INDICE EDIZIONI | Sabato 30 Novembre 2002 |
FRANCESCO VASTARELLA
Per le prime quattro grandi opere
della Campania ora c’è l’ok del comitato interministeriale
di programmazione economica (Cipe). Si avvicina l’ora del
decollo per i lavori di ammodernamento della
Napoli-Pompei-Salerno (35 milioni di euro su 175 di lavori
previsti), per il risanamento idrogeologico del sottosuolo
di Napoli con il Vallone San Rocco (37 milioni), per la
linea ferroviaria Alifana (90 milioni), per il collegamento
tra A1 e superstrada Benevento-Caianiello e la fondovalle
Isclero (62 milioni). In totale 225 milioni di opere, una
fetta più che consistente del primo programma varato ieri
dal Cipe, tra cui i finanziamenti per il Mose a Venezia
(450 milioni) e il raccordo anulare di Roma (300
milioni).
«Un importante passo avanti nel programma di
governo in materia di infrastrutture e mobilità - dichiara
il ministro Pietro Lunardi - Passo avanti anche per il
programma di infrastrutture della Campania, l’intesa quadro
firmata dal Governo e dalla Regione un anno fa, trova ora
con l'approvazione del Cipe, i fondi necessari per aprire
finalmente i cantieri».
«Siamo particolarmente
soddisfatti - risponde il presidente della Giunta regionale
Antonio Bassolino - Il lavoro di programmazione svolto in
questi ultimi due anni nel settore dei trasporti comincia a
dare i primi frutti e ci auguriamo adesso che altri
importanti interventi vengano finanziati nelle prossime
riunioni del Cipe, così come già previsto dal primo accordo
attuativo della legge obiettivo che abbiamo siglato
all'inizio di novembre con il Governo».
«Ora dobbiamo
fare di tutto per concretizzare gli obiettivi presto e
bene». Incassa il risultato e guarda già oltre l’assessore
regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, che è stato il
regista del lavoro di programmazione delle grandi opere per
la Campania, lavoro che ha consentito di arrivare
addirittura in anticipo rispetto alla legge obiettivo, la
Campania è stata infatti la prima regione a firmare
l’accordo attuativo per ben 13 grandi opere.
L’intesa
istituzionale fu infatti firmata nel dicembre del 2001,
totale sei miliardi e mezzo di euro per investimenti in
Campania per infrastrutture viarie e ferroviarie. A
novembre 2002 l’accordo attuativo, sulla base di una serie
di progettazioni, per le prime 13 grandi opere, in cui sono
comprese le quattro finanziate ieri dal Cipe. Ecco dunque
le altre: completamento della linea 1 della metropolitana
di Napoli e della linea 6 (ex Ltr), completamento della
metropolitana di Salerno, potenziamento del tratto Torre
Annunziata Pioppaino- Castellammare, bretella di Monte
Sant’Angelo della Cumana-Circumflegrea. Le altre cinque
opere riguardano il risanamento della collina dei Camaldoli
a Napoli, il restauro ambientale della collina di San
Martino, il consolidamento delle grotte di via Chiatamone e
via del Marzano e del costone di via Coroglio a Napoli.
Nell’ambito dell’accordo attuativo di tre settimane fa c’è
anche il finanziamento di 56 milioni e 200mila euro
necessari all’integrazione dei fondi per progettare altre
grandi opere: la chiusura dell’anello della linea 1 della
metropoltana di Napoli (oggi aperta da Piscinola a èpiazza
Dante e finanziata fino a piazza Garibaldi), il
collegamento autostradale Caserta—Benevento con A1-A16, il
corridonio tirrenico con la bretella tra l’autostrada del
Sole e la Domiziana (una porta a ovest di Napoli che
consentirebbe di evitare il raccordo autostrale orientale
che arriva a San Giovanni).