INDICE EDIZIONI Mercoledì 19 Dicembre 2001

BERLUSCONI, BASSOLINO E LUNARDI FIRMANO L’ACCORDO-QUADRO PER LA CAMPANIA

ANTONIO TROISE
Infrastrutture, la Campania cambia marcia. Interventi ad hoc per il risanamento del sottosuolo, progetti per fare fronte all'emergenza idrica. E, poi, strade, autostrade, la ristrutturazione della Salerno-Reggio Calabria, il metrò regionale, il potenziamento degli scali marittimi e degli aeroporti, le «piastre logistiche» per i container. Insomma, un pacchetto di opere da 16.690 miliardi in dieci anni, messo nero su bianco nell’accordo-quadro varato ieri pomeriggio a Palazzo Chigi. In calce, le firme del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, del Governatore della regione, Antonio Bassolino e del ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi. Non si tratta dell’ennesimo libro dei sogni, del solito elenco di cantieri destinati a restare delle eterne incompiute. «Questa volte manterremo le promesse», assicura Berlusconi a Bassolino, spiegando che quello campano è il primo «pacchetto di progetti regionali che usufruirà delle nuove norme previste dalla legge obiettivo, approvata qualche settimana fa dal Parlamento». Una vera e propria svolta sul fronte delle infrastrutture dal momento che le opere, di volta in volta individuate, saranno considerate «strategiche» dal governo. Il che, tradotto in soldoni, significa che il progetto sarà realizzato a tappe forzate, by-passando i veti e gli ostacoli burocratici che, in passato, «hanno paralizzato il settore». Ma c’è di più. Perché lo strumento dell’intesa-quadro, aggiunge Bassolino, «consente di impostare in maniera costituzionalmente corretta, e nel pieno rispetto delle nuove norme, il rapporto fra Stato centrale e amministrazioni regionali». Un dialogo che in questo caso, aggiunge il governatore, è andato al di là «di un reciproco sentirsi, e si è tradotto in un accordo che consentirà alla regione di fare un salto di qualità diventando più competitiva ma anche più sicura». Parole che, in qualche modo, chiudono anche la polemica serrata delle scorse settimane quando, da Palazzo San Giacomo, erano partite bordate di fuoco contro il governo Berlusconi, accusato di aver lasciato praticamente sola l’amministrazione comunale a fronteggiare l’emergenza alluvione. Tanto che ora, premier e governatore, si scambiano battute ironiche. «Come vedi in pubblico ci diamo del lei», fa il presidente del Consiglio. «Se vuole, possiamo darci del tu», replica Bassolino. «No, meglio il lei..», scherza il premier.
L’intesa varata ieri prevede un investimento a carico della Campania di 4.840 miliardi. Dalle casse del Tesoro e degli altri enti che saranno via via coinvolti nella realizzazione delle opere, arriveranno non meno di 11.850 miliardi. Almeno un terzo dei fondi dovrebbe essere speso nei primi tre anni, promette Bassolino. E, il ministro Lunardi, ieri, ha assicurato che già venerdì l’elenco dei progetti considerati strategici sarà esaminato dal Cipe. Subito dopo, partirà l’iter previsto dalle nuove norme, che prevedono tempi certi dal progetto preliminare a quello esecutivo: un iter che dovrebbe durare poco più di un anno, prima di passare alla fase realizzativa, affidata nelle mani di un unico general contractor. «Ora che finalmente abbiamo tempi certi sarà molto più facile coinvolgere anche i capitali privati - spiega il presidente del Consiglio - Riusciremo a sbloccare progetti che sono rimasti fermi per molti anni». Non si tratta di opere di poco conto: nel pacchetto che ieri ha ottenuto il disco verde di palazzo Chigi ci sono opere fondamentali sul fronte infrastrutture. Progetti che, assicurano l’assessore all’Ambiente Federico Simoncelli, e quello ai Trasporti, Ennio Cascetta, «consentiranno alla regione di fare un salto di qualità e di accelerare il passo sulla strada dello sviluppo».
Prima di Bassolino, Berlusconi aveva incontrato il primo ministro dell’Afghanistan, Karzai, al quale ha assicurato l’appoggio del governo per realizzare una nuova stazione radiotelevisiva. Ed ora, concludendo la conferenza stampa, non rinuncia alla battuta con il «governatore» campano: «Non avrei mai immaginato di siglare, nello stesso giorno, un accordo così importante con un presidente della Regione dell’altro schieramento politico e per la nascita di Telekabul...»