:: QUOTA


Nome del pacchetto:   [funzionalità del sistema operativo]

:: Descrizione della funzionalità

Dovendo gestire un servizio di posta elettronica per migliaia di utenti vale la pena prevedere fin dal momento dell'attivazione dei primi account un quota utente che consenta di tenere sotto controllo l'occupazione del disco.

Per prima cosa occorre attivare tale funzionalità nel kernel del nostro sistema. Includiamo pertanto nel nostro file di configurazione la seguente option:

# vi /usr/src/sys/i386/conf/
[NOME DEL KERNEL IN USO]
options QUOTA

Ricompiliamo il kernel del nostro sistema. Un link utile sulla ricompilazione del kernel è disponibile nella pagina riguardante FreeBSD).

Ora decidiamo quali partizioni dovranno essere soggette al controllo del quota. Per fare questo occorre modificare il file /etc/fstab. Per ciascuna partizione che si vuole controllare occorrerà aggiungere la stringa userquota. Ecco un esempio del contenuto della tabella /etc/fstab:

/dev/ad0s1f   /home ufs rw, userquota 1 2

Una volta modificato il file /etc/fstab sarà necessario riavviare il sistema. In questo modo abbiamo attivato il quota nel filesystem /home, contenente le maildir dei nostri utenti.

A questo punto digitiamo il comando [quotacheck -a] per abilitare il database utilizzato da quota e il comando [quotaon -a] per attivare il servizio in tutte le partizioni richieste. Quotaon accetta oltre all'opzione [-a] anche singoli filesystem.

Definiamo ora lo spazio quota per ciascun utente con il comando:

# edquota -u [nome_utente]
[MODIFICARE I VALORI]

Per essere sicuri dell'attivazione del servizio al prossimo avvio di sistema, eseguite le seguenti istruzioni:

# vi /etc/rc.conf
[CLAUSOLE DA INSERIRE]
quota_enable="YES"
check_quotas="YES"

Per verificare il quota di ciascun utente digitate come utente root:

# quota [nome_utente]

L'utente, se possiede l'accesso alla shell, potrà verificare il suo quota semplicemente digitando:

$ quota

Per motivi di sicurezza, suggeriamo tuttavia di non consentire l'accesso in modalità terminale agli utenti e di associare ad ogni account attivato il comando /sbin/nologin, verificando prima che sia incluso tra le shell disponibili elencate nel file /etc/shells.

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