cartina Marche

GEOGRAFIA

 

posizione

Le Marche sono situate al centro della penisola italiana e si estendono su una superficie di 9694 Km² compresa tra gli Appennini, che delimitano la regione ad occidente, e il mare Adriatico che la bagna ad oriente. Con i suoi 504 Km di confini e 173 Km di costa (9694 Km²),pari al 2,3 per cento del territorio italiano compreso tra il corso dei fiumi Conca e Marecchia al nord, e dal fiume Tronto a sud. Le marche sono una regione "alta"; il 31 per cento del suo territorio è considerato montano, il 68 per cento collinare, e la parte pianeggiante, lungo il corso dei fiumi e lungo la costa, copre appena il 10 per cento della superficie. Le Marche sono anche una regione geologicamente "giovane" e quindi ancora in corso di assestamento; per questo si susseguono spesso molti terremoti. Eppure, nella sua uniformità, Il territorio delle Marche possiede elementi atipici che ne fanno una delle regioni più particolari dell'intera penisola, costellata da microambienti che mutano repentinamente.

Il territorio

Il territorio marchigiano si presenta suddiviso in tre fasce molto ben distinte che lo attraversano longitudinalmente: la fascia montana, quella collinare e quella costiera. Le prime due occupano quasi il 90 per cento dell'intero territorio regionale, mentre il restante 10 per cento tocca alla fascia costiera. La pianura è quasi inesistente e limitata alle località balneari; le colline, infatti, arrivano quasi ad affacciarsi sul mare per gran parte dei 173 Km di costa. Il binomio mare-collina assume connotati molto forti, quasi selvaggi, nel caso del monte Conero, una massa calcarea che si staglia sulla costa nei pressi di Ancona. La fascia appenninica è caratterizzata da due dorsali quasi parallele situate a nord e a sud della regione. La prima è dominata dai monti Catria  e Nerone; la seconda assume caratteri tipicamente alpini ed è situata a cavallo tra le provincie di Ascoli Piceno e Macerata. Su quest'ultima dorsale si trovano le cime più elevate dell'intera regione: il monte Vettore (2478m), il monte Porche, la cima del Redentore, il picco del Diavolo, il monte Sibilla, il Pizzo Berro e il monte Priora, che superano i 2000 metri. Tra le due dorsali si estende una fascia collinare che raramente supera l'altezza di 500 metri. Dal mare fino agli Appennini si sviluppa poi un ampia fascia collinare che presenta un andamento piuttosto uniforme.

Secondo criteri geografici, le Marche possono essere distinte in tre zone sub-regionali:

·         Marche settentrionali, che coprono il gruppo di valli dal Foglia al Rubiano.

·         Marche centrali, che coprono il gruppo delle valli dall'Esino al Chienti

·         Marche meridionali, che coprono il gruppo delle valli dal Tenna al Tronto

I rilievi risultano intervallati dal corso dei fiumi e così, nella loro direzione generale da sud-ovest e nord-est, appaiono quasi perpendicolari alle dorsali montuose. La lenta deposizione fluviale, specialmente nella parte media ed inferiore dei corsi, diede origine ad una serie di pianure alluvionali.

 

spiaggia di San Benedetto del Tronto

Elegante e frequentato centro balneare, con lungomare ombreggiato da palme e oleandri e una spiaggia sabbiosa che si allunga per oltre due chilometri e mezzo.

colline pesaresi

Coltivazioni di uva nelle colline pesaresi

monte Vettore

Costituita prevalentemente da rocce calcaree, raggiunge la massima elevazione nel monte Vettore (2478 m), che sovrasta il lago Pilato, situato a un'altezza di 1949 m.

fiumi e laghi

Fiumi e torrenti di varia lunghezza solcano le valli marchigiane, seguendo un percorso parallelo pressochè analogo da sud-ovest a nord-est, che trae origine dai rilievi montuosi della dorsale appenninica del versante marchigiano e sfocia nel mare Adriatico. Le valli modellate dall'azione incessante dei fiumi rivestono da sempre grande importanza per le popolazioni marchigiane: qui si sono sviluppati gli insediamenti umani e produttivi più importanti. Nel territorio compreso tra i due fiumi che disegnano i confini, naturali e amministrativi delle Marche, il Foglia (lungo 135 Km), il Tronto (115 Km), sono ubicati il Metauro (120 Km) e gli altri corsi d'acqua minori, il Cesano, l'Esino, il Musone, il Potenza, il Chienti, il Tenna e l'Aso.

Se i fiumi caratterizzano il territorio regionale, molto meno marcata è la presenza di laghi che presentano la massima espressione nel lago di Pilato, di origine glaciale, situato alla quota di 1954 metri. Gli altri laghi marchigiani di dimensioni abbastanza ridotte, hanno origine artificiale; i laghi Grazie  e di Caccamo. In  posizione suggestiva, hai piedi dei Sibillini, è situato il lago di Fiastra; nell'ascolano vi sono il lago di Talvacchia, nel pesarese il bacino del Furlo, il lago di Andreuccio e quello di Villagrande.

 

costa

L'influenza del mare e' limitata alla fascia litoranea, accomunata ormai da anni, anche dalla massiccia attività del turismo estivo e balneare, e le Marche sono essenzialmente una regione rurale, di monti e di colline piuttosto che in una regione marittima, ma è altrettanto vero che il mare è profondamente radicato nella vita e nel lavoro delle popolazioni che vivono lungo la costa.

I 173 Km di costa disseminate di numerose stazioni balneari che dal secolo scorso sono frequentate  mete turistiche, presentano un andamento piuttosto eterogeneo con alternanza di scogli, sassi e sabbia fine.

Dal nord si ha man mano la sensazione di trovarsi in ambienti diversi; Gabicce Mare si affaccia su un breve tratto di spiaggia sabbiosa, che nel volgere di pochi Km si interrompe per cedere il passo al promontorio di Gabicce Monte e alle sue caratteristiche spiaggie brevi e agli anfratti rocciosi. In prossimità di Pesaro la costa ridiventa ampia e sabbiosa; nei circa 70 Km che dividono Pesaro da Ancona sabbia e sassi tornano ad alternarsi. Immediatamente a sud di Ancona il promontorio del Conero interrompe la linearità della costa; il paesaggio subisce una trasformazione radicale assumendo connotati aspri e fortemente suggestivi con insenature e piccole baie per una ventina di Km. Il Conero divide in due tratti la costa, a sud del promontorio il litorale riacquista la sua uniformità fino a San Benedetto del Tronto, città che segna il confine con l'Abruzzo. Anche in questo tratto il litorale è contraddistinto da un ampia spiaggia vellutata e finissima interrotta in alcuni punti dalla presenza di ghiaia.

Tutto il territorio marchigiano riveste un notevole interesse scientifico in relazione all'età, alla struttura e alla composizione delle rocce. Sotto questo profilo vanno considerate la speleologia e le attività legate allo studio dei fenomeni carsici. Esempi significativi sono le maestose grotte di Frasassi, le grotte del monte Nerone. A seconda della varietà e della permeabilità delle formazioni rocciose le acque sotterranee si scavano strade, formano caverne e poi se ne vanno per altre direzioni. Le grotte di Frasassi presso la vecchi abbazia di san Vittore delle Chiuse, è uno degli esempi più belli di questo lavoro sotterraneo delle acque, con la loro Grotta Grande del Vento alta 120 metri e le gallerie che si estendono per Km con manifestazioni carsiche stupefacenti e sempre diversi.

 

spiaggia di Gabicce Mare grotte di Frasassi - Genga

clima

Regione molto eterogenea dal punto di vista della conformazione territoriale, le Marche non hanno un clima uniforme. La temperatura media varia dai 14 ai 16 ° C considerando i 3-8° C del mese di gennaio e i 21-26°C di luglio. Sono le tre zone climatiche: interna, in corrispondenza della dorsale appenninica, costiera, relativa al litorale adriatico e quella collinare, tipica dell'ampia fascia che collega le montagne al mare. L'intera regione è esposta a venti di notevole intensità, la cui penetrazione è favorita dalla non eccessiva altezza delle cime, soprattutto all'interno quando soffiano quelli provenienti dal nord-est (la bora); più moderati quelli estivi.

 

paesaggio rivierasco

 

FRASASSI

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