I PROGETTI
FRANCESCO VASTARELLA
La parte più consistente degli
interventi, ben 7.524 miliardi, è destinata alla rete dei
collegamenti su ferro, quella che è precondizione di
sviluppo e di tutela dell’ambiente. L’obiettivo è un
sistema integrato di metropolitana regionale, una ragnatela
che ha il suo centro a Napoli e decine e decine di
interconnessioni, interscambi per andare da un capo
all’altro del complesso e sterminato tessuto urbano,
costantemente in espansione.
La ragnatela di
ferro
Non a caso gli investimenti sono concentrati su
metropolitana di Napoli (linea 1) e Salerno. Ancora, sul
completamento della ferrovia-scandalo, incompiuta da
decenni fino al capoluogo, la nuova Alifana. Infine, il
potenziamento delle linee Circumvesuviana, dei collegamenti
Sepsa, Cumana e Circumflegrea, che collegano il centro con
i quartieri e i comuni a ovest di Napoli. Tra gli obiettivi
ci sono anche il miglioramento delle attrezzature
tecnologiche, la creazione di parcheggi, la
interconnessione con le linee gestite dalle Ferrovie dello
Stato.
Le arterie
L’intesa Governo-Regione ha più
punti qualificanti. L’autostrada Caserta-Benevento con una
serie di bretelle per i centri urbani. C’è anche un’opera
piccola per consistenza, ma che di fatto sarà la seconda
porta autostradale di accesso a Napoli: il raccordo,
all’altezza di Capua, tra la Napoli-Roma (A1) e la nuova
Domiziana, tratto Garigliano-Castelvolturno. Che cosa vuol
dire? Che chi proviene da Roma non dovrà per forza uscire
ai caselli di Caserta e dirigersi a est di Napoli, ma potrà
scegliere, se diretto nella zona occidentale del capoluogo
o nei comuni flegrei, di puntare su Pozzuoli e quindi sulla
Tangenziale attraverso su una arteria dalle caratteristiche
autostradali. Benefici? Si diversificano i flussi per chi è
diretto a Salerno, si decongestiona la zona est di Napoli,
si riducono i flussi sulla Tangenziale e si dà una
alternativa ai milioni di abitanti dell’hinterland. Bisogna
dire che si tratta di un’idea più volte rilanciata
dall’urbanista Aldo Loris Rossi e che ora trova occasione
di progettazione concreta, anche se si tratta di un
collegamento di pochi chilometri, che potrebbe risultare
utile anche in vista di uno scalo aeroportuale a
Grazzanise. Ancora, nel programma ci sono il potenziamento
della Napoli-Pompei-Salerno, della Salerno-Reggio Calabria,
con il raccordo Salerno-Avellino che diventa autostrada, in
contemporanea con l’eliminazione dell’incrocio tra Avellino
est e A16 (la Napoli-Bari). Il collegamento interregionale
A3 Contursi e SS7 variante (Lioni), A16 (Grottaminarda) A14
(Termoli).