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I cittadini accusano: "Sarà un'altra incompiuta". I lavoratori: "No, è una battaglia vinta" TRASPORTI
Ltr, scontro sindacaticomitato
PATRIZIA CAPUA
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Abolizione della Stazione Plebiscito, del collegamento con piazza Sannazzaro, del raccordo interno con la stazione di Mergellina delle Fs, «tratta funzionale» fino a San Pasquale, per mancanza di fondi per il completamento fino a piazza Municipio. L'ultima versione corretta del progetto per la Linea 6 Metropolitana, piazzale TecchioMunicipio, oltre alle preoccupazioni per i possibili cedimenti agli edifici sulla rotta della galleria nella conca di Chiaia (smentite dai progettisti nell'intervento che pubblichiamo), rivelerebbe vistose incongruenze anche sul fronte costibenefici. I cittadini riuniti in comitato, che giudicano il progetto dannoso, inutile e costoso, non indietreggiano e tornano alla carica. Timori e domande: «Tratta funzionale, ma a che?», e ancora: «Sarà un'altra grande incompiuta?». Ma i sindacati contrattaccano. Per Giuseppe Sannino della FilleaCgil «la ripresa dei lavori della Linea 6 è stata il coronamento di una battaglia del sindacato confederale» e si dice contrario al «tormentone sulla presunta inutilità» dell'opera, «senza nessun rispetto per la storia di questa vertenza». Il Cipe ha deliberato il via al finanziamento di 219 miliardi sul totale, incrementando la quota statale dal 50 al 60 per cento.
Il progetto della Linea tranviaria rapida Piedigrotta San Giovanni a Teduccio, era un percorso di 20 chilometri e 35 stazioni. Costo totale 365 miliardi di lire. Si era all'inizio degli anni '80. L'opera s'inabissò nella tempesta giudiziaria di Tangentopoli. Nell'ottobre del '99 con delibera n. 3650 la giunta comunale di Napoli recupera il progetto, lo ribattezza Linea 6 Metropolitana «MostraMunicipio», costo complessivo 850 miliardi e 735 milioni. Il ministero dei Trasporti due mesi dopo invita l'amministrazione comunale a contenere i costi. È l'Ansaldo Trasporti, concessionaria dell'opera, ad rivisitare il piano. Viene depennata la stazione Plebiscito, perché non presenta più un'adeguata domanda da parte dell'utenza. Il progetto definitivo, con la realizzazione di una prima tratta funzionale «Mostra San Pasquale», viene approvato ai fini del finanziamento della legge 211/92, per complessivi 365 miliardi di lire.
«Abolendo la stazione Plebiscito, che era l'unica a differenziare la ex Ltr in maniera sostanziale dal percorso del vecchio tram e a consentire una eventuale maggiore penetrazione nel centro della città (Palazzo Reale, San Carlo, via Toledo, Quartieri Spagnoli), l'opera appare ancora più inutile e vana. Da piazzale Tecchio c'è già il collegamento della metro e della Cumana che s'intersecano con le funicolari del Vomero e la futura Linea 1 di via Diaz, piazza Cavour e piazza Garibaldi. Non si dice, poi, che da piazza Municipio in avanti il tram continua la sua corsa in superficie. Cosa aggiunge, dunque, una linea in sotterranea che ripercorre quella del vecchio tram, ai trasporti della città?». |
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