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Colli AmineiCapodimontePiazza Dante: fondi congelati, si ribellano residenti e commercianti
Frena il Metrò dei Musei "Colpo a turismo e pendolari"
PAOLO RUSSO
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Linea 9, congelati cinquecento miliardi e cinque chilometri di metropolitana. Scompare dalla cartina l'angolo retto che unisce il Museo Archeologico, Capodimonte e i Colli Aminei, o volendo, rimarrà tratteggiato almeno per un altro anno. Un giro di vite, slitta il cofinanziamento: il governo stralcia la propria quota di fondi, e altrettanto è costretto a fare il Comune nella propria manovra di bilancio. Per far partire i lavori occorrevano circa 540 miliardi, ma a fine anno e in vista della Finanziaria, si scopre che un piatto della bilancia è vuoto (quello che doveva riempire palazzo Chigi con 321 miliardi) e automaticamente si svuota anche l'altro, con i 214 miliardi che il Comune aveva previsto di spendere per il Metrò dei due Musei. Brusca frenata, e impatto frontale: mai come in questo caso un progetto colpisce duro residenti e commercianti. Quelli di piazza Dante, ad esempio, che aspettano (prima di Natale) di riconquistare l'intera area davanti al convitto nazionale liberata dal cantiere del metrò prima dell'apertura della stazione (a fine gennaio), puntavano molto se non tutto, proprio sulla linea 9 della nuova metropolitana, un vettore turistico con il collegamento tra i due musei, ma che collega anche piazza Dante ai Colli Aminei, alla zona ospedaliera, lungo la stessa direttrice che oggi registra linee di bus sovraffollate, l'unica dove continua ad essere efficace l'uso del «taxicollettivo».
I commercianti dell'area ToledoSpirito Santo sono sul piede di guerra. La notizia del congelamento del progetto, nonostante tra qualche mese il Comune riproverà a finanziarlo, «è stata un colpo basso». «Sconcertante», dice il presidente del centro commerciale Renato Tarallo. «Il governo con i suoi ministri che vogliono traforare l'Italia, decidono di bloccare un tratto fondamentale del metrò, nella zona turistica di Napoli. Ma quello che più è grave: nessuno si ribella, nessun partito interviene, nessun intellettuale. Parlo di tutti i partiti, della stessa Ascom... Possibile che questa cosa passi sotto silenzio?». Ma intanto il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Francesco Bianco respinge le accuse e chiarisce: «il governo non c'entra, è colpa delle amministrazioni che non hanno cantierato in tempo l'opera», mentre l'assessore Enrico Cardillo è fiducioso, «ci sono le possibilità per sbloccare il finanziamento».
La Linea 9 rimane un segmento fantasma nel disegno complessivo delle reti su ferro napoletane e regionali, ma intanto «non registrano ostacoli altri importanti opere», dice l'assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta, che appena la scorsa settimana ha dato via libera a 190 miliardi per le metropolitane. Analogo cofinanziamento. Per la tratta Centro DirezionaleCapodichino, ad esempio, sono stati stanziati 83 miliardi. |
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