicazioni politiche e dinastiche  una rete di relazioni tra la Scozia, la Francia, l’Inghilterra e il papato di Roma,  agganciandovi anche la Massoneria, con le logge Jacobite; e volendola asservire al legittimo degli Stuart, si  cominciò con l’attribuire ai simboli ed alle allegorie muratorie, simboli ed allegorie dinastiche: la stessa leggenda di Hiram non servì più a ricordare l’antico Maestro di Salomone, ma la morte sul patibolo di Carlo I  avvenuta nel 649.

         Uomo di lettere e di scienze, versato in teologia e coinvolto nelle dispute religiose così accese in Inghilterra, André Michel Ramsay, una volta rifugiatosi in Francia, si unì al partito degli Stuart,  tentando una riforma massonica generale. Nel 1728, si intrattenne con i membri della Gran Loggia di Londra, per aggiungere ai tre gradi simbolici, le sue innovazioni che furono accolte con grande entusiasmo. Nascevano così gli alti gradi e questa sembra essere l’origine più probabile dello Scozzesismo.

         In Francia le novità venivano pronunciate a mezza bocca, particolarmente nei salotti così detti “bene informati”, frequentati dai nuovi ceti emergenti provenienti dalla provincia.

         Il sesto grado svolgeva  la leggenda della derivazione Templare nella persona del “famoso Aumont”,  allettando i seguaci degli Stuart.

         Entrata nella fase di decadenza, la Massoneria prestava il fianco alle  infiltrazioni politiche e al dilagare  del filosofismo: il grado Kadosch o Piccolo Eletto è infatti coetaneo al trionfo della religione naturale sulle religioni rivelate e all’introduzione in Massoneria della tradizione dei Rosacroce, della Kabala, della magia, della teosofia, delle arti evocative, ecc. Il grado Kadosch, viene registrato a Lione sin dal 1743, come simbolo della vendetta dei Templari e quale rifugio di molti Massoni  espulsi, perché tali, dall’Ordine di Malta. I gradi Superiori si suddivisero e si inquadrarono, sull’esempio di Ramsay,  in una pluralità di differenti sistemi che presero il nome di “riti”  e furono governati ognuno dal proprio capitolo.  Questa novità degli Alti Gradi, fu causa di gravi turbamenti  in seno alla Massoneria, fino a quel momento rimasta estranea  da  tutte le competizioni profane.

         Carlo Edoardo Stuart stabilì il primo  centro amministrativo degli Alti Gradi  ad Arras, nel 1747, dopo il capitolo di Clermont e da questo derivante si costituì nel 1758 con un nuovo sistema, cioè il Consiglio degli Imperatori d’Oriente e d’Occidente, un altro capitolo venne alla luce a Parigi nel 1762,  il  Gran Consiglio dei Sublimi Principi del Real Segreto,  comprendente 25 gradi.  Il barone Tschoudi,  nel suo libro “L’Etoile  Flamboyante”, tratta l’ordine come tale,  di questi nuovi gradi e del loro rituale, che in seguito si svilupparono nei vari sistemi giungendo sino a novanta.

         Tra tutti questi sistemi, cercheremo di esaminare soltanto quelli che si richiamano all’Ordine del Tempio.

         Nell’Europa centrale il sistema  di Ramsay sfociò  nella “Stretta Osservanza”.

Le prime notizie in merito comparvero in uno scritto del 1745 a Srasburgo;  quasi in  contemporanea,  o prima del 1751 attraverso un  manoscritto  rinvenuto   che sostiene che l’origine della Massoneria, proviene dalle Crociate.

         Ma è soprattutto dal trattato della “Stretta Osservanza”  compilato dal più attivo sostenitore, Carlo Gotthelf, barone de Hund che si vengono a conoscere i caratteri di questa Alta Massoneria tedesca.  Gli statuti si trovano pubblicati negli “Acta Latomorum” del Thory e nell’”Anti-Santi-Nocaise”, in  Lipsia 1788.

         Nell’esporre la legenda relativa all’Aumont, si fa risalire il racconto sino ai primi due delatori,  il Noffodei e Squin de Florian, che avrebbero assassinato, nella sua casa di campagna vicino Milano, il Maestro della provincia di Monte Carmelo per non aver egli concesso  loro il comando di una nuova commanderia in sostituzione di quella perduta a Montfaucon.

         Il de Hund era stato ricevuto Massone a Francoforte sul Meno il 20 marzo 1742, e nel 1754 nella loggia Clermont di Parigi era stato stato iniziato agli Alti Gradi.   Ritornato in Germania costituì l’Ordine della Stretta Osservanza, con 6 gradi di regime templare, ai quali se ne aggiunse poi un altro: il settimo. Come il Tempio, egli divise l’Europa in 9 provincie; a capo di tutte aveva posto altissimi personaggi “sconosciuti”, residenti in  Scozia.  

In  un  “Convento”  tenuto a Saxe nel 1763,  il de Hunnd accede alla carica di Gran Maestro Provinciale della Massoneria Rettificata della Germania, ma nel settembre dello stesso anno comparve Jena,  uno sconosciuto di nome Johnson, che il FIN  definisce un avventuriero, , quale,  proclamandosi  Gran Priore dell’Ordine, si  disse incaricato di riformare le logge tedesche, le quali, non erano,  secondo le sue affermazioni, l’Ordine Templare,  perpetuatosi segretamente. Con  la minaccia di far intervenire straordinarie potenze, con il timore di terribili punizioni contro i nemici dell’Ordine e con il decantato  possesso di un manoscritto di  Ugo de Pagani, imponeva,  in nome dei  “Superiori sconosciuti”, il riconoscimento a lui solo il diritto di creare Cavalieri del Tempio.  Il barone Hund, che male aveva sopportato l’intromissione dello Johnson,  non tardò ad averne vittoria: fattolo rinchiudere in un Castello a spese  dell’Ordine, convocò un nuovo  “Convento”  ad Altembourg        nel 1764 per essere nominato Gran Maestro.  Convalidando che il conferimento degli Alti Gradi  era di assoluta competenza del Gran Maestro per la Germania, divenne così il più fervente  sostenitore del sistema Templare  applicato alla massoneria.  I membri della  “Stretta Osservanza” erano vincolati attraverso un giuramento di cieca obbedienza unicamente alla sua persona, prendendo la denominazione di  “Cavalieri di Spada”.

Ai tre gradi massonici ne fu aggiunto un altro, il quarto: Maestro Scozzese, un quinto: Nonizio, un sesto: Cavaliere del Tempio, distinto in tre classi: Cavalieri, Socio ed Armigero.

Chiudeva la serie del VII grado di Cavaliere Professo, istituito più tardi. Ma ogni volta che i fratelli, ansiosi di conoscere quanto era stato loro preannunciato come una rivelazione, chiedevano di essere messi a parte almeno della scienza magica e del segreto della Pietra Filosophale, si sentivano  ripetere la medesima risposta: un vero Massone era il Cavaliere del Tempio.

         Il piano gerarchico divideva la Germania in nove Provincie ad ognuna delle quali era predisposto un Gran Maestro Provinciale, assistito da un capitolo con priorati e prefetture alle proprie dipendenze.  I capi e gli scopi dell’Ordine restavano occulti,  seducendo gli amatori del mistero, snervando i desiderosi di concludere.

Alessandro  D'Angelo