Sono passati 16 anni da quel 26
Aprile del 1986 quando alle 1:23 del mattino un’enorme esplosione
immetteva nell’atmosfera una immensa nube radioattiva che contaminò
buona parte dell’Europa. I vigili del fuoco impiegarono diverse ore per
domare l’incendio che ne derivò e molti di loro morirono mesi dopo a
causa dell’esposizione alle radiazioni.
Ormai si conosce tutto o quasi
della tragedia di Chernobyl, compresi i colpevoli. Furono infatti condotti
degli esperimenti sul quarto reattore che provocarono il guasto e la
conseguente deflagrazione.
Per un semplice caso
l’esplosione non fu di natura nucleare, ma solamente termica. Se fosse
successo il contrario probabilmente l’Europa non sarebbe come la vediamo
noi oggi e forse metà di essa non esisterebbe più.
Per spiegare questo colpo di
fortuna sono state formulate molte teorie, l’ultima delle quali vede
come protagonisti addirittura gli ufo.
Sembrerebbe infatti che alcuni
testimoni abbiano notato degli oggetti stazionare sopra la centrale prima
dell’incidente; alcune decine di persone li avrebbero visti volteggiare
per ben sei ore immediatamente al di sopra del 4 reattore, ovvero di
quello responsabile dell’incidente.
Un testimone oculare, Mikhail
Varitsky, afferma:"Io ed altre persone ci siamo recati sul luogo
dell’incidente quella notte e abbiamo visto una sfera luminosa di circa
6-8 metri di diametro dalla quale uscivano dei raggi diretti verso il
quarto reattore. Il tutto è durato quasi tre minuti".
Secondo i testimoni l’ufo
avrebbe abbassato il livello di radioattività impedendo così che si
verificasse un’esplosione nucleare.
Ma questo non è stato l’unico
episodio del genere verificatosi sulla centrale. A distanza di tre anni la
dottoressa Gospina dichiara di aver visto un oggetto di color
"ambra" dai contorni molto ben definiti che sostava proprio
sopra il quarto reattore. In quel periodo il reattore stava immettendo di
nuovo elementi radioattivi nell’atmosfera, ma non è tutto:
nell’ottobre del 1990 V. Navran, un reporter del quotidiano
"L’Eco di Chernobyl", fotografava il quarto reattore, compreso
il buco al centro della cupola protettiva. Egli ha affermato:"Quando
ho fotografato il tetto non ho visto nessun ufo, ma quando ho sviluppato
il rullino ho notato un oggetto sopra la cupola.". L’oggetto
fotografato da Navran è simile in tutto e per tutto a quello descritto
dalla dottoressa Gospina.
Per ora le affermazioni dei
testimoni non provano nulla, ma di sicuro aggiungono nuovi misteri ad uno
degli eventi più tragici dell’ultimo cinquantennio.
di Fabrizio Monaco
Fonte : http://www.ilnuovo.it
del 22/09/2002
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