05/02/2006
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Ecco la nuova uscita del metrò collinare

CRISTIANO TARSIA Un bacino di diecimila persone in più servite dalla linea 1. Si allarga ancora il metrò di Napoli. Stavolta non viene inaugurata una nuova fermata, ma una nuova uscita, quella di via dell’Erba, collegata con scale mobili e tapis roulants alla stazione di Montedonzelli, quartiere Arenella. Prima c’era un parcheggio dei container post-terremoto. Adesso, come sempre sta accadendo con la costruenda metrò, l’area è stata sottoposta a riqualificazione urbanistica. E allora ecco un nuovo campo gioco per i ragazzi del quartiere, scivoli e giostre per i più piccoli, un campo di pallacanestro e/o pallavolo, una pista di pattinaggio, un’area giochi ed un'area ristoro. Nei pressi della stazione è previsto anche un parcheggio di tre piani interrati con una capacità di circa 300 posti auto ed un’area commerciale. Alla cerimonia di inaugurazione ieri mattina hanno preso parte il governatore Antonio Bassolino, il sindaco Rosa Russo Iervolino, il vicesindaco Rocco Papa, l’assessore alle risorse strategiche Enrico Cardillo e il presidente nazionale dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, oltre al presidente della circoscrizione Arenella, Alberto Patruno. «Facciamo un ulteriore passo avanti notevole nella decongestione del traffico di Napoli - ha detto il sindaco Iervolino - e quindi un miglioramento della vivibilità in città. Si tratta di un fatto importante per i cittadini del Vomero e non solo quelli del Vomero». «Nei nostri cinque anni di amministrazione sono state aperte 5 nuove stazioni, con 5 seconde uscite e sono stati realizzati altri 5 chilometri di rete», ha aggiunto il primo cittadino. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Bassolino. «È un nuovo passo in avanti di questa che la più grande opera pubblica che si fa in Italia - ha detto invece il presidente della Regione Antonio Bassolino - opere che diventano anche occasione per una importante qualificazione urbana». La Iervolino ha fatto anche il paragone con Torino, il cui metrò veniva inaugurato proprio ieri mattina. «Napoli è un bel po’ più avanti rispetto a Torino. La nostra metropolitana funziona da tempo e benissimo. La nostra è una metropolitana dell’arte e ben presto diventerà anche una metropolitana dell’archeologia, e tutto sommato confermandosi una metropolitana capace di servire anche le comunità che sono fuori dalla cinta urbana vera e propria del Comune, ma che fanno parte della metropoli». «Il metrò porta riqualificazione urbanistica - ha aggiunto Papa - e vivibilità». Patruno ha sottolineato la funzione sociale «della nuova uscita, punto di riferimento per i ragazzi del quartiere». Anche qui c’è un’opera d’arte. Sulla scorta di un progetto elaborato dall’associazione Creative Network of Peace, che utilizza una serie di disegni eseguiti da bambini di tutto il mondo, a ridosso del muro perimetrale della cabina di trasformazione Enel è stato realizzato un mosaico formato da tessere policrome cotte ad alta temperatura, dal titolo Muro della Pace. Con i proventi della realizzazione, l’associazione tedesca ha finanziato alcuni programmi Unicef.