IN CARROZZA DA VANVITELLI
AL MUSEO. GIOVEDÌ L’INAUGURAZIONE
«Il metrò? Cambierà trasporti e
costumi»
Duecentomila
utenti in più: l’assessore Cascetta descrive la rivoluzione
sotto la città
Napoli batte Parigi. Non solo per la sua storia e la sua
bellezza. Anche per la metropolitana che per i parigini è
un monumento nazionale alla grandeur. A sentire l’assessore
regionale ai Trasporti Ennio Cascetta, che oltre ad
amministratore è esperto e studioso del settore, da qui a
dieci anni sarà difficile riconoscere le strade della
città. Perchè il traffico, assicura «sarà dimuito del 50%
ed il 70% dei napoletani vivrà e lavorerà a a cinquecento
metri da una fermata del sistema integrato di
metropolitana». Ed il paragone con Parigi? «Se si fa la
proporzione fra numero degli abitanti - dice Cascetta - e i
chilometri per persona, Napoli sarà nettamente
avanti».
Assessore, non le pare eccessivo?
«Questa
domanda mi conferma che la città ancora non ha ben compreso
quale rivoluzione stia marciando sotto i suoi marciapiedi.
Sotto Napoli si sta scavando un’altra città. Ed io non ho
tema di alcuna smentita quando dico che, entro il 2011,
Napoli avrà una rete di metropolitana migliore di quello di
qualsiasi altra città europea. Inclusa, ovviamente, Parigi.
L’inaugurazione del tratto piazza Vanvitelli-Museo è il
tassello di un mosaico che si completerà, per tappe, entro
dieci anni».
Possiamo indicare le tappe ed i tempi di
quella che lei chiama «una rivoluzione»?.
«Entro il
2001 si prevede il completamento della tratta Dante. Entro
il 2004 del tratto che da Piscinola passa per Capodichino
ed arriva all’aeroporto. Entro il 2010 esisterà il grande
anello. Ossia un’unica grande metro circolare che andrà da
Piscinola a Piscinola, passando per il Policlinico, il
Cardarelli, il Vomero, Via Cilea, Salvator Rosa, Mater Dei,
piazza Dante, via Diaz, piazza Municipio, piazza della
Borsa, la stazione Garibaldi, il centro direzionale e
l’aeroporto».
Un anello ferroviario in città che
dovrebbe trasportare, si prevede, duecentomila passeggeri
al giorno. Con il sistema integrato a regime la previsione
è più d’impatto. Oltre seicentomila passeggeri al giorno.
Ma c’è anche una previsione sul breve periodo. La tratta
Museo, di prossima inaugurazione, già dovrebbe far sentire
i suoi effetti come un salasso sul traffico congestionato
della zona. Ci sarà un primo periodo di esercizio
provvisorio. Le corse saranno più rade e limitate a piazza
Vanvitelli. Poi, con l’apertura della stazione di piazza
Dante - i tempi, dice Cascetta, sono in via di definizione
- la gente comincerà ad apprezzare i vantaggi della metro
cittadina. Ci vorranno altri 5 anni per vedere finito il
tratto da piazza Garibaldi, via Diaz, piazza Borsa, piazza
Municipio. I lavori, appena cominciati, sono già
interamente finanziati. I tempi dipenderanno dalle
difficoltà. Il tipo di terreno che si incontrerà o
eventuali reperti archeologici. Ma nel 2005, senza
aspettare la Napoli che surclassa Parigi, la rete dei
trasporti dovrebbe avere già cambiato faccia.
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La stazione di Salvator Rosa