0.html100664 25547 25534 3751 6040253163 10201 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: simboli vari

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Simboli vari

#
- Come pronuncereste questo carattere? È sicuramente uno dei pochi nella serie dei codici ASCII che non ha ancora un nome codificato nell'uso italiano. Chi ha una cultura musicale lo chiama "diesis"; il termine "fregno" è di provenienza centro-meridionale, mentre al nord la forma "cancelletto" sembra la più usata. Esiste anche, udita in Toscana, la denominazione "graticola". Gli anglofoni fissati lo chiamano "pound" (nelle tastiere inglesi, al posto di questo carattere c'è quello che indica la sterlina) e i meta-anglofoni, "numero" (negli States, ha questo significato). A Torino l'ho anche sentito indicare come "tris", e sono rimasto interdetto un istante prima di apprezzare la logicità del termine. A voi la scelta...
42
- Il numero casuale canonico. È differente da N, poiché quest'ultimo dà più l'idea di un valore indeterminato (se dico "ci sono N modi per fare questo" in realtà non mi importa se i modi sono 5, 8 oppure 14), mentre 42 indica che si usa un valore preciso, ancorché scelto "a caso" ("Sia dato un numero a caso, 42:..."). Etim.: dalla Hitch-hiker's Guide to the Galaxy di Douglas Adams.

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può liberamente essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.
a.html100664 25547 25534 17675 6040011025 10301 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera A
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A

acronimi
- Gli acronimi occupano gran parte del lessico di un telematico. Il vero acronimo ha tre lettere (in inglese si parla appunto di TLA, "three letter acronym", ma ce ne sono anche di più lunghi. È rigorosamente in inglese, anche all'interno di un discorso in italiano. Si divide infine in due categorie: l'acronimo che si può usare anche nella lingua parlata (e che troverete nella sua propria voce in questo gergo), e quello che viene solamente scritto, ma mai pronunciato. Esempi di questo tipo di acronimi sono: Vedi anche faccina.
algoritmo sm.
- Una qualunque serie di istruzioni abbastanza dettagliata da potere essere utilizzata senza doverci pensare troppo su. "Aspetta che ti lascio l'algoritmo per raggiungere casa mia". Differisce da macro per il fatto che quest'ultima si suppone ripetibile più e più volte, mentre l'algoritmo è usato una o tutt'al più poche volte.
a mano loc.
- Fatto senza l'ausilio di programmi specifici. Questo non implica affatto che non si usi il calcolatore: ad esempio, sortare a mano un insieme di numeri significa usare il taglia e incolla per metterli in ordine, piuttosto che dare il file in pasto a sort(1).
amigo sm. (pl. amighi)
- Un utente Amiga. Vedi anche fermaporte.
aplodare vt.
- Vedi uppare. Etim.: dall'inglese to upload.
appeso agg.
- 1. Detto di processo che rimane in attesa indefinita di un evento che non si verificherà (cfr. stoppare: un processo stoppato può riprendere l'esecuzione quando vogliamo, un processo appeso no). - 2. Più specificamente, una chiamata via modem rimane appesa quando il modem remoto non dà alcun segno di vita e l'unica soluzione è buttare giù la linea.
applicazione sf.
- Un programma, spec. quando viene fatto girare in un ambiente multitask, oppure è un ambiente di lavoro integrato, e non semplicemente qualcosa che si lancia senza ulteriore interazione. Ad esempio, Windows si può considerare un'applicazione.
areafixare vt. [Fido]
- Per un point o BBS, modificare la lista delle aree messaggi che vengono ricevute. Tale modifica viene effettuata automaticamente, mediante l'invio di un messaggio all'utente speciale "areafix", da cui il nome.
ARQ
- Sigla di un protocollo di trasmissione dati che permette di riconoscere un errore in trasmissione e di richiedere automaticamente il pacchetto incriminato un'altra volta. Il protocollo è ormai in disuso: non così il nome, che appare molto spesso durante le connessioni in MNP, probabilmente perché chi scrive il firmware dei modem trova simpatico avere una stringa di connessione bella lunga, che fa credere chissà cosa.
ASCII /'aschi/, /'asci/
- Acronimo per American Standard Code for Information Interchange. Alla fine è anche diventato un codice standard internazionale ISO: peccato che tutti facciano finta di dimenticarsi che lo standard precisa solamente le posizioni da 0 a 127, e quindi dire "ASCII a 8 bit" sia un controsenso. Controprova: i caratteri semigrafici del PC IBM sono completamente fuori standard. Fortunatamente ormai quasi tutte le altre architetture supportano il set ISO 8859-1 (quello che ho usato per scrivere questo ipertesto) e le sue varianti ISO 8859-x per le lingue slave. Naturalmente adesso ci sono forti pressioni per passare a Unicode, uno standard a 16 bit abbastanza capiente per contenere gli ideogrammi cinesi e giapponesi... Vedi anche #.
assemblare vt.
- 1. (raro) Costruire un programma a partire da moduli già pronti. - 2. (obsol.) Costruire un calcolatore a partire da pezzi comprati qua e là, piuttosto che comprarlo già completo. - 3. Compilare un programma scritto in assembler. Anche quest'ultimo significato sta diventando raro al giorno d'oggi.
ATM
- Acronimo per Asynchronous Transfer Mode, una tecnologia sviluppata negli anni '80 che permette di inviare dati a velocità fino all'ordine delle centinaia di megabit al secondo con velocità tali da potere simulare egregiamente la trasmissione in diretta di audio e video codificati (in realtà, i dati viaggiano a pacchetto e non c'è un sistema per assicurarsi un trenino di pacchetti tutti per sé, ma all'atto pratico non ci si accorge del ritardo). La tecnologia è attualmente allo stadio del "siamo praticamente pronti" (il Real Soon Now dell'inglese).
automagicamente avv.
- In maniera talmente automatica, che non ci si accorge nemmeno del suo essere avvenuto, come se fosse capitato per magia. "Se hai settato correttamente il file .mailcap, Mozilla ti riconosce automagicamente il tipo di file che riceve". Etim.: dall'inglese automagically, creato ex novo come il nostro termine.
a voce avv.
- Per telefono, contrapposto al modo canonico che è naturalmente per iscritto. "Qui non riesco a combinare niente: ci sentiamo a voce così mi spieghi un po' meglio".
avventura sf.
- Un gioco per calcolatore in cui occorra risolvere una serie di enigmi di varia natura per arrivare alla soluzione. A differenza degli spara-spara o dei picchiaduro, un'avventura è generalmente giocata in gruppo, poiché spesso la mossa giusta richiede una intuizione subitanea. Un tempo le avventure erano semplicemente testuali; oggidì sono quasi tutte grafiche. Per me è stato fatto un passo indietro.
azzerare vt.
- Inizializzare una variabile o un'area di memoria in modo che contenga il valore convenzionalmente nullo. Questo non significa necessariamente riempire le locazioni di memoria con degli zeri: se si hanno record di testo a lunghezza fissa, ad esempio, essi vengono azzerati riempendoli di spazi.

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abbrev.html100664 25547 25534 3620 6037600542 11301 0ustar mauufdd Abbreviazioni e simboli

Abbreviazioni e simboli

Abbreviazioni utilizzate nel testo:
cfr.
confronta
depr.
deprecato
err.
erroneo
es.
esempio
est.
estensione
etim.
etimologia
evit.
evitare
Fido
voce usata in ambiente Fidonet
inter.
interiezione
inv.
invariabile
loc.
locuzione
loc.v.
locuzione verbale
obsol.
obsoleto
opp.
opposto
p.p.
participio passato
pl.
plurale
pref.
prefisso
prep.
preposizione
sf.
sostantivo femminile
sin.
sinonimo
sm.
sostantivo maschile
spec.
specialmente
spreg.
spregiativo
tecn.
tecnico
v.
vedi
var.
variante
vi.
verbo intransitivo
vr.
verbo riflessivo
vt.
verbo transitivo

Note tecniche:
Le parentesi quadre [ ] sono utilizzate per indicare la zona di diffusione di un termine o delle spiegazioni tecniche; la pronuncia è tra barre / /, senza nessuna convenzione particolare, tranne l'accento che precede la lettera da accentare.
.mau.
Internet: mau@beatles.cselt.stet.it
Fidonet: 2:334/100.5

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b.html100664 25547 25534 24047 6264722572 10321 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera B
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B

baco sm.
- Errore trovato in un programma; anche in senso traslato, come una falla ad esempio in un ragionamento. Più raramente è stata udita la forma "buco". Etim.: Calco dall'inglese bug.
badalicco sm. [Fido]
- Unità di misura della percentuale di quotatura di un messaggio equivalente a cinque videate standard. Detta così dal nome di Magic.Alex Badalic, che ebbe un periodo di citazioni particolarmente prolisse e venne esposto al pubblico ludibrio in uno dei messaggi probabilmente più belli mai apparsi in Fidonet. Il bello è che in Lombardia la parola "badalicco" esiste davvero, ed è proprio un'unità di misura di terreni...
Balconi NT s. [Torino]
- Il famosissimo progetto della Microscrof che avrebbe dovuto sostituire uindous, prima che si accorgessero che forse era un po' troppo esagerato per le risorse hardware di un calcolatore comune... Il creatore di tale termine sembra essere Teodoro Lio. A proposito di NT, sono molti gli acronimi di disgusto legati a tale sigla. Il migliore in italiano è probabilmente "Non Toccare!", che regge bene il confronto con l'inglese "No, Thanks".
base dati sf.
- Un insieme di dati scritti in una forma specifica. La differenza tra un mucchio qualunque di dati e una base dati è che quest'ultima può venire maneggiata da opportuni programmi per tirare fuori l'informazione che ci serve senza un'estenuante ricerca. Insomma, la differenza tra l'avere uno scatolone con tutti i numeri telefonici degli abbonati di Torino e una serie di guide telefoniche ordinate per cognome, via e numero di telefono. Etim.: dall'inglese database.
baud sm. inv.
- Il numero di transizioni di frequenza fatte per secondo da un modem. Il termine è spesso usato intercambiabilmente con bps, ma è un errore: infatti a velocità superiori ai 2400 bps, i valori logici di stato del modem sono ottenuti anche mediante cambiamento di fase del segnale, cosicché ad esempio un modem a 9600 bps modula sempre a 2400 baud: solo a partire dal V.34 si sono superati i 2400 baud.
BBS /bibi'esse/, /baibi'es/ sm,sf.
- Un calcolatore cui si può accedere usando un modem da una locazione remota per scambiarsi messaggi o file. Uno dei misteri maggiori del lessico telematico è scoprire se la parola BBS in italiano è maschile oppure femminile: l'uso sembra variare da persona a persona, e spesso perfino nella stessa persona (ad esempio, l'estensore di queste note). Molti BBS sono gestiti in maniera amatoriale da appassionati, ma esistono anche i BBS aziendali, che possono ad esempio distribuire le versioni demo dei loro programmi oppure le patches per correggere alcuni bachi trovati nei loro programmi. Etim.: dall'inglese Bulletin Board System (sistema a bacheca).
beerware sm.
- Uno dei tanti termini che sono sorti sulla scia di shareware. L'idea alla base del concetto di beerware, nato in ambiente Amiga (e dove, altrimenti?), è semplice. Per registrare il programma occorre comprarsi una cassa di birra, scolarsela e mandare un messaggio all'autore del programma dicendo come è stato bello bere pensando a lui...
betatester sm.
- Chi con temerario sprezzo del pericolo decide di provare una versione di un pacchetto software prima che questa sia ufficialmente presentata, per trovare quanti più bachi possibile. Se poi il pericolo è il vostro mestiere, potreste persino lanciarvi a fare gli "alfatester"... ma tenetevi una confezione di Alka Seltzer a disposizione: vi verranno sicuramente dei mal di stomaco. Sembra anzi che il nome di questo digestivo derivi proprio da una corruzione di alfatester. Detto tra noi, al momento io non mi fiderei nemmeno delle versioni che finiscono con un .0; sembra che siano diventate il sistema per fare sì che siano gli utenti stessi a trovare gli errori, semplificando il lavoro dei produttori di software.
bibbia sf.
- Un libro che è considerato indispensabile nel suo campo, e che viene citato a supporto delle proprie idee. Esempi di bibbie sono The TeXbook e The Art of Computer Programming di D.E.Knuth, il C Reference Manual di Kernighan & Ritchie, The C++ Programming Language di B.Stroustrup (v. Sturmtruppen) e la Guida.
binario sm.
- Un programma compilato in forma eseguibile, quindi per l'appunto in codice binario (anche se il codice stampato è in realtà esadecimale). Opp. sorgente.
Binkley [Fido]
- Uno dei primi mailer apparsi nella storia della telematica amatoriale. Ancora assai usato, soprattutto perché fornito in sorgente, sicché è stato portato dall'originale ambiente PC sugli Amiga, Atari e financo *ix. Etim.: Binkley era un amico del pinguino Opus nell'omonima striscia di fumetti. Una volta che il programma di BBS degli stessi autori aveva preso il nome Opus, il passo successivo era banale...
bittarolo sm.
- Colui che usa sistemi telematici. Etim.: Voce coniata "dall'alto" sull'analogia dei composti romaneschi in -rolo; vedremo se attecchirà.
blinkare vi.
- Lampeggiare, detto generalmente di un cursore.
bomba, andare in loc. [Mac]
- Il piantarsi di un programma, raffigurato da una finestra con una bomba e la scritta "Si è verificato un errore di sistema". L'unica soluzione rimasta al povero tapino è quella di spegnere e riaccendere il calcolatore. Meno usata ultimamente, visto che il System 7 permette di proseguire le operazioni con gli altri task anche se uno termina in maniera anormale. Vedi anche guru meditation.
bombare vt.
- Fare in modo per un sistema di piantarsi. A differenza di inchiodare, presuppone una volontà ancorché inconscia dell'utente; non si può bombare nulla senza avere nemmeno la più pallida idea di cosa è successo...
bps s.pl.
- Acronimo di bit per secondo, unità di misura per la velocità dei modem. Alcuni anni fa i 2400 bps erano un buon risultato, oggi i 14400 bps sono medi, e si va più o meno senza problemi a 28800 bps con il protocollo V.34. Chi usa ISDN, poi, ha 64Kbps per canale... no, non 65536, proprio 64000 -- vedi K. Il progresso... Nota: il termine è spesso confuso con baud.
BT&R escl.
- Acronimo per Brivido, Terrore e Raccapriccio. Esclamato all'udire qualcosa di veramente terribile, come una persona che affermi che il COBOL II -- l'applicazione del concetto di strutturazione al linguaggio di programmazione più prolisso mai creato -- sia l'ultimo grido della moda. Etim.: dai fumetti di Cattivik, sinistro personaggio disegnato (?) prima da Bonvi poi da Silver.
buttare vt.
- Fare ripartire un sistema. A differenza di ribustrappare, che mette maggiormente l'accento sul fatto che il calcolatore era precedentemente acceso, in questo caso si suppone che il sistema sia spento. "Il mio PC non butta più - ho paura che il disco si sia scassato". Etim.: dall'inglese to boot.
buttare giù vt.
- 1. Di programma, scrivere velocemente, senza preoccuparsi dell'eleganza nè della generalità delle soluzioni usate, perché tanto si pensa di utilizzare tale programma solo per poco tempo; nell'inglese abbiamo le espressioni "quick and dirty" e "to hack a program" (v. anche smanettare). L'azione differisce dal mettere una toppa in quanto quest'ultima modifica un programma già esistente, mentre qui si parte da zero. - 2. Di una connessione fisica (generalmente una linea telefonica, ma anche un collegamento ftp), terminarla brutalmente eliminando fisicamente il collegamento invece che passando dal menu di terminazione. - 3. Di un calcolatore con multitasking, fargli terminare le operazioni; fare uno shutdown. Si suppone che la macchina rimanga spenta per un certo tempo (ad esempio per sostituire dei componenti), altrimenti l'azione viene descritta più correttamente come ribustrappare. Le macchine con MS-DOS non si buttano giù, naturalmente; si spengono e basta... anche se c'è una frangia di utenti che troverebbe molto adatto il buttarle giù in senso letterale.

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
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C

cablato p.p.
- Inserito all'interno di un programma in maniera tale che non possa essere modificato se non ricompilando il tutto. "La lunghezza massima utilizzata di una password è cablata nel programma di crittografia: è inutile usarne una più lunga".
campo sm.
- In una tabella, una delle caselle che la compone. Per estensione, una qualunque struttura in cui si possono inserire dei dati. "Nel campo data, devi mettere solo le ultime due cifre dell'anno". Etim.: dall'inglese field.
canonico agg.
- Nella maniera più "naturale" possibile, dato il contesto (le virgolette stanno a indicare che per la maggior parte della gente comune tale modo non è affatto naturale; ma d'altro canto la minoranza che generalmente usa questi termini è quasi sempre immediatamente d'accordo su queste cose). Ad esempio, il programma di test canonico è quello che scrive a video "Hello, world!" (o "Ciao, mondo!" se siete italianofili); i parametri canonici di connessione sono 8 bit dati, 1 bit stop, nessuna parità. In compenso, l'uso ecclesiastico della parola "canonico" (che concerne un canone, cioè una tradizione) non viene affatto considerato canonico!
cappelletto sm.
- Il carattere ASCII ^ , detto così perché assomiglia a un cappello da mettere sopra le lettere. È anche noto come "control", poiché viene preposto ad un carattere per indicare che in realtà esso deve essere premuto insieme al tasto control. Vedi anche #.
cardware agg. inv.
- Aggettivo riferito a un programma che è freeware, ma il cui autore gradirebbe una cartolina illustrata speditagli da chi ha apprezzato il programma stesso. Non è così difficile nè costoso, vero? Beh, vi assicuro che mi è capitato spesso di spedire una cartolina e sentirmi dire "Ehi, è la prima dall'Italia!". Chi ha orecchie per intendere...
caricare vt.
- Copiare un programma da dischetti (o CD-ROM, o persino lo stesso hard disk, se il programma è tenuto in forma compattata e quindi non eseguibile) sul disco rigido. "Per caricare Linux da CD-ROM ti occorre almeno una mezz'oretta".
cartware sm. inv.
- L'insieme di pratiche burocratiche che allontanano una persona da quella che dovrebbe essere la sua vera attività, vale a dire il divertirsi al terminale.
cascare vi.
- Di un sistema operativo, terminare brutalmente di funzionare a causa di qualche errore software o hardware (tipicamente molto grave, a meno che il sistema non sia un uindous). "Non è possibile! È già la terza volta questa settimana che il VAX casca..." Opp. tirare su.
cavo ermafrodito loc.
- Probabilmente la maggiore invenzione nell'elettronica, dopo la valvola. È un cavo (solitamente a 25 pin, come quelli delle RS-232) che da entrambe le parti termina con due connettori, un maschio e una femmina, in modo che possa essere utilizzato qualunque convenzione non abbiano seguito i costruttori hardware. Non lo si trova in nessun negozio, ma un qualunque perito anziano sa costruirne uno e ne tiene sempre una scorta per i casi della vita. È la prova inconfutabile che l'intelligenza umana sconfigge il marchettaro.
chiamare vt.
- Il termine corrispondente a lanciare, quando l'azione è fatta da un programma al suo interno. In altre parole, un sottoprogramma (una subroutine, se preferite) non viene lanciato, ma chiamato, visto che alla fine il controllo ritornerà al programma originale salvo eventi eccezionali.
ciattare vt. (var. chattare)
- Scambiarsi interattivamente messaggi in tempo reale in un BBS tra l'utente e il sysop oppure tra due o più utenti nel caso il BBS abbia più di una linea telefonica a disposizione. Un'altra delle caratteristiche che fanno perdere più soldi agli amanti di queste cose, e che fa imbestialire chi vorrebbe fare dell'altro e si trova bombardato da messaggi dei tipo "vieni in chat"? L'equivalente per chi si trova su Internet è l'ancor più brutto verbo "talkare". Etim.: dall'inglese to chat, chiacchierare.
ciclo sm.
- L'unità minima di tempo relativa a un calcolatore, quella cioè intercorrente tra due istanze del clock di sistema. Usato per indicare il tempo di CPU: "Questo programma consuma troppi cicli solo per calcolare la posizione a video di un oggetto". Sta cadendo in disuso.
cimire vt.,vr.
- Far diventare, o diventare, non funzionante. Detto di dispositivi elettronici, o comunque di oggetti che passano istantaneamente da uno stato di funzionamento a uno di non funzionamento. Es.: "Mentre stavo caricando Linux, mi si è cimito l'hard disk"; "Mi è caduto un cacciavite dentro il calcolatore e ho cimito un banco di RAM". Nonostante quello che potrebbe apparire dagli esempi, la differenza tra l'uso transitivo e quello impersonale del verbo è principalmente collegato alla faccia tosta di chi parla, più che a un'effettiva colpa.
Ciò è Male inter.
- Viene pronunciata quando si pensa che qualcosa non sia assolutamente il comportamento corretto (da un punto di vista logico oppure etico). Es.: "Il programma non ritorna un codice di errore se la routine non è stata eseguita: Ciò è Male". Etim.: calco dall'inglese Bad Thing; l'uso fatto dell'espressione in Ghostbuster ha contribuito alla sua diffusione. Esiste anche l'opp. Good Thing, reso da Ciò è Bene. Cfr. ciò non è bello.
ciò non è bello inter.
- Viene pronunciata quando si è di fronte a qualcosa che, pur essendo formalmente corretto, non è affatto apprezzato. Es.: "Con questo programma di login, se sbaglio password devo aspettare cinque minuti prima di riprovare. Ciò non è bello". Etim.: incerta, ma prob. influenzato da Ciò è Male.
ciucciare vi., raro vt.
- Rimanere collegati per ore ai BBS (o su Internet) per prelevare file su file, specialmente immagini porno. Etim.: mi sembra più che evidente.
ciucciatore sm.
- Colui che ciuccia file; più in genere, chi considera i sistemi in rete solo un sistema per prelevare software e non è assolutamente interessato alle altre sue possibilità (tranne al limite ciattare come un videoteliota).
cliccare vi.
- Premere un (o il, per chi usa un Macintosh) pulsante del mouse. "Se clicchi due volte sull'icona, viene lanciata l'applicazione". Etim.: calco dall'inglese to click.
clone sm.
- 1. Un calcolatore scopiazzato brutalmente da uno più famoso; generalmente costa molto meno dell'originale e funziona identicamente, oppure costa come l'originale e funziona molto meglio. I motivi di questa apparente follia sono due: chi clona un calcolatore non ha spese di ricerca da ammortizzare, e molto spesso le grandi società tengono artificiosamente alti i prezzi per "far pagare il marchio". - 2. Più in generale, qualunque copia che sembri identica all'originale, sia di un programma software che di un processore o persino di una persona.
compatibile agg.
- 1. Con caratteristiche simili a quelle di un prodotto più noto; clone. - 2. In senso traslato, qualunque cosa che faccia tornare alla mente qualcosa di noto. "Hai sentito gli Audio-2? Sono Battisti-compatibili". (Anche in questo caso, si potrebbe dire che sono un clone di Battisti). In questo senso, si tende a usare la parola come suffisso, come si vede dall'esempio.
compattare vt.
- Creare un unico file compresso a partire da una serie di files solitamente correlati. Ciò permette di ridurre lo spazio necessario a memorizzare tali files, e di evitare di rompersi la testa nel ricordarsi quali delle centinaia di programmi presenti su una directory sono realmente necessari per quel programma. Naturalmente la scelta del miglior compattatore porta immancabilmente ad una guerra santa. V. anche zippare.
compra-compra
- 1. sm. Un negozio, mega-store o emporio che contenga quantità industriali di un determinato genere merceologico. L'idea di base è che la presenza di tanta roba stordisca visivamente il visitatore, e l'estrema varietà lo invogli a comprare a iosa. Esempio classico sono le grandi catene USA di negozi come Toys'r'Us (negozi grandi come supermarket che vendono SOLO giochi), e le videoteche con migliaia di titoli con scaffali dedicati allo Zen ed ai documentari storici. - 2. inter. Aggettivo fortemente positivo, un `must' per un hacker. Es. "Hai visto l'ultima release del Borland? C.-c.!" Vedi anche raddoppiamento.
compresso p.p.
- Di un file, a cui è stato applicato un algoritmo tale da ridurre lo spazio occupato da esso, lasciando però indicazione di quale sia il modo per potere ricomporre il file originario quando necessario.
computer sm. inv.
- Perché mai vi ostinate a usare la parola "computer", rigorosamente con l'accento sulla "iu", quando in italiano esiste la parola `calcolatore' che ha lo stesso significato, e la parola `elaboratore' che è persino migliore, visto che al giorno d'oggi è facile che un calcolatore venga utilizzato per tutt'altro che fare conti? È anche vero che i francesi si sono esposti ancora più al ridicolo, con il loro "ordinateur", che se andate a cercare su un dizionario vecchiotto non significava "ordinatore" nel senso di chi mette in ordine, quanto nel senso del vescovo che ordinava sacerdoti. Ma noi, dato che le parole corrette le abbiamo, potremmo anche usarle!
connessione sf.
- Ciò che si ottiene quando ci si collega ad un sistema remoto. Si può avere una c. via modem (se si mette l'accento su quanto accade fisicamente), oppure una c. telnet, ftp o HTTP, nel caso si preferisca fare notare la logica che sta sotto al collegamento.
configurare vt.
- Modificare un file, di solito di testo e con estensione .CFG, utilizzato da un applicativo per inizializzare le proprie strutture interne. Ad esempio, il file di configurazione potrebbe contenere il numero di utente, oppure il nome della directory dove si trovano i files di dati.
console [evit. consolle] sf. inv.
- 1. Il terminale principale dei vecchi mainframe, quello da cui in genere si poteva bloccare la macchina o comunque avere più privilegi rispetto a un comune utente. - 2. Per est., nei BBS o nei sistemi multiterminale, il terminale direttamente collegato alla CPU principale. - 3. I giocattoli della Sega o della Nintendo che si attaccano ai televisori e che secondo la pubblicità sarebbero il non plus ultra dell'informatica, solo perché hanno il Tetris o SuperMario incorporati.
control sm.
- Vedi cappelletto.
craccare vt.
- 1. Entrare con la frode in un sistema informatico. "Sono finalmente riuscito a craccare il vax del Politecnico!" Implica l'avere lasciato la possibilità a se stesso o ad altri di potere riutilizzare la stessa via ma in maniera molto più agevole. - 2. Sproteggere un programma, in modo da poterlo copiare e/o utilizzare delle feature riservate agli utenti paganti. Etim.: Dall'inglese cracker, che oltre che un succedaneo del pane è anche il nome dato dagli hacker "veri" a chi si definisce hacker, ma in realtà manomette i programmi e i sistemi.
crittare vt.
- Applicare tecniche di crittografia, più o meno involute, a un file in modo che sperabilmente altre persone non possano leggerlo. "Ho crittato il file delle password... voglio vedere come faranno adesso!". Opp. decrittare. Etim.: Calco dall'inglese to crypt, coniato sul termine italiano crittografia.
cyberpunk agg., sm.
- Probabilmente il termine è molto meno usato di quanto la gente comune pensi, ma in ogni caso non fa mai male ricordare che, almeno in Italia, il movimento cyberpunk si è separato alquanto dall'originale americano, avvicinandosi alle tesi anarchiche: anche il lessico impiegato non ha un indice di comprensibilità molto diverso da zero.
cyberspazio sm.
- Per i cyberpunk, è la "matrice" elettronica, il mondo parallelo a quello reale dove ci si aggira tra i dati elettronici. Per i giornalisti, è qualcosa di incomprensibile che però ultimamente sembra faccia vendere, quindi è usato spesso. Per i Veri Telematici, è più che altro un termine usato in maniera spesso ironica.

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d.html100664 25547 25534 20355 6264722711 10314 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera D
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D

D'bug sm. [Fido]
- Nome dato a D'Bridge (un mailer per BBS) dai suoi numerosi detrattori, che facevano notare la quantità di bachi che contiene, o almeno conteneva. C'è anche chi afferma che nelle versioni beta, la sigla B1069, B1072 e simili indichino in realtà il numero di bachi presenti. Varianti: D'bleach!, D'xan (v. fustone), D'burp, Dibrigge, e ... Oronzo (creato dal compianto Alberto Morosi perché era stato proibito di parlare nelle aree di messaggi Fidonet di D'Bridge).
daunlodare vt.
- Variante grafica di downloadare.
debuggare /debaggare/ vt.,vi.
- Fare girare un programma all'interno di un programma speciale (detto per l'appunto debugger), che permette di potere fermare l'esecuzione in punti chiave, in modo che la ricerca di un baco del programma possa essere facilitata. Naturalmente un Vero Programmatore preferirà evitare l'uso di programmi di debugging e si limiterà ad aggiungere al programma alcune linee di controllo per capire cosa sta succedendo in fase di esecuzione... o meglio ancora, un V.P. non ha bisogno di debuggare perché i suoi programmi sono sempre corretti al primo colpo.
decrittare vt.
- L'opposto di crittare. Partire da un testo apparentemente incomprensibile, e applicarci un algoritmo che permetta di ricavare il messaggio originale.
default sm.
- 1. La scelta che veniva effettuata in mancanza (in difetto, per l'appunto: questo è il significato della parola in inglese) di una specificazione. - 2. Nell'espressione di default, sta a significare "ovviamente, chiaramente, sempre". Es.: "Se decidiamo di fare una gita, ti invitiamo di default".
demo sf. inv.
- 1. Versione di un programma commerciale che è stata limitata artificialmente (ad esempio è impossibile salvare il file creato, oppure il programma termina dopo 10 minuti) in modo che serva solo da valutazione per chi vuole vedere le caratteristiche di un programma prima di acquistarlo. - 2. Dimostrazione di un programma sviluppato da qualcuno di fronte ai propri capi. Ha in comune col significato precedente l'assoluta impossibilità di svolgere molte funzioni (perché non implementate); inoltre è la causa scatenante dell' effetto demo.
demone /d'emone/ sm. [Unix]
- Un processo di sistema lanciato automaticamente, tipicamente alla partenza del sistema, che monitora l'arrivo delle richieste per cui esso è specifico, e "si sveglia", per soddisfare la richiesta. Esempio canonico di demone è cron, che a intervalli di un minuto controlla se è il momento di lanciare uno dei programmi che sono stati indicati nella propria tabella di configurazione. Un altro esempio è httpd, che ascolta sulla porta (sign. n. 2) http per richieste di pagine WWW.
dinosauro sm.
- 1. Persona che ha lavorato e vissuto con gli elaboratori del giurassico, quando 32 Kbyte di RAM erano un sogno anche sui grandi sistemi. Man mano che le nuove leve di giovani pivelli per cui ms-windows è il sistema operativo (!) migliore mai apparso a questo mondo si affacciano alla ribalta, i requisiti per essere un dinosauro si allentano: probabilmente l'estensore di queste note potrebbe essere bollato in tal modo semplicemente per avere lavorato su un PDP 11/34. - 2. HW o SW obsoleto.
dischetto sm.
- Un qualunque floppy disk. Oggi il termine è praticamente sinonimo di floppino, ma si può ancora sentire la frase "Ne ho una copia solo su un dischetto da cinque", intendendo appunto il vecchio formato da 5.25 pollici.
disco rigido sm.
- L'hard disk, quella roba insomma che sta all'interno del vostro calcolatore per immagazzinare i dati e non ne esce (quasi) mai fuori. Una caratteristica comune a molte parti di un calcolatore, ma portata al parossismo nel disco rigido, è la sua contrazione relativistica. Al momento dell'acquisto e dei primi test il disco rigido sembra enorme e velocissimo, ma subito dopo essersi procurati il software da installare diventa improvvisamente sempre troppo piccolo e di una lentezza esasperante. Vedi anche floppino.
displayare vt. depr.
- Brutto sinonimo di visualizzare. Etim.: dall'inglese display, schermo.
door sf. [Fido]
- 1. Programma presente in molti BBS, che una volta lanciato permette l'esecuzione di altri programmi esterni, facendo in modo che l'interazione di questi avvenga attraverso la porta seriale e la linea telefonica invece che alla console. - 2. In ambiente DOS, il programma stesso eseguito da una door (sign. #1): Vedi anche external. Etim.: calco dall'inglese (porta).
dossista sm
- L'utilizzatore di un sistema MS-DOS. Vedi dosso.
dosso sm.
- Un sistema MS-DOS, oppure l'utilizzatore di un tale sistema. Termine dispregiativo, usato soprattutto nell'ambito Macintosh. Cfr. tostapane. Vedi anche giocattolone, fermaporte.
downloadare /daunlodare/ vt., raro vi.
[Fido] - Recuperare via modem un programma da un BBS. Attività preferita da un puppatore, che probabilmente prova un impulso irrefrenabile a spendere i soldi della bolletta telefonica per ottenere dei programmi che magari non userà mai ("sindrome del collezionista"). Il termine equivalente Internet non è ftpare /effetipare/, che non merita il diritto a una propria voce in questo lessico, ma bensì tirare giù. Sin. scaricare; Opp. uploadare, uppare. Etim.: dall'inglese download, scaricare.
dumpare /dampare/ vt.
- 1. Convertire i caratteri che compongono un file in maniera visualizzabile a terminale, ad esempio come numeri esadecimali da un lato e con l'eventuale carattere ASCII corrispondente dall'altro. La cosa non è solo utile per chi vuole craccare un programma, ma anche per cercare di capire come mai l'output di un programma che sarebbe dovuto essere di poche decine di byte ha riempito il disco rigido. - 2. Scrivere su un file i valori assunti da una matrice durante una sessione di debug (v. debuggare), in modo da poterli controllare con più calma. Etim.: dall'inglese to dump, scaricare.

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può liberamente essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.
e.html100664 25547 25534 7734 6000046200 10257 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera E
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E

echomail sf. [Fido]
- L'insieme dei messaggi pubblici scambiati tra le varie BBS. Generalmente la parola viene pronunciata in una frase del tipo "l'echomail in questi giorni non funziona di nuovo". Da non confondere con la matrix, che generalmente non funziona per ragioni diverse, legate alla peculiare struttura della rete Fidonet in Italia.
editare vt.
- Scrivere o modificare un testo in forma elettronica. D'accordo, oramai penso che persino i vocabolari seri registrino tale voce al posto dell'italico "redigere", ma effettivamente quest'ultimo termine sarebbe piuttosto pesante da usare, no?
effetto demo loc.
- Una prova ontologica dell'esistenza di Dio. Non vi è nulla di strano nel vedere una persona che non riesce a ripetere un'azione per lui abituale in presenza di personaggi importanti: si sa che l'emozione gioca brutti scherzi. Un programma, però, non dovrebbe provare alcuna emozione. Eppure tutti coloro che hanno dovuto fare una demo sanno che il mattino della presentazione sicuramente qualcosa non funzionerà, nonostante non si sia modificato nulla. Come mai?
egagro agg.
- Egregio, ma con una connotazione molto più alta del valore dell'interlocutore. Superlativo: egagrerrimo (evitare di pronunciarlo se si ha la erre moscia). Nato da un errore di stampa delCosta , e velocemente propagatosi. Non si pensi che simili cose siano solo italiane: il mondo Usenet ha newsfroup derivato in maniera analoga da newsgroup.
email /im'eil/ sm.
- Un messaggio privato, inviato su Internet. Cfr. matrix, che è sempre un messaggio privato, ma inviato attraverso Fidonet.
epsilon sm. inv.
- Una quantità molto piccola e non meglio identificata, però sicuramente esistente. "Hai finito il programma?" "No, ma me ne manca solo un epsilon" significa che chi risponde ritiene di terminare il programma in brevissimo tempo. Ovviamente si possono creare delle misure relative: "due epsilon" indica qualcosa di piccolo, ma già più consistente, mentre "epsilon mezzi" (notare la scrittura) indica qualcosa di ancora minore. Etim.: dalla matematica, che parla spesso di "un e. piccolo a piacere".
è satto inter.
- Indica, possibilmente in maniera ironica, che chi scrive considera corretto il pensiero dell'interlocutore. Nato dalla fertile mente delCosta .
external sf.
- Nell'ambiente macintosh, un programma esterno al programma principale della BBS, usato per aggiungere alcune nuove funzionalità, come ad esempio il quotare selettivamente un messaggio. Come chiunque si sia mai collegato a un BBS Macintosh sa, nessuno può prevedere l'effetto complessivo dell'avere più external contemporaneamente presenti.

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f.html100664 25547 25534 31201 6264722753 10314 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera F
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F

faccina sf.
- Una combinazione di caratteri come :-) tale che se una persona con un minimo di immaginazione piega il capo a sinistra (o ruota di 90 gradi in senso orario il monitor) può riconoscere una faccia (in questo caso sorridente) stilizzata. La quantità di faccine esistenti è enorme; le più usate sono quella sopra (che significa "non prendere troppo sul serio quello che dico!": v. Stile di scrittura) e quella :-( , che indica tristezza.
failetto sm.
- Un file piccolo (tipicamente non superiore ai 10K). Non tutti i file piccoli sono dei failetti, però: occorre che esso sia importante per una qualche ragione, ad esempio perché contiene dei dati utili. "Ti ho messo in questo failetto l'indice dei programmi di utilità che ho sul mio PC". Etim.: dall'inglese file, nel caso qualcuno non se ne fosse accorto.
fare anche il caffé loc.
- Detto di hardware o software che ha un'enorme quantità di feature, tra cui non stonerebbe anche questa. Es.: "Hai visto il nuovo processore Intel? Ha dentro praticamente tutto, ed è già prevista l'espansione per fare il caffé!".
FC sm. [Fido]
- Abbreviazione di formal complaint, reclamo formale. (Già che ci sono, una nota: complaint con la t finale è il sostantivo; il verbo corrispondente è to complain.) È nella gerarchia Fidonet l'equivalente di una querela; se qualcuno ritiene di essere ingiustamente danneggiato, può inoltrare un FC al proprio superiore gerarchico. Ovviamente l'identità dell'acronimo con quello di un'altra interiezione ha fatto sì che il termine è passato nell'uso comune; se uno dice "FC!" in un area leggera, non intende generalmente fare un reclamo formale...
femmina, calcolatore sm.
- Esiste una teoria abbastanza diffusa che afferma che i calcolatori hanno un sesso ben preciso, anche se a prima vista non si possono distinguere. I calcolatori femmina sono quelli che hanno dei malfunzionamenti periodici, mai gravissimi ma comunque noiosi: i calcolatori maschio possono andare avanti per dei mesi senza alcun problema, ma quando cominciano a guastarsi ci vuole un bel po' di tempo prima che si riesca ad averli di nuovo funzionanti perfettamente. D'accordo, non sarà politicamente corretto, ma è la verità.
fermaporte [Bologna] sm.
- Nome dispregiativo dato agli Amiga da chi utilizza un sistema basato su Intel. Intende raffigurare il migliore uso che si può fare di un tale calcolatore. Etim.: Prob. deriva da un libro di Douglas Adams (v. Guida, la), dove un calcolatore che non aveva nessun altro tipo di utilità veniva utilizzato per bloccare una porta. Vedi dosso, giocattolone.
fiammata sf.
- Sinonimo di flame. Al momento non è ancora molto usato (così come il verbo corrispondente, "fiammare"), ma la speranza è che il termine prenda piede. Su, ragazzi, usate un po' l'italiano quando non fa ridere i polli!
ficia sf.
- Caratteristica notabile di un programma. Ovviamente la caratteristica si può fare notare per la sua utilità, ma anche perché dimostra che alle volte chi scrive un programma non ha nessuna idea di cosa esso debba fare, e costringe il povero utilizzatore a salti mortali pur di riuscire a ottenere quanto voluto. Etim.: traslitterazione dell'inglese feature.
Fidonet /f'idonet/, evit. /f'aidonet/
- La più famosa rete mondiale di BBS. Nata come al solito negli Stati Uniti, e chiamata in questo modo dal nome di uno dei primissimi programmi di BBS, Fido (comprensivo di disegno di cane col floppy), comprende più di 10000 nodi in tutto il mondo, di cui circa 450 in Italia. Gli aderenti alla rete si scambiano tra loro messaggi e matrix, e, soprattutto in Italia, tendono a trovarsi per farsi dei lauti pranzetti: la via italiana alla telematica!
firme
- È interessante notare il fatto che le "firme elettroniche" delle persone, per la povertà dell'insieme di caratteri che si può usare, denotano una certa fantasia. Molta gente si lancia in grafica ASCII e crea delle firme di alcune righe, che fanno imbestialire altri che se ne ritrovano dieci di fila quando leggono i messaggi; c'è chi aggiunge un commentino al nome - o tra nome e cognome, come è stato il caso di Alex-CDROM-Martelli; chi attacca direttamente l'articolo al cognome, come IlCosta e unMario (occorre mettere le maiuscole al posto giusto!), e chi usa un'abbreviazione comprensiva di caratteri non alfabetici. L'estensore di queste note, ad esempio, era stufo di confondersi con tutti gli altri Maurizio (oppure Mau) e, essendo una persona che cerca di non esagerare, ha circondato il nomignolo col carattere che accendeva meno pixel, da cui .mau. ; l'ingegner Paolo Marincola, che ama scrivere in C, usa come firma __pma__ che fa tanto simbolo di preprocessore.
fittare vt
- Essere in accordo con uno schema o una teoria. "Sì, il comportamento di quel baco fitta bene con la tua idea che ci sia un puntatore maldefinito". Etim.: dall'inglese to fit, per mezzo del gergo fisico-statistico.
fixare vt.
- Correggere un programma in modo che funzioni come voluto. Il verbo viene usato anche in senso ironico: quando una caratteristica molto comoda, anche se non documentata, di un programma viene eliminata nelle versioni successive, si dice che il programma stesso è stato "fixato". Non viene usata la forma traslitterata fissare, ma l'azione corrispondente viene indifferentemente chiamata fixaggio o fissaggio.
flaggare vt.
- settare una variabile al valore logico "su", per permettere di ritrovare facilmente il campo a cui la variabile è collegata. Es.: "Questo programma di lettura on-line dei messaggi permette di flaggare quelli che ti interessano, in modo da poterli rileggere poi con calma e rispondere loro". Etim.: dall'inglese flag, letteralmente bandiera ma nel linguaggio informatico semplicemente "indicatore".
flame /fl'eim/ sf.
- Una polemica scritta tra due o più utenti. Può essere derivata da una guerra santa, ma nella maggior parte dei casi la sua causa è un'affermazione magari scritta con un intento umoristico, ma che fuori da un contesto espressivo assomiglia più a un insulto. La maniera migliore per terminare una sfilza di flames è sentirsi a voce o meglio ancora di persona; il modo migliore per non iniziarle nemmeno è piazzare immediatamente una faccina, e lasciare passare almeno una giornata prima di rispondere a un messaggio che ci ha scaldato. Etim.: dall'inglese flame, fiamma.
floppino sm.
- Un floppy disk da 3 pollici e mezzo. Nota: il diminutivo è nato rispetto ai floppy da 5 pollici e un quarto, che però non sono mai stati chiamati "flopponi", termine eventualmente riservato agli 8 pollici, se mai qualcuno ne riesce a trovare uno... Vedi anche disco rigido.
font sm. inv.
- L'insieme di caratteri che hanno certe caratteristiche comuni (lo stile, la grandezza, e così via), che appaiono a video o sulla stampante. In tipografia si parla di carattere e tipo. Ad esempio, il font usato spesso nei terminali è un Courier, mentre una pagina stampata usa spesso l'Helvetica oppure il Times Roman.
formattare vt.
- 1. Fare in modo che un floppino possa contenere dei dati, dando una struttura alle particelle magnetiche ivi contenute (formattazione a basso livello). È anche possibile formattare un disco rigido, ma tipicamente questa operazione viene fatta in fabbrica e anzi è spesso sconsigliato il ripeterla. - 2. Aggiungere a un supporto magnetico formattato (nel precedente significato) la struttura logica che gli permette di essere riconosciuto dal sistema operativo (formattazione ad alto livello).
forwardare vt.
- Spedire un messaggio ricevuto, senza modificarlo, a qualcun altro: copiare un messaggio di una qualche conferenza di un BBS su un'altra conferenza. È importante che il messaggio originale non sia assolutamente modificato: altrimenti si parla piuttosto di quotare.
freeware agg. inv.
- "Aggratis". Un programma freeware è liberamente utilizzabile senza richiedere il pagamento di alcunché. L'unica differenza tra il freeware e il PD sta nel fatto che in questo caso l'autore ha messo un copyright sul programma (che quindi non può essere venduto da altri), pur lasciando appunto il diritto di libera copia ed utilizzo. Agli utenti abituati alla Microsoft ciò può sembrare assurdo, ma nel mondo Unix questa più che l'eccezione è la regola; sono assai noti ad esempio i prodotti GNU, ed esistono persino società che guadagnano soldi semplicemente offrendo l'assistenza su questi programmi, come la Cygnus (il cui nome è un acronimo che sta per "Cygnus, Your GNU Support").
frequestare vt. [Fido]
- Richiedere un file a una BBS automaticamente, per mezzo di un opzione offerta dai programmi di point che si chiama File Request ed è spesso abbreviata in FReq, da cui il verbo. Esiste anche la forma "filerequestare", e l'avverbio "frequestabile". Notate che non tutte le BBS ammettono la possibilità di frequestare files, visto che in questo modo si evitano tutte le limitazioni che un utente normalmente ha.
frullare vi.
- Di disco rigido (molto raramente di floppy), indica il rumore fatto dalle testine quando si muovono furiosamente perché l'input/output di dati è molto alto e sparpagliato per la superficie del disco stesso. Normalmente non ha alcuna valenza semantica, ma a volte può indicare preoccupazione in chi teme per la vita residua del suo povero disco e soprattutto per i suoi programmi che non hanno alcun backup.
frullatore sm.
- L'unità floppy di un Macintosh. Così chiamato non tanto per il rumore che fa, in realtà non troppo diverso da quello delle altre macchine, quanto per la tendenza cannibalizzante che ha nei confronti del povero floppino che dopo poche letture ha dei seri problemi di identità. Ad essere sinceri, non è che i lettori di floppini delle Sun siano tanto migliori, ma visto che non sono usati più di tanto, nessuno si è ancora preoccupato.
ftp /effetip'i/
- Il File Transfer Protocol, un protocollo per trasferire files (lo dice l'acronimo stesso!) usato nelle reti locali e non. In pratica si intende sempre la sua variante detta "anonymous ftp", per cui anche senza essere noti al nodo remoto è possibile collegarsi e prendere files, più o meno come nel frequestare.
fustone [Fido] sm.
- Nomignolo dato a D'Bridge, derivato da uno dei suoi nomignoli (D'xan). Vedi D'bug.

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G

gente con un dito solo loc.
- Gli utenti Macintosh. Anche se soprattutto col System 7 è possibile utilizzare un Mac senza nemmeno toccare il mouse, la maggior parte degli utenti o non lo sa o si farebbe torturare pur di non ammettere questo obbrobrio. Se a ciò si aggiunge il fatto che il mouse Mac ha un solo pulsante, si può capire perché agli utenti Macintosh serva un solo dito.
gif /gif/, /ghif/ sf.,sm.
- Una qualunque rappresentazione di una immagine, di solito fotografica, memorizzata sotto forma di dati. "Quel BBS ha 200 mega dedicati alle gif!". Etim.: da GIF (Graphic Interface Format), uno standard di rappresentazione immagini nel mondo PC, sviluppato su CompuServe.
giffare /giffare/, /ghiffare/ vt.
- Trasformare una fotografia in un file visualizzabile sul monitor. Differente da scannare, che si limita a convertire l'immagine in formato digitale. Etim.: da gif.
giga pref,.sm.
- Un miliardo. Al momento il significato di "due alla trentesima potenza", pure associabile alla parola, è raro, visto che l'applicazione usuale del termine è per misurare la capacità di un disco rigido (v. mega). Vedi anche kilo, tera.
giocattolone sm.
- Un Macintosh. Beh, bestiacce come il Quadra 950 sono detti *bei* giocattoloni, ma in ogni caso il termine ha una valenza spregiativa, e viene generalmente pronunciato da un dossista. V. dosso, fermaporte.
girare vi.
- Essere eseguito, di programma. Dall'inglese to run. L'azione di eseguire un programma è detta `far girare'. Es.: "Questo programma sta girando da due ore. Sei sicuro che non si sia piantato?". V. piantarsi.
giù avv.
- Di un sistema, spento: non funzionante. Implica generalmente un malfunzionamento piuttosto che una scelta deliberata. "Non è possibile! La rete è di nuovo giù! È la terza volta questa settimana!". Se si assiste al funesto fatto, si usa la forma "sta andando giù". Vedi su.
goldone sm. [Fido]
- GoldEd, un programma di lettura messaggi da parte di un point molto usato in ambito MS-DOS.
grafica ASCII sf.
- I "disegni dei poveri" creati con grande spreco di tempo (oppure programmini appositi...) da alcune persone che non si vogliono rassegnare al fatto che la tecnologia attuale non permette di spedire via modem e visualizzare sul terminale tutto quello che vorrebbero, e cercano di approssimarlo il più possibile. Esiste anche la variante `grafica ANSI', che permette anche di usare i codici semigrafici a 8 bit del set di caratteri PC-ANSI e le sequenze di escape ANSI per cambiare il colore o posizionare il cursore. Etim.: sulla falsariga del termine inglese "ASCII art".
gruppo sm.
- 1. L'unità fondamentale di suddivisione delle news: il posto dove si trovano tutti i messaggi sullo stesso argomento. Es: il gruppo rec.music.beatles tratta dei Beatles. Etim.: dall'inglese newsgroup. 2. Nella frase "Gruppo 2" o "Gruppo 3", indica le capacità fax che sono supportate. A parte la velocità di trasmissione, il Gruppo 3 ha una capacità di compressione migliore del Gruppo 2. Il gruppo 1 è oramai obsoleto, e il Gruppo 4 è usato con le linee ISDN, nel caso ve lo chiedeste.
guerra santa sf.
- Una delle innumerevoli diatribe che sembrano l'unica ragione di vita di molta gente, e che ingrossano a dismisura i pacchetti di posta spediti in tutto il mondo. Esempi classici: PC IBM contro Amiga, OS/2 contro Windows, zip contro arj, vi contro EMACS... Poiché non si dà mai il caso che una scelta sia completamente migliore dell'altra -- e anche se fosse così, non significherebbe nulla: vedi il formato di videoregistrazione VHS contro il Betamax -- le polemiche non si sopiscono mai. Vedi anche flame.
Guida, la sf.
- Nome dato alla trilogia (tetralogia? pentalogia?) di Douglas Adams, comprendente i volumi Guida Galattica per gli autostoppisti (Urania 843, Classici Urania 187), Ristorante al termine dell'Universo (Urania 968, Classici 200), La Vita, l'Universo e Tutto Quanto (Urania 973, Classici 209), Addio, e grazie per tutto il pesce (Urania 1028), e Praticamente innocuo (Urania 1209). È una lettura indispensabile per capire molti scherzi impliciti nei messaggi scambiati tra gli utenti, sia italiani che stranieri. I giudizi su di essa sono contrastanti: c'è chi dice che è un immondo ciarpame, e chi invece la considera una pietra miliare della letteratura di questo universo.
guru meditation sf.
- Il piantarsi di un Amiga. Con le prime versioni del Workbench (l'ambiente base dell'Amiga), nel caso di un errore di sistema il calcolatore rimaneva appeso e poi compariva il criptico messaggio "guru meditation #xxxxxxxx". Le leggende informatiche narrano che la prima versione del Workbench uscì in tutta fretta senza che ci fosse la possibilità di un debug completo, e che uno dei programmatori fosse un seguace di una qualche religione orientale, e decidesse di lasciare "meditare" il calcolatore quando si fosse trovato in una situazione che non riusciva a superare. Purtroppo (o per fortuna?) le versioni successive del Workbench hanno eliminato tale caratteristica.

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grazie.html100664 25547 25534 3612 6037766055 11336 0ustar mauufdd Grazie a...

Grazie a...

Vorrei fare un ringraziamento particolare a chi ha avuto tra le mani le primissime versioni di questo gergo risalenti al 1993-94, segnalandomi molte voci che non mi erano venute in mente, e alcune che non erano usate nel mio ambiente. Molti di questi sono amici conosciuti sulle BBS: sperando di non dimenticare nessuno, vorrei ricordare i bolognesi Paolo Sinigaglia, Fabio "Nutella" Ferrero, Massimo "Phillo" Gentilini, Marco Mariani, Fabio "Kurgan" Muzzi, con menzione speciale per Massimiliano "Max Negro" Masserelli, sempre pronto a controllare e richiamarmi all'ordine; da Roma il buon Paolo Marincola, noto anche come __pma__; i torinesi Fabrizio Chignoli, Fabio Fassio e Roberto Piola, che ha passato un pomeriggio a "fare le pulci" al testo, pervaso dal sacro furore del correttore di bozze; infine Stefano Costa2 (sì, noi gli Stefano Costa dobbiamo numerarli; ce n'è una sovrabbondanza...).
Dopo l'uscita della versione 1.0, ho ancora ricevuto suggerimenti per nuove voci da Michele Costabile (mico@iol.it), Stefano Riva (sriva@atma.it), Marco Di Leo (m.dileo@sistinf.it), Mauro Fossa (fossa@its.it), Tiziano Daniotti (tdaniotti@iol.it.


.mau.
Internet: mau@beatles.cselt.stet.it
Fidonet: 2:334/100.5

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h.html100664 25547 25534 7044 6000046200 10254 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera H
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H

Hayes
- Nome di una marca di modem, nota per avere introdotto lo standard de facto per i comandi da dare al modem: quello che insomma fa iniziare ogni comando con le lettere magiche AT. Praticamente ogni modem è oggidì Hayes compatibile, ma state ugualmente attenti. L'insieme originale di specifiche era infatti molto ridotto, cosicché tutti aggiunsero le proprie estensioni, ed è molto facile che un comando "di alta scuola" non sia affatto standard.
Herpes sm. [Fido]
- Nomignolo dato ad Hermes, il programma di gestione BBS su Macintosh al momento più usato. Uno dei problemi peggiori di tale programma è che, soprattutto a causa delle external aggiunte a iosa, ogni tanto compaiono dei fastidiosi bachi che dopo un po' spariscono misteriosamente salvo poi ritornare dopo qualche mese...
hold, mettere in vt. [Fido]
- Lasciare su un BBS uno o più files indirizzati ad una certa persona, in modo che quando costui ci si collegherà col proprio point i files gli verranno automaticamente spediti. "Mettimi in hold la nuova lista dei files, per favore".
HST sm.
- 1. [tecn.] Un protocollo di trasmissione dati brevettato dalla USRobotics, caratterizzato dall'avere la velocità della connessione nei due sensi di trasmissione differente. Questo ha permesso di raggiungere i 14400 bit per secondo almeno tre anni prima che venisse standardizzato l'attuale protocollo V.32 bis, che i 14400 bps li fa nelle due direzioni persino con le linee italiane; in seguito si sono toccati i 16800 bps. Adesso, con l'avvento del V.34, non è più usato. - 2. I modem che possono utilizzare questo protocollo.
HTML sm.
- L'HyperText Markup Language, lo standard nato per scrivere i documenti WWW e che al giorno d'oggi è il sistema di "editoria dei poveri" per la creazione di documenti multimediali. In effetti l'estensore di queste note lo trova più divertente che uord, anche se probabilmente non fa testo.
HTTP sm.
- Il protocollo nato per gestire le connessioni HTML. Semplificato all'osso, viene mandata una stringa comprendente il documento che si vuole ottenere, insieme ad altre richieste specifiche, e viene mandato indietro per l'appunto tale documento. Il tutto in formato leggibile anche dalle persone: l'estensore di questo gergo ha spesso testato a mano l'esistenza di un documento.

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I

inchiodare
- 1. vt. (raro) Fare in modo che un calcolatore cessi di funzionare. "Sono riuscito a inchiodare la mia Sun cercando di listare la libreria di X". Cfr. bombare - 2. vr. Smettere improvvisamente di funzionare, detto di hardware; l'equivalente nel software è piantarsi. "Tutte le volte che c'è un temporale, il modem di quel bbs si inchioda".
incristato agg.
- Il termine si riferisce ad un'applicazione che è rimasta inchiodata, e non si riesce a schiodare, proprio come se fosse stata crocefissa. Windows 95, soprattutto nelle infinite beta uscite prima della versione ufficiale, ha molto contribuito al diffondersi del termine.
indentare vt.
- Rientrare di un numero prefissato di caratteri quando si scrive un programma; se ad esempio le istruzioni iniziavano tutte in colonna 1 e si indenta di 3 caratteri, le istruzioni successive inizieranno alla colonna 4. L'idea alla base dell'indentazione è quella di rendere più leggibile un programma; ad esempio, si possono indentare le istruzioni che fanno parte di un ciclo, in modo che salti subito all'occhio la struttura del programma. Etim.: dall'inglese to indent: notate però che la parola "indentazione" esisteva già in italiano, e indicava le rientranze di una costa simili a tanti dentelli. Il verbo "indentare" significava invece semplicemente "mettere i denti" o "finire dente contro dente, di ingranaggi".
indiciare vt.
- Quando si usa una variabile vettoriale in un programma, e si ha un insieme di valori tra cui l'indice della variabile può variare, si dice che la variabile è indiciata rispetto a tali valori. A chi obietta che il termine corretto sarebbe indicizzare, rispondo che - a parte le mie convinzioni etiche espresse alla voce scannare - ho controllato nell'ultima edizione dello Zingarelli, e si può solo "indicizzare" il costo della vita...
indirizzo matrix sm. [Fido]
- Il numero identificativo dell'utente nella rete Fidonet o in una qualunque rete che segua le convenzioni Fidonet. È composto da quattro campi numerici delimitati da simboli speciali, nella forma

zz:nnn/fff.ppp

dove zz indica la zona di appartenenza (in Fidonet, la zona 1 comprende il Nordamerica, la 2 l'Europa, la 3 l'Australia); nnn il net (di solito corrispondente a una regione politica: più net formano una region, che equivale invece a una nazione); fff il numero di nodo del BBS, e la parte opzionale ppp specifica il point. V. matrix.
in linea loc. avv.
- Messo a disposizione degli utenti. Un tempo la connotazione era più relativa all'hardware ("Abbiamo messo in linea un nuovo disco rigido"), adesso si pensa immediatamente al software ("Abbiamo messo in linea la nuova versione del Gergo Telematico"). Nota: una persona non viene mai detta "in linea" quando è collegata, a differenza di quello che potrebbe pensare chi è abituato alle chiamate telefoniche. Etim.: dall'inglese `on line'.
interfaccia sf.
- 1. Una parte di hardware (tipicamente una scheda) che serve a mettere in collegamento un sottosistema al corpo principale del calcolatore. Es.: l'interfaccia video. - 2. In senso traslato, una persona che è l'unico collegamento con un altro gruppo. "Tizio è la mia interfaccia con i marchettari". Etim.: dall'inglese interface.
interfogliare vt. [Torino]
- Unire, mischiandoli tra loro, due gruppi di oggetti, in modo che scorrendo il risultato finale appaiano alternativamente oggetti del primo gruppo e del secondo. "La coda di stampa deve essere andata in tilt: i nostri listati si sono tutti interfogliati". Etim.: dall'inglese to interleave. Effettivamente la traduzione di leave è foglia, ma il termine lascia ugualmente assai perplessi.
in prima approssimazione loc.
- Senza scendere troppo nei dettagli. L'espressione è molto più usata che nella comune lingua parlata, e viene applicata in maniera più astratta. Si può rispondere a uno che chiede "Sei sveglio?" dicendo "In prima approssimazione, sì", a indicare che probabilmente è meglio aspettare ancora un po' prima di partire con discorsi complicati.
input sm.
- 1. I dati di ingresso ad un programma. - 2. Una delle parole riempibocca utilizzate tipicamente dai marchettari che non capiscono assolutamente di cosa voi stiate parlando ma non hanno il coraggio di ammetterlo, e allora cominciano a dire "Sì, ha ragione, ma mi manca l'input per fare quello che vuole lei...".
interessante agg.
- Di un problema, difficile ma che, a differenza di non banale, si potrebbe studiare con soddisfazione. Inutile ricordare che un qualunque smanettone generalmente concorda sul definire qualcosa come interessante, e inoltre è sicuro che tale cosa non lo è affatto considerata in tal modo da un marchettaro.
internet sf.
- la Rete con la erre maiuscola. L'insieme di tutte i calcolatori del pianeta collegati direttamente tra di loro, probabilmente la migliore invenzione dopo la ruota. Non credete a chi afferma che la si può definire in poche righe: è qualcosa che bisogna provare per comprendere.
interrupt sm.
- L'interruzione volontaria di una persona impegnata in qualcos'altro, tipicamente per una domanda veloce. "Piccolo interrupt: hai mica visto lo Sturmtruppen?". Si può anche parlare di "interrupt non mascherabile", se si richiede assolutamente la risposta, oppure "ha gli interrupt loccati", nel caso qualcuno non risponda ai nostri gesti per chiedergli qualcosa. Confr. shellare.
ITAPAC
- La rete di commutazione a pacchetto italiana. Caldamente sconsigliata per chi vuole puppare file, ma ancora di una certa utilità per chi invece fa principalmente sessioni in linea, con comandi relativamente distanziati nel tempo e pochi bytes scambiati.

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può liberamente essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.
index.html100664 25547 25534 11726 6040405150 11165 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico - versione 1.30

Il Gergo Telematico

In Italia, la parola "hacker" è associata dalla gente comune a ragazzini che come nel film "Wargames" si inseriscono nei calcolatori dell'esercito, delle banche o delle grandi società per distruggere i dati contenuti oppure modificarli a proprio piacimento. Questo non è affatto vero: per la gran parte della sparuta minoranza di persone che nel nostro Paese usa i calcolatori in maniera non completamente passiva, il significato di quella parola è diversissimo, e non può certo essere spiegato in poche righe. (Beh, io ci ho tentato, comunque, come vedrete più sotto...)

Anche negli Stati Uniti il problema è sentito: in coerenza col fatto che una caratteristica di chi è veramente appassionato dei calcolatori è quella di contribuire il più possibile a diffondere l'informazione, esiste un gigantesco file (più di un megabyte, l'equivalente di 250 fogli dattiloscritti fitti) in formato di vocabolario dove sono raccolti tutti i termini gergali nati in tale ambiente, e tra le righe si può capire quale sia veramente la cultura hackeristica. Il file in questione (The Jargon File) esiste anche in forma stampata; nel 1993 è anzi uscita una sua nuova edizione, se qualcuno fosse interessato.

Pure noi italiani abbiamo nel nostro piccolo un insieme di voci che non si trovano nei dizionari, o se esistono hanno un significato completamente diverso da quello utilizzato in questo contesto. Spesso tali voci sono semplicemente calchi dall'inglese più o meno traslitterati, ma certe volte esse possono avere pieno diritto di cittadinanza nel lessico della nostra lingua. Questo testo vuole essere una raccolta il più possibile ampia di tale voci; la fonte principale da cui l'idea si è sviluppata è data dai termini in uso nel mondo delle BBS Fidonet, ma ci sono molte voci più genericamente informatiche o addirittura ingegneristiche, e una crescente selezione di termini che si sentono dire su Internet. Ho cercato il più possibile di evitare di inserire termini presi di peso dall'inglese - e che a volte fanno persino male alle orecchie - e di dare spazio alle parole più italiane non per sciovinismo ma come espressione più vivace dell'inventiva presente anche da noi. È comunque possibilissimo che una parola che sembri a prima vista inglese doc sia in realtà usata solo da noi, e creata in questo modo solo per scherzo: vedi ad esempio "vampiration".

Naturalmente l'opera è lungi dall'essere completa, anche se probabilmente ha già raggiunto una dimensione sufficiente per essere da una parte utile e dall'altra piacevole a leggersi. Chiunque si trovi perciò sul monitor questo file e gradirebbe fare delle aggiunte o modifiche è invitato a darmene notizia, affinché il testo possa venire aggiornato. È forse opportuno ricordare che, nella migliore tradizione della rete, questo testo è freeware: è possibile pertanto riprodurlo liberamente in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone sempre la fonte e l'autore - d'altra parte, non mi hanno mica pagato per scriverlo! Non è forse inutile affermare invece che quest'opera non è per nulla qualcosa di serio, sulla falsariga delle decine di pubblicazioni che sono comparse negli ultimi tempi: certe "definizioni" sono da prendersi con le molle, nel solco della tradizione del "Devil's Dictionary" di Ambroise Bierce. È meglio però ricordare che, al di là del tono spesso scherzoso, spero che questo testo possa dare un'idea "dal di dentro" del mondo telematico.

Il testo, che si può anche downloadare per ftp anonimo, è scritto in HTML 2.0. Questo significa che un qualunque lettore HTML degno di tale nome è in grado di visualizzarlo. A parte il fatto che io aborrisco i netscapismi fini a se stessi, trovo d'altra parte che per un testo di questo tipo siano inutili: la semplicità innanzitutto.

La versione 1.30 che state leggendo ora è stata rilasciata il 15 ottobre 1995; come al solito, vi sono alcune voci nuove o modificate, anche se nessuna differenza fondamentale nell'impianto. Continuo ad attendere suggerimenti...


.mau.
Internet: mau@beatles.cselt.stet.it
Fidonet: 2:334/100.5

[Grazie a...] [ Abbreviazioni] [ Indice] [ Via!]

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Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
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indice.html100664 25547 25534 37520 6053042011 11306 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: indice
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# . a . b . c . d . e . f . g . h . i . j . k . l . m . n . o . p . q . r . s . t . u . v . w . x . y . z

Indice dei termini presenti

# - 42

acronimi - algoritmo - a mano - amigo - aplodare - appeso - applicazione - areafixare - ARQ - ASCII - assemblare - ATM - automagicamente - a voce - avventura - azzerare

baco - badalicco - Balconi NT - base dati - baud - BBS - beerware - betatester - bibbia - binario - Binkley - bittarolo - blinkare - bomba, andare in - bombare - bps - BT&R - buttare - buttare giù

cablato - campo - canonico - cappelletto - cardware - caricare - cartware - cascare - cavo ermafrodito - chiamare - ciattare - ciclo - cimire - Ciò è Male - ciò non è bello - ciucciare - ciucciatore - cliccare - clone - compatibile - compattare - compra-compra - compresso - computer - configurare - connessione - console - control - craccare - crittare - cyberpunk - cyberspazio

D'bug - daunlodare - debuggare - decrittare - default - demo - demone - dinosauro - dischetto - disco rigido - displayare - door - dossista - dosso - downloadare - dumpare

echomail - editare - effetto demo - egagro - email - epsilon - è satto - external

faccina - failetto - fare anche il caffé - FC - femmina, calcolatore - fermaporte - fiammata - ficia - Fidonet - firme - fittare - fixare - flaggare - flame - floppino - font - formattare - forwardare - freeware - frequestare - frullare - frullatore - ftp - fustone

gente con un dito solo - gif - giffare - giga - giocattolone - girare - giù - goldone - grafica ASCII - gruppo - guerra santa - Guida, la - guru meditation

Hayes - Herpes - hold, mettere in - HST - HTML - HTTP

incristato - inchiodare - indentare - indiciare - indirizzo matrix - in linea - in prima approssimazione - input - interessante - interfaccia - interfogliare - internet - interrupt - ITAPAC

Janus - JPEG

K - killare - kilo - kludge

lampada, farsi la - lanciare - lecciato - libreria - limare - linkare - listare - listato - loccare - loggarsi

macchina - macinare dati - macro - mailer - mangiarsi - mappare - marchettaro - Marcintosh - matematto - matrix - matrixare - mega - mecciare - messaggiare - messaggio - mettere in linea - mezzocomputer - Microscotch - Microscrof - MNP - modem - montare - montone - Mozilla

N - navigare - N*C - net - netscapismo - news - nodelist - nodo - nodo foglia - non banale

osso

pacce - pacchetto - pagina - paginare - panciare - paperino - parserare - partire - Pasquale - patch - patchare - patterna - PD - PCmicia - perplimere - pesante - piantarsi - picchiaduro - piccione - ping - pippo - PLOP - pluto - point - pollare - porta - portabile - portare - postare - problema hardware - Problema Suo - processare - processo - prompt - protocollo - protocollo di trasferimento - protocollo di trasmissione - prototipare - provider - proxy - pseudo - puntatore - puppatore

quagliare - qualitone - quotare

R*C - raddoppiamento - RAM - randomizzare - region - registrare - remoto - rendere - requestare - resettare - ribustrappare - ricorsività - rilasciare - rimappare - ritornare - ROFL! - rommato

sanguisuga - sbacare - scannare - scaricare - scheda - schermata - scompattare - scrollare - sedersi - servente - sessione - settare - shareware - shell - shellare - shiftare - sito - skillato - smanettare - smanettone - sofficiume - sorci - sorgente - sortare - sotto - spannometria - spara-spara - spellare - splittare - sproteggere - stile di scrittura - stoppare - stringa di connessione - Sturmtruppen - su - succhiatore - sufficientemente piccolo - supportare - svicciare - swappare - SysCon - sysop - sysoppo

taccone - taglia e incolla - tecnomaraglio - telematico - telnet - tempo di CPU - tempo reale, in - tera - terminale intelligente - TeX - tick - tirare giù - tirare su - topo - toppa - tostapane - tracciare - tre dita magiche - tubista - twittare

UBM - uccidere - uindous - uord - uploadare - uppare - URLare - uscire

vampiration - variabile d'ambiente - verboso - vergine - Vero Programmatore - vi - videata - videogioco - videoteliota - virtuale - visore - visualizzare - volvox

WC-DOS - wrappare - WWW - WYSIWYG

X

YooHoo

zappare - zippare - zona


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j.html100664 25547 25534 3461 6000046200 10255 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera J
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J

Janus /gi'anus/ [Fido]
- Un protocollo di trasferimento bidirezionale (cioè i dati vengono trasferiti contemporaneamente nelle due direzioni, come il dio Giano che aveva due facce per potere vedere da entrambe le parti) usato da Binkley per accelerare lo scambio di files tra due sistemi. Non molto in voga tra gli utenti, visto che se il flusso di dati è fortemente sbilanciato in un senso fa più male che bene ai tempi di trasmissione totale e in ultima analisi alle bollette.
JPEG /geip'eg/
- Un sistema di compressione di file di immagine che, pur non assicurando l'esattezza della riproduzione, dà risultati ottimi ad occhio nudo con un rapporto di compressione molto maggiore di quello dei gif, e pertanto sta soppiantando quest'ultimo nelle scelte degli utenti, che cercano sempre di tirare fuori il più striminzito byte dal loro disco rigido già pieno come un uovo.

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k.html100664 25547 25534 5162 6000046200 10256 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera K
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K

K /cappa/ sm.
- Indica 1000, o (più frequentemente) 1024, byte. Il motivo di questo eccesso rispetto alla cifra tonda trovata di solito è dato dal fatto che nel campo informatico si conta in genere per potenze di due: Visto che due alla decima potenza. vale a dire 1024, non è poi così lontano da 1000, si fa finta di niente e si confondono i due valori. Si noti che, a differenza degli altri prefissi (v. kilo), non si può usare K per una quantità che non sia bytes, tranne che in frasi scherzose ("Grazie 1K!). Es.: "È un obbrobrio che il WC-DOS sia ancora inchiodato al limite di 640K di RAM..."
killare vt.
- Vedi uccidere.
kilo pref.
- 1000, o 1024, a seconda dei casi. Confr. K. Si badi che non è possibile usare kilo come sostantivo, a differenza degli altri prefissi di quantità. Vedi anche mega, giga, tera.
kludge sm.
- 1. [Fido] La linea di testo di un messaggio che comincia con Ctrl-A (in modo da non essere fatta vedere dai programmi di lettura messaggi) e che contiene informazioni utili per processare il messaggio stesso, come ad esempio un identificativo unico e il percorso che il messaggio in questione ha compiuto per arrivare fino a quel sistema. Spesso i kludge sono stati usati per fare dei commenti umoristici invisibili a prima vista, anche se chiunque abbia un point può sempre settarlo in modo da leggerli. - 2. Un qualunque accrocchio buttato giù per risolvere alla bell'e meglio (ma correttamente!) un problema.

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l.html100664 25547 25534 10207 6000046200 10273 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera L
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L

lampada, farsi la [Bologna] loc.
- Considerare un'unica posizione possibile per i comandi di contrasto e luminosità di un monitor: "massimo". Caratteristica tipica delle segretarie idiote, che credono di vedere meglio così facendo, e ottegono solo il risultato di abbronzarsi e di rovinarsi la vista anzitempo. Variante: farsi i raggi.
lanciare vt.
- Mettere in esecuzione, detto di programma. Generalmente viene usato nel caso l'esecuzione sia legata a un altro programma, e non direttamente voluta dall'utente. In quest'ultimo caso, si preferisce dire "far girare" . Etim.: probabilmente dall'inglese to launch, anche se questo non è più un termine molto usato.
lecciato [Roma] agg.
- Un segnale memorizzato mediante un particolare tipo di flip-flop, detto in inglese `latch'.
libreria sf.
- 1. Un insieme di moduli oggetto racchiusi in un unico file, che possono essere utilizzati come funzioni di un proprio programma. - 2. L'insieme dei programmi che uno possiede: spesso non sono nemmeno stati scompattati (v. scompattare), ma nondimeno sono tenuti in altissimo conto come veramente importanti.
limare vt.
- Cancellare completamente dei file, per un baco di un programma. "Ho messo su la nuova versione di D'bug, e mi ha limato la FAT...".
linkare vt.
- 1. Unire tutti i file oggetto di un programma e creare un file eseguibile. - 2. [Fido] Dare accesso ad un'area messaggi di un BBS. "Ciao sysop! Potresti linkarti all'area CHATTER.108, che così me la posso prendere anch'io?". Etim.: dall'inglese to link, collegare.
listare vt.
- 1. Visualizzare il testo di un file. Possono essere usati strumenti più o meno sofisticati, ma la differenza tra listare ed editare un file sta nel fatto che nel primo caso esso non viene mai modificato, neppure temporaneamente, il testo. - 2. Elencare i files presenti in una directory. Etim.: dall'inglese to list, oltre che dal programma LIST famoso sotto MS-DOS.
listato sm.
- Il testo di un programma, specialmente se in forma cartacea. Usato spesso al plurale, specialmente se il programma è complesso e diviso in più parti: non importa se i listati stanno comunque tutti su un unico, lungo tabulato... Etim.: dall'inglese listing.
loccare vt.
- 1. Di un processo, richiedere una risorsa (la seriale, una stampante...) per uso personale, senza che nessun altro processo la possa utilizzare. - 2. Di una seriale, fissarla a una velocità ben definita, solitamente più alta di quella effettivamente utilizzata. "Se vuoi usare il V.42 bis con quel modem a 2400 baud, devi loccare la seriale a 9600." Etim.: calco dall'inglese to lock.
loggarsi vr.
- Collegarsi a un sistema multiutente, oppure che preveda più utenti, in maniera interattiva. Pertanto ci si logga facendo telnet, ma non ftp. Etim.: dall'inglese log on, registrarsi su.

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M

macchina sf.
- Un qualunque calcolatore (beh, forse i VIC-20 non vengono chiamati in questo modo nemmeno dai loro più affezionati ex-utenti). Chi è abituato a lavorare nel mondo dei calcolatori non riesce mai a concepire come sia possibile che l'"altra gente" pensi sempre ad un'automobile, quando si parli di macchina...
macinare dati loc.
- Compiere calcoli complicati e/o noiosi su una serie di dati, per ricavarne dei risultati sperabilmente più comprensibili.
macro sf. inv.
- 1. Un qualunque insieme di istruzioni in un linguaggio ad alto livello, ed associata a un nome, in modo che basti richiamare quest'ultimo per ripetere tutte le istruzioni. - 2. Nella locuzione essersi fatti una macro per qualcosa, ripetere sempre gli stessi gesti (di solito banali) nello stesso ordine, come se si eseguisse per l'appunto una macro. Confr. algoritmo.
mangiarsi vr.
- Di programma, non fare apparire a video o sulla stampante, per qualche causa ignota ma sicuramente non voluta. "Uffa, questo programma si mangia tutte le lettere accentate!"
mailer [Fido] sm.
- Un programma che permette di scambiare posta tra i BBS. Esempi di mailer sono D'Bridge, FrontDoor, Binkley (che è tra l'altro freeware).
mappare vt.
- 1. Associare ai tasti di una tastiera (specialmente quelli funzione) diversi caratteri oppure una macro. "Se usi vi, ti conviene mappare il tasto v col programma di riformattazione paragrafo". Vedi anche rimappare. - 2. Associare a un insieme di dati una diversa struttura logica. "NFS mappa tutti i nomi con più di 8 caratteri, in modo che si possano vedere col DOS". Etim.: dall'inglese to map.
marchettaro [Roma] sm.
- Addetto al marketing. Inutile sottolineare l'alta stima in cui tali personaggi sono tenuti da chi, più che le mirabolanti caratteristiche di un calcolatore, preferisce sapere come questo viene usato in pratica.
Marcintosh sm.
- Nome dispregiativo dato al Macintosh da coloro che pensano che la mela dell'Apple fosse ormai più che bacata quando decise di commercializzare questo calcolatore. V. giocattolone.
matematto sm.
- Studente o laureato in matematica. Come forse non sapete, costoro sono una specie in via di estinzione e i pochi membri superstiti mostrano chiari segni di squilibrio mentale. Se un matematico è poi interessato ai calcolatori, la pazzia si manifesta con chiarezza estrema, da cui la "parola valigia" di cui sopra. L'estensore di queste note è un matematto.
matrix sf.,sm. [Fido]
- 1. (sf.) La struttura mediante la quale i BBS si scambiano i messaggi privati tra di loro. - 2. (sm.) Un messaggio privato spedito mediante la matrix (sign. #1). V. indirizzo matrix. Etim.: A mia conoscenza, ignota. Dalla matrix (matrice) degli scrittori cyberpunk? Improbabile, dicono i miei corrispondenti. Notate che all'estero non viene usato il termine matrix, quanto piuttosto netmail.
matrixare [meno usato matriciare] vt.
- Inviare un matrix.
mecciare vt. (depr.)
- Coincidere, combinarsi. Il verbo è usato solo nella lingua parlata, visto che ci si vergogna a lasciarlo scritto (e poi, come lo si scriverebbe? matchare??) "I tuoi risultati mecciano con i miei: perfetto!".
mega pref.,sm.
- Un milione, oppure 2 alla ventesima potenza, pari a 1048576. Come sostantivo è implicitamente associato a quantità di byte. Regola empirica: l'unico caso degno di nota in cui un mega vale un milione di byte è quello dei costruttori di dischi rigidi. Invece per i floppini si giunge all'assurdo di considerare un mega pari a 1.024.000 byte (l'unico modo per fare tornare gli 1.44 mega del loro contenuto). Vedi anche kilo, giga, tera.
messaggiare vt.
- Spedire un messaggio. Il verbo è usato solo se si pensa di non ripetere a voce il testo scritto; altrimenti si usa il più prosaico (e sicuramente più italiano!) verbo "scrivere".
messaggio sm.
- Un testo più o meno lungo, preceduto da una intestazione comprendente il nome del mittente, il nome di una o più aree messaggi di cui fa parte, la data e eventualmente il nome di un destinatario. È l'unità di base nello scambio di corrispondenza pubblica o privata nei BBS e in genere nei sistemi di posta elettronica. Cfr. email.
mettere in linea vt.
- Lasciare la possibilità di downloadare un programma su una BBS, o via anonymous ftp.
mezzocomputer sm.
- Il PS/2 IBM, così soprannominato per il /2 finale (v. anche osso). Mai apprezzato per l'ottima ragione che non è clonabile (la struttura interna è brevettata) e nessuno ha mai avuto abbastanza voglia da preparare versioni ad hoc di programmi, quando tanto può utilizzare i comuni programmi dos.
Microscrotch sf. inv.
- Nome spregiativo dato alla Microsoft, probabilmente per il fatto che i suoi programmi si appiccicano che è un piacere ai dischi e non si riescono più a buttare via (poiché lasciano ovunque un po' di rumenta).
Microscrof sf. inv.
- Altro nome spregiativo dato alla Microsoft, nota nell'ambiente amatoriale per fare programmi enormi, bacati e/o carissimi.
MNP
- Acronimo di un protocollo di correzione errori e compressione dati nei trasferimenti via modem, sviluppato dalla Microcom. Molto in uso alcuni anni fa, è generalmente soppiantato dalla coppia V.42 - V.42bis. Vedi protocollo di trasmissione.
modem sm.
- Siete riusciti ad avere tra le mani questo testo senza sapere che cosa è un modem? Beh, complimenti... siete delle persone fortunate. In ogni caso, il modem è un aggeggio che si mette tra il telefono e il calcolatore -- o magari è nascosto dentro il calcolatore, ma se ne può intuire l'esistenze per mezzo del filo che spunta dall'interno e va verso il telefono -- e serve per fare in modo di spedire i dati ad un altro calcolatore, passando per la linea telefonica. Un po' come il fax, insomma, ma a livello più di base, evitando la traduzione in carta. Se la spiegazione non vi soddisfa, siete già sulla buona strada: cercate qualcuno che si occupa di telematica e costui sarà prontissimo a confondervi ancora di più le idee! Vedi anche Hayes, HST, MNP, protocollo di trasmissione.
montare vt.
- Fare sì che una partizione di un disco rigido, oppure un CD o un floppy, vengano visti dal sistema. "Ricordati di montare i CD in read-only!" Etim.: dall'inglese to mount.
montone sm.
- La RAM (v.). L'uso è solo scherzoso, non provatevi ad adoperare il termine con gente che non conoscete profondamente!
Mozilla
- Netscape, probabilmente il più famoso tra i lettori WWW. Per la precisione, Mozilla sarebbe il dinosauro logo del prodotto, ma il termine è passato ad indicare per metonimia il prodotto stesso, soprattutto da parte di coloro che non sopportano i netscapismi da esso introdotti. Ormai persino la Netscape Corp. ammette che "si scrive Netscape, ma si pronuncia Mozilla"!

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
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Questo testo può liberamente essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.
n.html100664 25547 25534 11042 6040253441 10306 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera N
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N

N agg.
- Un numero indeterminato. "Ho fatto N tentativi, ma non sono riuscito a inserire i valori giusti nel programma". Dall'uso matematico. Vedi anche 42.
navigare vi.
- Utilizzare un programma come Netscape per saltare da un argomento all'altro cliccando a piacere sui link ipertestuali che si trovano. Etim.: dall'inglese to navigate, ma occorre tenere presente che il termine è nato prima della diffusione del WWW, in ambiente Macintosh, probabilmente come sottoprodotto del successo di HyperCard.
N*C sm. pl. [Fido]
- L'equivalente a livello di net degli R*C (v.).
net sm. [Fido]
- La struttura di base in cui una region viene divisa in Fidonet. Generalmente è su base geografica, per risparmiare sui costi delle bollette telefoniche quando ci si spedisce la posta. Al momento in cui questa voce viene scritta, in Italia la region è divisa in cinque net, di cui il primo comprende grosso modo la Lombardia; il secondo Liguria, Emilia, Toscana e Marche; il terzo il Triveneto; il quarto Piemonte e Val d'Aosta, e il quinto l'Italia centromeridionale.
netscapismo sm.
- Estensione di HTML aggiunta da Netscape in totale disaccordo con lo standard proposto. Il termine ha una forte connotazione negativa, nel caso non ve ne foste accorti... Etim.: calco dall'inglese netscapism. Vedi anche Mozilla.
news sf. pl.
- Le aree mondiali di scambio di messaggi, nate all'inizio degli anni '70 e ormai arrivati a un livello di capillarità che ha dell'incredibile per chi non è aduso ad internet. Gli argomenti trattati possono essere infatti di una precisione incredibile: esiste un'area diversa per chi è interessato alla scheda audio Soundblaster e per chi predilige la Gravis Ultrasound. Al momento ci sono più di 5000 aree diverse su base mondiale, oltre a tutte quelle locali (come ad esempio it.comp.aiuto, che serve agli italiani che hanno dei problemi a usare i programmi che si trovano in giro).
nodelist sf. [Fido]
- La lista dei nodi Fidonet, o di una rete con tecnologia Fidonet. Il nome ufficiale del file contenente tutti i sistemi Fidonet si chiama per l'appunto NODELIST.xxx (l'estensione indica il giorno dell'anno, visto che ogni settimana essa viene aggiornata). È uno strumento molto pericoloso nelle mani di chi la prende in mano per la prima volta, perché si provano tutti i numeri ivi presenti alle ore più strane senza rendersi conto che non è affatto detto che un modem risponda 24 ore al giorno (questo c'è anche scritto, ma in una maniera molto criptica)
nodo sm. [Fido]
- 1. Un bbs che sia collegato in una qualche rete. - 2. (Mac) Una delle linee telefoniche che fanno capo a un bbs.
nodo foglia sm. [Fido]
- Un bbs che non debba forwardare la posta a nessun altro bbs, e che quindi manda via solo i messaggi generati localmente. Dalla terminologia informatica.
non banale loc.
- Che richiede uno studio profondo o una potenza significativa di calcolo. Spesso usato come litote per affermare che un problema è davvero difficile. Vedi anche interessante.

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
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novita.html100664 25547 25534 4267 6040252226 11344 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: novità della versione 1.30
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Termini aggiunti nella versione 1.30:

42 - applicazione - azzerare - buttare - demone - displayare - incristato - indiciare - interfogliare - mappare - montare - N - pagina - paginare - PCmicia - piccione - Problema Suo - processo - proxy - rendere - rimappare - servente - skillato - sofficiume - spellare - swappare - variabile d'ambiente - verboso - visualizzare

Termini modificati nella versione 1.30:

Mozilla - # - perplimere - scannare - settare
Modifiche e aggiunte nelle versioni 1.20 e 1.10
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Termini aggiunti nella versione 1.10:

ASCII - ATM - base dati - chiamare - connessione - dischetto - epsilon - failetto - font - HTTP - in linea - interfaccia - itapac - mecciare - porta - protocollo - ribustrappare - sbacare - sessione - sito - sorci - spannometria - supportare - telematico - telnet

Termini modificati nella versione 1.10:

mega - pacchetto - resettare - TeX - wrappare
Ultime modifiche e aggiunte
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novita12.html100664 25547 25534 4533 6037567310 11514 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: novità della versione 1.20
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Termini aggiunti nella versione 1.20:

acronimi - bittarolo - campo - cascare - ciclo - ciucciare - ciucciatore - daunlodare - editare - formattare - listato - mangiarsi - Microscotch - Mozilla - navigare - netscapismo - partire - processare - puntatore - scaricare - shell - sotto - succhiatore - tempo di CPU - tirare giù - tirare su - twittare - visore

Termini modificati nella versione 1.20:

buttare giù - downloadare - gruppo - indentare - listare - porta - problema hardware - rilasciare - shellare - tecnomaraglio
Ultime modifiche e aggiunte
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o.html100664 25547 25534 3073 6000046200 10261 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera O
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O

osso sm.
- Il sistema operativo OS/2. Il termine non è assolutamente dispregiativo, ma anzi amichevole, a differenza di mezzo sistema operativo, venuto fuori sia a causa del /2 finale che per le evidenti limitazioni delle prime versioni. Non che la 2.0 sia stata una panacea, ma ha sicuramente riscosso maggiore successo tra la gente: e magari le astute mosse della IBM (chiunque ha potuto fare il betatester della 2.1 e della 3.0 Warp, e con parecchi produttori di calcolatori che vendono i loro sistemi con Warp installato) contribuiranno al suo successo. Peccato che questo sistema operativo sia almeno tre anni in ritardo sui tempi. Ma d'altronde Windows 95, il vecchio Chicago, non ha già lo stesso ritardo?

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p.html100664 25547 25534 60267 6264723150 10334 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera P
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P

pacce sf. inv. [Bologna]
- Una patch. Esiste anche il verbo pacciare.
pacchetto sm.
- 1. [Fido] L'insieme dei messaggi scritti da un point o da un BBS e pronti per essere spediti ad un altro sistema. "È due giorni che il mio bbs è bombato; chissà che pacchetto mi arriverà, adesso che pollo!". È usato anche in ambito internet, nel caso ci si scarichi la posta in locale e la si rimandi al sistema cui ci si collega tutta insieme. Etim.: dall'inglese packet. - 2. L'unità mimina di dati spedita da un sistema, nel caso la rete su cui è collegato non accetti dati in maniera continua, ma solo a gruppetti: ad esempio, ITAPAC o ATM) - 3. L'unità di dati spedita da un programma che testi le funzionalita` di rete: il comando ping è il più famoso del lotto. - 3. Un software comprato o prelevato da un bbs. "Se ti serve un pacchetto per fare grafici, prova a dare un'occhiata a gnuplot." Etim.: dall'inglese package.
pagina sf.
- 1. [raro] L'unità fondamentale di memoria (di solito variabile dai 512 byte agli 8 KB) caricata in memoria per l'esecuzione da parte del processore. - 2. Un documento WWW, specialmente se è l'introduzione a un argomento, o ai servizi offerti da un sito, oppure ancora è la presentazione di una persona (quella che in inglese si dice home page ). Etim.: dall'inglese page.
paginare vi.
- Detto di un calcolatore multitask che comincia a swappare i dati che ha in memoria per caricare altri programmi. Usato generalmente quando la procedura impiega parecchio tempo, e magari fa frullare il disco. "La Microsoft afferma che puoi usare Windows95 anche con solo 4 mega di RAM, ma in pratica pagineresti solo". Etim.: dall'inglese to page.
panciare vt. [Fido]
- È stato notato dopo ampi studi fisiognometrici che l'aspetto fisico dei sysop spesso si può raggruppare in due categorie: i piccini e magri (esempio canonico è l'Uomo col Cappellino, anche noto come Cesare Dieni), e i grandi e grossi (ricordo ad esempio Ermanno Iencinella, e l'Andrea Mennini di un tempo, prima che perdesse 50 chili). Addosso a queste persone, la pancia non è più una semplice parte del corpo, ma diventa una pericolosissima arma di offesa. Guai al tapino che si trova panciato da un paio di costoro! Potrebbe avere dei problemi a raccontare le sue disgrazie ai nipotini. E questi non sono gli unici effetti deleteri di tali figuri! Quando almeno quattro di essi si avvicinano a meno di una distanza di sicurezza, si creano delle alterazioni del campo gravitazionale che rendono difficile la fuga delle persone che capitano loro vicino.
Nel caso la vittima sia un volvox, si preferiscono torture molto più raffinate: si parla in questo caso di grissinare.
paperino
- La terza variabile metasintattica, dopo pippo e pluto. Usata solo negli esempi a voce, data la sua notevole lunghezza: se uno deve scrivere un frammento di programma necessitante di tre variabili metasintattiche, probabilmente userebbe pippo, pippo1 e pippo2.
parserare vt.
- Convertire i dati in ingresso in una forma comprensibile. Può essere fatto automaticamente da un programma, o anche da una persona. Es.: "Non ho capito cosa diavolo hai detto. Puoi mica parserarmelo?". Etim.: dall'inglese to parse, analizzare. Da notare la derivazione non standard. La forma "parsare", più vicina all'originale, non è apprezzabilmente usata.
partire vi.
- Iniziare l'esecuzione. Il termine può applicarsi indifferentemente a un programma ("Non appena il programma parte, ti chiede il nome del file di dati da processare"), oppure a un sistema ("La situazione sembrava instabile, così ho deciso di ribustrappare il mio PC. Solo che adesso non parte più...").
Pasquale
- Nomignolo dato al Pascal, linguaggio di programmazione che dalla fine degli anni '70 e per un decennio sembrava l'unico degno di portare tale nome, soprattutto nella versione Borland immediatamente rinominata TurboPasquale. A discredito di tali voci, l'estensore di queste note assicura che si è guardato bene dall'impararlo, anche se si può trovare traccia di programmi da lui sviluppati in Pasquale, ed è sopravvissuto fino ad oggi senza alcun problema. Vedi anche Vero Programmatore.
patch /peecc(e)/ sf., raro sm.
- 1. Correzione al sorgente di un programma dopo che è stato posto in uso o distribuito e diffusa separatamente da esso. - 2. Correzione agli eseguibili di un programma effettuata senza ricompilazione, per es. con un debugger o mediante caricamento o collegamento di nuovi moduli mentre il sistema è in funzione. - 3. Una correzione fatta male, o alla svelta, o troppo tardi. Il termine non è necessariamente applicato al software. V. taccone, toppa.
patchare /pecciare/ vt.
- Modificare un programma, manualmente oppure mediante programmi appositi - il più noto dei quali si chiama, indovinate voi?, patch - in modo da correggere alcuni bachi oppure aggiungergli delle potenzialità minori. Etim.; dall'inglese to patch, rattoppare.
patterna /patt'erna/ sf. [Roma]
- Uno schema, visto appunto come strutturato. Una patterna di bit può essere ad esempio 01001001, trovato per cinquanta volte di fila per indicare che i campi corrispondenti non sono stati ancora riempiti. Etim.: dall'inglese pattern".
PCmicia /picim'icia/ agg. inv.
- [Bologna] Le schede PCMCIA, quelle insomma che si usano con i notebook. Questa pronuncia emiliana non è poi così insensata, se si pensa che i poveri americani devono dire qualcosa tipo "pisiemsiaiei", e infatti hanno deciso alla fine di eliminare questo nome e chiamarle "smart card"...
PD /pid'i/ agg. inv.
- Acronimo che sta per "Public Domain" (dominio pubblico). Un programma lasciato nel PD è in un certo senso "disconosciuto" dal proprio creatore: chiunque può utilizzarlo come gli pare, incluso il venderlo a qualche volpino che non sa che è liberamente utilizzabile... Vedi freeware.
perplimere v.t.
- L'infinito del verbo che al participio passato fa "perplesso", ovviamente! "Questo programma mi perplime parecchio: ogni tanto sembra che si diverta a leggere l'input in maniera sbagliata". Inutile dire che, non appena creato il nuovo verbo, questo ha subito assunto una coniugazione propria: il nuovo passato remoto è "perplettei, perplettesti, perplettè...", mentre il participio passato diventa "perplimto". Sì, con la emme.
pesante agg.
- 1. Che consuma molti cicli macchina, detto di algoritmo o programma. È sempre associato a un qualcosa di completo, non solo a una sua parte (non si parla perciò di ciclo while pesante, tanto per intendersi). V. sedersi. - 2. Molto ampia, praticamente totale. "Ho fatto una pesante ristrutturazione del codice di Binkley: ora non dovrebbero esserci più busy wait".
piantarsi vr.
- Di un programma, bloccarsi. La terminazione può essere visibile (viene emesso un codice di errore e ritorna il prompt di sistema) oppure invisibile (il programma continua a girare all'infinito). Cfr. inchiodare, sign. # 2.
picchiaduro sm. inv.
- Un videogioco il cui solo ed unico scopo è picchiare come forsennati uomini, alieni, animali e oggetti non bene identificati. Solitamente con connotazioni negative, indica anche qualcosa di grezzo e barbaro. Vedi spara-spara.
piccione sm. [Torino]
- 1. personal computer con enormi quantità di risorse (memoria, disco). A ottobre 1995, il minimo assoluto si situa intorno ai 16MB di RAM e 1GB di disco, ma ovviamente questi dati tendono a crescere più o meno geometricamente. - 2. spreg. PC con MSDOS e Windows, contenente almeno tre pacchetti software incompatibili tra loro, sì che occorre ribustrappare tutte le volte che si passa da un pacchetto all'altro. Etim.: da PC, col suffisso accrescitivo -one; per il significato 2, probabilmente con incrocio tra l'insulto piemontese "picio" e "coglione".
ping sm.
- Esclamazione usata per controllare se una persona è ancora presente, o la sua mente sta vagando chissà dove. Può anche essere riferita in terza persona: "Fai un ping a Tizio, che non lo sento da tutta la mattinata". Se mi si indirizza un "ping .mau.", il modo canonico di rispondere è ".mau. is alive", mimando il comportamento dell'omonimo programma presente sotto UNIX (che a sua volta ha preso il nome dal suono fatto dai sonar).
pippo
- La prima variabile metasintattica. Non lasciatevi spaventare dal parolone qui sopra: si intende semplicemente la variabile usata quando serve specificare "una variabile scelta a caso", e quindi per contrappasso occorre scegliere un nome che tutti riconoscano immediatamente per casuale. Ed è riconosciuto davvero da tutti gli italiani: un modo sicuro per vedere all'estero se c'è qualche italiano a lavorare su una workstation è vedere se si trova un file di nome pippo, che contiene generalmente della roba che serve sul momento. L'uso è meno stupido di quanto si pensi, visto che se uno ha bisogno di fare spazio e trova un file di nome pippo può cancellarlo senza pensarci su. Senza poi menzionare il fatto che le lettere che compongono la parola sono vicine tra loro sulla tastiera, e quindi è molto facile digitarle. Gli americani userebbero foo, bar, e baz: le altre variabili metasintattiche italiane sono invece pluto e paperino.
PLOP [Macintosh]
- Il mitico rumore che una linea telefonica farebbe quando la connessione viene staccata. Sono aperte le votazioni per fare diventare tale suono onomatopeico un acronimo a tutti gli effetti.
pluto
- La seconda variabile metasintattica italiana. V. pippo.
point sm. inv. [Fido]
- 1. L'insieme dei programmi che permettono ad un utente di BBS di avere un proprio sistema personale che si può collegare trasparentemente agli altri sistemi (v. pollare). - 2. Gli utenti che usano un point, nel significato precedente. Etim.: Dall'inglese point, punto, a causa del fatto che nella terminologia FidoNet un BBS è indicato come zona:net/nodo, e i point di un BBS appendono al nome un punto e il loro numero identificativo, come in 2:334/100.5 .
pollare vt.,vi.
- 1. [Fido] Chiamare un BBS in maniera non interattiva utilizzando un point, per spedire i messaggi scritti fuori linea e recuperare quelli scritti dagli altri utenti. Etim.: dall'inglese to poll, nel senso di sondare e per estensione provare fino a che si riesce ad avere una possibilità. - 2. Controllare a intervalli regolari lo stato di una variabile, in modo da potere eseguire le opportune azioni quando questa viene modificata. Non è un bel modo di programmare, ma alle volte è l'unico possibile.
porta sf.
- 1. Nei calcolatori, i connettori a cui si possono attaccare delle periferiche esterne. Esempi tipici sono la porta parallela (per la stampante), la porta seriale (per tante cose, tra cui il modem), la porta giochi (per il joystick), e la porta mouse. Etim.: incerta. Per una volta non deriva dall'inglese, che usa tante parole (slot, oppure output device), ma non `door'. - 2. [UNIX] Il numero identificativo del tipo di servizio di rete che si vuole. Ad esempio, telnet usa la porta 23, ftp la 21, e il protocollo HTTP la 80. Etim.: dall'inglese port, con possibile sovrapposizione del significato precedente di porta.
portabile vt.
- Di programma, che può essere compilato su piattaforme hardware differenti senza problemi (solitamente perché le caratteristiche peculiari di ciascun sistema sono incapsulate in parti di codice speciale, e il compilatore sceglie solo quelle necessarie).
portare vt.
- Modificare il sorgente di un programma in modo che possa essere compilato su una piattaforma diversa dall'originale. La cosa può non essere affatto banale, nel caso il programma originale sfrutti pesantemente delle caratteristiche specifiche della macchina di partenza. Vedi anche portabile.
postare vt.
- Inserire un messaggio in un'area pubblica. "Ho appena postato la risposta alla tua domanda in UNIX.ITA sui thread... Leggila e dimmi se ti funziona." Notare che non esiste un verbo apposito per mandare messaggi privati, ma si devono usare circonlocuzioni tipo "mandare un mail (un matrix)". Etim.: dall'inglese to post, spedire (di messaggio).
problema hardware loc.
- 1. Usato scherzosamente per indicare che la causa del mancato funzionamento di un'apparecchiatura è dovuto a una stupida dimenticanza, come tipicamente non avere attaccato la spina o collegato un cavo. "Sono rimasto dieci minuti a impazzire col monitor che non si accendeva, prima di accorgermi che era un problema hardware... qualcuno aveva messo male il cavo, e non faceva bene contatto". - 2. Usato anche nel caso non si riesca a risolvere, o non se ne abbia voglia, un'incompatibilità tra un programma e la macchina su cui dovrebbe girare. "Questa routine continua a comportarsi in modo anomalo nonostante tutte le correzioni. Probabilmente è un problema hardware".
Problema Suo loc.
- 1. La classica frase pronunciata da un system administrator a tempo perso, quando gli viene detto che un utente ha un problema che lui non ritiene di dover risolvere (perché lui non avrà occasione di imbattersi in quel problema, o semplicemente non lo ritiene interessante.) - 2. Nella forma plurale "Problema Loro", usato in una guerra santa per sottolineare il fatto che la fazione avversa non ha la capacità di fare qualcosa che per la propria fazione è semplice. "Non riescono a stampare in doppia faccia da Macintosh? È un Problema Loro". Etim.: Da PA (Problema Altrui), traduzione dell'acronimo inglese SEP (Someone Else's Problem) coniata dallo scrittore umorista Douglas Adams per indicare un campo di invisibilità formidabile: la gente ti vede, ma pensa che quello che sta vedendo è appunto un problema altrui.
processare vt.
- Prendere dei dati da parte di un programma e trattarli. Ad esempio, un programma per il calcolo della media dei voti ottenuti da uno studente processerà la lista dei suoi esami. Etim.: dall'inglese to process. È interessante notare che l'origine della parola è quella del nostro "processo", anche se a prima vista non sembra...
processo sm.
- Un'unità computazionale indipendente all'interno di un sistema multitask. Più precisamente, "processo" è l'esatto equivalente del termine inglese task. Ad una applicazione corrispondono uno o più processi, a seconda di come essa è strutturata. Anche i demoni sono però dei processi, anche se non corrispondono a nessuna applicazione.
prompt sm.
- La stringa di caratteri che indica che il sistema è pronto ad accettare i comandi dall'utente.
protocollo sm.
- Un modo codificato per fare sì che due sistemi si possano scambiare informazioni. Tale "codificazione" può essere fatta da un ente di standardizzazione apposito, o nascere da un'azienda che sta entrando in una nuova nicchia di mercato, o essere semplicemente un accordo tra due amici. Vedi anche HTTP, protocollo di trasferimento, e protocollo di trasmissione.
protocollo di trasferimento
- Quando due modem trasferiscono dei dati, occorre che si mettano d'accordo per segnalare quando i dati cominciano, quando finiscano e se sta andando tutto bene. A differenza dei protocolli di trasmissione, questi non sono standardizzati ufficialmente, ma solo di fatto: vale a dire che tutti i programmi hanno in genere la possibilità di richiamarli. I protocolli più usati in Italia sono questi: Se si ha molto materiale da spedire nelle due direzioni (e se il protocollo di trasmissione è simmetrico...), può essere poi conveniente usare un protocollo bidirezionale, in modo da ridurre il tempo complessivo di trasmissione. A questa categoria appartengono altri nomi strani come Bimodem e Janus.
protocollo di trasmissione
- Visto che i modem esistenti sono di moltissime marche, occorre dare delle specifiche su come il segnale viene modulato, in modo da permettere il collegamento, e magari su alcune convenzioni per correggere per quanto possibile gli errori. Qui di seguito viene data una lista di raccomandazioni emesse dal CCITT, l'organismo mondiale di standardizzazione, per le velocità dei modem. Tra le altre raccomandazioni, voglio ricordare la V.42 (correzione di errore: il modem provvede automaticamente a correggere gli eventuali errori di trasmissione, in modo che all'utente la linea sembri pulita anche se un po' lenta), e la V.42bis (compressione dati: il trucco con cui alcuni produttori di modem a 2400 bit/sec riescono a convincere i polli che in realtà possono andare a 9600 bit/sec). Vedi anche ARQ, HST, MNP.
prototipare vt.,vi.
- Specificare quali sono i parametri di una funzione (se ad esempio sono numeri interi o stringhe di caratteri). A rigor di termini, il prototipo (dall'inglese prototype) è la specificazione di una funzione utilizzata nel seguito, dove al posto di ogni variabile viene semplicemente scritto che tipo di variabile è; in pratica, l'unico uso che si sente in Italia è quello accennato sopra.
provider sm. inv.
- La società che fornisce l'accesso a internet. Se volete, l'equivalente del padrone di casa, visto che come quest'ultimo è sempre mal visto perché troppo caro e fornente servizi schifosi, ma si starebbe molto peggio se non se ne riuscisse a trovare nessuno.
proxy sm. inv.
- Un calcolatore che riceve delle richieste di accesso a risorse remote che provengono da altre macchine, compie la richiesta per conto proprio, e infine ritorna il risultato al calcolatore che aveva fatto la richiesta originaria. I proxy sono soprattutto utilizzati quando si ha una rete protetta, con una sola macchina che può accedere all'esterno. Se questa macchina è configurata da proxy, tutti gli altri calcolatori possono ottenere i dati dall'esterno della rete, appoggiandosi al proxy.
pseudo sm. inv.
- Il nomignolo con cui una persona si collega ad una bbs o un qualunque sistema che non richieda obbligatoriamente il proprio nome. È tipicamente preso da fumetti, fantascienza, o frasi più o meno note. Generalmente non si applica al caso in cui si usi un nome falso ma verosimile, a meno che il vero nome della persona in questione sia ben conosciuto da tutti; in questo caso, lo p. è un vero pseudonimo.
puntatore sm.
- Una risorsa che possa dare maggiori informazioni su quello che cerchiamo. Ad esempio, un puntatore per vedere come si scrive una classe in C++ potrebbe essere lo Sturtruppen. Molto usato nelle domande: "Avete dei puntatori per le estensioni dell'HTML?" significa che non mi interessano tanto le estensioni di per sé, quanto piuttosto il file che le contiene. Etim.: dall'inglese pointer, per estensione dal significato informatico (una variabile che contiene l'indirizzo di un'altra variabile).
puppatore sm. [Fido]
- Un utente che si collega ai BBS unicamente per prelevare file, senza nè inviarne a sua volta nè scrivere messaggi. Purtroppo è la stragrande maggioranza dell'utenza dei BBS, almeno in Italia.

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
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q.html100664 25547 25534 3721 6000046200 10263 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera Q
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Q

quagliare vi. [Torino]
- 1. Di persone, trovarsi d'accordo su un campo di discussione. "Avete deciso dove si va? -- Non ancora, ma stiamo quagliando". - 2. Di programma, arrivare a uno stato di corretto funzionamento. "Allora, questo programma quaglia o no? -- Macché, c'è un baco malefico che non ne vuole sapere di mostrarsi!".
qualitone sm. (f. qualitona)
- Persona che si occupa di controllo di qualità o di metodologie di gestione della qualità del software. Es.: "Dovere del buon qualitone è ...". Etim.: probabilmente per analogia con `marmittone'. Sentito per la prima volta nel 1991.
quotare vt.
- Citare parti di un messaggio quando si risponde ad esso. L'arte della quotatura non sembra molto semplice da afferrare per i novizi, che si dividono equamente tra chi scrive semplicemente "Hai ragione!" rispondendo a un messaggio vecchio un mese e chi riporta integralmente il messaggio originale e termina con "Hai ragione". Vedi vampiration, badalicco.

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r.html100664 25547 25534 14667 6040022213 10321 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera R
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R

R*C sm. pl. [Fido]
- Le cariche più importanti in Fidonet a livello di region. L'espressione comprende in realtà due sigle: l'RC, o Region Coordinator, che è colui che è appunto a capo di una region; e il REC, o Region Echo Coordinator, che è colui che controlla che il traffico echomail sia organizzato nel migliore dei modi e se necessario crea nuove aree messaggi.
raddoppiamento
- Anche se meno spesso che nell'uso hackeristico inglese, il raddoppiamento di una parola può servire come superlativo o in genere rafforzativo di un concetto: vedi compra-compra o spara-spara. Ma attenti a non esagerare coi raddoppiamenti, perché vi fareste immediatamente riconoscere come pivellini!
RAM sf.
- La memoria dati di un calcolatore, generalmente volatile (che cioè si perde quando lo spegnete; la memoria disco rimane intatta). L'acronimo significherebbe Random Access Memory, ma tutti si sono sempre chiesti perché mai bisogna accedere a caso alla memoria... Cosicché alcuni traduttori (?) di manuali si sono messi diligentemente a controllare sui dizionari e hanno scoperto che Ram in inglese significa montone. Inutile dire che hanno subito usato questo termine.
randomizzare vt.
- Rendere casuale. Etim.: dall'inglese random (casuale).
region sf. [Fido]
- L'unità fondamentale in Fidonet corrispondente in genere a una nazione geografica. L'Italia ad esempio è la region 33 della zona 2. Vedi anche R*C.
registrare vt.
- Nella locuzione "registrare un programma", scrivere all'autore del programma in questione, mandando la somma di denaro richiesta (nel caso dello shareware) oppure semplicemente comunicandogli la gioia prodotta nell'utilizzarlo (nel caso ad esempio del beerware).
remoto agg.
- Non locale: spec., qualcosa che si trova da un'altra parte rispetto alla linea telefonica usata. "Il modem remoto sta facendo le bizze; non vuole saperne di collegarsi in HST."
rendere vt.
- Trasformare da un formato (generalmente grafico) in un altro. "Mi potresti rendere questo file GIF in PostScript, che devo aggiungere questa figura al mio articolo?"
requestare vt. [Fido]
- Vedi frequestare.
resettare vt.
- 1. Riportare un calcolatore alla stessa situazione in cui è all'accensione, per mezzo delle tre dita magiche, del tasto RESET posto sul calcolatore stesso o più brutalmente spegnendolo e riaccendendolo. - 2. Rimettere al valore iniziale un contatore. "La variabile i tiene conto del numero di richieste al sistema; ogni mese viene resettata".
ribustrappare vt.
- Orrendo neologismo che indica lo spegnimento di un calcolatore e la sua immediata accensione. Differisce da resettare, in quanto quest'ultimo ha sempre una valenza di "c'è qualcosa che non funziona, vediamo di riportare la situazione alle condizioni iniziali", mentre si può ribustrappare una macchina semplicemente per farla partire con un'altra configurazione (linux oppure osso al posto del DOS, ...). Etim.: da bootstrap, la fase di caricamento iniziale del sistema su un calcolatore.
ricorsività sf.
- Vedi ricorsività.
rilasciare vt.
- 1. Permettere al sistema operativo di utilizzare nuovamente una risorsa fisica che era stata in precedenza prenotata da un processo (v. loccare). - 2. Rendere disponibile al pubblico -- generalmente a pagamento -- un pacchetto software. "La Microsoft ha finalmente rilasciato il DOS 6 -- poteva anche farne a meno..." Etim.: dall'inglese to release; nel significato 1, probabilmente una commistione tra to release e to relinquish.
rimappare vt.
- Modificare la mappatura della tastiera, di solito perché si vuole usare una tastiera nazionale. "Come si rimappa la tastiera sotto linux, per usare la tastiera italiana?"
ritornare vt.
- Restituire (generalmente un valore) alla procedura chiamante. Notare la transitività del verbo, opposta all'uso abituale nell'italiano. "Questa procedura ritorna il numero di bit settati a uno nel byte di stato". Etim.: dall'inglese to return.
ROFL! inter.
- Indica apprezzamento per una battuta. Acronimo inglese da Rolling On Floor Laughing (rotolando per terra dalle risate). Esiste anche il verbo derivato, `roflare'. Varianti: ROFLASTC! (... And Scaring The Cat, e spaventando il gatto); ROLF ((c) IlCosta, che evidentemente voleva pronunciare la sigla). Non fidatevi di chi dice che la S stia per squeezing, schiacciando. Noi gli animali li proteggiamo...
rommato agg.
- Di programma, significa stabilmente memorizzato su ROM, Read Only Memory (ma questa sigla la sapevate, vero?).

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può liberamente essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.
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S

sanguisuga sf.
- Sin. di puppatore.
sbacare vt. [Milano]
- Eliminare i bachi da un programma: sin. debuggare.
scannare vt.
- Ricavare un'immagine digitale di un testo o una figura per mezzo di uno scanner. Può essere la prima fase per poi giffare questa figura, o si può passare il testo attraverso un riconoscitore di caratteri, o più banalmente spedirlo con un modem-fax (anche se è buffo avere uno scanner ma non un fax standard). Il termine, in realtà, ha moltissime varianti: quella che sembra essere riuscita a proporsi come ufficiale sul Devoto-Oli è scannerizzare - ma il sottoscritto è uno dei firmatari del Trattato per la non proliferazione dei verbi in -izzare, e si rifiuta di accettare la parola. Altre varianti che si possono sentire sono scannerare, scandire e addirittura scandagliare, che sembra un poco esagerato.
scaricare vt.
- Sin. di downloadare; prelevare un programma da una BBS.
scheda sf.
- Un componente hardware formato da un rettangolo di bachelite riempito di circuiti integrati che si aggiunge alla configurazione di un calcolatore e che comunica con esso per mezzo di un connettore attraverso il quale passano i dati. L'equivalente inglese è card (e non board, che si applica alla scheda principale di un sistema).
schermata sf.
- L'immagine che appare a video. Generalmente usato per indicare un disegno in grafica ASCII o qualcosa di caratteristico di un programma.
scompattare vt.
- L'opposto di compattare (l'avreste mai immaginato?): ricavare un insieme di programmi da un file compresso.
scrollare vt.
- Far scorrere il testo sullo schermo, cambiare di videata in sequenza. Etim:. Calco dall'inglese `to scroll' (srotolare); non risulta che la traduzione corretta sia mai stata usata. Quando viene usato in presenza dei profani alcuni degli addetti ai lavori scuotono il terminale per provocare il panico ...
sedersi vr.
- Di un calcolatore, diminuire improvvisamente di prestazioni, fino a valori orrendamente bassi. Può essere dovuto a improvvise richieste da parte di un programma, oppure a problemi legati all'hardware come il rovinarsi del quarzo.
servente sm.
- Un server, cioè un calcolatore che soddisfa le richieste di un altro calcolatore detto cliente. Uso: ricercato. Etim.: dalla coppia inglese client/server, per similarità col termine "cliente".
sessione sf.
- Il collegamento (interattivo) con un sistema remoto. È possibile avere una sessione all'interno di un'altra sessione, se ad esempio si fa un telnet su un altro sito. "Se apri una sessione ftp su sunsite, puoi controllare se è arrivata l'ultima versione del kernel linux?"
Importante: non si può avere una "sessione HTML", ad esempio, proprio perché ogni richiesta è immediatamente soddisfatta, e quindi la "sessione" sarebbe terminata ogni volta che arriva una pagina. Etim.: dall'inglese session.
settare vt.
- 1. Dare un valore a una variabile. "Per usare trn, devi settare la variabile d'ambiente NNTPSERVER col nome del tuo server news. - 2. Detto di record o di file di configurazione, rispettivamente riempirne i campi, oppure scrivere i vari parametri di configurazione. "Se setti correttamente il tuo ~/.rhosts, non hai bisogno di scrivere la tua password quando ti colleghi in remoto". - 3. Posizionare la parte analogica di un'apparecchiatura in maniera adatta. Etim.: dall'inglese to set.
shareware agg. inv.
- Un programma che non è venduto direttamente, ma è fatto circolare in una versione più o meno completa sulle BBS - to share significa condividere, in inglese. All'utente che dopo un periodo di prova ritiene di continuare a utilizzare il programma è richiesto di spedire una certa somma (dai 15 ai 60 dollari, in genere) all'autore del programma stesso. Il fatto che un programma shareware costi molto meno di uno comperato in un negozio non è necessariamente indice di minore qualità; ricordatevi che le spese di ricarico del negoziante e quelle di pubblicità non esistono e che in genere la struttura di vendita è virtualmente nulla. Ovviamente anche lo shareware risente dei costi delle copie pirata (o meglio, di cui ci si dimentica di inviare la somma richiesta)... Vedi anche cardware, freeware, PD.
shell /scell/ sf.
- Il programma interprete dei comandi e dal quale si lanciano tutti gli altri programmi; l'interfaccia tra utente e sistema, sempre testuale e mai grafica. Macintosh e uindous non hanno shell; il dosso viene fornito con COMMAND.COM (anche se molti installano subito 4DOS); su Unix si trovano sh, bash, csh, ksh, zsh e probabilmente tutte le combinazioni di tre lettere che terminano in sh. Etim.: dall'inglese shell: vedi anche shellare.
shellare /scellare/ vi.
- 1. Abbandonare momentaneamente il programma che si sta eseguendo, per compiere delle altre operazioni (richiamando perciò una nuova shell). Ad esempio, se si è collegati con un BBS si può shellare per vedere se il file che si è appena puppato) è arrivato correttamente. - 2. Più in generale, mettersi temporaneamente a fare qualcos'altro, con la ferma intenzione di ritornare in fretta alla precedente occupazione. "Shello un attimo per andare a comprare un po' di bevande". Etim.: dall'inglese to shell, sbucciare. Si noti che gli americani usano anche il verbo "to shell out" col significato di "sborsare", ma quest'uso è sconosciuto da noi.
shiftare /sciftare/ vi.
- Spostarsi in maniera congruente: scorrere, fare posto. Una patterna di bit si shifta a sinistra di una posizione ad esempio se da 00111010 si passa a 01110100: il verbo si può anche estendere alle persone. "Per favore, shiftatevi a sinistra ad occupare quel posto libero, che io non riesco a raggiungerlo!". Etim.: dall'inglese to shift, spostare.
sito sm.
- Un calcolatore in rete, tipicamente con la possibilità di poterci fare ftp. "tsx è il sito principale per i programmi linux, hobbes per quelli osso, cica per i uindous, e simtel per i dossi". Etim.: dall'inglese site, locazione.
skillato agg.
- Non avrei mai pensato di dovere aggiungere anche questo termine nel Gergo: riconosco che i termini da me inseriti sono spesso dei colpi bassi inferti alla lingua italiana, ma non pensavo di potere cadere così in basso. Purtroppo, però, ho sentito persone che parevano degli esseri quasi normali dire "Bisogna essere skillati nell'ambiente target" senza nemmeno arrossire al pensiero di quello che stavano pronunciando, e quindi rimane doveroso avvisare le giovani generazioni di quello che potrebbero aspettarsi. In pratica, skillato, anche se deriva dall'inglese skill, non ha il significato di "abile", quanto piuttosto quello di "esperto, in grado di ottenere buoni risultati".
smanettare vi.
- Il termine che io ritengo il vero equivalente italiano del verbo inglese "to hack". A dire il vero stavo meditando se "maroccare" o "taroccare" potessero essere utilizzati, ma un rapido sondaggio mi ha fatto propendere per questa voce. Sì, i soliti scontenti bofonchieranno, usi quattro sillabe per una parola di quattro lettere... Non è colpa mia se l'italiano è più logorroico, no?
smanettone sm.
- L'hacker, nel vero senso della parola (non cioè coloro il cui unico scopo è quello di penetrare nei sistemi altrui, e che purtroppo amano farsi chiamare hacker anche loro). In realtà nemmeno l'estensore di queste note usa sempre questo termine, e spesso adopera hacker. Sarebbe però bello se esso entrasse più nell'uso, visto che rende davvero l'idea di qualcuno che si mette a fare qualcosa per puro diletto e con passione, la vera molla alla base degli hacker.
sofficiume sm. [Milano]
- Il software, naturalmente. Non rabbrividite alla parola: aspetto sempre che qualcuno esca fuori con "logicale", scimmiottando i francesi...
sorci sm. pl. [Milano]
- I sorgenti. Notare la forma soltanto plurale (mentre `sorgente' può essere usato anche al singolare come nome collettivo). Non confondetelo con topo!
sorgente sm. [al pl. anche femminile]
- Un programma in forma compilabile (il che non significa necessariamente leggibile: esistono dei programmi appositi che rendono un sorgente incomprensibile, in modo che possa essere distribuito a persone che abbiano bisogno di compilarlo su un'architettura particolare senza che esse possano capirne la struttura). Opp. binario. Etim.: dall'inglese source.
sortare vt.
- Mettere in un ordine specifico; ordinare. "La nodelist deve essere sortata per numero di nodo, o non è necessario?". Etim.: dall'inglese to sort.
sotto prep.
- 1. All'interno della directory indicata: vedendo graficamente l'albero del filesystem, si capisce perché un file stia "sotto". "I file di sistema di Linux si trovano sotto /etc e /sbin". - 2. Relativo a un sistema operativo. "Sotto DOS si hanno solo 640K di memoria convenzionale, ma sotto Windows non ci se ne accorge".
spannometria sf.
- La regina delle scienze approssimate. Da spanna e -metria. Può sembrare strano che in un ambiente preciso fino alle più piccole minuzie resti ancora posto per la s., ma la cosa acquista senso quando si pensa che spesso ad esempio non è affatto necessario calcolare al byte lo spazio di memoria occupato da un programma: basta pertanto una misura spannometrica tanto per essere sicuri che ci stia in un dischetto.
spara-spara sm.
- Un videogioco in cui l'unica attività richiesta al giocatore è di sparare a tutto ciò che si muove: l'equivalente della locuzione inglese "shoot'em up". Il termine è di per sé neutro: dal contesto si può capire se è usato in maniera apprezzativa o dispregiativa. Es.: "Project X è uno s.-s. bellissimo: provalo!" "Un altro s.-s.? Non ne posso più!". Vedi anche raddoppiamento.
spellare vt.
- Un altro dei verbi che danno l'impressione che i telematici abbiano delle tendenze sadiche, che tendono poi ad emergere nel lessico da loro utilizzato (vedi anche scannare). In realtà il termine significa semplicemente "fare lo spelling", oppure, nel caso si preferisca l'italiano DOC, "compitare". Es.: "Potresti mica spellarmi Kernighan?"
splittare vt.
- Dividere in due o più parti, per ragioni di eccessiva grandezza di un file o di un insieme in genere. Etim.: dall'inglese to split, dividere.
sproteggere vt.
- Eliminare le protezioni software associate a un programma, in modo da renderne libera la copia o il suo uso. Lo sproteggere comporta sempre un certo lavoro (almeno da parte della prima persona che lo fa!), a differenza della copia brutale con programmi appositi (gli utenti Apple ricorderanno sicuramente Locksmith). V. craccare.
stile di scrittura
- Consiglio a chiunque si avvicini per la prima volta al messaggio scritto a un terminale di ricordarsi che la povertà dei caratteri a disposizione spesso non permette di capire se l'interlocutore stava semplicemente scherzando o diceva sul serio. Usare una faccina è utile, ma alle volte chi scrive pensa che sia evidente l'intento scherzoso anche senza di essa, e chi legge no. Sono nate innumerevoli discussioni a questo proposito... cercate di ricordarvene quando scrivete.
stoppare vt.
- 1. Terminare un processo in maniera brutale. - 2. Sospendere temporaneamente un processo, lasciando però la possibilità di riprenderlo in seguito.
stringa di connessione s.
- Quello che appare al terminale quando il modem è riuscito a connettersi al sistema remoto e specifica il tipo di connessione avvenuta. Il formato tipico è dato dalla parola CONNECT, dalla velocità di connessione in bps (anche se esistono modem che scrivono CONNECT 9600 pur avendo un collegamento a 2400 bps più V.42bis), e dai vari protocolli usati, come ARQ, MNP, V.42bis e simili. Esistono anche le stringhe di mancata connessione, le più comuni delle quali sono NO CARRIER, NO DIALTONE, NO ANSWER e BUSY.
Sturmtruppen sm.
- Nomignolo dato a The C++ Reference Manual di Bjarne Stroustrup, bibbia del C++.
su avv.
- Il contrario di giù: funzionante. Principalmente usato nella locuzione "essere tornato su", essere di nuovo in funzione.
succhiatore vt.
- Chi si collega ad una BBS solamente per prelevare immagini porno. Vedi anche ciucciatore.
sufficientemente piccolo loc.
- Espressione usata ironicamente per indicare il contrario di quanto affermato. Se ad esempio la prima versione di un programma parte con una bella schermata, si può esclamare "Funziona!" Quando poi si vede che non appena si muove il mouse il programma si pianta, si può aggiungere: "Beh, per valori di `funziona' sufficientemente piccoli...". Etim.: dalla matematica.
supportare vt.
- Di programma o hardware, potere essere utilizzato con; potere comprendere il formato di; riuscire a sostenere. Esempi: "xfig supporta sia i font LaTeX che quelli PostScript"; "uord supporta l'inserimento di file Excel"; "Questa bbs supporta fino a quattro utenti contemporaneamente". Spesso lo si sente pronunciare sopportare, probabilmente una falsa etimologia dovuta al fatto che le prestazioni ottenibili hanno tanto l'aria di dire "Sì, te lo faccio, ma proprio perché sei tu..." Etim.: dall'inglese to support, sostenere.
svicciare vt.
- Commutare. Esistono anche le varianti suicciare (con la s dolce), e, a Roma, sguicciare. Etim.: dall'inglese switch, commutatore.
swappare /zuapp'are/ vt., vi.
- Scambiare il valore di due variabili; est., (far) scambiare di posto due cose o persone. "Potreste mica swapparvi? Dovrei parlare col tuo vicino di posto". Nota: a differenza di svicciare, la w non è stata assimilata. Etim.: dall'inglese to swap.
SysCon sm. [Fido]
- La mitica riunione nazionale di tutti i sysop Fidonet. Il termine mitico non sta certo ad indicare l'altissimo grado di importanza che viene dato a queste riunioni, quanto piuttosto il fatto che non era mai molto semplice scoprire quando, dove e soprattutto se un SysCon venisse tenuto. I costi oggettivamente non trascurabili per organizzare una riunione del genere, e soprattutto il tempo portato via ai poveri volontari, fa sì che spesso un SysCon è morto prima ancora di nascere.
sysop /s'isop/, /s'aisop/ sm. inv. [Fido]
- Chi gestisce un BBS. Di solito un appassionato che sa perfettamente di perdere soldi e guadagnarci dei mal di pancia, ma che dice che tanto un qualunque hobby è una perdita di soldi; più raramente, qualcuno che pensa che potrebbe farci su dei soldi e prima o poi si accorge che in realtà ci sta perdendo. Vedi anche sysoppo.
sysoppo sm. [Fido]
- Sin. di sysop. Esiste anche la forma femminile sysoppa, che per ovvie ragioni non è molto comune. (L'unica sysoppa che io conosco che non abbia sviluppato tale malattia a causa di fidanzati/mariti impallinati di calcolatori è la bolognese Paola Cerioli. Ciao, Paola!) Ha una connotazione più familiare di sysop, e viene usato in genere solo quando ci si conosce di persona.

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T

taccone sm. [Torino]
- Sin. di patch. Etim.: dal piemontese tacun. V. toppa.
taglia e incolla loc.
- L'operazione, fatta a schermo con un mouse, che consiste nel selezionare una parte di testo e spostarla in un altra posizione. La traduzione italiana del "cut & paste" giunto al grande pubblico per la prima volta con i Macintosh.
tecnomaraglio sm. [Bologna]
- 1. Una costruzione tecnica completamente senza senso pratico usando notevoli quantità di risorse (ad esempio, fare una rete locale in casa in modo da comandare il calcolatore in camera mentre si è in cucina). - 2. la persona che si occupa di tali cose, o in senso lato chi faccia sfoggio e/o utilizzi oggetti di tecnologia particolarmente avanzata senza averne una reale necessità.
telematico sm., agg.
- Chiunque (o qualunque cosa) accoppi l'informatica all'uso di linee di comunicazione remote. Chiunque stia leggendo questo gergo è con buone probabilità un telematico (altrimenti sarà meglio che io prenda provvedimenti contro chi ha messo questo testo su carta o CD-ROM senza avvisarmi!) Si può facilmente intuire come il termine sia abbastanza generico da significare tutto e il contrario di tutto, ma d'altra parte non è che "informatica" sia così diverso...
telnet sm. inv.
- Il protocollo più usato per le connessioni verso altri sistemi: in pratica si ha un terminale virtuale sul sistema remoto con il quale si può fare tutto quello che si farebbe sul posto. Evit. il verbo `telnettare'.
tempo di CPU loc.
- Il tempo speso da un calcolatore ad eseguire un programma in un ambiente con multipli processi. Esso è ovviamente minore del tempo vero e proprio trascorso, visto che anche gli altri programmi che stanno correntemente girando hanno diritto a una parte dell'attenzione del calcolatore.
tempo reale, in avv.
- Fare qualcosa mentre gli altri stanno guardando o aspettando. "Aspetta un attimo: ti aggiungo questa ficia in tempo reale e ti do il programma completo". La voce è ovviamente nata molto prima dell'omonima trasmissione (qualcuno se la ricorda?).
tera pref.,sm.
- Dieci alla dodicesima potenza. Già che ci sono, vi ricordo che tra i prefissi ufficiali approvati da una delle tante Conference Generale des Poids et Mèsures ci sono ancora peta- (10^15) ed exa- (10^18). Nel 1990, la conferenza numero 19 ha aggiunto zetta- (10^21) e yotta (10^24). Nel campo del piccolo invece si ha milli-, micro-, nano- (10^-9), pico- (10^-12), femto- (10^-15), atto- (10^-18), zepto- (10^-21) e yocto- (10^-24). E adesso basta con la lezione di fisica! V. anche kilo, mega, giga.
terminale intelligente sm.
- Un terminale che ha sufficienti capacità elaborative per elaborazioni grafiche, o comunque per sollevare il calcolatore cui viene collegato da parte del processamento dei dati verso di esso. L'"intelligenza" necessaria varia col tempo: vent'anni fa, un terminale che avesse il cursore indirizzabile era considerato intelligente...
TeX /tehh/, err. /tecs/ sm.
- Il sistema di text processing dello smanettone. Notate che si parla di text e non di word processing: in realtà si può usare un qualunque programma per scrivere il sorgente TeX, che poi verrà compilato per la stampante (o il display video) posseduto. Il tutto in spregio ai sistemi WYSIWYG che sono tanto di moda. Però i risultati ne valgono la pena ancora oggi, anche se TeX è stato scritto negli anni '70 dal matematto D.E.Knuth perché non gli piaceva il modo in cui venivano scritti i suoi libri di matematica, e il programma è praticamente intatto da dieci anni, non essendoci nulla da aggiungere. Man mano che i rarissimi bachi vengono eliminati, la versione tende al valore pi greco: oggi siamo alla 3.14159. Da notare la forma di scrittura (è stato probabilmente il primo nome di programma a utilizzare la forma mista maiuscolo-minuscolo) e la pronuncia (la X si deve pronunciare come una h fortemente aspirata).
tick sm. [Fido]
- Dal nome del primo programma avente tale funzione, un sistema distribuzione automatica di files per mezzo di una BBS. In breve, si fa un "abbonamento" ad un nome magico; tutte le volte che si aggiunge un file in corrispondenza di tale nome, il file viene messo in hold.
tirare giù loc.v.
- Prelevare un file da un sistema remoto, tipicamente via ftp. "Non sono ancora riuscito a tirare giù l'ultima versione di Netscape: ci sono sempre troppi utenti connessi!" Vedi anche downloadare, che però è usata in ambiente Fido.
tirare su loc.v.
- Di un sistema che è cascato, farlo ripartire. "Vado a tirare su il server - tra cinque minuti ci si può di nuovo collegare". Non c'entra nulla col precedente termine tirare giù.
topo sm. [Fido]
- Nella locuzione "siamo fuori del topo", col significato di "siamo fuori tema". Si noti che usare "topo" al posto di mouse è terribilmente naive, e fa immediatamente capire che l'interlocutore è sicuramente un novellino - a meno che non si sia tra amici e si usi il termine in senso scherzoso. Al limite (almeno a Torino) si può usare al posto di mouse la voce dialettale "il giari". Etim.: dall'inglese "off topic" (fuori argomento), ma se si vuole fare una bella figura si può sempre portare avanti l'etimologia e dire che deriva direttamente dal greco topos, luogo.
toppa sf.
- Una patch buttata giù (v. buttare giù, senso #1) alla svelta, perché non si ha tempo e/o voglia di fare una riparazione per bene. "Qui aggiustare il tutto è un casino. Mettiamo una toppa e proviamo a lavorare così".
tostapane sm.
- Un calcolatore MS-DOS. Non si è mai capito se il termine (derivato dall'inglese "toaster") sia usato solo in senso ironico o qualcuno crede davvero in un suo possibile utilizzo in tale modo. Cfr. fermaporte.
tracciare vt.
- Nell'espressione "tracciare una variabile", si intende debuggare un programma passo-passo, mentre si controlla il valore della variabile in questione. Etim. Dall'inglese to trace, che però ha un significato più generico (ad esempio, in BASIC l'operazione TRACE ON mostra tutte le istruzioni lette dall'interprete).
tre dita magiche sf. pl.
- La combinazione di tasti che permette di resettare un sistema che si è piantato. Nei PC-IBM è Control-Alt-Del, scelta inizialmente perché era impossibile schiacciare per errore questi tre tasti con un'unica mano. Peccato che le tastiere estese rendano ciò facilissimo.
Non tutti sanno che perfino i Macintosh hanno l'equivalente delle tre dita magiche, anche se nessuno le usa. La combinazione di tasti Command-Option-Escape permette di chiudere immediatamente il task (chiedo scusa: l'applicazione!) in corso senza nessuna domanda di salvataggio o altro: comodo quando la situazione sembra precipitare e si vuole salvare il salvabile.
tubista sm.
- (obsol.) Ai tempi in cui i transistor cominciavano a prendere piede, i tubisti erano i sostenitori dell'assoluta e indiscutibile superiorita' delle valvole termoelettroniche - gente come il __pma__, insomma.
twittare /tuittare/ sm.
- 1. Abbassare il livello di privilegio di un utente su un BBS, in genere a causa di un suo comportamento particolarmente scorretto. - 2. In senso lato, privare un qualunque utilizzatore di un calcolatore dei suoi normali privilegi, per impedirgli di compiere altri danni - tipicamente in buona fede, ma pur sempre danni. Etim. Dall'inglese twit (stupido, cretino), il più basso livello di accesso concesso nei sistemi Fido.

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U

UBM [Fido]
- Acronimo per Una Beata Mazza, reso noto in ambiente telematico da Andrea Mennini e piuttosto usato per esprimere disinteresse totale verso qualcosa ("Non me ne frega UBM!") oppure ignoranza abissale nel campo informatico-telematico ("Non capisce UBM!").
uccidere vt.
- Terminare brutalmente un processo, tipicamente perché è l'unico sistema rimasto dopo che le buone maniere non sono servite a niente. Sin.: killare, stoppare (sign. #1).
uindous sm. inv.
- Windows (non X Window, ma la versione Microsoft). Da pronunciare con ogni U marcata moltissimo. Anche nella forma "uindous for uorgroup", pronunciata come si scrive (o scritta come si pronuncia? Beh, fate voi).
uord sm.
- Microsoft Word(TM), quello che probabilmente è il più usato programma di videoscrittura e che ha creato da solo un mercato per hard disk più capienti e processori più veloci in modo da poterlo utilizzare. Penso sia superfluo aggiungere che l'estensore di questo testo *non* utilizza uord a meno di turpi minacce indirizzate nei suoi confronti.
uploadare vt., raro vi.
- Vedi uppare.
uppare vt. [Fido]
- Spedire un programma a un BBS, perché venga da esso distribuito. Non è detto che chi uppa un programma l'abbia scritto: può averlo semplicemente prelevato da un altro BBS e mandato a questo solo perché il sistema non gli dava più il permesso di puppare files (v. puppatore). Etim.: dall'inglese upload (caricare).
URLare vt.
- Connettere un programma WWW a un identificativo di risorsa di rete (un URL, per l'appunto). "Anche Cuore è in linea. Per vederlo, URLa a ".
uscire vi.
- 1. Immettere nel mercato un prodotto. "Adesso che la Borland è uscita col C++ 3.1, Microsoft deve correre ai ripari, o perderà la quota di mercato che gli resta". - 2. Terminare, detto di un programma. Il verbo viene utilizzato in questo senso se interessa il valore esplicito con cui il programma termina. "Se non gli passi parametri, PKZIP esce con una lista delle possibili opzioni".

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V

vampiration
- Serie di messaggi in concatenazione, ciascuno dei quali quota integralmente il precedente, ottenendo così una lista di battute di notevole lunghezza, e tutte col giusto numero di simboli di indentazione.
L'origine del termine arriva da Bologna, ed è uno dei pochi di cui si conosca la storia completa. Il professor Max Ferri, oltre che scrivere in Fidonet, è anche un donatore di sangue, e ogni tanto mette nelle aree locali un messaggio invitando tutti a trovarsi presso la locale associazione. Uno di questi messaggi aveva come titolo "Vampiration", e tutti hanno cominciato a rispondere a questo messaggio citandolo tutto, e a rispondere alle risposte citando messaggio e risposta... Probabilmente l'associazione all'idea di un vampiro che succhia le parole altrui ha fatto la fortuna del termine.
variabile d'ambiente sf. [Unix]
- Una variabile (convenzionalmente scritta in caratteri maiuscoli) che può venire settata dal sistema operativo o dall'utente stesso, e il cui valore viene automaticamente passato ai processi che vengono lanciati. Un esempio di variabile d'ambiente è HOME, che indica la directory in cui un utente si trova immediatamente dopo essersi collegato. Etim.: dall'inglese environment variable.
verboso agg.
- Di output di un programma, che scrive molte informazioni. Tipicamente si ottiene usando l'opzione -v quando il programma viene lanciato. Etim.: dall'inglese verbose.
vergine agg.
- Un floppino che non è mai stato formattato. La sua sverginatura è, ovviamente, la formattazione.
Vero Programmatore [sempre in maiuscolo] sm.
- Termine che, come il ben noto "ai bei vecchi tempi", ha un significato diverso a seconda di chi lo pronuncia. Chi programmava già su un dinosauro considera un V.P. chi è capace ad inserire direttamente il codice in linguaggio macchina dal pannello di controllo di un mainframe; i novellini del giorno d'oggi si accontentano del fatto di sapere scrivere un programma in C che funzioni al primo colpo. Il vostro affezionato estensore preferisce considerarlo l'insieme di coloro che hanno capito che il primo vero linguaggio è il FORTRAN (tutto maiuscolo), che il C è stato studiato in maniera abbastanza carina, anche se l'obbligo di prototipare le funzioni è stato un duro colpo - ma c'è sempre la scappatoia di dichiarare un numero variabile di parametri - e che il Pasquale serve soltanto a far credere alla gente di sapere programmare, mentre invece è una vera e propria gabbia contro la sana fantasia del programmatore che deve scorrere libera attraverso il codice.
vi /vi-ai/ sm.
- L'Editor. A quelli che mi stanno per linciare perché per loro L'Editor è emacs, faccio notare che emacs è un modo di vita, non un semplice editor; ai partigiani di uord ricordo che quello è un word processor. Insomma, date retta a me: se volete semplicemente scrivere un testo, imparate a usare vi. Non ve ne pentirete.
videata sf.
- Sin. di schermata.
videogioco sm.
- La trasposizione per personal computer di un "arcade" (quelli che riempiono le sale giochi, per intenderci). Può richiedere delle doti di abilità (si pensi al Tetris), o essere semplicemente uno spara-spara. Confr. avventura.
videoteliota sm., sf.
- Utente decerebrato in grado di spendere milioni in messaggerie Videotel. Riconoscibile dall'uso di frasi tipiche "CIAO DA DOVE DGT" (l'abbreviazione dgt per "digiti" gli fa credere di essere molto intelligente e spiritoso). Da rilevare la totale assenza di punteggiatura e minuscole. Esistono anche videotelioti che non usano affatto maiuscole; in ogni caso la nozione che le lettere dell'alfabeto sono 52 non è ancora entrata nella loro testa, come si può notare anche dal fatto che alcuni di essi hanno deciso che bisogna scrivere tutte le c dure come k: "PERKE' KOSA C'E' KE NON VA?"
virtuale agg.
- Ormai che il concetto di realtà virtuale è relativamente noto al mondo, anche se nessuno è d'accordo sul suo significato preciso, vale la pena di ricordare che l'aggettivo "virtuale" è usato molto spesso per indicare qualcosa che esiste solo convenzionalmente. Ad esempio, se capita di avere una festività il lunedì, si può affermare che il martedì seguente è un "lunedì virtuale", nel senso di inizio della settimana lavorativa; se Tizio è assente ad una riunione, ma ha lasciato delle note sugli argomenti da trattare, quelle note possono essere definite il "Tizio virtuale".
visore sm.
- Un programma che permette di visualizzare un file (solitamente grafico e/o animato). "Mi servirebbe un visore MPEG".
visualizzare vt.
- Di programma, fare vedere a video. "Questo software visualizza la dimostrazione dei principali teoremi della geometria euclidea".
volvox s. inv.
- In questo lessico non poteva mancare il termine che ha portato a una delle più grosse serie di fiamme mai apparse in Fidonet. Chi di voi è stato costretto a studiare biologia si ricorderà che i volvox sono stati i primi organismi pluricellulari comparsi sulla faccia della terra. Secondo una corrente filosofica che ha trovato fertile terreno nell'area dedicata alle (ri)creazioni al calcolatore (la famigerata Dewdney che godette di un periodo di notorietà più che esagerata), questi organismi furono i primi ad avere il diritto alla morte, perché un essere cellulare è in un certo senso immortale. Chi voleva difendere il "diritto alla mortalità" si radunò sotto il nome dei volvox. Immediatamente si formò un altro gruppo, che sarebbe stato più che contento di aiutare i volvox a raggiungere il loro fine ultimo, e questi furono chiamati antivolvox, o "immortali". I vecchi frequentatori delle aree ci tengono molto a che non venga sbagliato il gruppo cui appartengono. State attenti, perciò...

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può liberamente essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.
w.html100664 25547 25534 5147 6000046201 10276 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera W
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W

WC-DOS sm.
- Nome spregiativo dato all'MS-DOS, che ha usurpato il nome di sistema operativo. Altri termini utilizzati spesso sono "cessi-dos" e "messy-dos". V. dosso.
wrappare vi. /rappare/, /vrappare/
- 1. Orribile neologismo che indica cosa succede quando una volta raggiunto la fine di qualcosa si ricomincia da capo senza fermarsi: può essere la ricerca di una parola all'interno di un file, oppure un contatore che una volta arrivato a 65535 ricomincia da zero. D'altra parte, non me la sento proprio di consigliare "ciclare" come alternativa autarchica: il rimedio sarebbe peggiore del male. - 2. Invece di chiamare direttamente un programma, farlo fare dall'interno di un altro piccolo programma che fornisca un'interfaccia migliore, Insomma, un po' come il salumiere che incarta il prosciutto per non sporcarci tutti.
WWW /vuvuv'u, tripla vudoppio/
- La World Wide Web, la Tela Totale Terrestre che avviluppa tutta Internet col suo linguaggio ipertestuale HTML e che è diventato l'ultimo must per chiunque voglia mostrare di non essere l'ultimo arrivato nell'ambiente telematico.
WYSIWYG loc.
- Tutti sanno che significa "What you see is what you get", cioè "otterrai quello che vedi". Pochi si sono accorti che in realtà ci sono sempre delle minuscole quanto scoccianti differenze tra quello che si vede a video (con una risoluzione di 72 o al massimo 100 punti per pollice) e quello che si ha a stampante (almeno 300 punti per pollice). E allora, chi ve lo fa fare a sprecare CPU per quella che in fin dei conti continua ad essere un'emulazione? Passate a TeX!

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x.html100664 25547 25534 2413 6000046201 10270 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera X
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X

X sm.
- Il modo più veloce per riferirsi a X Window, l'ambiente grafico di base standard sui sistemi Unix, che magari avete sentito anche denominare "X11 release 5" per specificare esattamente quale versione viene usata. Era considerato un pachiderma, creato apposta dalle case produttrici di hardware per costringere i clienti a potenziare tutte le loro macchine: la comparsa di MS-Windows l'ha fatto diventare un ambiente veloce e semplice da programmare.

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y.html100664 25547 25534 2265 6000046201 10276 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera Y
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Y

YooHoo /iuh'u/ sm. [Fido]
- 1. Una sequenza speciale riconosciuta dai mailer come l'inizio di una sessione di scambio posta. - 2. Per estensione, un saluto a una persona durante un chat. Ad esso è obbligatorio rispondere con 2U2, che in inglese si legge come "to you too", anche a te, ed è la sequenza di risposta nello scambio di posta.

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z.html100664 25547 25534 4560 6000046201 10277 0ustar mauufdd Il Gergo Telematico: lettera Z
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Z

zappare vt.
- 1. (obsol.) Modificare un programma direttamente dal linguaggio macchina. Molto usato ai tempi del mitico Apple ][ plus, ormai il significato è sparito. - 2. Cancellare completamente un programma dal disco rigido, riscrivendoci sopra (tipicamente con una patterna) perché non possa più venire ricuperato. - 3. L'azione che fanno le testine di un disco rigido se per un caso malaugurato vengono a contatto con la superficie magnetica; riconoscibile dal rumore tipo di frenata molto brusca e dalla successiva impossibilità di usare quel povero disco.
zippare vt.
- Comprimere una serie di file con un programma apposito. Il nome deriva da PKZIP, uno dei più famosi di questi programmi. La variante arcare (da ARC) è ormai obsoleta, e arjare /aerregeiare/ e lharcare /elleaccarcare/ non sono molto usate, anche se molti preferiscono usare questi programmi. Vedi anche compattare. Viene usato anche spesso in maniera figurata: "Se ci zippiamo un po', ci stiamo in sei in macchina".
zona sf. [Fido]
- 1. L'unità sovrannazionale base in Fidonet. Esistono sei zone, di cui la prima comprende gli USA, la seconda l'Europa e la terza l'Estremo Oriente. - 2. L'unità amministrativa a più alto livello delle reti che usano la tecnologia Fidonet per lo scambio dei messaggi, ma sono indipendenti da questa. Ad esempio la ZyXELnet, creata per scambiare informazioni tra i possessori di modem ZyXEL, è situata in zona 16.

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