Venerdì 16 Marzo 2001

METRÒ, PRONTO IL TRATTO DI 4 CHILOMETRI IN COSTRUZIONE DA 5 ANNI

FRANCESCO VASTARELLA
Dieci minuti per scendere verso il centro, dieci minuti per tornare. Binari e gallerie tutto ok, elettrificazione pure. Bisogna mettere a punto le stazioni intermedie, bisogna completare piazza Dante e Materdei. Presto il treno sarà navetta: si scende a piazza Vanvitelli e con la navetta si raggiunge il Museo. Il primo convoglio-prova ha viaggiato all’alba di giovedì sul tratto della linea 1 da piazza Vanvitelli al Museo-piazza Cavour. Tratto di quattro chilometri, dal Vomero al centro, in costruzione da cinque anni e ora in via di completamento. Meno di un mese per l’apertura provvisoria, annunciano i tecnici della Metropolitana Napoli, la società concessionaria della realizzazione.
Doveva essere una prova segreta, una delle tante che seguiranno. Ma, all’alba si è presentato anche il sindaco Riccardo Marone, che non ha resistito alla tentazione. Si sa che la sua passione per i trasporti su ferro travalica l’impegno politico. Marone, tra l’altro, per la metropolitana collinare ha seguito passo passo tutte le trattative a partire da quelle del 1994, che portarono allo sblocco dei lavori e al disgelo tra Comune e Mn (Metropolitana Napoli) dopo anni di tensioni e inchieste giudiziarie. «Una emozione straordinaria. Succede quando un progetto è stato inseguito per tanto tempo. Confesso, non riuscivo a dormire», racconta Marone.
Alle 5.30, dunque, con Marone c’erano il presidente della Metropolitana Napoli, Giannegidio Silva, il direttore del settore infrastrutture del Comune, Gianfranco Pomicino, il responsabile Ustif per la Campania (ufficio speciale impianti fissi del ministero dei Trasporti) Paolo Delli Veneri, il direttore di Metronapoli (la società che gestirà la rete dei trasporti su ferro della città), Giuseppe Raccioppi. Ed è stato proprio Raccioppi a condurre il convoglio nel viaggio-prova.
Dopo l’esordio, comincerà la fase di collaudo. Come accennato, ci vorrà poco meno di un mese per l’apertura di questo tratto al traffico passeggeri. All’inaugurazione ha annunciato che sarà presente il presidente del Consiglio, Giuliano Amato. Marone, presente il presidente della Giunta regionale, Antonio Bassolino, ha ufficialmente rivolto l’invito al premier, durante una conversazione al caffé Gambrinus, prima della sessione di apertura del Global Forum. Amato ha subito accettato: «Un’opera di fondamentale importanza per la città. Non mancherò all’inaugurazione».
Dunque, la navetta della metropolitana collinare di cui s’era parlato a partire dall’anno scorso, non si fermerà alla stazione di Salvator Rosa, ma procederà fino al Museo. I passeggeri, provenienti da Scampia, policlinico e piazza Medaglie d’Oro, dovranno scendere a piazza Vanvitelli e da qui salire sul convoglio-navetta che li porterà al Museo e si fermerà a via Cilea-piazza Quattro Giornate, a Salvator Rosa e al Museo, appunto, dove è a due passi la stazione della metropolitana Fs. Non apriranno per il momento la stazione finale di piazza Dante e quella intermedia di Materdei. Quella di Dante dovrà essere completata entro l’estate, quella di Materdei sarà l’ultima perché cantiere. Piazza Dante è la stazione finale e quando entrerà in funzione non ci sarà più bisogno della navetta perché i convogli avranno a disposizione il braccio di manovra. Dunque, il tratto da Scampia al centro sarà completo e inevitabilmente i passeggeri aumenteranno di 40mila unità (si pensi agli utenti provenienti dall’hinterland a nord della città), come da anni hanno previsto gli esperti di trasportistica.
Ma anche nei mesi di prova inevitabilmente aumenteranno i passeggeri. Il Museo è a quattro passi da piazza Dante, dalla metropolitana Fs che va in direzione di piazza Garibaldi o di Pozzuoli: in molti troveranno utile questo mezzo nonostante il cambio obbligato a piazza Vanvitelli. E saranno anche mesi di prova per riadeguare in funzioen del metrò il sistema di trasporti delle autolinee provenienti dalle periferie e dal centro.