VANGELO DI GAMALIELE |
(Recensione
etiopica *) [1,
56] Tristezza di Maria. Ma quando la vergine ebbe posto fine alla sua
lamentazione per il rinnegamento di Pietro, fece venire Giovanni. Giunse
piangendo; e piangendo le andò incontro, ed entrambi, la vergine e
Giovanni, si sedettero, piangendo insieme Gesù. [57]
Dopo, disse Giovanni alla vergine: "O madre mia, non piangere perché
Pietro ha rinnegato il nostro Signore. Su di lui non grava l'accusa che
grava su Giuda, che l'ha tradito. Durante la Cena con il mio Maestro ho
udito Pietro che gli diceva: "Lungi da te, mio Signore e Dio! Non ti
rinnegherò in eterno, per me sarebbe meglio morire piuttosto! Non ti
accada mai niente di simile! Da parte mia, sacrificherò a te la mia
vita". [58]
Allora, per la prima volta, udii per tre volte il mio Signore esprimere il
suo biasimo a Pietro. Gli disse: "Indietro, Satana! Tu hai destato il
mio risentimento non avendo tenuto conto di ciò che è di Dio ma solo di
ciò che è degli uomini". [59]
Ora però, mia signora e madre, non piangere sul padre Pietro, poiché il
suo rinnegamento sarà il pentimento dei peccatori. Egli stesso ha
smentito la sua parola, e ha dovuto credere alla parola del Signore". [2,
27] Ma c'erano là delle donne: Giovanna, moglie di Chusa, Maria Maddalena
e Salome. Esse abbracciarono la vergine nostra signora e la sostennero. Un
lamento interiore serpeggiava nella cerchia di tutte queste sante donne,
che piangevano con commoventi parole. [28]
Altre donne ebree, che ne udivano il pianto, la ingiuriavano dicendo:
"E' giunta per noi oggi la vendetta contro di te e contro tuo figlio.
Per colpa tua il nostro grembo rimase senza figlio, due anni dopo che tu
lo generasti". [29]
Congiura contro Gesù e Pilato. E i capi degli Ebrei là presenti, come
pure i soldati di Erode indurivano il loro cuore e lo volevano uccidere.
Avevano infatti informato Erode che Pilato e molti tra il popolo erano ben
disposti verso Gesù. Essi avevano detto: "Quando noi ci faremo
avanti per metterlo sulla croce, la folla si ribellerà contro di noi e,
su incitamento di Pilato, lo libererà dalle nostre mani. Mandaci perciò
subito il tuo ordine e il tuo esercito, per crocifiggerlo". [30]
Gli Ebrei gli avevano fatto molti regali, affinché egli mandasse loro la
sua forza e i suoi soldati. Per questo in quei giorni Pilato non era
uscito con loro affinché non si giungesse a uno scontro tra lui e gli
Ebrei. [31]
Pilato e sua moglie amavano infatti Gesù come se stessi. Egli lo aveva
fatto flagellare, per compiacere i cattivi Ebrei, e perché il loro cuore
si disponesse più favorevolmente e lo lasciassero andare senza
condannarlo a morte. [32]
Anche se Pilato avesse saputo che avrebbero appeso alla croce lui con la
moglie e i figli qualora non lo avesse consegnato a loro e non lo avesse
dato a morte, mai avrebbe teso la mano contro di lui. [33]
Con l'inganno avevano fatto credere a Pilato: "Se tu punirai
quest'uomo ostinato, sicché non guarisca più alcuno nel giorno di
sabato, noi, dopo, non ci occuperemo più di lui e lo ripudieremo". [34]
In séguito a questa ingannevole messinscena Pilato lo fece flagellare:
credeva che le loro affermazioni fossero veritiere. [39]
Morte di Gesù. Quando la voce (di Gesù) tacque, quando egli, appeso al
legno della croce, rese la sua anima, tutta la città fu sconvolta da
scosse della terra, da segni e da miracoli che avvenivano lassù, in
cielo. [40]
Quando la vergine vide che la terra tremava e l'oscurità si diffondeva su
tutta la città, esclamò ad alta voce, dicendo: "Questi miracoli che
stanno accadendo annunciano la morte di mio figlio!". [41]
E mentre così parlava, ritornò Giovanni, si fermò vicino a lei e
pianse. La vergine gli domandò: "Giovanni, mio figlio è proprio
morto sulla croce?". Egli piegò la testa e le disse: "Sì,
madre mia, è morto!". [52]
Tutto ciò avveniva mentre Cristo era appeso alla croce. Il capitano
credette e disse: "Quest'uomo, in verità, era figlio di Dio!".
Fece questa confessione in séguito a quei segni miracolosi. [53]
Tutto il popolo dei fedeli lo pianse all'unanimità mentre era ancora
sulla croce. [54]
Dolore di Pilato. Pilato fece chiamare il capitano, che era andato da
Erode per la crocifissione, lo condusse a casa sua e gli disse: "Tu
hai ben visto, fratello, ciò che Erode e gli Ebrei hanno commesso contro
quest'uomo giusto. Lo hanno posto ingiustamente sulla croce, così che
sulla terra è accaduto tutto ciò. [55]
Ti dico in verità, fratello, che tutte queste cose inique io non le ho
volute, ma furono istigate da Erode. Io lo volevo liberare affinché non
fosse ucciso. Quando però mi accorsi che ciò dispiaceva ad Erode, lo
consegnai agli altri Ebrei perché lo crocifiggessero. Ed ora rifletti:
cosa possiamo offrire a Dio in cambio di suo figlio, che abbiamo fatto
uccidere?". [3,
1] Il capitano, il lanciere e Pilato piansero amaramente, dicendo:
"Il suo sangue sia su Erode e sul sommo sacerdote". [2]
I capi degli Ebrei convocati da Pilato. Allora Pilato convocò i capi dei
sacerdoti, Anna e Caifa, e li fece condurre alla sinagoga. Pilato disse
loro: "Voi lupi e volpi, avete bevuto il suo sangue nella iniquità!
Guardate ora la morte del Nazareno sull'albero della croce! Il suo sangue
ricada su voi e sui vostri figli!". [3]
Quelli però si impettirono e dissero arroganti: "Per mille
generazioni il sangue di questo rinnegato ricada su noi e sui nostri
figli!". [4]
Pilato disse: "Or dunque, dopo tutti questi segni miracolosi, che si
sono manifestati in cielo e sulla terra, non avete timore e non tremate
come tutto il popolo?". [5]
Ma essi gli risposero: "Perché dovremmo temere? Come vedi ci siamo
attenuti alla legge". E Pilato disse: "Avete osservato la legge
dell'inganno fino alla fine, ma questa non è legge! [6]
Tu ti fai chiamare sommo sacerdote, ma ecco che i tuoi abiti sono
stracciati! La legge però dice: Quando il sommo sacerdote ha l'abito
stracciato, è decaduto dalla sua funzione sacerdotale". Ma
il sommo sacerdote rispose: "Ho l'abito stracciato perché quello ha
preso a bestemmiare ed ha bestemmiato contro Dio e contro la legge". [7]
Pilato gli disse: "Per questo motivo io ti proibisco di entrare d'ora
in poi nel tempio come sommo sacerdote; solo come laico (entrerai). E se
qualcuno mi riferirà che tu sei entrato, io ti farò decapitare". [8]
Ma egli gli rispose dicendo: "Quale tra i governatori che ti hanno
preceduto fin dai primissimi tempi ha mai proibito al sommo sacerdote
l'ingresso nel tempio?". Egli disse ciò confidando sulla potenza di
Erode. [9]
Pilato gli rispose: "Ma ora, dopo aver visto tutti questi segni
miracolosi il tuo cuore è ancora incredulo come tutto il popolo?". [10]
E Caifa, che era stato nominato capo dei sacerdoti, disse a Pilato:
"Non è molto tempo che sei stato insediato in questa città e non
comprendi da dove hanno origine questi segni miracolosi, e come vengono
compiuti. [11]
Questa è infatti la stagione dell'erba, il Magabit, in cui il sole e la
luna si girano. In questo periodo i maghi rendono la luna come il sangue e
con la potenza della loro arte magica rubano lo splendore del sole,
indagano sugli avvenimenti di coloro che hanno il libero arbitrio e sulla
produzione del raccolto del grano, del vino e dell'olio". [12]
Caifa, dunque, parlò in modo subdolo. Ma Pilato si alzò dalla sua sedia,
colpì la sua pelle rugosa, strappò la barba dalle sue guance, e lo frustò,
dicendo: "Con il tuo odio vuoi portare l'ira sulla terra!". [13]
Anche il capitano e i soldati bastonavano questo sommo sacerdote dicendo:
"Tu sei più degno della morte che della vita". E, dopo averlo
concordemente punito, Pilato e il capitano lo fecero gettare in prigione e
si accordarono per consegnarlo all'imperatore. [14]
Sepoltura di Gesù. Dopo, Pilato si rivolse al capitano e gli domandò:
"Come si concilia con il decoro il lasciare questo cadavere appeso
all'albero della croce?". Il capitano rispose a Pilato:
"Governatore, tu hai il pieno potere di agire a tuo piacimento". [15]
Pilato replicò: "E' nostra volontà toglierlo dalla croce e
affidarlo in custodia a un fedele fino al terzo giorno. Egli ha
risvegliato molti morti tra il popolo e con ogni probabilità risusciterà". [16]
Ma quando Pilato parlò in questo senso, tutti i capi degli Ebrei
cominciarono a gridare dicendo: "Non è legale che un morto venga
ricoverato presso un vivente; il soggiorno dei morti è la tomba!". [17]
Questo dissero i capi degli Ebrei a Pilato. Nel
frattempo venne da Pilato Giuseppe da Arimatea, e chiese di potere tirare
giù dalla croce il cadavere di Gesù. Pilato ne fu contento e diede
ordine di consegnarglielo. [18]
Gli Ebrei però lo seguirono con le guardie. Giuseppe allora lo tirò giù
dalla croce ed egli stesso, insieme a Nicodemo, lo avvolse. [19]
Gli Ebrei furono assai scontenti di ciò e cominciarono a questionare con
loro; essi infatti non volevano che fosse tolto dall'albero della croce,
ma che lo si lasciasse sul legno insieme ai ladroni. Prima infatti egli
aveva parlato della sua risurrezione. [20]
Custodia al sepolcro. Quelli intanto lo avvolgevano con cura, insieme a
spezie e mirra, in un panno di lino nuovo, che non era mai stato usato per
nessuno. Anche la tomba era nuova; nessun cadavere umano vi era mai stato
seppellito, poiché era stata scavata in una grotta appositamente per
Giuseppe, il proprietario del giardino. Lo posero dunque là dentro e
presero tutte le precauzioni, dicendo: "Staremo a vedere fino al
terzo giorno". [21]
E dopo che Gesù fu posto nella tomba, gli Ebrei si radunarono da Pilato
dicendo: "Anche tu sai che è sabato. Non si sarebbe dovuto togliere
questo cadavere dalla croce fin quando non avessimo potuto accertarci
della sua potenza". Ma
Pilato disse loro: "Popolo maledetto, non avete visto finora la sua
potenza, tutti i suoi miracoli in cielo e il terremoto alla sua
morte?". [22]
Quelli sviarono il discorso e pretesero quattro soldati come testimoni:
due di Erode e due del capitano. Diedero loro ciò che richiedevano e li
mandarono presso la tomba, a far la guardia fino al terzo giorno. [23]
Anche il capitano rimase a Gerusalemme fino al terzo giorno, per vedere il
miracolo, dicendo: "Se Gesù risorgerà dai morti, come è stato
annunziato, allora non dovrò più preoccuparmi della potenza di
Erode". [24]
Dopo tutto ciò, Giovanni ritornò di corsa dalla vergine e le disse:
"Guarda, hanno posto tuo figlio, il mio Signore, in una tomba nuova,
su di lui è stato steso un sudario nuovo, e lo hanno sepolto con molte
spezie e abbondante mirra". [25]
La vergine gli domandò: "Chi ha dimostrato tanta benevolenza verso
mio figlio?". Egli le riferì che erano state due persone autorevoli:
Giuseppe e Nicodemo. [40]
Giovanni le parlò affettuosamente, dicendole: "Cessa ora il tuo
pianto, poiché quelli l'hanno preparato per la sepoltura, come si
conviene, con aromi e fumo d'incenso e con nuovi panni di lino. Anche la
tomba, in cui lo hanno seppellito, è nuova e là vicino vi è un
giardino". [41]
Ma la vergine gli rispose piangendo: "Anche se la tomba di mio figlio
fosse l'Arca di Noè, io non ne riceverei consolazione alcuna, se non vedo
la sua tomba per versarvi sopra le mie lacrime". Giovanni le rispose,
dicendo: "Come possiamo andarci? Davanti alla tomba stanno quattro
soldati dell'esercito del governatore". [42]
La vergine dovette pazientare per quella notte e per il giorno successivo
lamentandosi e piangendo la morte del figlio, e non si mise in cammino
fino alla domenica mattina. [43]
Accordo tra le guardie e le autorità ebraiche. Ma i soldati ai quali il
governatore aveva affidato la custodia si erano segretamente accordati con
i capi degli Ebrei, senza che n‚ il governatore, n‚ il capitano lo
sapessero. Avevano detto loro: "Attenti dunque! Se questo falso
maestro dovesse risorgere - (cosa da non escludere) dati i miracoli che si
sono verificati alla sua morte in croce - se egli dunque risorgesse dai
morti - se si avverasse proprio questo - voi verrete immediatamente da
noi, senza che il governatore ne sappia nulla, e vi daremo una grossa
mancia e un mucchio di argento, affinché questa cosa venga tenuta segreta
al governatore". In
questo senso gli Ebrei si erano accordati con i soldati, prima che si
recassero alla tomba. [44]
Quando egli risorse, nel momento stesso della risurrezione, avvenne un
terremoto; e prima dell'alba i soldati spaventati e tremanti scapparono in
città. Essi però si ricordarono dell'inganno concordato con gli Ebrei e,
nella notte, si recarono subito da loro, senza farlo sapere al
governatore. Portarono loro la notizia che il Nazareno era risorto dai
morti, come egli stesso aveva detto. [45]
Gli Ebrei si affrettarono a riferire ai capi dei sacerdoti quello che i
soldati avevano loro comunicato: Gesù era risorto dai morti! [4,
1] Le autorità ebraiche al sepolcro. Allora essi gridarono dicendo:
"Oggi, o Ebrei, guai alla nostra vita! Poiché questo è un giorno
infausto, peggiore del giorno nel quale fu crocifisso. Cosa faremo quando
il governatore e il capitano sapranno che egli è risorto dai morti? Ma
prima di tutto però dobbiamo renderci conto di che cosa è
avvenuto". [2]
Si recarono di corsa al sepolcro, ma non vi trovarono il corpo di Gesù.
Si spaventarono molto e si strapparono le vesti. Ai quattro soldati
diedero molto denaro, dicendo: "Non raccontate a nessuno che è
risorto!". Ma in cuor loro pensavano: si mostrerà egli ora a tutto
il popolo? E di questo discussero fra di loro dividendosi in piccoli
gruppi. [3]
Maria al sepolcro. La vergine non si lasciò trattenere e la domenica, di
buon mattino, si recò alla tomba. Giunta di corsa alla tomba, si guardò
intorno e fissò lo sguardo sulla pietra: era stata rotolata dalla tomba.
Allora esclamò: "Questo miracolo è avvenuto in favore di mio
figlio. Ora mi domando con apprensione chi mai ha rotolato questa pietra
dall'ingresso della tomba". [4]
Si sporse in avanti nell'ingresso della tomba, ma non vide il corpo del
figlio. [5,
2] Quando spuntò il giorno, mentre il suo cuore era abbattuto e triste,
dalla destra dell'ingresso penetrò nella tomba un profumo aromatico:
pareva il diffondersi del profumo dell'albero della vita. [3]
La vergine si voltò e in piedi, presso un cespuglio di incenso, vide Dio
vestito con uno splendido abito di porpora celeste. [4]
Egli le disse: "Donna, perché piangi e ti lamenti così triste su di
una tomba che non ha alcun cadavere?". [5]
Gli rispose: "E' proprio questo, Signore, che mi rende triste! Non
trovo nella tomba il cadavere del mio figlio diletto per piangerlo e
consolare così la mia tristezza". [6]
Gesù le rispose: "Non sei ancora stanca di piangere e lamentarti
dall'inizio fino ad ora? Tu hai pianto a lungo su di una tomba vuota.
Qualora tu avessi trovato il cadavere di tuo figlio, i lamenti e le
lacrime non avrebbero avuto fine". [7]
Lei rispose: "Se l'avessi trovato, o mio signore, ne avrei tratto
almeno un po' di conforto". [8]
Gesù le disse: "Non è affatto vero! Se tu l'avessi trovato morto
non avresti avuto alcuna consolazione dalla visione del suo fianco
trafitto da una lancia, delle sue mani ferite, dei segni dei chiodi e del
suo corpo macchiato di sangue". [6,
1] Gesù consola la madre. "Consolati, donna. Per te infatti è stato
meglio non averlo visto morto e non esserti rattristata Quale conforto
avresti avuto nel vederlo ancora vivo appeso alla croce, e quale dolore
avresti provato mentre il tuo cuore ardeva come fuoco! [2]
Ora che egli è morto e avvolto e convenientemente sepolto, tu, o donna,
hai avuto il coraggio di venire fin qua nonostante questa paurosa oscurità
e mentre la città è, a causa sua, pervasa da una paurosa agitazione. Le
sentinelle sono appena fuggite e gli Ebrei hanno concordato con esse un
inganno contro tuo figlio. [3]
Pensi tu forse che questa tomba appartenga agli Ebrei che vi hanno posto
il cadavere di tuo figlio? No, donna! Il proprietario della tomba io lo
conosco: è Giuseppe, ed anche questo giardino è suo". [4]
La vergine gli rispose: "Signore, vedo che sai con precisione quanto
avvenne a mio figlio e ciò che gli è stato fatto allorché fu sepolto in
questa tomba. Il mio cuore non mi permise di restare in casa di Giovanni;
per questo mi alzai e venni qui a cercarlo. [5]
Ed ora, mio signore, se sei il custode del giardino ti scongiuro per lo
splendore del tuo abito e per le benevoli parole che mi hai detto di
essere così buono da informarmi su questi avvenimenti. Io, infatti, sono
inconsolabile. Spiegami che cosa gli è stato fatto giacché io non ho
trovato il cadavere nella tomba. [6]
Lo hanno forse preso gli Ebrei che odiavano sia lui sia il governatore, o
è forse nascosto nel giardino; tu conosci chi l'ha preso? Abbi pietà di
me! Mostrami il luogo ove si trova affinché lo possa vedere: ciò mi
basterà. [7]
Per la vita della tua anima, ti confesso, o fratello, di non avere mai
visto questo luogo prima d'oggi". [8]
Gesù allora disse a Maria: "Hai versato abbastanza lacrime. Colui
che fu crocifisso è vivo e parla con te ed il tuo consolatore è proprio
colui che tu cerchi, è colui che indossa la porpora celeste. Colui del
quale tu cerchi la sepoltura è quegli che ha spezzato le porte bronzee e
liberato i prigionieri dell'Inferno. [9]
Comprendi la mia grazia e la mia misericordia, Maria! Vedi, ti ho
consolato con una parola di vita. Non temere, non smarrirti, osserva bene
il mio volto, o madre mia, e convinciti ch'io sono tuo figlio. [10]
Io sono il Gesù che a Betania ha risuscitato Lazzaro, io sono il Gesù
che è la risurrezione e la vita, io sono il Gesù il cui sangue fu sparso
sulla roccia del patibolo. [11]
Io sono il Gesù che consola la tua tristezza, io sono il Gesù per la cui
morte hai pianto; egli ora è vivo! Io sono il Gesù per il cui amore hai
versato lacrime. Ora egli ti consola con la sua risurrezione prima di
tutti gli altri. [12]
Nessuno ha portato via il mio cadavere, bensì sono risorto per volere di
mio Padre, o madre mia. Oggi sei venuta alla mia tomba, o madre mia,
mentre io ho tratto dagli Inferi quelli che erano in catene e ho salvato
quelli che erano caduti in peccato". [13]
Udite queste parole, il cuore della vergine si colmò di forza e
consolazione: cessò di piangere e di essere smarrita. Ai suoi occhi fu
concesso di guardare e di contemplare la sua divinità. [14]
Allora lei gli disse: "Sei tu dunque risorto, mio Signore e mio
figlio? Felice risurrezione!". E si inginocchiò a baciarlo. [15]
Ma egli le disse: "Ti basti, o madre mia, la gioia della mia
risurrezione. Guarda i prigionieri dell'Infero che si rallegrano e
giubilano ch'io li porto in dono al Padre mio prima di condurli nel
giardino dell'Eden". [16]
La vergine pura guardò e vide intorno a lui i prigionieri che aveva
tratto fuori dall'Infero: indossavano abiti di bianca porpora, ed a quella
vista rimase stupita. [17]
Gesù le disse: "Corri dai miei fratelli a portare la notizia e il
felice annunzio della mia risurrezione dai morti. Affrettati, torna
indietro, madre mia! Non restare alla destra della mia tomba; la folla
degli Ebrei e Pilato verranno infatti alla tomba per vedere quanto è
avvenuto". [18]
Annunzio della risurrezione...poiché farà risorgere i morti, darà la
luce ai ciechi e gli storpi cammineranno. [19]
Dopo aver parlato così a sua madre, Gesù si sottrasse ai suoi occhi. Lei
lasciò di corsa la tomba, andò dagli apostoli e dalle donne portando la
buona notizia che il nostro Signore era risorto dai morti; raccontò e
disse: "Egli ha detto: Vi precedo a Gerusalemme. Là mi vedrete ed io
vi darò la mia benedizione". [20]
Quelli si alzarono e andarono alla tomba a vedere quanto era avvenuto. [21]
La notizia della risurrezione del Nazareno si sparse in tutta la città [22]
Ma i capi dei sacerdoti e gli Ebrei si recarono da Pilato, come se non
sapessero nulla, e gli dissero: "Vedi, governatore, come oggi in una
tomba siano stati ingigantiti l'inganno e l'errore! Ordina dunque di
introdurti i soldati per interrogarli separatamente; essi così ci
ragguaglieranno in modo sicuro senza che alcuno di noi abbia da scomodarsi
fino alla tomba". [7,
1] Apparizione di Gesù a Pilato. Pilato rispose: "Io ho udito che è
risorto dai morti e, dopo che l'ho visto in sogno, anch'io credo che sia
risorto. [2]
Per la vita dell'imperatore e per la legge di Mosè, giuro di non mentire
e di averlo visto questa notte mentre riposavo nel mio letto. [3]
Mi rammaricavo, infatti, per lui avendo alzato la mano contro di lui:
fondandomi sui segni verificatisi in cielo e in terra sull'albero della
croce, quand'egli morì, pensavo: è forse egli il figlio di Dio? [4]
Lo vidi affianco a me! Il suo splendore superava quello del sole e tutta
la città ne era illuminata, ad eccezione della sinagoga degli Ebrei. [5]
Mi disse: "Pilato, piangi tu forse perché hai flagellato Gesù? Non
avere paura! Si è infatti avverato ciò che di lui è stato scritto.
Convertiti a me ed io ti perdonerò. [6]
Io sono il Gesù che morì sull'albero della croce e io sono il Gesù che
oggi è risorto dai morti. Questa luce che tu ora vedi è la gloria della
mia risurrezione che irradia di gioia il mondo tutto. [7]
Contempla questo miracolo: lo splendore che irradia sulla terra supera
quello del sole, affinché tu comprenda che sono risorto dai morti. [8]
Corri dunque alla mia tomba: troverai le fasce mortuarie rimaste e gli
angeli che le custodiscono; gettati davanti ad esse e baciale, diventa
assertore della mia risurrezione e vedrai nella mia tomba grandi miracoli:
i paralitici camminare, i ciechi vedere e i morti risorgere. [9]
Sii forte, Pilato, per essere illuminato dallo splendore della mia
risurrezione che gli Ebrei negheranno"". [10]
Dopo che Pilato parlò così nel cortile della sua dimora, gli Ebrei
gridarono: "Questo, governatore, non lo devi dire al popolo! Tutti i
sogni, infatti, sono illusioni. La legge afferma: ogni cosa deve essere
confermata da due testimoni. [11]
Falsa testimonianza delle guardie. Ora, invece di tre testimoni ci sono i
quattro soldati che hanno custodito la tomba; se essi testimonieranno che
egli è risorto dai morti, la loro parola sarà veritiera, ma se non lo
testimonieranno non avremo nulla da fare con i sogni". [12]
Pilato chiamò allora i quattro soldati e domandò loro: "Che
successe oggi nella tomba?". Essendosi essi accordati che ognuno
avrebbe preso la propria responsabilità della fuga, resero una falsa
testimonianza: (Gesù) non era risorto, ma era stato rapito. [13]
Pilato ordinò di separarli e di introdurre ognuno in un posto diverso. [14]
Fece poi comparire il primo e gli disse: "Dimmi la verità. Chi ha
rubato il corpo di Gesù?". Quello gli rispose: "Pietro e
Giovanni hanno rapito il suo corpo". [15]
Ordinò poi di condurlo via, e chiamato il secondo gli disse: "Sono
convinto che tu solo sai dirmi la verità. Spiegami bene: quale apostolo
ha rapito il corpo di Gesù dalla tomba?". [16]
Gli rispose: "Sono venuti tutti i dodici assieme ai discepoli e
l'hanno rapito furtivamente". [17]
Ordinò poi di condurlo via, e chiamato il terzo gli disse: "Per
conto mio la tua testimonianza vale più di quella degli altri due. Chi ha
rapito dalla tomba il corpo di Gesù?". [18]
Gli rispose: "Sono stati Giuseppe e Nicodemo. Vennero di notte con
tutta la loro servitù e, senza molta fatica, l'hanno rapito; ed hanno
anche spostato la pietra". [19]
Chiamò il quarto e gli disse: "Tu sei di un grado superiore a
quelli. Essi, infatti, obbedivano ai tuoi ordini e obbedivano al tuo
comando. Informami dunque: come avvenne che il corpo di Gesù è stato
rapito mentre voi eravate di guardia?". [20]
Gli rispose: "Non sappiamo, Signore, chi l'ha portato via giacché ci
eravamo addormentati, e quando ci svegliammo lo trovammo nel pozzo del
giardino ‚ pensammo che l'avessero fatto quelli per paura degli
Ebrei". [21]
Pilato e le autorità ebraiche al sepolcro. Pilato disse agli Ebrei e al
capitano: "E' meglio ora che i loro resoconti non concordano e la
loro testimonianza è falsa?". E, irritato, ordinò di mettere i
soldati in prigione fino a che egli non fosse andato alla tomba. [22]
E, senza indugio, s'alzò con i capi degli Ebrei, il capitano, il lanciere
e i capi dei sacerdoti. Si recarono alla tomba e trovarono le bende
mortuarie rimaste, ma non il cadavere. [23]
Disse loro Pilato: "Voi odiate la vostra vita! Se il cadavere fosse
stato rapito sarebbero state portate via anche le bende mortuarie". [24]
Risposero: "Per certo, queste bende non sono sue, ma di un
altro". [25]
Pilato si ricordò della parola che gli aveva detto nostro Signore e cioè
che nella sua tomba si sarebbero verificati grandi miracoli. [26]
Entrato subito nella tomba, Pilato prese le bende mortuarie, le abbracciò
e, per la grande gioia, scoppiò in lacrime quasi che avvolgessero Gesù. [27]
Si volse poi al capitano, rimasto all'ingresso della tomba; questi era
monocolo essendo stato ferito in guerra da molto tempo. [28]
Pilato rifletté: sono sicuro che queste bende restituiranno la luce al
suo occhio. [29]
Avvicinò a lui le bende mortuarie dicendogli: "Non senti, fratello,
il profumo delle bende? Non è un odore di cadavere, ma di porpora regale
impregnata di soavi profumi". [30]
Ma gli Ebrei gli dissero: "Tu sai bene, Pilato, che Giuseppe Si è
servito di spezie e incenso, e l'ha cosparso di mirra e aloe. Questa è la
ragione del profumo". [31]
Pilato rispose: "Anche se con le bende si fossero usate sostanze
aromatiche, per qual motivo questa tomba manda un profumo così soave come
se vi fosse stato sparso muschio e aromi?". [32]
Gli risposero: "Questo profumo, Pilato, è quello del giardino
soffiato dentro dal vento". [33]
Pilato rispose: "Fate attenzione che da soli vi preparate la via
della rovina sulla quale errerete in eterno senza alcuna remissione". [34]
Gli risposero: "Non è giusto e non ti è lecito varcare questa
tomba! Tu sei il governatore, la città ha bisogno di te, ma la tua
giurisdizione non si estende fino a questa tomba. I capi dei sacerdoti e i
capi del popolo comprendono questo più di te. [35]
Non ti è lecito e non ti si addice litigare con gli Ebrei per un uomo
morto". [36]
Pilato disse allora al capitano: "Vedi, fratello, quanto è grande
l'odio degli Ebrei contro Gesù! Abbiamo seguito la loro volontà
mettendolo in croce, tuttavia guarda come tutto il mondo va in rovina, a
motivo della loro malvagità e empietà. Essi vorrebbero mandarci in
rovina per mezzo della stessa pietra dello scandalo, dicendo come loro
"egli non è risorto dai morti", e scatenando così in breve la
sua ira andando poi tutti insieme in
rovina". [8,
1] Miracoli al sepolcro. Mentre Pilato parlava così con il capitano,
teneva in mano le bende mortuarie e le baciava dicendo: [2] "Io sono
convinto che il corpo che era avvolto da voi è risorto dai morti". [3]
Anche il capitano aderì alla stessa fede di Pilato; prese le bende
mortuarie e cominciò a baciarle. Nell'istante in cui il suo volto le toccò,
il suo occhio guarì e vide la gioiosa luce come prima. Fu come se Gesù
avesse posto su di lui la sua mano, come era avvenuto per il cieco nato. [4]
Oh quale meraviglioso spettacolo per tutta la gente convenuta alla tomba
da tutte le città! Venuta a Gerusalemme per la festa di pasqua aveva
visto (Gesù) il giorno della crocifissione sul legno della croce; e
quando seppe che Pilato si recava alla tomba per vedere Gesù risorto, si
era messa dietro di lui, pensando: risorgerà e apparirà pubblicamente
come Lazzaro. [5]
Per questo alla tomba di Gesù era convenuta una grande folla: vide grandi
miracoli, anche il capitano il cui occhio era guarito, e rimase stupita. [6]
Pilato disse allora al capitano: "Tu hai visto i miracoli di Gesù
presso la sua tomba oltre i prodigi avvenuti quando morì sull'albero
della croce". [7]
E con grande gioia il capitano si strappò gli abiti per manifestare a
tutti la grazia grande che gli era stata concessa. [8]
E disse: "Vedete! Si è proprio dimostrata la potenza di Gesù Cristo
poiché è veramente Dio. E' figlio di Dio! Io avevo creduto, ma la mia
fede nella sua risurrezione dai morti si è accresciuta. [9]
Ed ora, mai più servirò un re terreno, ma solo il mio Dio Gesù
Cristo". Gettata la sua spada e l'uniforme, baciava il sudario che
teneva in mano arrotolato, voltandosi di qua e di là. [10]
Pilato, stupito, lodava Dio; ma gli Ebrei dissero al capitano: "Tu
sei uno straniero e non hai nessuna idea delle opere che Gesù ha compiuto
con l'aiuto di Beelzebub, sia durante la sua vita sia alla sua
morte". [11]
Altri dissero: "Quando muore uno stregone, gli spiriti cattivi
operano nuovi miracoli nella sua tomba per trascinare molti in errore. Si
tratta di opere di maghi e stregoni". [12]
Ma Pilato replicò loro: "Non ho mai udito che stregoni e maghi
operino tali miracoli. Voi comunque vi siete ingannati nei confronti della
vita del nostro Signore, ma la sua ira e il suo castigo vi
raggiungeranno". [13]
Essi stessi, infatti, avevano dato le loro anime alla condanna, dicendo:
"Il suo sangue e la sua morte sia su di noi in eterno!". [14]
Pilato disse al capitano: "Ciò che tu hai trovato, fratello, è la
vera vita, non rinunciarvi con leggerezza per l'inganno e l'odio degli
Ebrei". [15]
Il cadavere nel pozzo e Gesù. E rivolto agli Ebrei, Pilato disse:
"Dove si trova il morto che a vostro dire è Gesù?". [16]
Gli Ebrei precedettero Pilato e il capitano al pozzo del giardino, che era
molto profondo, ed io, Gamaliel, li seguii con la gente. [17]
Guardarono in fondo al pozzo e videro un corpo avvolto in un lenzuolo
mortuario, [18] e gli Ebrei gridarono: "Vedi, Pilato, lo stregone di
Nazaret sul quale ti rattristi e del quale affermi che è risorto? Eccolo
nel pozzo!". [19]
Pilato ordinò di trarlo fuori. Chiamò Giuseppe e Nicodemo, e domandò:
"Sono queste le bende di lino con le quali avete avvolto il morto?
Sono proprio queste?". [20]
Essi risposero: "Le bende di lino che tu hai in mano sono quelle del
nostro Signore Gesù, mentre il corpo è quello del ladrone che fu
crocifisso con Gesù". [21]
La folla degli Ebrei si serrava contro Giuseppe e Nicodemo, allorché
dissero la verità; e Pilato con i suoi soldati si scontrò con loro. [22]
Quando Pilato si accorse di come gridavano e strepitavano, con la mano
fece segno di smettere: [23] egli, infatti, faceva affidamento su di una
espressione dettagli da Gesù, e cioè che i morti sarebbero risorti dalla
tomba. [24]
Chiamò dunque i capi degli Ebrei e disse loro: "Noi non crediamo
affatto che questo sia il Nazareno". Essi risposero: "Lo
crediamo noi!". [25]
Egli rispose: "Lasciamo il corpo nella sua tomba come si usa per
tutti i morti". [9,
1] Il ladrone nella tomba di Gesù. Chiamò poi Giuseppe e Nicodemo e
disse loro: "Avvolgetelo con queste bende di lino come prima".
[2] Gli Ebrei strepitavano, dicendo: "Non abbiamo fiducia n‚ in
Giuseppe n‚ in Nicodemo, poiché essi hanno aderito a Gesù". Pilato
rispose: "Possa anch'io essere considerato degno di ciò!". [3]
Essi presero allora le bende di lino di Gesù e con esse avvolsero il
morto. Pilato e i suoi soldati intonarono il canto funebre e lo deposero
nella tomba di Gesù; [4] poi diede ordine di porre la pietra all'ingresso
della tomba come era stato fatto per Gesù. [5]
Rivolto verso l'ingresso della tomba, Pilato pregò con le mani tese:
"Signore Gesù, risurrezione e vita e dispensatore di vita a tutti i
morti, credo che tu sei risorto e mi sei apparso. Non mi condannare,
Signore, poiché io non ho fatto questo per timore degli Ebrei. Non sarà
mai ch'io neghi la tua risurrezione. [6]
Io invece credo alla tua risurrezione conforme alla tua parola e ai
miracoli operati in vita tua risuscitando molti morti. [7]
Ed ora, Signore, non ti adirare con me che ho posto un altro corpo nel
luogo ove era stato sepolto il tuo. [8]
Ho agito così per umiliare e svergognare quegli ingannatori che non
credono nella tua risurrezione: a loro, biasimo e vergogna in eterno; a
te, invece, per bocca del tuo servo Pilato, onore, gloria e potenza
nell'eternità e per sempre. Amen". [10,
1] Risurrezione del ladrone. Terminata che ebbe Pilato questa preghiera
con le mani tese, dall'interno della tomba s'udì una voce che diceva:
"Signore, aprimi la porta affinché io esca, rotola la pietra, mio
signore Pilato, affinché io venga fuori in virtù di nostro Signore Gesù
Cristo risorto dai morti". [2]
Con grande gioia e nel giubilo del suo cuore, Pilato innalzò un grido e
le pietre gridarono con lui. [3]
Alla folla dei presenti, Pilato ordinò di fare rotolare la pietra
dall'ingresso della tomba; senza indugio il morto venne fuori e si gettò
ai piedi del governatore. [4]
Tutti gli Ebrei presenti furono atterriti e pieni di vergogna fuggirono
gridando e si nascosero dal governatore. [5]
Pilato allora ordinò ai suoi soldati di inseguire gli Ebrei, abbatterli
con la spada e infierire sui loro corpi. [6]
Poi si rivolse al morto, dicendo: "Figlio mio, chi ti ha fatto
risorgere in così breve tempo? Gesù era forse con te nella tomba? E'
stato forse lui che ti ha fatto risorgere così presto?". [11,
1] E il morto gli rispose: "Non hai visto, mio signore, il grande
splendore? Esso irradiava perché, mentre tu pregavi, il Signore Gesù era
con me. [2]
Mi parlò e disse: "Dì al mio amico Pilato che difenda la mia
risurrezione. Io ho deciso di renderlo partecipe dell'albero della vita,
come feci con te quando ti giudicarono: prima che tu fossi decapitato,
essi condannarono anche me"". [3]
Pilato gli domandò: "A quale popolo appartieni e chi ti ha gettato
nel pozzo?". [4]
Egli rispose: "Io sono il ladro che fu appeso alla destra del mio
Signore Gesù; mi rallegro di tutte le grazie e dei doni, e di quella
parola che pronunciai quand'egli era appeso in croce. [5]
Oggi, quando mi sono alzato dalla tomba di Gesù, tu Pilato - mio signore
- mi hai aperto la porta della sua tomba come egli mi aveva aperto la
porta del paradiso. Aspira questo amabile profumo che viene dall'albero
del paradiso ove la mia anima si è ristorata". [6]
Attestazione di Gamaliele. Io, Gamaliel, in questa occasione ho seguito il
popolo con il padre Giuseppe e Nicodemo. [7]
Gli apostoli temevano di avvicinarsi alla tomba e non sapevano quanto era
accaduto. Per paura degli Ebrei, infatti, si erano dispersi nei luoghi più
diversi. [8]
Ma io, Gamaliel, andai con tutto il popolo per vedere quanto era accaduto
nella tomba del nostro Signore Gesù. [9]
Pilato e tutto il popolo ritornarono assieme in città... a causa della
sua risurrezione dai morti, mentre Pilato portava in mano le bende di
lino. [10]
Tutto il popolo, quelli della regione di Samaria e i pagani volevano
vederle. [11]
Recatosi al palazzo del sommo pontefice, Pilato devastò la sinagoga e il
popolo saccheggiò tutto quanto essi possedevano. VARIANTE
AL CAP. 7 [1,
1] Chiamò il secondo e gli disse: "So che tu sei veritiero più di
tutti costoro. Dimmi, quanti erano gli apostoli che hanno preso il corpo
di Gesù dalla tomba?". Rispose: "Vennero tutti undici, e con
essi anche i loro discepoli. Lo presero furtivamente, dopo essersi
separati da quell'altro". [2]
Chiamò il terzo e gli disse: "Io considero la tua testimonianza
superiore a quella di molti altri. Chi è che ha preso il corpo di Gesù
dalla tomba?". Rispose: "Giuseppe, Nicodemo e i loro
parenti". Chiamò
il quarto e gli disse: "Tu sei più importante degli altri ch'io ho
congedato. Indicami quello che avvenne quando hanno preso dalle vostre
mani il corpo di Gesù che era nella tomba". Rispose:
"Governatore, signor nostro, noi dormivamo. Siamo stati disattenti e
non abbiamo potuto sapere chi l'ha preso. Dopo l'abbiamo cercato, ma non
l'abbiamo trovato... Abbiamo avvertito...". [3]
Pilato disse agli Ebrei e ai centurioni: "Queste persone mentono. Le
loro parole si contraddicono perché menzognere". Ordinò
di tenere i soldati fino a quando egli andasse alla tomba. [4]
Poi si alzò con gli Ebrei notabili, con il sinedrio e i sommi sacerdoti.
Trovarono i panni per terra, ma non c'era nessuno. Pilato
disse: "O uomini che detestate la vostra vita, se avessero preso il
corpo, avrebbero portato via anche le fasce". Risposero: "Non
vedi che non sono le sue, ma estranee a lui?". Pilato
si ricordò della parola di Gesù: "Bisogna che alla mia tomba
avvengano grandi miracoli", e si affrettò a entrare nella tomba.
Prese i panni di Gesù, li premette contro il petto e pianse su di essi;
con gioia li baciò come se ancora avvolgessero Gesù. [5]
Fissò la sua attenzione sul centurione che se ne stava diritto alla porta
della tomba; sapeva che aveva un solo occhio (poiché in battaglia gli
avevano leso l'altro) e lo nascondeva continuamente con la mano per non
vedere la luce. Pilato...
"(Pensate voi che Dio) non vi domanderà conto della vita del
Signore? Su di voi è venuta la fiamma della sua collera. Essi,
testardi, acconsentirono alla condanna dicendo: "Il suo sangue e la
sua morte sia su di noi per sempre!"". Pilato
disse al centurione: "Fratello mio, la vera vita che tu hai ricevuto
non darla invano per la menzogna e per il riposo degli Ebrei". [6]
Ecco quanto ha detto (Pilato) in presenza degli Ebrei. Pilato
e il centurione (andarono) al pozzo del giardino, pozzo molto profondo.
Io, Gamaliel, li seguivo anche in mezzo alla gente. Essi guardarono in
fondo al pozzo. Gli Ebrei gridarono: "Ecco Pilato,... non è forse
questo il corpo morto di Gesù;" I
discepoli dissero: "Signore nostro, i panni che hai con te sono
quelli di Gesù. Questo corpo è quello del ladro che fu crocifisso con
Gesù... Le fasce che tu hai in mano furono messe da Giuseppe e
Nicodemo...". [7]...Pilato
si ricordò che Gesù aveva detto: "Nella mia tomba i morti
risusciteranno". Chiamò dunque gli Ebrei notabili e disse loro:
"Credete che sia il Nazareno?". Risposero: "Lo
crediamo". Egli disse: "E' bene mettere questo corpo nella sua
tomba come si fa per tutti i morti...". |