Quartu Sant'Elena vanta antichissime origini, sebbene vi siano
pochi documenti storici in tal senso. Narra la leggenda che Iolao,
eroe tebano, sbarcato nelle coste orientali della Sardegna e attratto
dalla fertilità del suolo, vi si stanziasse con la sua gente,
considerata dalle fonti antiche la progenie dei quartesi.
Le origini della città, come indica il toponimo,
sono romane, ma la presenza dell'uomo sul territorio può
farsi risalire quanto meno al neolitico medio (3750 a.C.). Questo
è quanto si evince dai numerosi siti e dai reperti archeologici
venuti fin'ora alla luce. Ampiamente attestata su tutto il territorio
la civiltà nuragica, nonchè le tracce dell'insediamento
fenicio-punico.
Successivamente al dominio romano, il centro subì diversi
saccheggi da parte dei Vandali, dei Goti e dei Saraceni. Nei secoli
IX e X si divise nelle tre ville di Quartu Suso, Quartu Josso e
Quartu Domino, che con il tempo hanno dato origine a Quartucciu
(Quartu Suso) e a Quartu (dall'unione delle borgate Quartu Domino
e Quartu Josso con l'antico abitato di Cepola). Nacque così
la villa di Quarto che ebbe il suo riconoscimento formale nel 1327,
con regio diploma di Giacomo II d'Aragona, re del Regno di Sardegna
e di Corsica.
Nel 1426, trasformata in baronia, venne concessa in feudo da Alfonso
il Magnanimo ad Antonio de Sena, ma verso la fine del secolo rientrò
nel patrimonio regio aragonese.
Nei secoli XVI-XVIII l'importanza di Quartu diminuì a causa
delle continue incursioni barbaresche: nel 1582 la città
subì l'invasione più feroce, in seguito alla quale
vennero erette le quattro torri di difesa di Mortorio, Sant'Andrea,
Carcangiolas e Foxi. La peste del 1652 ne falciò la popolazione
al punto che, sul finir del secolo, Quartu appare agonizzante. Le
sue sorti migliorarono quando fu concessa in feudo ai Pes ai primi
anni del 1700.
Per la sua posizione geografica e strategica fu ancora teatro di
due episodi militari molto importanti: nel 1717 l'assalto e l'occupazione
delle truppe dell'Alberoni, e nel 1793 lo sbarco della flotta francese
dell'ammiraglio Truguet che avrebbe voluto impossessarsi dell'isola.
In questa occasione fu eretto un fortino di difesa al Margine Rosso.
Dopo il 1720, con Vittorio Amedeo II di Savoia e Carlo Emanuele
III, Quartu con il suo territorio, venne riconfermato in feudo ai
Pes che lo tennero fino al 1836. Con R.D. del 14 settembre 1862
a Quartu venne aggiunto il qualificativo di Sant'Elena,
per distinguerla da Quarto Ligure. Durante il periodo fascista fu
unificata amministrativamente al capoluogo a fini di risparmio nelle
finanze pubbliche, ma riacquistò la sua indipendenza nell'immediato
dopoguerra.
Nel 1958, con un decreto del Presidente della Repubblica, Giovanni
Gronchi, viene eletta a rango di Città. Da allora ha continuato
a crescere divenendo la terza città della Sardegna per numero
di abitanti. Sotto è riportata la foto dell'attuale Palazzo
Comunale.
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