IL VANGELO DI MARIA - AGRAPHA DI GESU'
Pap.
di Berlino * (I
parte) Ciò
detto, il Beato li salutò tutti e disse: "La pace sia con voi!
Abbiate la mia pace! State all'erta che nessuno vi inganni con le parole:
"Vedete qui" o "vedete là". Il figlio dell'uomo è,
infatti, dentro di voi. [5] Seguitelo! Chi lo cerca lo trova. Andate,
dunque, e predicate il vangelo del regno. Non ho emanato alcun precetto
all'infuori di quello che vi ho stabilito; n‚ vi ho dato alcuna legge,
come un legislatore, affinché non vi capiti di non essere capiti".
Ciò detto se ne andò. Ma
essi rimasero tristi e piangevano forte. Dissero: "Come possiamo
andare dai gentili e predicare loro il vangelo del regno del figlio
dell'uomo? Là non è mai stato dispensato, dobbiamo dispensarlo (proprio)
noi?". S'alzò
allora Maria, li salutò tutti, e disse loro: "Non piangete,
fratelli, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua grazia sarà
con voi tutti e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza,
avendoci egli preparati e mandati agli uomini". Così
dicendo, Maria volse al bene la loro mente ed essi incominciarono ad
esercitarsi sulle parole del Salvatore. (II
parte) La
bramosia dice: "Non ti ho visto quando sei andata là, ora invece ti
vedo mentre sali in alto. Come mai dunque tu mi mentisci dal momento che
tu mi appartieni?". L'anima rispose: "Io ti ho visto, mentre tu
non mi hai n‚ visto n‚ conosciuto. Tu mi hai servito come un abito, ma
non mi hai riconosciuto". Ciò detto, lei se ne andò allegra e
giubilante. Andò
poi alla terza potenza che si chiama ignoranza. Questa domandò all'anima:
"Dove vai? Sei stata presa nella malignità, ma sei stata presa
(?)". "Perché mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono
stata presa, sebbene io non abbia preso. Non sono stata riconosciuta, ma
ho riconosciuto che il tutto è stato sciolto, sia (le cose e nature)
terrestri sia le celesti". Dopo
che l'anima ebbe lasciato dietro di sè la terza potenza, salì in alto e
vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima è l'oscurità,
la seconda è la bramosia, la terza è l'ignoranza, la quarta è
l'emozione della morte, la quinta è il regno della carne, la sesta è la
prudenza stolta, la settima è la sapienza stizzosa. Queste sono le sette
potenze dell'ira. Esse
domandarono all'anima: "Da dove vieni, assassina degli uomini? Dove
sei incamminata, superatrice dei luoghi?". L'anima rispose e disse:
"Ciò che mi lega è stato ucciso, ciò che mi circonda è stato
messo da parte, la mia bramosia è annientata e la mia ignoranza è morta.
In un mondo sono stata sciolta (liberata) da un mondo, in un typos da un
typos superiore, dalla catena dell'incapacità di conoscere ciò la cui
esistenza è temporalmente (limitata) dal tempo nel quale io raggiungerò
in silenzio la quiete fino al tempo del giusto momento dell'eone". Detto
ciò, Maria tacque. Fin qui le aveva parlato il Salvatore. Ma
Andrea replicò e disse ai fratelli: "Che cosa pensate di quanto lei
ha detto? Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto questo.
Queste dottrine, infatti, sono sicuramente delle opinioni diverse". Riguardo
a queste stesse cose, anche Pietro replicò interrogandoli a proposito del
Salvatore: "Ha forse egli parlato in segreto a una donna prima che a
noi e non invece apertamente? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei?
Forse egli l'ha anteposta a noi?". Maria
allora pianse e disse a Pietro: "Pietro, fratello mio, che credi
dunque? Credi tu ch'io l'abbia inventato in cuor mio o che io mentisca a
proposito del Salvatore?". Levi
replicò a Pietro dicendo: "Tu sei sempre irruente, Pietro! Ora io
vedo che ti scagli contro la donna come fanno gli avversari. Se il
Salvatore l'ha resa degna, chi sei tu che la respingi? Non v'è dubbio che
il Salvatore la conosca bene, perciò amò lei più di noi. Dobbiamo
piuttosto vergognarci, rivestirci dell'uomo perfetto, formarci come egli
ci ha ordinato, e annunziare il vangelo senza emanare n‚ un ulteriore
comandamento, n‚ un'ulteriore legge, all'infuori di quanto ci disse il
Salvatore". Quando
Levi ebbe detto ciò, essi cominciarono a partire per annunziare e
predicare. Il vangelo secondo Maria.
Pap.
Rylands ...il
resto del cammino, del tempo, del giusto momento, dell'eone, del riposo in
silenzio. Ciò detto, Maria tacque come se il Salvatore le avesse parlato
fino qui. Andrea
dice: "Fratelli, che ve ne pare delle cose dette? Io non credo che il
Salvatore abbia detto queste cose. Pare, infatti, che non corrispondano al
suo pensiero". Pietro dice: "Interrogato su queste cose, il
Salvatore ne va a parlare di nascosto a una donna, e non in pubblico,
affinché tutti ascoltiamo lei? Voleva forse indicarla come più degna di
noi?... del Salvatore". Levi
dice a Pietro: "Al tuo fianco c'è sempre la collera, Pietro! Ora ti
vuoi mettere a discutere contrapponendoti a questa donna. Se il Salvatore
l'ha reputata degna, tu chi sei per disprezzarla? Sicuramente, infatti,
egli appena la vide l'amò, senza alcun dubbio. Dobbiamo piuttosto
vergognarci, rivestirci dell'uomo perfetto e compiere ciò che egli ci ha
ordinato. Annunziamo il vangelo senza limitare n‚ legiferare, come disse
il Salvatore". Ciò
detto, Levi se ne andò e incominciò ad annunziare il vangelo. Il vangelo
secondo Maria. A'GRAPHA
DI GESU' 1.
Atti degli apostoli, 1, 4-8 Allora
durante un pasto in comune ingiunse loro di non abbandonare Gerusalemme,
ma aspettarvi la promessa del Padre "della quale avete udito da me.
Giovanni, infatti, battezzò con l'acqua ma, entro pochi giorni, voi
sarete battezzati con lo Spirito santo". I
convenuti dunque gli domandavano: "Signore, è in questo tempo che tu
ripristini la regalità in Israele?". Egli rispose loro: "Non vi
appartiene conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha stabilito di sua
propria autorità. Voi riceverete una forza, quella dello Spirito santo
che discenderà su di voi. Allora sarete miei testimoni a Gerusalemme, in
tutta la Giudea e la Samaria, fino ai confini della terra". 2.
Atti degli apostoli, 20, 35 Vi
ho mostrato in ogni modo che è faticando in ogni maniera che bisogna
venire in aiuto ai deboli, ricordandoci delle parole del Signore Gesù; è
lui, infatti, che ha detto: "C'è più felicità nel dare che nel
ricevere". 3.
1 Corinzi, 11, 24-25 Questo
è il mio corpo che è per voi. Fate questo in memoria di me. Similmente,
dopo aver cenato, prese anche il calice dicendo: "Questo calice è la
nuova alleanza nel mio sangue. Tutte le volte che lo bevete, fate questo
in memoria di me". 4.
1 Tessalonicesi, 4, 15 Questo
vi dico sulla parola del Signore: noi, i vivi, che siamo rimasti per la
venuta del Signore, non saremo avvantaggiati su quelli che si sono
addormentati. 5.
Apocalisse, 16, 15 Ecco,
vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per
non dover andare nudo e mostrare le sue vergogne. 6.
Dal codice di Beza Cantabrigense (D) in Matteo, 20, 28 Ma
voi da piccoli cercate di farvi grandi, mentre da grandi vi rendete
piccoli. Quando andate ad un banchetto al quale siete stati invitati, non
occupate i primi posti affinché, qualora giunga uno più degno di voi, il
capo del banchetto non ti abbia a dire: "Ritirati indietro,
tu!". E tu resterai coperto di confusione. Ma se tu occuperai un
posto inferiore, qualora giunga uno meno degno di te, il capo del
banchetto ti dirà: "Va' innanzi!". E questo ti sarà utile. 7.
Dal codice di Beza Cantabrigense (D) in Luca, 6, 4 Nel
medesimo giorno, vedendo un tale che lavorava di sabato, gli disse:
"O uomo, se tu sai ciò che fai, sei beato; ma se non lo sai, sei un
maledetto e un trasgressore della legge". 8.
Dal codice di Beza Cantabrigense (D) in Luca, 22, 27 Io,
infatti, in mezzo a voi venni non come colui che siede a tavola, ma come
colui che serve: e voi siete ingranditi nel mio servizio come colui che
serve. 9.
Dal codice di Freer (W) in Marco, 16, 14 Ed
essi si giustificavano dicendo: "Questo secolo di iniquità e di
incredulità è sotto (il dominio) di Satana che non permette che chi è
sotto il giogo degli spiriti impuri afferri la verità e la potenza di
Dio. Rivela dunque fin d'ora la tua giustizia". Questo è quanto essi
dicevano a Cristo. E Cristo rispose loro: "Il termine degli anni del
potere di Satana è giunto al compimento, e tuttavia altre terribili cose
sono vicine. E per coloro che hanno peccato ch'io sono stato dato alla
morte, affinché si convertano alla verità e non pecchino più, affinché
ereditino la gloria spirituale e incorruttibile della giustizia che è nel
cielo. Ma andate per il mondo...". 10.
Didaché, 1, 6 (anteriore all'anno 1000 d.C.) Anche
a proposito di questo, è detto: "Sudi la tua elemosina tra le tue
mani fino a che tu sappia a chi darla". 11.
Didascalia, 2, 8 (primi decenni del III secolo) La
Scrittura dice: "Un uomo non tentato, è inetto". 12.
Lettera di Barnaba, 7, 11 (verso l'anno 130) Così
dice: "Coloro che vogliono vedermi e conseguire il mio regno, è
necessario che mi raggiungano tribolati e sofferenti". 13.
Lettera di Barnaba, 21, 1 Il
Signore dice: "Quando un legno si piega e si innalza, e quando da un
legno stilla sangue...". 14.
1 Lett. di Clemente, 13, 2 (verso l'anno 96 d.C.) Così,
infatti, disse: "Compatite per essere compatiti; perdonate per essere
perdonati; come fate, così sarà fatto a voi; come date, così vi sarà
dato; come giudicate, così sarete giudicati; come siete benevoli, così
si sarà benevoli verso di voi; nella stessa misura in cui misurate si
misurerà per voi". 15.
Ordinamento ecclesiastico apostolico, 26 (primi decenni del IV sec.) Marta
disse di avere visto Maria sorridere; Maria disse: "Non è
ch'io abbia riso; è che egli mentre insegnava disse: "Il debole sarà
salvato dal forte"". 16.
Epitome Clementina, 1, c. 96 (verso il IV sec.) Il
Signore nostro Gesù Cristo disse: "E' necessario che vengano le cose
buone; beato colui per mezzo del quale verranno". 17.
Giustino (morto verso il 165), Adv. Tryph., 47 Giacché
anche il Signore nostro Gesù Cristo disse: "Nello stato in cui vi
sorprendo vi giudicherò". 18.
Giustino, Dial., 35 Disse,
infatti: "Nel mio nome, molti verranno vestiti, di fuori, con pelli
di pecora, mentre, dentro, sono lupi rapaci; e ci saranno scismi e lotte
di parte". 19.
Ippolito (morto nel 235), Comment. in Dan., 4, 60 Mentre
Gesù ragionava con i suoi discepoli sul futuro regno dei santi e
considerava quanto sarà mirabile e glorioso, stupito di tale descrizione,
Giuda domandò: "E chi potrà credere queste cose?". Ma il
Signore rispose: "Queste cose le vedranno coloro che ne saranno
divenuti degni". 20.
Clemente Aless. (morto prima del 215), Strom., 1, 19, 94, 5 e 2, 15, 70, 5 Disse:
"Hai visto tuo fratello? Hai visto il tuo Dio". 21.
Clemente Aless., Strom., 1, 24, 158, 2 Chiedete
cose grandi e vi saranno offerte anche le piccole. 22.
Clemente Aless., Strom., 1, 28, 177, 2 Giustamente
la Scrittura... ci esorta: "Diventate banchieri esperti che esaminano
(tutto) e respingono (il male), ma tengono il bene". 23.
Clemente Aless., Strom., 3, 15, 97, 4 Disse
ancora il Signore: "Lo sposato non sarà espulso e colui che non è
sposato non si sposi. Colui che ha deliberato di non sposarsi, resti
celibe". 24.
Clemente Aless., Strom., 5, 10, 63, 7 Il
mio mistero è per me e per i figli di casa mia. 25
Clemente Aless., Strom., 6, 6, 44 E
il Signore disse: "Voi che volete, uscite dalle catene!". 26.
Clemente Aless., Excerpta, 2 Perciò,
dice il Salvatore: "Salva te stesso e l'anima tua". 27
Clemente Aless., Paedag., 3, 12, 91, 3 E
sull'amore, disse: "L'amore copre una moltitudine di peccati". 28.
Origene (morto nel 253-254), In Ier., 14, 5 Sta
scritto nel vangelo: "La sapienza manda i suoi figli". 29.
Origene, In Math., 13, 2 Disse
poi Gesù: "Mi feci debole per i deboli, fui bisognoso per i
bisognosi, ed ebbi sete per gli assetati". 30.
Didimo (morto verso il 398), In Psal., 88, 8 Perciò
disse il Salvatore: "Chi è vicino a me, è vicino al fuoco. Chi è
lontano da me, è lontano dal regno". 31.
Epifanio (morto nel 403), Haeres., 66, 42 Perciò
dice: "Ecco qui presente colui che parla nei profeti". 32.
Macario Egiz. (morto verso il 390), Homil., 12, 17 Poi
disse loro il Signore: "Perché stupirvi dei segni? A voi do una
eredità che non ha il mondo intero". 33.
Frammenti copti, 1, 6, 2 (vedi p. 479) "Sono
uscito dal cielo dei cieli per venire sulla terra; e per la terra fu duro
portare la mia gloria". 34.
Ireneo (morto intorno al 200), Adv. haer., 5, 33, 3 ss. I
presbiteri, che videro Giovanni discepolo del Signore, ricordano di aver
udito da lui, come parlando di quei tempi, il Signore diceva: "Giorni
verranno nei quali spunteranno viti con diecimila sarmenti, ogni sarmento
diecimila tralci, ogni tralcio diecimila gettoni, ogni gettone diecimila
grappoli, ogni grappolo diecimila acini ed ogni acino schiacciato darà
venticinque metrete di vino. E quando un santo prenderà un acino, un
altro gli dirà: Io
sono un acino migliore, prendi me e benedici il Signore per mezzo
mio". Così
un chicco di frumento darà diecimila spighe ed ogni spiga avrà diecimila
chicchi, ed ogni chicco darà cinque libbre doppie di farina bianca e
pura. Così sarà, in proporzione, degli alberi da frutta, delle sementi e
delle erbe. E tutti gli animali che ricevono il loro cibo dalla terra
saranno pacifici, concordi tra loro ed in tutto soggetti agli
uomini". Questo
è quanto testimonia per scritto, nel quarto dei suoi libri - egli ne
scrisse cinque di libri, - il vegliardo Papia, discepolo di Giovanni e
collega di Policarpo; ed aggiunge: "Queste cose sono credibili per i
credenti". Si dice che Giuda, l'incredulo traditore, abbia esclamato:
"Il Signore come può fare tali cose?" e che il Signore gli
abbia risposto: "Lo vedranno quelli che ci andranno!". 35.
Psalm-Book, II, 192-2-3 Egli
diceva: "I vecchi canuti sono ammaestrati dai ragazzi. Quelli che
hanno sei anni insegnano a coloro che ne hanno sessanta". 36.
Psalm-Book, II, 187, 2-29 Maria,
Maria riconoscimi! Non mi toccare! Lotta contro le lacrime dei tuoi occhi
e riconosci ch'io sono il tuo maestro. Ma non toccarmi, poiché ancora non
ho visto il volto del Padre mio. Il tuo Dio non è stato portato via, come
pensi nella tua piccolezza. Il tuo Dio non è morto, anzi ha vinto la
morte. Io
non sono il giardiniere! Io ho dato e ho ricevuto... non ti sono apparso
fino a quando non vidi le tue lacrime e il tuo dolore... Getta via la
tristezza e compi questo ministero: sii il mio messaggio per questi orfani
smarriti! Gioisci, affrettati ad andare dagli undici. Li
troverai radunati sulla sponda del Giordano. Il traditore li ha indotti a
fare nuovamente i pescatori come prima e a gettare quelle loro reti con le
quali avevano conquistato alla vita degli uomini. Dì loro: "Su,
andate, vi chiama vostro fratello Pietro!". Se essi disdegnano la mia
fratellanza, dì loro: "E' il vostro maestro!". Se trascurano la
mia qualità di maestro, dì loro: "E' il vostro Signore!". Metti
in opera tutta l'abilità e il tuo consiglio pur di ricondurre le pecore
al pastore. Quando vedi che la loro saggezza si riprende, prendi con te
Simon Pietro e digli: "Pensa a quanto io ti ho detto. Pensa a quanto
è stato detto tra noi due sul monte degli Ulivi: "Ho qualcosa da
dire, ma non ho nessuno a cui dirlo"". 37.
Psalm-Book, II, 39, 19-22 E'
Gesù che dà la penitenza a chi fa penitenza. Egli sta in mezzo a noi, ci
fa dei cenni segreti e dice: "Fa' penitenza affinché io perdoni i
tuoi peccati". 38.
Psalm-Book, II, 39, 23-24 Fratelli,
egli non è lontano da noi come egli ci ha detto nel suo messaggio:
"Vi sono vicino come il vestito del vostro corpo". 39.
PO XIII, 373, 41 Fu
domandato a Gesù: "Dacci la conoscenza di una cosa che attiri su di
noi l'amore di Dio". Rispose: "Odiate il mondo, Dio vi amerà". 40.
PO XIII, 401, 71 Nel
suo peregrinare, il Messia passò vicino a un uomo che dormiva avvolto nel
suo mantello. Lo svegliò e gli disse: "O tu che dormi, alzati e
ricordati di Dio!". Ma quello rispose: "Che vuoi da me? Io ho
ormai lasciato questo mondo a coloro che sono di questo mondo".
Allora Gesù gli disse: "Dormi, dunque, amico!". 41.
PO XIII, 420-421, 97 I
discepoli dissero a Gesù figlio di Maria: "O spirito di Dio! C'è
qualcuno sulla terra simile a te?". Gesù rispose: "Sicuro!
Colui il cui parlare è una invocazione a Dio, il cui silenzio è
meditazione, le cui intuizioni sono torrenti di lacrime; costui è simile
a me". 42.
PO XIII, 361, 19 Fu
domandato a Gesù: "Chi ti ha formato nei buoni costumi?".
Rispose: "Nessuno mi ha formato. Ho visto che l'ignoranza dello
stupido è cosa turpe, e l'ho evitata". 43.
PO XIII, 363, 25 Fu
domandato a Gesù: "Indicaci un'opera da compiere per entrare in
Paradiso". Rispose: "Non parlate mai". I discepoli gli
dissero: "Non è possibile fare questo!". Gesù rispose:
"Allora dite soltanto cose buone". 44.
PO XIII, 369, 36 Fu
detto a Gesù: "E se ti comprassi una casa per riposarti?". Gesù
rispose: "A noi bastano gli abiti usati di coloro che ci hanno
preceduto". 45.
PO II, 156 Si
dice che Gesù (Dio lo benedica!) abbia detto ai suoi apostoli: "Non
vi ho insegnato la vanagloria. Vi insegnai invece a lavorare. La sapienza,
infatti, non è un parlare dotto, ma la sapienza è azione". 46.
PO II, 169 Disse
Gesù (Dio lo benedica!): "Io ho due amici. Chi li ama, ama me; chi
li odia, odia me: la povertà e la limitazione della cupidigia". 47.
PO II, 176 Disse
il Messia (Dio lo benedica!): "O collegio degli apostoli: quante
lampade spegne il vento! quanti servi di Dio corrompe la vanità". 48.
PO XIII, 404, 75 Il
Messia disse: "Il mondo è un ponte... Attraversatelo, dunque, ma non
abitateci sopra". Gli fu detto: "O profeta di Dio, comandaci di
costruire una casa dove possiamo adorare Dio!". Rispose: "Su,
andate e costruite una casa sull'acqua". Gli dissero: "Come può
reggersi un edificio sull'acqua?". Rispose:
"E come può reggersi l'adorazione di Dio fondata sull'amore del
mondo?". 49.
PO XIII, 394, 64 Disse
Gesù (Dio lo benedica!): "Non conquisterete ciò che amate, se non
tollerando ciò che detestate". 50.
PO XIX, 554, 136 Beato
colui la cui parola ricorda Dio, il cui silenzio è una meditazione
religiosa, il cui sguardo è una devota tristezza. 51.
PO XIX, 565, 150 Disse
Gesù (Dio lo benedica!): "Quando una persona si perde, non stupisce
come si perda. Ma quando una persona si salva, stupisce come si
perda". 52.
PO XIII, 374, 375, 44 (Disse
Gesù, Dio lo benedica!): "Condimento del mio cibo è la fame; mio
abito interiore è il timore di Dio; mia veste esterna è la lana;
mantello invernale sono i luoghi esposti ai raggi del sole; mia lampada è
la luna; mio giumento, i miei piedi; mio vitto è tutto ciò che produce
spontaneamente la terra. A ogni tramonto del giorno, io non possiedo
nulla, e a ogni alba che spunta non ho nulla. E tuttavia nessuno, sulla
terra, è più ricco di me". 53.
PO XIII, 380-381, 53 O
stolti saggi! Digiunate, pregate, fate elemosina, ma praticate ciò che
ordinate e insegnate agli altri. Quanto è disordinata la vostra vita...
In verità vi dico: Non siate come un setaccio che lascia uscire la farina
e trattiene la crusca. 54.
PO I, 2 Disse
Gesù (Dio lo benedica!): "Gli alberi sono molti! Ma non tutti sono
fruttiferi. I frutti sono molti! Ma non tutti sono buoni. Le conoscenze
sono molte. Ma non tutte sono utili". 55.
PO I, 35 Disse
Gesù (Dio lo benedica!): "Nel cuore del credente non possono
convivere l'amore di questo mondo e quello della vita futura, come in uno
stesso recipiente non possono stare l'acqua e il fuoco". 56.
PO I, 48 Disse
Gesù (Dio lo benedica!): "Chi ama il mondo è come una persona che
beve acqua marina: più ne beve e più ha sete, fino ad ucciderlo". 57.
PO II, 46 e 75 Disse
Gesù (Dio lo benedica!): "Il mondo è un ponte: attraversalo... ma
non abitarvi sopra". 58.
Atti di Pietro, 10 Ho
udito che egli ha detto pure: "Quelli che sono con me non mi hanno
compreso...". |