INDICE EDIZIONI Mercoledì 19 Dicembre 2001

I PROGETTI

FRANCESCO VASTARELLA
La parte più consistente degli interventi, ben 7.524 miliardi, è destinata alla rete dei collegamenti su ferro, quella che è precondizione di sviluppo e di tutela dell’ambiente. L’obiettivo è un sistema integrato di metropolitana regionale, una ragnatela che ha il suo centro a Napoli e decine e decine di interconnessioni, interscambi per andare da un capo all’altro del complesso e sterminato tessuto urbano, costantemente in espansione.
La ragnatela di ferro
Non a caso gli investimenti sono concentrati su metropolitana di Napoli (linea 1) e Salerno. Ancora, sul completamento della ferrovia-scandalo, incompiuta da decenni fino al capoluogo, la nuova Alifana. Infine, il potenziamento delle linee Circumvesuviana, dei collegamenti Sepsa, Cumana e Circumflegrea, che collegano il centro con i quartieri e i comuni a ovest di Napoli. Tra gli obiettivi ci sono anche il miglioramento delle attrezzature tecnologiche, la creazione di parcheggi, la interconnessione con le linee gestite dalle Ferrovie dello Stato.
Le arterie
L’intesa Governo-Regione ha più punti qualificanti. L’autostrada Caserta-Benevento con una serie di bretelle per i centri urbani. C’è anche un’opera piccola per consistenza, ma che di fatto sarà la seconda porta autostradale di accesso a Napoli: il raccordo, all’altezza di Capua, tra la Napoli-Roma (A1) e la nuova Domiziana, tratto Garigliano-Castelvolturno. Che cosa vuol dire? Che chi proviene da Roma non dovrà per forza uscire ai caselli di Caserta e dirigersi a est di Napoli, ma potrà scegliere, se diretto nella zona occidentale del capoluogo o nei comuni flegrei, di puntare su Pozzuoli e quindi sulla Tangenziale attraverso su una arteria dalle caratteristiche autostradali. Benefici? Si diversificano i flussi per chi è diretto a Salerno, si decongestiona la zona est di Napoli, si riducono i flussi sulla Tangenziale e si dà una alternativa ai milioni di abitanti dell’hinterland. Bisogna dire che si tratta di un’idea più volte rilanciata dall’urbanista Aldo Loris Rossi e che ora trova occasione di progettazione concreta, anche se si tratta di un collegamento di pochi chilometri, che potrebbe risultare utile anche in vista di uno scalo aeroportuale a Grazzanise. Ancora, nel programma ci sono il potenziamento della Napoli-Pompei-Salerno, della Salerno-Reggio Calabria, con il raccordo Salerno-Avellino che diventa autostrada, in contemporanea con l’eliminazione dell’incrocio tra Avellino est e A16 (la Napoli-Bari). Il collegamento interregionale A3 Contursi e SS7 variante (Lioni), A16 (Grottaminarda) A14 (Termoli).