L’ASSESSORE PRC
Parla da ”veterano” della Giunta di Palazzo San Giacomo,
dice l’assessore Raffaele Tecce, e non solo da
”rifondatore”: con uno sforzo maggiore il rincaro-bus
poteva essere evitato.
È per questo che non ha
partecipato alla riunione di Giunta?
«No. Non ho votato
perché sono fuori città per partecipare a un convegno
dell’Anci sul commercio Anci, un’assenza programmata da
tempo che il sindaco conosceva visto che le ho inviato una
lettera: dunque, nessuna fuga. D’altro canto la Iervolino
conosceva il mio pensiero che le avevoi espresso faccia a
faccia».
E qual è?
«Comincio dalla
fine».
Prego.
«Abbiamo apprezzato la duplice scelta
di confermare anche nella manovra suppletiva di bilancio la
spesa per le politiche sociali e un accantonamento, almeno
per ora, della discussione sulla privatizzazione delle
aziende speciali. Perciò ribadiamo piena fiducia al
sindaco».
Il problema allora dov’è?
«Obiettivamente
l’aumento delle tariffe Anm attacca i cittadini più deboli.
Per questo noi di Rifondazione non ci sentiamo vincolati ad
appoggiarla in Consiglio: è ingiusta e sbagliata, anche
alla luce dei dispositivi di limitazione al traffico delle
auto private. D’altro canto anche l’entità di ciò che si va
a recuperare lascia intuire che si poteva operare in altro
modo. E ve lo dice un assessore ”anziano” della
Giunta».
Come?
«... bisognava avere un’altra
sensibilità politica: non è un pezzo di welfare anche
quello?».
cor.cas.