V I T A    E   O P E R E       DI   LAO-TZU'

 

v  i  t  a

 

  LAO-TZU  (pronuncia italiana LAO-TZE)  in lingua cinese LAO "VECCHIO MAESTRO" e TZU' filosofo o fanciullo   Qualifica che indica  un  personaggio  il cui  cognome era quasi sicuramente  "LI" ed il  nome "TAN", detto anche LAO-TAN. Egli, secondo alcuni studiosi  fu  contemporaneo del filosofo  CONFUCIO (SECOLO VI - V   a..C. ): per quanto di qualche decina di anni  più anziano. (ma attualmente non conosciamo con precisione    le date esatte della nascita nè della morte) qualcuno asserisce  che il filosofo nacque intorno al  14° giorno della IX^  luna del  604 aC, altri riportano che visse nel 2500 a.C:  e pare sia vissuto sino ad 84 anni. (questa situazione,  con epoche molto discordanti la ritroviamo nella  vita di Zoroastro).

 

    Ove nacque  LAO-TZU', cioè presso Lu-Yi, fu eretto un tempio in sua memoria.

   Egli oggi è considerato da alcuni il fondatore, da altri il rinnovatore  e predicatore del Taoismo, l'unica corrente filosofica postasi come alternativa  totale ed antitetica  al  confucianesimo che ebbe un'influenza fondamentale, spesso preponderante sul pensiero cinese.

   E' da aggiungere che sulla reale esistenza del personaggio si nutrono, molti dubbi  e tutta  la  biografia  concernete la sua persona è indubbiamente  un'invenzione posteriore dei suoi discepoli che tendevano ad innalzare la loro dottrina  a scapito del confucianesimo.  A LAO-TZU' è stata attribuita la paternità del libro  chiamato da prima  TAO-CI,  in seguito  TAO--TEH-CHING,  cioè  "libro della via e della  virtù".

   Numerosi brani di questo testo  lasciano supporre  il  ricorso  a  pratiche magico-religiose più antiche , ed in effetti  pare proprio che il punto di partenza dei pensatori  taoisti non sia filosofico ma religioso .

  La salvezza di ciascuno  e di tutti  risiede non nell'azione collettiva con finalità, ma  nel ritiro e nelle pratiche di comportamento  che  permettono di astrarsi dal mondo  e dominarlo.

 

  la  biografia contenuta nelle "memorie storiche"  di  Sss-ma ts'ien  riferisce che egli aveva il soprannome di "TAN" da cui LAO-TAN.

   Il Profeta racconta  che Confucio andò  a visitarlo nella scuola che egli aveva fondato nella città di P'ei, a sud dell'attuale Shan-tung, dopo essere stato archivista nella capitale del regno di Chou.

La  sua biografia leggendaria si andò accrescendo  di particolari  fino ad indicare la data esatta del giorno della nascita 14° giorno della  IX^  luna  del 604  a.C.

Qualche studioso asserisce che egli abbia viaggiato verso l'occidente , anche se non sussiste alcuna conferma storica.

Un  taoista del  IV° secolo dopo Cristo  in un libro sulla conversione dei barbari  (HUA  HU  CIHNG)  fa profetizzare a Lao-Tzù  una sua futura reincarnazione  nel fondatore del manicheismo.  Si  racconta  che  egli  abbia vissuto  circa  84  anni.

     Così come  nella religione cristiana  l'arcangelo  comunicò a Maria la futura nascita del Messia , così nella religione Taoista.

     Si racconta  che  la  madre di Lao-Tzù  rimase  gravita  del  figlio   generato da un raggio di l sole, per 81 anni, prima di partorirlo dall'ascella sinistra, sotto  un susino nello stato di  chu  IV° o V° secolo a.C.. fu presto orfano di padre e fu allora chiamato  "er" o "erl", cui poi venne aggiunto "LI", termine che designa l'albero sotto il quale venne alla luce.  LI ER (o LAO DAN   secondo altre fonti sarebbe il nome di questo pensatore,  sebbene  il suo nome  più noto resti "Vecchio Maestro", cioè  Lao-tzù

 

 

 

 

 

Divenuto archivista nella città  di Luoyi  (770 - 246 a.C.) Lao-Tzù avrebbe incontrato Confucio ivi recatosi per la ricerca di testi antichi, anch'egli preoccupato  per la grave crisi politica e  morale  che la cina stava attraversando.

Diversamente  da  Confucio, lo stato di decadenza della società  cinese  condusse Lao-tzù  a disconoscere il mondo contemporaneo e a spingerlo al raccoglimento e alla meditazione.  Lao-tzù  scelse di allontanarsi  completamente dal  consorzio umano:  rinunciò  al suo lavoro di archivistae lasciò la città  per dirigersi  verso  ovest.  Sempre secondo la leggenda , giunto al confine di  Hangu  a dorso di bufalo, Lao-Tzù  venne pregato dalla guardia  del passo di lasciare almeno una testimonianza del suo  insegnamento prima di abbandonare per sempre la sua terra

 

Lao-Tzù , andando verso occidente  verso "il Regno del riposo dell'anima"

Ivi ottenne  la  "vita eterna"  per questo motivo molti autori non fanno cenno alla data della morte, ma solo a quella della presunta nascita, altri studiosi sostengono che Lao-Tzù  fosse andato verso oves per diffondere verso i popoli barbari (cioè  non cinesi) il suo insegnamento: da ciò nacque la convinzione che il BUDDA  altro non fosse che Lao-Tzù stesso. Il quale aveva adottato la sua dottrina alla mentalità  indiana.

 

O  P  E  R  E

E' ancora incerto se Lao_tzù sia stato il fondatore del Taoismo. Viene riportato che Egli scrisse  una breve  opera di di poco più  di 5000  caratteri ideografici, il "Daodejing" e lo affidò ad una guardia, poi si allontanò  e  scomparve per sempre alla vista  degli  uomini.  Per  la tradizione Taoista

Il pensiero contenuto nel "Daodejing" (Libro del Principio) "DAO" e della sua virtù "DE", s'impernia sul concetto dsi DAO e di DE.

Il DAO  o  TAO  è un principio assolutamente indefinibile:

essp quando è chiamato  DAO ,  non è  l'eterno  DAO Se il suo nome  è  pronunciato non è l'eterno nome

Ciò che è senza nome è il principio del Cielo e della Terra"

 

I l      T A O

La parola Tao, in cinese "VIA"  (suprema virtù) (anche se in tale lingua ha più significati che va dall'agopuntura, alle arti marziali derivati dal Taoismo. Esso rappresenta come nella religione cristiana "Via, la verità e la vita"

Il DAO  o TAO sta alla base di tutti i fenomeni del mondo:  esso solo persiste e non  muta, ed è  il  centro  di  ogni  cosa: "La misura dell'uomo è  la terra, la  misura della Terra è  il  Cielo,  la  misura  del  Cielo  è  il TAO o DAO,  la  misura  del TAO o DAO  è  se  stesso"

Tutto è  originato  dal  DAO  o TAO  che può essere considerato  "la Madre del Mondo"  Esso genera le diecimila creature o esseri, la sua  forza li nutre la sua essenza  li  plasma  e  la sua  azione  li  completa.

Il  TAO o DAO non è soltanto il principio di tutto ciò che esiste, ma è anche l'unità fondamentale nella quale si possono risolvere tutte le contraddizioni e le differenze  degli esseri: il traguardo da raggiungere; per il saggio è dunque l'adeguamento del comportamento umano al  DAO o TAO.

 

 

 

 

 

 

 

L'attività del DAO o TAO nella creazione,  conservazione,  e sviluppo di tutte le cose è la norma secondo la quale gli uomini devono regolare la propria vita. E' nell'adeguamento al TAO o DAO che consiste la virtù (DE) dellìuomo: DE è la partecipazione individuale al TAO o DAO  che si estrinseca nel perseguire il "WU WEI" (non agire), che da forza al DAO  o al TAO .

"Ciò che è molle nel mondo supera ciò che è più duro.

Ciò che non esiste permea ciò che non ha spazi intermedi"

Il WU WEI, nella vita dell'uomo, deve essere inteso come la scelta di non intervenire e di assecondare il flusso naturale delle cose e l'originario ordine cosmico, senza turbarlo o tenta-re di modificarlo: l'uomo, senza l'agire esteriore, passionale ed egoistico , si deve abbandonare  disinteressatamente  al corso naturale del TAO o DAO . In questo adequamento  di sé alla natura, l'uomo risponderà alla sua vocazione ultima e giungerà così al compimento della perfezione. Il significato del "Non Agire"

In campo etico si concretizza in modestia , altruismo, umiltà mitezza  tolleranza e amore per la tranquillità. Con questo comportamento, la stessa ingiustizia non viene vinta dalla giustizia, ma dalla bontà; infatti così è scritto:

" Con  coloro che sono buoni sono buono,

Con coloro  che  non  sono  buoni  sono  buono,

così  tutti  diventano  buoni"

I concetti della filosofia mistica del "Doadjing" si  ritrovano arricchiti e approfonditi in due altri fondamentali testi della scuola e della religione taoista: il più importante, lo "Zhuangzi"  (opera che porta il nome dello stesso autore, maestro Zhuang, vissuto nel IV secolo A.C.) espone il principio della trasforma-zione

Degli esseri, essenziale per il successivo  sviluppo del Taoismo;

di minor rilievo risulta il secondo testo , il "Liezi", opera compilatoria attribuita a un certo maestro Lie, da cui il nome dell libro  stesso.

Si comprende quindi che il Taoismo è contrario all'azione e alla conquista materiale . La passività è considerata un'auspicabile qualità, l'ottusità è morte, la duttilità è vita.

L'energie dell'universo sono classificati in due grandi gruppi: YIN e  YANG, il primo  ricettivo pieno di acqua fa riferimento alla Luna, cioè all'energia femminile; il secondo attivo, fuoco, con riferimento al sole, energia maschile.

 

Legge e ordine sono gli dei analoghi sia per l'avvocato che per il poliziotto, ostacoli per il TAO. Infatti se la legge aumenta, aumenta anche il crimine.  Il taoista  dunque si presenta come un anarchico pacifista che rifiuta le leggi e le forme di governo

come nemici del TAO.

Ogni cosa è parte di qualsiasi altra cosa, (il fiume non è lo stesso di ieri, quello dove ci si bagna oggi).

 

LE  FORME  DEL  TAOISMO  RELIGIOSO

 

Nell’ antica Cina fiorirono tre grandi religioni. La più antica fu la Taoista, segue il confucianesimo, dottrina austera del "fare la cosa giusta", di grande fascino per molti intellettuali, in particolare per i mandarini del servizio civile imperiale, ma di scarso interesse per il cinese comune  e il  buddismo,

 

 

 

 

 

 

 

 

dottrina  più affermata nel mondo essendo alla portata di  tutti. Furono i buddiisti a trarre ispirazione dai testi Taoisti per rivestire in forma cinese gli astratti pensieri  dell'India,  Quindi nel II° secolo dopo Cristo esse divennero due dottrine  che si completavano a vicenda.

L'antiritualismo del buddismo originale indiano non fu sempre  seguito tanto è vero che molte sette misero in atto una serie di pratiche magiche interessate anche alla pratica di piacere ai demoni e al raggiungimento di "una buona fortuna"

Questa branche buddiste  tendevano a fondersi  con gli aspetti più popolari del Taoismo, la religione della gran parte dell'antico popolo cinese.

Ma il Taoismo era molto più di una pratica magica popolare e  poteva affascinare tutti.  Infatti non offriva  solo  l'emozione delle cerimonie  che commuovevano i più umili, ma insegnava anche un'elevata filosofia della "strada verso il cielo" a coloro che erano in grado di capire le sue scritture e gli astrusi commentari.

 

La più sacra e basilare tra le scritture era ed è il TAO-TE-KING, libro del TAO. Qu

I contenuti del pensiero taoista, fondamentalmente individua-listico, non appena iniziarono a diffondersi in più ampi strati della popolazione, si mescolarono a elementi dello sciamanesimo, presenti nella religiosità popolare cinese e a dottrine del Buddismo; si sviluppò così una vera e propria religiosità taoista di ampio seguito, che rimarrà sempre legata all'originaria religione taoista , professato in circoli di un certo tenore culturale.

 

Il prolungamento della vita e l'immortalità del corpo diventano il fine a cui tende il credente taoista attraverso pratiche dietetiche, ginniche, sessuali, alchemiche  e meditative. In questa prospettiva , la concezione della natura taoista, si fonde con la religiosità popolare, dando vita a complesse costruzioni mitologiche e metafisiche:  il  DAO o TAO  prende forma in svariate  figure divine,  ad esempio in YUHUANGDI,  Supremo Signore del cielo e padre di nove figlie, che governa il mondo insieme ai cinque sovrani  divini dei punti cardinali (dal momento che in Cina viene considerato anche il Centro). I saggi che hanno raggiunto l'immortalità  (XIEN REN) rientrano tra le numerose divinità  di questo Pantheon popolare, in cui trovano ovviamente posto gli spiriti che presiedono alle forze  naturali.

 

Lo scopo principale della religione taoista, che consiste nel raggiungere l'immortalità fisica, portò in auge un certo momento i "maestri delle ricette", che tentavano la strada delle pratiche magiche: la comparsa di questi personaggi, contemporaneamente all'esigenza di vita ritirata conforme al principio del WU WEI (non azione)  condusse alla fondazione di comunità monastiche e sacerdotali che si incaricarono di organizzare e dirigere  i semplici fedeli con riti comunitari.

Merita un cenno, tra le molte sette taoiste, quella dei Maestri Celesti. Maestri Celesti (Tianshi) è il titolo che era attribuito  ai capi ereditari di questa setta e che fu usato per la prima volta da Zhang Lu (III secolo d.C.), celebre  sacerdote, guaritore e capo della setta a sfondo politico-religioso dei Cinque  moggi di riso;

Zhang Lu discendeva inoltre da Zhang Daoling (I° secolo d.C.)

Considerato da qualcuno come il fondatore del Taoismo religioso.

I Maestri Celesti, vertice di una gerarchia sacerdotale, risiedettero sul "Monte del Drago e della Tigre" nella regione del Giangsu  fino al 1927: attualmente  il 64° TIANSHI vive nella Repubblica nazionalista  di Taiwan, dove ha sede anche la Sede

La Società  taoista nazionale, fondata nel 1965,

Gli scritti Taoisti riguardanti sacrifici , templi, esorcismo, geomantica e pratiche varie costituiscono  i più di 1500 testi del

DAO Zang, il cosiddetto Canone taoista, redatto  a partire dall'VIII secolo a imitazione del Canone  buddista, e pubblicato per la prima volta nel 1444- 1447

 

Nella letteratura e nell'arte, come anche nella fisica, chimica, medicina e scienze naturali, il Taoismo ha lasciato un’ impronta indelebile, divenendo un elemento fondamentale non solo della religiosità, ma dell'intera cultura e civiltà cinese.

Nella versione originale  cinese sono impiegati solo 5000 ideogrammi  e anche nelle lingue occidentali sono più complesse le traduzioni  che variano di lunghezza fra le 4 e le 10.000 parole.  Malgrado la brevità il, il TAO-TE-KING  esprime  dottrine complesse che sono derivati da moltissimi trattati esplicativi.  Già nel VII sec, d.C. ne circolavano non meno di 4500.

 

Alessandro D’Angelo

 

 

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