METRÒ, PRONTO IL TRATTO DI 4
CHILOMETRI IN COSTRUZIONE DA 5 ANNI
FRANCESCO VASTARELLA
Dieci minuti per scendere verso il
centro, dieci minuti per tornare. Binari e gallerie tutto
ok, elettrificazione pure. Bisogna mettere a punto le
stazioni intermedie, bisogna completare piazza Dante e
Materdei. Presto il treno sarà navetta: si scende a piazza
Vanvitelli e con la navetta si raggiunge il Museo. Il primo
convoglio-prova ha viaggiato all’alba di giovedì sul tratto
della linea 1 da piazza Vanvitelli al Museo-piazza Cavour.
Tratto di quattro chilometri, dal Vomero al centro, in
costruzione da cinque anni e ora in via di completamento.
Meno di un mese per l’apertura provvisoria, annunciano i
tecnici della Metropolitana Napoli, la società
concessionaria della realizzazione.
Doveva essere una
prova segreta, una delle tante che seguiranno. Ma, all’alba
si è presentato anche il sindaco Riccardo Marone, che non
ha resistito alla tentazione. Si sa che la sua passione per
i trasporti su ferro travalica l’impegno politico. Marone,
tra l’altro, per la metropolitana collinare ha seguito
passo passo tutte le trattative a partire da quelle del
1994, che portarono allo sblocco dei lavori e al disgelo
tra Comune e Mn (Metropolitana Napoli) dopo anni di
tensioni e inchieste giudiziarie. «Una emozione
straordinaria. Succede quando un progetto è stato inseguito
per tanto tempo. Confesso, non riuscivo a dormire»,
racconta Marone.
Alle 5.30, dunque, con Marone c’erano
il presidente della Metropolitana Napoli, Giannegidio
Silva, il direttore del settore infrastrutture del Comune,
Gianfranco Pomicino, il responsabile Ustif per la Campania
(ufficio speciale impianti fissi del ministero dei
Trasporti) Paolo Delli Veneri, il direttore di Metronapoli
(la società che gestirà la rete dei trasporti su ferro
della città), Giuseppe Raccioppi. Ed è stato proprio
Raccioppi a condurre il convoglio nel
viaggio-prova.
Dopo l’esordio, comincerà la fase di
collaudo. Come accennato, ci vorrà poco meno di un mese per
l’apertura di questo tratto al traffico passeggeri.
All’inaugurazione ha annunciato che sarà presente il
presidente del Consiglio, Giuliano Amato. Marone, presente
il presidente della Giunta regionale, Antonio Bassolino, ha
ufficialmente rivolto l’invito al premier, durante una
conversazione al caffé Gambrinus, prima della sessione di
apertura del Global Forum. Amato ha subito accettato:
«Un’opera di fondamentale importanza per la città. Non
mancherò all’inaugurazione».
Dunque, la navetta della
metropolitana collinare di cui s’era parlato a partire
dall’anno scorso, non si fermerà alla stazione di Salvator
Rosa, ma procederà fino al Museo. I passeggeri, provenienti
da Scampia, policlinico e piazza Medaglie d’Oro, dovranno
scendere a piazza Vanvitelli e da qui salire sul
convoglio-navetta che li porterà al Museo e si fermerà a
via Cilea-piazza Quattro Giornate, a Salvator Rosa e al
Museo, appunto, dove è a due passi la stazione della
metropolitana Fs. Non apriranno per il momento la stazione
finale di piazza Dante e quella intermedia di Materdei.
Quella di Dante dovrà essere completata entro l’estate,
quella di Materdei sarà l’ultima perché cantiere. Piazza
Dante è la stazione finale e quando entrerà in funzione non
ci sarà più bisogno della navetta perché i convogli avranno
a disposizione il braccio di manovra. Dunque, il tratto da
Scampia al centro sarà completo e inevitabilmente i
passeggeri aumenteranno di 40mila unità (si pensi agli
utenti provenienti dall’hinterland a nord della città),
come da anni hanno previsto gli esperti di
trasportistica.
Ma anche nei mesi di prova
inevitabilmente aumenteranno i passeggeri. Il Museo è a
quattro passi da piazza Dante, dalla metropolitana Fs che
va in direzione di piazza Garibaldi o di Pozzuoli: in molti
troveranno utile questo mezzo nonostante il cambio
obbligato a piazza Vanvitelli. E saranno anche mesi di
prova per riadeguare in funzioen del metrò il sistema di
trasporti delle autolinee provenienti dalle periferie e dal
centro.