INDICE EDIZIONI | Giovedì 12 Dicembre 2002 |
PAOLO MAINIERO
«Chi semina raccoglie», esordisce il
sindaco e il raccolto di cui parla Rosa Russo Iervolino
sono le due nuove uscite che arricchiranno la rete della
metropolitana. Piazza del Gesù e largo Montecalvario le
prossime tappe della sotterranea napoletana, due luoghi
emblematici, il primo nel cuore antico della città, il
secondo nel pieno dei Quartieri Spagnoli. La doppia novità
è stata annunciata ieri dal sindaco e dal suo vice Rocco
Papa subito dopo una giunta straordinaria che ha approvato
dieci delibere, nove riguardanti la linea 1 del metrò, la
decima la linea 6, la Municipio-Campi Flegrei. Peraltro, il
prossimo 20 dicembre, a sostegno di queste opere e del
completamento dell’intera linea 1 (il metrò di Napoli
rientra tra le opere «strategiche» della legge Obiettivo)
il Cipe destinerà altri 180 miliardi delle vecchie lire,
che si aggiungeranno ai 1150 già previsti. Altri 800
miliardi saranno invece destinati al completamento della
linea 6, completamento previsto entro il 2011. «L’accordo
col Cipe - spiega il sindaco ricordando un incontro romano
col ministro Lunardi la scorsa settimana - è stato già
concordato politicamente». E lo stesso Lunardi, ieri,
confermava: «Nessuna incertezza, le 21 opere strategiche
previste nel programma Cipe devono partire». Insomma,
nessuna sorpresa, i soldi arriveranno ed entro il 2006,
ribadisce Papa, sarà completato il tratto Garibaldi-Dante,
per quanto lo stesso vicesindaco debba rilevare che la
necessità di tutelare il contesto archeologico su cui
insistono i lavori potrebbe rallentare le operazioni di
scavo e dunque la consegna dell’opera. «Napoli è città
ricca di storia - osserva Papa - e abbiamo il dovere di
mettere a disposizione dei cittadini il suo patrimonio
storico. Ciò potrebbe creare qualche variazione sulla
tabella di marcia, ma l’impegno resta di finire entro il
2006».
La scelta di creare due nuove uscite in piazza
del Gesù e in largo Montecalvario risponde a una precisa
filosofia che sin dall’inizio dell’opera accompagna la
realizzazione del metrò, e cioè quella di abbracciare e
coinvolgere quanti più quartieri possibile nel progetto. In
piazza del Gesù si arriverà dalla stazione Dante attraverso
un tapis roulant che porterà turisti e cittadini
direttamente, parole di Papa, in quel «museo a cielo aperto
che sono i Decumani». La stazione Toledo sarà invece il
terminal di largo Montecalvario: prima in tapis roulant e
poi in ascensore si entrerà nel cuore di uno dei quartieri
più popolari della città dove la presenza del metrò
assumerà anche un significato sociale. Sui tempi di
realizzazione prevale invece la prudenza: di certo, saranno
più lunghi quelli per Montecalvario non fosse altro perché
la stazione Toledo non è ancora ultimata.
Un altro
punto importante del «pacchetto metrò» riguarda la
sicurezza. «Stiamo costruendo la metropolitana più sicura
d’Europa», annuncia Papa. In particolare, memori della
tragedia del Monte Bianco, è stato studiato un sistema di
aereazione in grado di creare, in caso incendi e fumi
tossici, compartimenti stagni virtuali le cui pareti non
sono fisiche ma garantite dai flussi di ventilazione
forzata.