I TRASPORTI
DEL FUTURO
FRANCESCO VASTARELLA
Quattrocentosessanta miliardi: 190
della Regione, 270 dello Stato. Una valanga di danaro per
sei progetti di primaria importanza nel sistema dei
trasporti pubblici campano: metropolitana collinare di
Napoli, Alifana, metropolitana Salerno-Pontecagnano,
ascensore tra Circumflegrea e metrò a Napoli, ecobus per il
centro storico di Avellino, raddoppio della
Circumvesuviana. In ogni caso, opere strategiche per la
rete della cosiddetta metropolitana regionale, che per ora
è solo abbozzata e continua ad avere il suo fulcro nel
capoluogo, sebbene la sua funzione fondamentale sarà svolta
nell’hinterland e nelle altre province per fermare
all’origine il flusso di mezzi privati che converge su
Napoli. Con la delibera della Giunta regionale approvata
due giorni fa vengono ripartiti i fondi per progetti in via
di realizzazione o da avviare. È la quota del 40 per cento
a carico della Regione che prende forma con questo atto e
mette in moto l’intero finanziamento.
Nel mese di
aprile, infatti, erano stati ripartiti i primi fondi,
quelli del ministero dei Trasporti previsti dalla legge per
le metropolitane. La Regione, invece, attinge dal Por
2000-2006, piano operativo regionale, e sui cosiddetti
finanziamenti Apq (accordo di programma quadro). «Tutti gli
interventi previsti - spiega Ennio Cascetta, assessore
regionale ai Trasporti, firmatario della delibera - sono
coerenti con il progetto di metropolitana regionale che
stiamo sviluppando. Per la prima volta, poi, sarà la
Regione ad approvare i progetti esecutivi e ad affiancare
le amministrazioni locali per velocizzare l’andamento
dell’iter. I finanziamenti dello Stato - puntualizza
l’assessore Cascetta - hanno avuto il via libera grazie
alla disponibilità espressa per la copertura con contributi
propri della quota di risorse eccedente». Vediamo dunque in
che cosa consistono gli interventi e che ruolo avranno
nell’ambito regionale.
Linea 1 e Alifana
Gli 83
miliardi e mezzo investiti dalla Regione, che si aggiungono
ai 125 assegnati dallo Stato serviranno a realizzare il
braccio che va dal Centro direzionale di Napoli
all’aeroporto di Capodichino. Obiettivo, avvicinare due
zone della città, mettere in rete stazione ferroviaria
centrale e city airport, completare il cerchio della linea
1 della metropolitana di Napoli, che oggi arriva da piazza
Vanvitelli (presto da piazza Dante) a Scampia e che qui
avrà il suo primo punto di interscambio con l’Alifana, la
ferrovia da anni in costruzione, più volte bloccata al
punto che sei mesi fa il presidente della Giunta, Antonio
Bassolino, la ribattezzò «opera scandalo».
Ascensore
Definendolo semplicemente ascensore si
rischia di banalizzare un’opera che invece è fondamentale
per i pendolari che potranno così utilizzare linea 1 della
metropolitana di Napoli e Circumflegrea in uno dei punti
più affollati del capoluogo, piazza Quattro Giornate e via
Cilea. All’altezza di questa stazione, infatti, i
passeggeri potranno scendere e andare alla stazione della
Circumflegrea (che passa a una quota inferiore, e
raggiungere i comuni flegrei, zone centrali come Montesanto
o i quartieri occidentali di Napoli. Anche per questo lo
Stato punta 46 miliardi e la Regione 31 per realizzare
cunicoli e stazioni.
Vesuviana e tram
Per il
raddoppio, in penisola Sorrentina, del tratto
Pioppaino-Castellammare della Circum 61 miliardi: opera
attesa da anni. Venticinque miliardi e mezzo si spenderà
per il tram che va da piazza Nazionale a Napoli
all’Emiciclo nelle vicinanze del cimitero di Poggioreale.
Infine, 54 miliardi per la metropolitana di Salerno, che va
da località Arechi a Pontecagnano e 48 miliardi per il
sistema di ecobus e bus elettrici nel centro di Avellino.