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Purgatorio
44. Noi divenimmo intanto a pie' del monte (III, 46).
Noi divenimmo intanto a piè del monte; quivi trovammo la roccia sì erta, che 'ndarno vi sarien le gambe pronte.
Tra Lerice e Turbìa la più diserta, la più rotta ruina è una scala, verso di quella, agevole e aperta.
«Or chi sa da qual man la costa cala», disse 'l maestro mio fermando 'l passo, «sì che possa salir chi va sanz' ala?».