BRANO TRATTO DALL'ULTIMO LAVORO DI:
DARIO RIZZO

"NONNUZZA MIA"
Te ne sei andata in silenzio
senza dar fastidio
"Comu ma consatu bella"
"Comu ma consatu bella"
e poi..... piano, piano,
lieve, lieve, senza rumore
hai chiuso gli occhi
e te ne sei andata,
bella come sei nata,
bella come ti sei sposata,
avevi sedici anni
nonnuzza mia.
Te ne sei andata,
non mi hai mai sgridato,
non sei mai stata cattiva con nessuno
eppure
tanti figli, tanti nipoti e quanti pronipoti;
bastava che parlassi
piano, sempre piano
e tutto, tutto tornava in ordine.
Com'eri bella
nonnuzza dolce,
parlavi con tutti,
quanta pazienza infinita
e tu filavi, tessevi
e avevi una carezza per tutti.
Nei tuoi vestiti sempre neri,
nel tuo sguardo sempre dolce
c'era un porto di pace per tutti
cima
di un albero immenso
carico di dolce bontà,
pazienza e saggezza,
un libro che io, attento,
non sono riuscito a finire.
Addio,
nonnuzza mia,
quante altre cose
avrei potuto imparare
da te
come quell'antica preghiera
così tua, così mia.
Addio,
nonnuzza mia.
Fra quei natii monti
culla della tua vita,
dell'orgogliosa e bella Calabria
ove ricovero spesso il mio Io
e di cui
spesso "orfano"
sento l'immensa attrazione,
tu,
hai voluto vivere e morire là,
fra quei monti
così lontani, così vicini.
Com'eri bella
nonnuzza mia
anche quando ti ho vista
per l'ultima volta.
E anche se piango
ti porto sempre con me,
un fiore per ogni giorno.
Addio,
nonnuzza mia,
forse non lo sai,
ma mia figlia conosce già
la tua antica preghiera.

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