INDICE EDIZIONI | Martedì 8 Aprile 2003 |
LUIGI ROANO
Una medaglia d’oro a Napoli per il metrò
più bello del mondo. E questa volta il riconoscimento
arriva dalla giuria della Triennale di Milano, presieduta
da Giancarlo De Carlo. L’ambito riconoscimento è stato
attribuito ieri a Napoli nel settore architettura per la
committenza pubblica (ex aequo con la Città della Musica
realizzata a Roma da Renzo Piano). Grande la gioia a
Palazzo San Giacomo da dove trapela anche la notizia che un
altro importantissimo pezzettino di metrò, la stazione di
Materdei, apre i suoi battenti il 4 e 5 luglio. È slittato
quindi di una paio di mesi il battesimo della nuova
stazione che promette di liberare ancora di più dal
traffico il centro storico della città. E questo perché a
luglio è in programma in città il vertice internazionale
dei ministri dei trasporti. che sarà l’occasione per far
conoscere a tutto il mondo l’opera praticamente completa
per quello che riguarda le tratte del centro.
In ogni
caso è la medaglia d’oro a restituire orgoglio e entusiasmo
a Palazzo San Giacomo e anche agli ex amministratori. Fra
questi Riccardo Marone il papà del metrò: «Quando le cose
vengono fatte con impegno e qualità - dichiara Marone, oggi
deputato diessino - si ottengono sempre risultati di
rilievo. Questo premio mi dà una grande soddisfazione visto
che, come tutti sanno, ho sempre considerato il metrò la
mia creatura preferita». Solitamente pacato, Marone è oggi
invece entusiasta così come lo è Rocco Papa, vicesindaco,
assessore all’Urbanistica, da cinque anni ormai in giunta e
che soprattutto ha raccolto il testimone da Marone per la
metropolitana: «La scelta dell’amministrazione - spiega il
vicesindaco - di coniugare mobilità, riqualificazione
urbana, architettura di qualità e arte nella costruzione
della nuova metropolitana trova oggi un ulteriore e
prestigioso riconoscimento».
Papa spiega come sono
maturate certe scelte del Comune: «Le stazioni della Linea
1 della Metropolitana, opera di architetti di fama
internazionale, sono assolutamente uniche non solo perché
arricchite da opere d’arte contemporanea che ne fanno una
novità assoluta, ma anche perché si inseriscono in
altrettanti progetti unitari di recupero e riqualificazione
di intere zone della città. L’ex aequo con
l’amministrazione di Roma per la costruzione
dell’Auditorium di Renzo Piano è un ulteriore motivo di
soddisfazione e di orgoglio». Ma non basta ancora e il
vicesindaco lo sa bene tanto da guardare fin da subito al
futuro. Con l’apertura della stazione Materei ma anche di
altro: «Continueremo sulla strada tracciata in questi anni
nel completamento della rete della metropolitana
realizzando architetture di qualità inserite in progetti
urbani che restituiscano decoro e qualità a vaste aree
della nostra città. Sono convinto che uno degli elementi
fondamentali per questo ulteriore riconoscimento è stata la
stretta e fattiva collaborazione tra l’amministrazione e la
concessionaria Metropolitana di Napoli».