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Jacques-Èmile Blanche è un amico fedele di Diaghilev, che incontra in Russia nel 1894, molto prima dell'avvento dei Ballets Russes.
La sua posizione artistica e mondana gli permette di contribuire ampiamente alle prime stagioni dei Ballets Russes a Parigi.

Autore di molti articoli polemici su "Le Figaro", memorialista poco preciso ne "La Peche aux souvenirs", dipinge delle scene delle "Danses polovtsiennes du Prince Igor" e ulteriori ritratti di ballerini, come quelli di Tamara Karsavina ne "L'oiseau de feu" o di Ida Rubinstein in "Shéhérazade", rigorosamente tratti da fotografie scattate da Eugène Druet durante i suoi famosi pomeriggi nel giardino di Auteuil.
Le opere vengono esposte nell'ottobre 1910.