La Natura

 

Non vi è niente di più debole dell’acqua, ma nulla le è superiore nel vincere il forte. Ecco perchè non può essere sostituita.
Il baco da seta tesse il suo bozzolo e vi rimane dentro, imprigionato; il ragno tesse la sua tela e ne rimane fuori, libero.
Un giardino privato dovrebbe avere una parte rustica e incolta; se esso abbaglia semplicemente per la sua sontuosità, la sua volgarità soffoca il respiro.
Tutto l’universo è un’osteria, non cercarvi un ritiro di pace: tutti sono tuoi parenti perciò aspettati da tutti quanti dei fastidi.
La natura dice poche parole: per questo un temporale non dura un intero mattino e una tempesta  non dura un’intera giornata. La natura stessa non dura molto a lungo, e ancor meno durano infine gli esseri umani.
L’uomo a somiglianza della terra modella se stesso, la terra modella se stessa a somiglianza del cielo, il cielo si modella a somiglianza degli uomini.
Il grande corso d’acqua si volge a dritta e a manca e migliaia di cose debbono la loro vita a esso, ed esso non la nega a loro; quando il suo lavoro è compiuto non ne prende possesso, egli veste e nutre migliaia di cose e non le reclama come fossero sue. Si considera davvero grande perchè non vanta diritti sulle cose, perchè non pretende di essere grande, perchè la sua grandezza l’ha già raggiunta.
Nasce il sole e il cielo è reso limpido, nasce il sole e la terra diventa stabile, nasce il sole e si ricolmano le valli, nasce il sole e tutte le cose vivono e crescono. Senza il sole il cielo può tremare, senza il sole il terremoto può scuotere la terra, senza il sole le valli potrebbero franare, senza il sole che dona la vita tutte le cose potrebbero perire.
La terra crea le sue creature, la terra le nutre, la terra dà loro forma, la terra le fa crescere e le sviluppa, dà loro un porto, un sito dove vivere in pace, dà loro la vita e non le possiede, le aiuta e non si appropria di loro. Essa è superiore, ma non le controlla.
Il contadino all’inizio dell’inverno ottura le falle, chiude le porte, smussa gli spigoli della terra, scioglie i grovigli delle erbe secche, smorza la luce e affoga il tumulto del vino profumato nelle botti. Questo è ciò che deve fare. Allora l’odio non potrà toccarlo, la perdita non potrà raggiungerlo, il disonore non potrà interessarlo perchè egli si è staccato dal resto del mondo.
Un albero il cui tronco non riesci ad abbracciare ha inizio da un delicato germoglio.
Il contadino nel suo campo impara sempre ciò che ancora non sà, ricostruisce ciò che nell’inverno ha perduto, cosicchè egli aiuta la natura senza per questo volersi intromettere.
Dove passa l’aratro della tempesta si trova sempre il solco della miseria.
Quando il sole nasce trova una corte di adulatori; quando muore trova dei veri amici che lo ammirano.
Sotto il sole di luglio il cervello non è mai saggio.
Quando la notte è così buia da non scorgere il proprio naso, siatene certi, l’alba è molto vicina.
Per la dura carne del lupo servono solamente le zanne del cane.
Chi semina in ottobre sotto la pioggia, raccoglie in giugno sotto il sole.
Ho veduto pianticelle di riso germogliare senza fiorire; ho veduto pianticelle di riso fiorire senza germogliare e dare frutti.
La rosa tra le oscure foglie di un giardino incolto è come la speranza tra le sofferenze.
La rana immersa nella melma di uno stagno non sente il profumo dei fiori. Che cosa conosce dunque nel mondo?
Giammai le acque di un fiume possono risalire la corrente e le sorgenti. Come la vita di un uomo. Egli non potrà mai ritornare con il suo corpo all’antica sorgente della madre.
Il grano maturo cade sotto la grandine. Quanto possiamo raccogliere di tutto ciò che seminiamo?
Ieri era un fiore, oggi è rimasto solamente un sogno.
Quando le vacche camminano trascinando faticosamente l’aratro, avrai un raccolto molto fiacco.
Senza fatica non si mangia neppure un granellino di riso.
Ogni fiore ha il suo profumo, ogni uccello le proprie ali, ogni pianta le sue radici, ogni acqua i propri pesci, ogni vento i suoi granelli di sabbia.
La terra che produce oro e argento non è buona per nessun lavoro del contadino.
Il sole di febbraio non matura, ma rende molto duri i frutti.
La pioggia d’aprile richiede il lavoro dell’aratro e la forza del bove.
Senza una goccia d’acqua l’aprile assomiglia a una sposa senza anello.
Maggio è la luce del mondo, non occorre la lanterna per rischiarare la strada durante la notte.
D’agosto il sole brucia sulla porta e annerisce la soglia.
Quando fa caldo, le nubi piangono, il lampo sorride, le nubi fanno guerra e l’acqua fugge.
La luna che sorge taglia con i suoi raggi l’oscurità, come una falce d’argento miete i fiori nei campi.
Se per tempo rivolterai la terra con l’aratro, essa ti darà per tempo tutto l’oro che rinserra.
Solo paglia sarà il raccolto di colui che semina sul bagnato.
Deponi il seme nella terra madre e aspetta che essa partorisca il nuovo figlio.
Quando il salice si muove, la primavera è in arrivo.
Vibrando a cento piante un solo colpo per ciascuna, nessuna di esse sarà abbattuta.
Chi si è affaticato nel sole dell’estate, stia pure all’ombra del sole dell’inverno e si riscaldi al calore del focolare.
Chi semina seme di senape secca, seme di senape secca raccoglie.
Come dal ciliegio si staccano i fiori nel giro di una notte, così nella rosea alba le stelle si staccano dal cielo.
Il sole che tramonta è come il vecchio che non lontano dalla fine, sfolgora il suo ultimo bagliore di intelligenza.
Anche la debole forza di una formica può smuovere la grande potenza di una montagna.
Il cielo fa sempre il nido all’uccello cieco.
Gli uccelli non seminano, non mietono, eppure essi vivono e si riproducono.
Il cuculo sa quando spunta il giorno e la civetta quando incomincia la notte.
Volendo fornirti di un mezzo di trasporto scegli il tuo bue. Esso valicherà senza stancarsi quaranta monti.

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