Titolazione e standardizzazione dei prodotti fitoterapici

La titolazione è un procedimento tecnologicamente avanzato con il quale si determina, con assoluta precisione, la sostanza attiva più importante presente nel fitocomplesso è la sua concentrazione. La titolazione è possibile attualmente solo per l'estratto secco e per l'olio essenziale perché sono fortemente concentrati e contengono quindi quantità di sostanze sufficientemente elevate per poter raggiungere gli standard che le Farmacopee e gli studi scientifici internazionali richiedono. Un estratto titolato assicura un'efficacia ottimale che dipende dalla quantità del principio attivo più importante. Se essa è al di sotto dei limiti richiesti dalle Farmacopee, la validità della terapia risulta compromessa. Al contrario, se la titolazione del prodotto è superiore a quella minima prevista, la sua efficacia terapeutica aumenta di conseguenza.

La titolazione evita inoltre l'insorgere del cosiddetto effetto paradosso, che consiste in una manifestazione contraria a quella prevista per quella pianta. Ad esempio, la valeriana può causare nervosismo ed eccitazione se l'estratto somministrato non ha titolazione conforme a quella delle Farmacopee.

Grazie alla titolazione è possibile ottenere la standardizzazione del rimedio fitoterapico in modo tale che ciascun prodotto contenga la stessa quantità del principio attivo dichiarato. La standardizzazione comprende anche altri importanti aspetti come, per esempio: le modalità di coltivazione e raccolta, l'identificazione della droga, il controllo dell'assenza di pesticidi, metalli pesanti e radionuclidi, il metodo di estrazione, i processi di concentrazione ed essiccamento, i vari controlli di qualità, comprendenti T'impronta digitale" dell'estratto, il contenuto in principi attivi, la stabilità dell'estratto. Lo scopo finale della standardizzazione è produrre un estratto caratterizzato da contenuti costanti di determinati principi. Questo è di estrema importanza, in quanto i componenti presenti in piante officinali della stessa specie sono soggetti a variazioni determinate da diversi fattori, come:

• variazione genetica della specie

• clima

• tipo di suolo e disponibilità di nutrienti

• tempo di raccolta ed età della pianta

• metodo di essiccamento e conservazione.

E' quindi possibile che due piante officinali della stessa specie, pur apparendo simili, differiscano per quanto riguarda il contenuto di specifici componenti e possano perciò produrre effetti terapeutici diversi. In conclusione, gli estratti standardizzati permettono di preparare fitomedicine a contenuto costante di componenti attivi e, pertanto, consentono una prescrizione accurata e un uso efficace e sicuro delle stesse.