INDICE EDIZIONI Sabato 12 Gennaio 2002

DODICI ANNI DOPO. LA REGIONE EROGHERÀ 180 MILIARDI

LUIGI ROANO
Dopo 12 anni di inchieste e processi e un’intera classe politica che verrà ricordata come quella di tangentopoli, riemerge dalle secche della storia l’Ltr (la linea tranviaria rapida). Doveva essere il fiore all’occhiello della città all’epoca dei mondiali di calcio del ’90, in realtà fu un fallimento. Il progetto, modificato, è stato adottato dall’Amministrazione. Da giovedì mattina in piazza della Repubblica e alla Riviera di Chiaia verrà installato il cantiere. I lavori dureranno a lungo, quello che conta è che la viabilità dell’intera zona risulterà alterata.
Dispositivo traffico. Lo schema base della viabilità non cambia, ma subisce sostanziali modifiche. La prima è legata all’ampiezza della sede del cantiere. Per intenderci è il doppio di quello aperto a Piazza Garibaldi: basta pensare che i bus provenienti da via Giordano Bruno prima di imboccare la preferenziale della Riviera di Chiaia - direzione piazza Vittoria - dovranno circumnavigare l’intera piazza lambendo il cantiere. Significa che andranno ad incrociarsi con le vetture e i bus che provengono dalla Riviera di Chiaia e si indirizzano verso viale Gramsci.
Gli studi simulati al computer hanno fatto emergere una oggettiva ”criticità” in quel tratto. Non si sa fino a quando sarà tollerata. Di certo l’assessore al Traffico, Luca Esposito, ha già pronta l’alternativa: dirottare i bus verso via Caracciolo. Un sacrificio necessario: «Stanno partendo rilevanti opere - spiega Esposito -. Il nostro impegno è duplice: garantire che gli impatti dei lavori sulla mobilità siano tollerabili per la città e al contempo far capire ai napoletani che conviene sempre di più lasciare l’auto a casa e usare i mezzi pubblici».
Numerosi i provvedimenti varati per fronteggiare l’eventuale emergenza traffico. A disposizione dei veicoli provenienti dalla Riviera di Chiaia e diretti a via Piedigrotta ci sarà una carreggiata larga sette metri. Uguale dimensione avrà la carreggiata che lambirà il cantiere e che porterà dalla Riviera di Chiaia a Viale Gramsci. Un semaforo pedonale sarà installato all’incrocio fra Piazza della Repubblica e la Riviera di Chiaia. Tanti i semafori predisposti, saranno del tipo centralina e avranno anche il compito di monitorare il flusso dei veicoli. Da giovedì mattina entrerà in vigore la canalizzazione dei veicoli provenienti da via Giordano Bruno e diretti a vico Santa Maria della Neve per evitare ingorghi verso via Piedigrotta.
Il metrò leggero. Il cantiere resterà aperto almeno 16 mesi. Essenzialmente saranno messi in opera lavori propedeutici all’attivazione e alla costruzione delle stazioni che collegheranno la zona occidentale col resto della città. Sedici mesi che serviranno per rifare la rete fognaria e quindi potere continuare in tranquillità nei lavori di scavo della galleria che ospiterà la stazione Arco Mirelli. La Regione ha anticipato 30 miliardi, di un finanziamento complessivo di 180. Inoltre entro febbraio palazzo San Giacomo attende la delibera di cofinanziamento del Cipe, per altri 200 miliardi: «La ripresa dei lavori per le infrastrutture dei trasporti - ha dichiarato il vicesindaco Rocco Papa - dimostra quanto questa Amministrazione punti su queste opere per far decollare lo sviluppo della città».