Finirà
che lo richiameremo "nichelino". A pochi giorni dal debutto
ufficiale della moneta unica europea, emerge un'insidia. Un'insidia che
Bruxelles prima ha fatto finta di non conoscere, poi ha nascosto: le
monete da 1 euro e da 2 euro contengono nichel in una quantità (un
deputato parla del 25% della composizione) che alcuni esperti ritengono
pericolosa. Il
nichel è un metallo tossico in grado di provocare problemi
dermatologici (40 diversi tipi di allergia) in un'alta percentuale di
utenti, una persona su 10. Le associazioni dei commercianti stanno già
avvertendo i propri iscritti, che sono i più esposti.
"Io
faccio la cassiera e mi hanno avvertita che dovrò portare i guanti perché
sono allergica", dice una donna di Pavullo.
Ma
i soggetti allergici che sono all'oscuro del pericolo potrebbero avere la
sorpresa di trovarsi di fronte a secchezza o infiammazione della pelle,
eczema o prurito. Non
si sapeva che il nichel è tossico? Certo che si sapeva. Basterebbe
chiederlo a quella infinita schiera di donne che sa di non poter portare
orecchini e ornamenti al nichel. O all'equipe dell'Ispesl, l'Istituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, capitanata da
Patrizio Erba, che ha esaminato al microscopio di recente 54 detersivi
liquidi per rintracciare i responsabili di alcune patologie che si
diffondono tra le mura domestiche: uno di essi è il nichel. Ma
la chicca proviene dall'Austria: da una ricerca condotta dal prof.
Aberer, della cattedra di Dermatologia università di Graz, dalla quale
emerge che l'alta percentuale di nichel contenuta nelle monete potrà
provocare allergie e dermatiti nel 10% della popolazione europea.
Secondo dermatologi svedesi, le monete da 1 e 2 euro se tenute in mano per
più di 5 minuti, provocherebbero un eczema con bolle e chiazze. Sul sito
della compagnia Generali si legge: "Il fenomeno ormai noto delle
reazioni allergiche che moltissime donne presentano al contatto prolungato
con il nichel ha fatto sì che questo metallo sia stato in sostanza messo
al bando nell'Europa della moneta unica". E ancora: "è
stata in particolare la Svezia a chiedere di ridurre al minimo la presenza
del nichel nelle monete, a favore di una lega a base di rame, il
cosiddetto nordic gold". Ci si è però dimenticati di precisare
che se il nichel è stato escluso dagli eurocent, lo si è lasciato nelle
monete da 1 e 2 cent.
La
composizione di 1 euro prevede, nella parte esterna: rame-nichel. Nella
parte interna, tre strati: 1) nichel-ottone, 2) nichel, 3) nichel-ottone.
La composizione di 2 euro prevede, nella parte esterna: nichel-ottone.
Nella parte interna, tre strati: 1) rame-nichel, 2) nichel, 3)
rame-nichel.Bruxelles
sapeva. Anzi, fu allertata. Al vertice di Amsterdam di giugno, il
commissario Emma Bonino, grande "protettrice" dei consumatori,
chiede alle autorità che il nichel non sia usato nella coniazione delle
euromonete. Ottiene che il metallo venga bandito dai cent (1, 2, 5, 10,
20, 50 eurocent). Vittoria di Pirro: il nichel rimarrà nelle due monete
più preziose e che più terremo strette. Da parte sua, l'"oro
nordico" (fusione di rame, zinco e alluminio) citato dalla Generali
verrà usato solo nelle monete da 10, 20 e 50 cent.Nelle
scuole i pochi docenti informati del mistero euro sono preoccupati: "Se
le monete contengono sostanze tossiche occorre farlo sapere",
protesta Cesare Papazzoni, prof. di Scienza della materia all'Itc "Cavazzi"
di Pavullo, che informerà i suoi alunni. E Moreno Gazzotti, docente di
Laboratorio di Chimica a Modena, aggiunge:"Il rischio è legato a
un contatto continuo e prolungato con la pelle, magari sudata. Tuttavia,
ho maneggiato per anni quella sostanza con i miei alunni e non è mai
successo niente"
Vincenzo
Brancatisano
fonte:
http://www.gazzettadimodena.kataweb.it/ |