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La maggioranza approva il bilancio, ma resta divisa sul Giranapoli La decisione dopo 20 ore di dibattito in consiglio. Il Polo abbandona l'aula al momento del voto il palazzo e la città
Bus, slitta l'aumento del biglietto


OTTAVIO LUCARELLI

PASSA all'alba il bilancio 2002 del Comune di Napoli, il primo del sindaco Iervolino. Alle 5.30, dopo una maratona di venti ore, il Polo esce dalla Sala dei Baroni e il centrosinistra vota compatto, ma tutti sono stremati e slitta inevitabilmente l'aumento da 77 centesimi ad un euro del Giranapoli da novanta minuti. Un'altra battaglia solo rinviata. Un aumento contestato non solo dal centrodestra ma anche da Verdi, Rifondazione e dal consigliere dei comunisti italiani Mario Esposito che chiede una «verifica di maggioranza e qualche ritocco per rafforzare la giunta».
Aumento che resta comunque tra gli obiettivi della maggioranza. «È l'unico annunciato per il 2002 - chiarisce Rosa Russo Iervolino - all'interno di un bilancio che conferma gli investimenti per le politiche sociali e per lo sviluppo delle aziende che devono essere sempre più competitive sul mercato per potersi poi sganciare dal Comune».
Una maratona che continua nel corso della giornata tra inaugurazione del metrò a piazza Dante e fiaccolata anti terrorismo dove il sindaco ritrova in serata l'assessore alle finanze Cardillo, l'uomo che nella notte era riuscito a chiudere il braccio di ferro con il Polo costruendo una mozione di accompagnamento al bilancio votata all'unanimità. Mozione che ricalca i rilievi e i suggerimenti dei revisori dei conti sulla scarsa capacità del Comune ad incassare i tributi e sulla necessità di vendere il patrimonio non utilizzato e mettere le aziende sul mercato. Mozione che aggiunge un piano di interventi in alcuni quartieri della città, tra centro storico e periferie. Documento su cui hanno trattato nella notte soprattutto Ds e Margherita.
«È di straordinario valore politico - sostiene Enrico Cardillo - aver votato all'unanimità un testo che diventa il punto di riferimento per migliorare le nostre politiche di bilancio. Particolarmente importante è l'ordine del giorno sulle politiche sociali che sottolinea il profilo di una città solidale e vicina a chi è in affanno, a partire dalla riconfermata volontà di proseguire il reinserimento occupazionale dei lavoratori socialmente utili. Ora ci sono le risorse e le premesse per proseguire nel patto stretto con i napoletani».
Ma il patto non convince del tutto il centrodestra che, votata la mozione di accompagnamento, è uscito dall'aula annunciando che ricorrerà alla Corte dei conti.
«Dopo nove anni di allegra gestione da parte delle giunte di centrosinistra - afferma Nino Funaro della nuova Dc - siamo arrivati al tracollo finanziario. Nelle prossime ore daremo mandato ai nostri legali per ricorrere alla giustizia amministrativa perseguendo l'amministrazione comunale in tutti i gradi di giudizio, dal Tar al Consiglio di Stato, dalla Corte dei conti e al ministero degli Interni».
D'accordo il capogruppo di Forza Italia Pietro Mastranzo: «Un bilancio strutturalmente inattendibile, poco veritiero e per nulla trasparente. Il nostro contributo, comunque, c'è stato e non solo con l'emendamento votato quasi all'unanimità che congela la sosta gratuita per i residenti all'interno delle strisce blu. Un altro traguardo significativo è l'impegno del Comune a istituire ventuno sportelli Informagiovani per indirizzare i giovani su diverse tematiche, soprattutto quelle riguardanti il lavoro».
Passa il bilancio ma il Comune non va in vacanza e, dopo il metrò, riparte dalle periferie. Oggi alle 12 in sala giunta il sindaco e l'assessore Paride Caputi presentano il bando per realizzare a Scampia la Piazza della solidarietà.
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