"L'interpretazione visiva della Divina Commedia di Achille Incerti" Note di Tina Pascarella Incerti |
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INFERNO
Lincontro con Dante, lincontro col grande tema della Divina Commedia, da ad Achille lopportunità di realizzare un desiderio antico. Dare vita ad una esistenza vissuta tra realtà e sogno. Tornare ai ricordi lontani e magici dellinfanzia a Zurigo, quando il lago diventava una pista di pattinaggio e, alzando gli occhi al cielo, si vedevano i primi apparecchi volare: sembravano pezzi di carta che svolazzavano e volteggiavano tra le nuvole. Tornare con la memoria alla guerra, alla crudeltà e alla fame così dolorosamente subite, alla malattia che segnò profondamente la sua vita. E scoprire una voglia di dire, di esprimere tutta quella carica dumanità che egli avrebbe potuto realizzare solo attraverso la pittura. 1. IL RITRATTO DI DANTE (vai all'immagine) 2. LA SELVA OSCURA (vai all'immagine) 3 e 4. LINCONTRO CON LE FIERE E LAIUTO DI VIRGILIO (vai all'immagine 3, vai all'immagine 4) 5. GLI IGNAVI (vai all'immagine) 6. CARONTE (vai all'immagine) 8. I LUSSURIOSI - PAOLO E FRANCESCA (vai all'immagine) 9. I GOLOSI - CERBERO (vai all'immagine) 12 e 23. GLI ERESIARCHI - FARINATA DEGLI UBERTI (vai all'immagine 12, vai all'immagine 13) 15. I VIOLENTI CONTRO IL PROSSIMO - I TIRANNI (vai all'immagine) 16. VIOLENTI CONTRO SE STESSI - PIER DELLE VIGNE - LE ARPIE (vai all'immagine) 17. I BESTEMMIATORI (vai all'immagine) 18. I SODOMITI - BRUNETTO LATINI (vai all'immagine) 20. GERIONE (vai all'immagine) 21. GLI ADULATORI (vai all'immagine) 22. I SIMONIACI (vai all'immagine) 23. GLI INDOVINI (vai all'immagine) 26. GLI IPOCRITI (vai all'immagine) 27. I LADRI (vai all'immagine) 30. I CONSIGLIERI FRAUDOLENTI - ULISSE E DIOMEDE (vai all'immagine) 33. I FALSARI (vai all'immagine) 36. IL CONTE UGOLINO (vai all'immagine) 38. LUCIFERO (vai all'immagine) |
PURGATORIO
39. I DUE EMISFERI TERRESTRI (vai all'immagine) Più facile è stato illustrare lInferno, più vicino alla natura umana: le prime tavole sono nate quasi spontaneamente. Affrontando il Purgatorio sono arrivate le difficoltà. Entrare nello spirito dantesco nel raccontare il passaggio dal regno della disperazione al regno della purificazione ha creato non poche preoccupazioni per chi, per la prima volta, studiava il capolavoro dantesco. La sfera rappresenta la terra, divisa in due emisferi esattamente uguali dalla linea dellequatore: metà oceano, metà terre emerse. Il Purgatorio è una montagna che sorge nellemisfero australe. Dalla parte opposta, cioè in quello boreale, la città di Gerusalemme: città simbolo non solo di tutta la cristianità, ma anche dellislamismo e dellebraismo.41. LINCONTRO CON CATONE (vai all'immagine) Siamo sulla spiaggia dellAntipurgatorio. Il paesaggio è cambiato dalloscurità alla luce del mattino. Gli alberi hanno di nuovo la loro chioma. Sul lato sinistro sintravede la montagna stilizzata del Purgatorio. Quattro stelle, le quattro virtù cardinali, illuminano Catone. Le stelle, dipinte con pennellate a raggiera, creano un affascinante effetto di luce.43. LO SGOMENTO DI DANTE (vai all'immagine) Pochi sono gli elementi di questo quadro: i due poeti, il sole, il mare, la spiaggia. Mentre il sole salza allorizzonte Dante vede davanti a sé la sua ombra e non quella di Virgilio (che non può fare ombra); ha un attimo di smarrimento, teme di essere stato abbandonato.44. ANTIPURGATORIO - I NEGLIGENTI (vai all'immagine) Lascesa al monte del Purgatorio è resa difficile da questa parete perpendicolare: bisognerebbe saper volare. Cromaticamente riuscito il contrasto di colori tra il bianco delle anime e il nero del monte.47. ANTIPURGATORIO - I MORTI VIOLENTEMENTE (vai all'immagine) Le anime si accorgono di Dante. Cubi, parallelepipedi ammassati per rappresentare la città del futuro o forse già del presente. Grattacieli senza aperture: una completa assenza di comunicazione. Tutto questo rende più profonda e insopportabile la solitudine.48. ANTIPURGATORIO - I MORTI VIOLENTEMENTE (vai all'immagine) Incontro con Jacopo del Cassero, Bonconte da Montefeltro, Pia dei Tolomei. Le anime sono sedute a terra; alcune di loro, ad una ad una, parleranno con Dante. Colpisce in questa tela la grande grata bianca sul fondale di una sorta di scena teatrale. E una prigione nella quale le anime dovranno restare fino alla completa espiazione della pena.49. ANTIPURGATORIO - LA VALLETTA FIORITA (vai all'immagine) La valletta dei principi negligenti. Dante e Virgilio sono con Sordello. La vista, denorme effetto metafisico, è dallalto di un balzo scosceso. La valle è circolare, con alberi dalla chioma doro. Intorno fiori variopinti. Achille Incerti per rappresentare questo quadro ricorre al suo vecchio mestiere di decoratore, di quando, in età giovanile, abbelliva le case della ricca borghesia milanese. E forse per questo che molte delle tele più suggestive sono viste nella prospettiva di chi dipinge da unimpalcatura. La scuola di bottega gli darà, poi, la possibilità dutilizzare simboli e soluzioni cromatiche, che lo avvicinano alla sapienza di un maestro medioevale ma che sa usare con linguaggio attuale.52. LA PORTA DEL PURGATORIO (vai all'immagine) Si intravede un angelo, offuscato dal bagliore di una spada fiammeggiante. La porta dietro di lui è a punta di diamante, come in molti palazzi del Medioevo. Tutto intorno marmo; il pavimento a scacchiera; le piante ai lati dellingresso esattamente uguali e stilizzate. Tutti elementi atti a rilevare il rigore del luogo. Rigore, pure, nella diversa colorazione dei tre gradini sui quali è seduto langelo. Il primo è di marmo bianco, liscio e terso; il secondo è fatto di pietra ruvida di colore turchino - violaceo; il terzo è di porfido colore rosso sangue.56. I SUPERBI (vai all'immagine) Gli esempi di superbia punita. Il paesaggio è contemporaneo: grattacieli ammassati in una completa assenza di verde. Lungo il viale-cornice si trovano le statue spiccano per il loro biancore in contrasto col viola della strada.57. GLI INVIDIOSI (vai all'immagine) Le anime degli invidiosi dagli occhi cuciti. Dietro di loro un gran pannello, sul quale sono stilizzati, allinterno di vari quadratini, i bulbi oculari.59. GLI IRACONDI (vai all'immagine) Paesaggio quasi lunare. Ma i colori sono molto caldi: il sole è una palla infuocata, il cielo ha striscie di vario colore, dal rosa, al rosso, al marrone, fino ad arrivare al blu. Pure gli alberi, di un arancione acceso, sono realizzati con tonalità calde. In alto a sinistra il fumo intenso, nel quale si trovano le anime degli iracondi.61. GLI ACCIDIOSI (vai all'immagine) La croce di SantAndrea. Limpiccata. Lusignolo. Dante ha tre visioni dira punita. Queste immagini sono come dei flash viste allinterno di bollicine dacqua, o forse di sapone. La prima visione è tratta dalla mitologia classica: Progne trasformata in un usignolo. La seconda, invece, è della Bibbia: Amman crocefisso. Lultima, dallEneide, racconta di Amata suicida. Siamo al tramonto, colori e luci sono caldi. Il paesaggio colpisce, nonostante tutto, per la pace e la dolcezza che trasmette. Le colline tondeggianti hanno colore ocra, terra di Siena.62. GLI ACCIDIOSI (vai all'immagine) E mezzanotte nel cielo splende una luna fatta a secchiello. Questa cornice assomiglia ad una lunga autostrada, sulla quale camminano le anime degli accidiosi. Ancora una volta colpiscono i colori degli alberi, rosa, e del bordo strada: suggeriscono unatmosfera di mistero notturno.63. IL SOGNO DI DANTE (vai all'immagine) Dante sogna una donna bruttissima, guercia e balbuziente, che rivela dessere una sirena che incanta i marinai. Alberi stilizzati, colline dolcemente tondeggianti, il cielo blu intenso con la luna piena di colore bianco trasmettono pace e tranquillità. Virgilio dorme assieme a Dante come dormirebbe uno di noi sullerba, in cerca di riposo. Tutto questo li umanizza e li avvicina a noi.64. AVARI E PRODIGHI (vai all'immagine) La lupa domina una grande metropoli doggi, fatta di grattacieli senza finestre dove regna lincomunicabilità. Si rimane chiusi in se stessi in tali abitazioni, che assomigliano più a prigioni che a luoghi dove vivere ed incontrare gente. Sono le case degli avari, avari soprattutto nellavere e nel condividere sentimenti. La strada è strettissima: le anime sono costrette a procedere carponi; i due poeti stanno aggrappati ad una sorta di rete per non cadere.67. I GOLOSI (vai all'immagine) Ecco apparire un albero carico di frutti odorosi con i rami più corti in basso e più lunghi in alto, così che nessuna anima vi possa salire. La frutta, posta sopra enormi vassoi, è di dimensioni gigantesche per sottolinearne la bellezza, ma soprattutto il desiderio che suscita. Da una roccia sgorga acqua limpidissima. Le anime dei golosi, bianchissime e magrissime, cercano invano daccaparrarsi i meravigliosi frutti. Dante e Virgilio sono con il poeta Stazio.69. LA SCALA DI FUOCO (vai all'immagine) Eccoci di fronte alla scala che, diritta, conduce al Paradiso Terrestre. Virgilio rivolge a Dante parole di esortazione, perché per poter raggiungere il Paradiso Terrestre, simbolo della felicità terrena, dovrà superare una terribile barriera di fuoco. La montagna è formata da rocce stilizzate. La strada, rossa, è una lingua di fuoco che riflette la fiamma purificatrice.70. PARADISO TERRESTRE - MATELDA (vai all'immagine) Matelda come una ballerina leggiadra saltella qua e là raccogliendo fiori. Il paesaggio è una esplosione di colori: alberi variamente colorati, tutti collocati con rigore geometrico su un tappeto di fiori. Il tutto ricorda gli arazzi del Trecento. Lo stupore e la meraviglia di Dante sono evidenziati dalle mani enormi che si allargano in un gesto dammirazione ed incanto.71. LA PROCESSIONE DEI CANDELABRI (vai all'immagine) E notte. Gli alberi, gli uccelli bianchi, il fiume Letè, realizzato con una serie di piccole onde, creano unatmosfera di fiaba. Un bagliore improvviso si diffonde per tutta la foresta. E una mistica processione. Candelabri antropomorfi camminano lasciando strisce luminose, pennellate di luce. Dietro i ventiquattro seniori, i quattro animali, il carro della Chiesa. A chiudere il corteo il grifone alato.72. LAPPARIZIONE DI BEATRICE (vai all'immagine) Beatrice appare nellora più dolce e serena del mattino, in un cielo azzurro. Il sole è un po velato, la luce è soffusa. Beatrice è immersa in miriadi di nuvole. Il capo coperto da un velo bianco, è avvolta in un manto verde, sopra un vestito colore rosso fiamma. Il canto XXX è dedicato a tutte le donne, è un omaggio a tutte, indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione e dalla condizione. La donna, per natura meno conservatrice e meno conformista delluomo, è più propensa ad accettare nuove idee, ad accettare il diverso. Per questo riesce a superare barriere e pregiudizi. E questo bene sa Achille Incerti, che ha sempre riposto una gran fiducia nelle donne, e nel loro modo tutto femminile di risolvere i problemi, di capire le situazioni con sensibilità e garbo.73. IMMERSIONE DI DANTE NELLE ACQUE DEL LETE (vai all'immagine) Matelda, la bella donna che Dante aveva visto danzare tutta sola nella divina foresta, lo esorta a tenersi stretto a lei per non annegare. Matelda apre le braccia, cinge con loro la testa di Dante e gliela immerge nel fiume in un atto rituale, che ricorda il battesimo per immersione praticato nel Medioevo. Tronchi bianchi (non più i tronchi-sbarre dellInferno), rami verdi e prati fioriti vogliono esprimere visivamente la gioia del luogo di delizie.75. LA PURIFICAZIONE DI DANTE (vai all'immagine) Da una stessa sorgente sgorgano due fiumi che scorrono in direzioni diverse. Sono il Letè e lEunoè. Dante è con Beatrice, le sette donne sue ancelle, e con Matelda. Forma e disposizione geometrizzate per questi alberi dalle fronde variopinte. Fiori bianchi illuminano la tela. Limmagine esprime la promessa di felicità e di vita. |
PARADISO
(vai alla prima immagine)
E un paradiso per tutti, credenti e non. Per tutti coloro che professano religioni diverse. Non è stata presunzione non seguire alla lettera il testo di Dante, è, piuttosto, la fantasia di Achille ad essere stata sollecitata dalla lettura dantesca. Si tratta di affrontare unimpresa difficile e disperata: esprimere la felicità, la beatitudine, rappresentare, cioè, quel sentimento che dentro di noi è il paradiso. Il paradiso è un cielo stellato in una notte destate? Oppure il cielo dei tropici al disopra di qualche sognata isola dei mari del Sud? O è il mistero della vita, di cellule che si aggregano, si moltiplicano, si dividono, si allontanano? E tutto quello che hanno visto astronauti a bordo di navicelle spaziali: essere immersi, cullati e ovattati in un mare infinito? E la luce? E un ingranaggio perfetto che fa muovere tutte le cose del creato, è semplicemente lAmore? Fiori, frutti, colori, ingranaggi, sfere, sfere- nuvole,sfere-cellule, raggi di luce. Cieli stellati, armonie che diventano poesia, musica. |
TINA PASCARELLA
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