29/07/2006
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INTESA REGIONE-RFI. L’ANTITRUST: NESSUN CONFLITTO DI INTERESSI PER L’EX MINISTRO LUNARDI
Metrò, cinque nuove stazioni
Ventotto milioni di euro per gli studi di fattibilità

Il giorno dopo la firma del protocollo d’intesa per il potenziamento della linea Napoli-Bari, ecco un nuovo accordo per ammodernare la rete ferroviaria campana. L’amministratore delegato di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, gruppo Fs), Mauro Moretti, e il presidente della Regione, Antonio Bassolino, hanno firmato un accordo per la realizzazione di sei studi di fattibilità e progetti e di cinque nuove fermate del sistema di metropolitana regionale, per un investimento complessivo di circa 28,5 milioni di euro. Alla firma era presente anche l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta. La Regione si impegna a finanziare cinque nuove fermate: 5 milioni per una nuova uscita della stazione di Gianturco della linea 2, a servizio del Centro direzionale di Napoli; 5 milioni per la stazione a servizio del nuovo porto di Marina di Stabia a Castellammare; 10 milioni per due nuove fermate a servizio del polo produttivo di Marcianise; 5 milioni per una stazione nel polo produttivo di Nola. Altro importante risultato dell’accordo è il via libera da parte di Rfi al progetto della stazione di interscambio «Vesuvio Est» tra la linea ad alta capacità a monte del Vesuvio e la Circumvesuviana (stanziato un milione). Da Regione ed Rfi arriveranno inoltre: un milione per progettare la bretella tra la Cancello-Sarno e la Napoli-Cancello; 750mila euro per per la riqualificazione della linea Mercato San Severino-Avellino-Benevento; 200mila euro per progettare un sistema metropolitano sulla tratta della linea storica Fs Napoli-Torre Annunziata; 360mila euro per lo studio di fattibilità per la riqualificazione della linea ferroviaria Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano. In tema di metropolitana, si chiude intanto il caso Lunardi: ieri l’Antitrust ha stabilito che l’ex ministro «non ha violato la legge sul conflitto di interessi» con la delibera Cipe che ha approvato i lavori di ampliamento della linea 6.