G. D'AnnunzioCronologia storica
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Gabriele D'Annunzio

d'annunzioGabriele D'Annunzio nacque a Pescara nel 1863 da Francesco Paolo e Luisa De Benedictis. Dopo aver frequentato il Ginnasio e il Liceo nel Collegio <<Cicognini>> di Prato, s'iscrisse alla facoltà di Lettere dell'Università di Roma, ma non giunse mai alla laurea(solo nel 1919 L'Università di Roma gli conferì la laurea honoris causa in Lettere), perchè allo studio sistematico preferì la vita mondana della capitale, dove visse da gaudente, frequentando i salotti più rinomati, i circoli letterari e le redazioni dei giornali e delle riviste. Con pseudonimi vari fu collaboratore de <<LaTribuna>> del <<Fanfulla della Domenica>> del <<Capitan fracassa>>. Tuttavia la partecipazione alla vita mondana non impedì al poeta di dedicarsi con lavoro instancabile a una feconda attività letteraria, frutto di una fedeltà assoluta alla propria arte,che riscatta in parte la frivolezza della sua vita in questo periodo.                                                                                                  Nel 1883 rapì e poi sposò donna Maria Hardowin, duchessina di Gallese, dalla quale poi si separò, passando ad altri amori.Momenti salienti della sua vita furono il viaggio in Grecia con alcuni amici sul panfilo <<Fantasia>> di Edoardo Scarfoglio, la relazione amorosa con l'attrice Eleonora DUse, il soggiorno in Toscana, a Settignano presso Firenze, nella villa detta <<La Capponcina<<, perchè nell '600 era appartenuta alla famiglia Capponi, la partecipazione alla vita politica, come deputato nel collegio di Ortona a Mare. Egli sedeva in Parlamento sui banchi della destra, ma al tempo dell'ostruzionismo della Sinistra contro le leggi repressive del Governo Plloux, passò clamorosamente all'estrema sinistra dicendo che, come uomo d'inteletto, andava verso la vita.        Alla Capponcina visse per qualche tempo come un signore del Rinascimento, circondato da belle donne, armi, cavalli e servi, conducendo una vita sfarzosa di raffinato gaudente, ma senza pagare i debiti che via via contraeva. Per evitare i fastidi dei creditori lasciò l'Italia e andò in "volontario" esilio in Francia, ad Arcachon, sulla costa dell'Atlantico, presso Bordeaux. Allo scoppio della Grande Guerra, tornò in Italia e partecipò al conflitto, compiendo numerose azioni di valore, tra cui la "Beffa di Buccari" e il volo dimostrativo su Vienna.                                                                                              "La Beffa di Buccari" consistè in un attacco condotto da tre torpediniere italiane, al comando di Costanzo Ciano e Luigi Rizzo, nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1918, contro la flotta austriaca ancorata nella rada di Buccari(Croazia).Finita la guerra, poichè gli alleati non volevano riconoscere l'annessione di fiume all'Italia, nel 1919, D'Annunzio con i suoi legionari partì da Ronchi e occupò Fiume, reggendola fino al Natale di Sangue del 1920, quando si ritirò per non spargere sangue fraterno combattendo contro le truppe inviate dal Governo di Roma, presidiato da Francesco Nitti. Dopo l'impresa di Fiume, D'Annunzio, nominato dal re principe di Montenevoso, visse fino alla morte, avvenuta nel 1938, a Gardone Riviera(Brescia), sulle rive del lago di Garda.

Opere

Intensa e varia fu l'attività letteraria di D'Annunzio costituita da una vasta produzione poetica, narrativa, drammaturgica, prose giornalistiche e discorsi legati ai suoi impegni politici.

Opere e Poesie

Esordì a 16 anni con "Primo Vere" e "Canto Novo" in cui si sente l'influsso carducciano, poi vennero "Intermezzo di rime" ed "Elegi Romane", in cui si avverte l'influsso decadente e l'amore sensuale della parola. L'opera politica più valida è "Laudi del cielo del mare della terra degli eroi" che avrebbe dovuto comprendere sette libri di poesia tanti quanti sonole stelle della costellazione delle Pleiadi, ogni libro infatti ha il nome di una stella: Maia(laus vitae= lode alla vita), Elettra, Alcyone, Merope, Osterope(guerra giusta 1 Guerra Mondiale), Taigete, Celeno(laus mortis).                            Gli ultimi due furono progettati ma mai scritti.

Opere in Prosa

D'Annunzio cominciò con alcune raccolte di novelle: "Terra Vergine" ," IL libro delle vergini", "San Pontoleone", che confluiscono tutte nel volume " Le novelle della Pescara" di tonalità verista, verghiana.

Quando si accorse che il genere più venduto era il romanzo scrisse " Il Piacere" il primo e il più famoso.Seguirono poi " Giovanni Episeo" e " L'Innocente" sulla scia dei romanzi russi di Dostaevski e di Tolstai da cui riprende l'analisi di tormentate psicologie e di drammi complessi.                 Scrisse poi una triologia di romanzi i cui protagonisti sono tutti superuomini.                                          "Il trionfo della morte" "Le vergini delle rocce" " Il Fuoco".

Opere Teatrali

D'Annunzio rinnovò il teatro che era rimasto fermo alle esperienze del verismo, portando sulla scena opere con tematiche sensuali, morbose e con un linguaggio ricercato e oratorio.                                    Ebbero fortuna solo perchè interpretate da Eleonora Duse:"La Figlia di Iorio" "La nove", "Fedra",      " La città Morta", "Francesca da rimini".

D'Annunzio Notturno

Alle soglie della vecchiaia quando ormai la sua parabola creativa sembrava in fase calante egli seppe rinnovare completamente il suo mondo interiore e la sua tecnica espressiva.                            Si ripiegò su se stesso si abbandonò ai ricordi sell'infanzia alla malinconia e al pensiero della morte.  Troviamo un D'Annunzio intimo,dimesso, molto diverso da quello solare tutto inteso al piacere e alle sensazioni uniche.

Lo stile iniziale non è più quello prezioso, eletto, immagignifico ma asciutto e secco, uno stile da taccuino. Da questo processo di interiorizzazione nascono le opere cosidette notturne, caratterizzate da un'intenso autobiografismo e dal ridimensionamento del supremo che sembra oora assaporare la sconfitta.

Le opere notturne sono:

- La faville del maglio

- Il libro segreto

-Il notturno