27/01/2005
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L’INTERVISTA
Silva: «Toledo, Municipio e Borsa tre nuove stazioni entro il 2008»


«Vedrete, la metropolitana di Napoli sarà capace di trasportare mezzo milione di persone al giorno. Ora siamo a centomila, ma l’aumento sarà esponenziale con l’apertura delle altre stazioni». Giannegidio Silva è il presidente di Metropolitana di Napoli, la società che sta lavorando «nella più grande opera pubblica in Italia, con una decina di cantieri aperti contemporaneamente». Presidente, i napoletani convivono con i cantieri ormai da anni. «So che la gente è giustamente preoccupata. Ma stiamo forzando i tempi perché entro il 2008 apriremo tre stazioni, Toledo, Municipio e Borsa, e dopo completeremo il cerchio sino alla stazione centrale e a Capodichino. Vedrete, Napoli cambierà radicalmente, e in meglio». Ora i lavori come stanno procedendo? «Siamo rimasti fermi tanto tempo al Duomo e a Municipio per i ritrovamenti archeologici. Da dicembre abbiamo ripreso a scavare, così come stiamo lavorando all’altezza dell’aeroporto. Non ci saranno altri intoppi, del resto in questi anni abbiamo dimostrato di saper fare le cose, dando ai napoletani una struttura che funziona direi egregiamente». Verranno aperte altre stazioni dell’arte? «Innanzitutto a marzo si apriranno il tunnel di collegamento tra stazione e Museo Archeologico e la ristrutturata Vanvitelli, fermata molto bella, con le opere di Mario Merz. E poi tutte le prossime stazioni saranno d’arte. Anzi, per il Duomo posso dire che ristruttureremo il tempio che abbiamo trovato e lo ingloberemo nella stazione. Sarà molto suggestivo. E non è l’unica novità». A piazza Municipio come procede? «Lì c’è anche la linea 6 dell’Ansaldo, per la quale noi ci occupiamo delle opere civili. Si sta procedendo con ordine. Oltre a costruire un’opera complessa nel sottosuolo ci siamo preoccupati di progettare un dispositivo di traffico per tutto il tempo del cantiere, con le varie fasi di sviluppo. Starà poi all’amministrazione comunale decidere di applicarlo». Insomma i napoletani possono dire addio alle auto? «Ormai tutta la filosofia italiana, ed europea, va in questo senso. Non abbiamo avuto difficoltà a reperire i fondi proprio perché si privilegia il trasporto su ferro. Napoli poi ha una connotazione urbanistica particolare, strade piccole e vecchie. La metropolitana è proprio quello che ci vuole». c.t.

Giannegidio Silva