INDICE EDIZIONI Domenica 11 Gennaio 2004

AFFIORA UN NUOVO REPERTO. IL GOVERNATORE: «ÈLO SCAVO PIÙ IMPORTANTE D’ITALIA»
Metrò, ecco un altro pezzo del palazzo di Augusto
Lettera di Bassolino al ministro Lunardi: assegnare al Comune il tratto affidato all’Alifana

«Incredibile, bellissimo, uno splendore». Non nasconde un certo stupore Antonio Bassolino mentre, visitando gli scavi della metropolitana di piazza Municipio e piazza Nicola Amore, si imbatte ora nella struttura in legno di una barca del II secolo d.C., ora in una fontana del 1200 solo in minima parte deturpata da alcune inscrizioni che suscitano nel presidente della Regione Campania una battuta: «Sarà stato un graffitaro dell’epoca».
Assente giovedì, quando le rovine dell’antica Napoli emerse nel corso dei lavori per la realizzazione delle nuove fermate della linea 1 sono state mostrate alle autorità, il presidente della Regione Campania ha voluto compiere ieri un giro tra i cantieri-siti archeologici della città, rimanendone meravigliato. Ma rassicurando nel contempo i lavoratori che «la Regione si farà carico di tutti i problemi derivanti da eventuali ritardi».
Accompagnato dal soprintendente regionale per i Beni Archeologici, Stefano De Caro, nel cantiere di piazza Nicola Amore, Bassolino ha potuto ammirare l’ultimo reperto trovato, un pezzo di architrave di un edificio pubblico, probabilmente un tempio del primo secolo d.C., piena età imperiale romana, venuto alla luce nella serata di venerdì con l’ausilio della pioggia.
«È davvero uno splendore - ha commentato il governatore al termine della visita - questo è lo scavo archeologico più importante in corso in questo momento in Italia e allo stesso tempo il cantiere pubblico più importante».
Bassolino ha tenuto a rassicurare sul fatto che gli scavi non costituiranno un freno alla realizzazione della metropolitana, che sconterà al massimo un ritardo di pochi mesi (la data prevista per la fine dei lavori è a cavallo tra il 2007 e il 2008). «Credo che se c'è qualche mese di ritardo nei lavori, ne vale la pena. Se servirà - ha detto Bassolino - si passerà da due a tre turni di lavoro, faremo tutto quello che c’è da fare, d’accordo con le imprese e con gli archeologi».
Un fatto straordinario. Lo ha sottolineato più volte il governatore durante la visita. «Siamo davanti ad un evento grandissimo, - ha detto - in questi scavi camminano assieme, e dovranno continuarlo a farlo, la Napoli antica dell’archeologia e quella moderna della metropolitana. Andremo avanti - come ha ricordato anche il sindaco Iervolino - valorizzando il patrimonio archeologico che viene fuori e continuando a realizzare la metropolitana».
Un accordo di programma per trasferire dalla Regione al Comune la costruzione di un tratto della nuova metropolitana partenopea, quello che collegherà il Centro Direzionale con l’aeroporto. Per questo Bassolino, ha scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.
«Proprio stamani - ha detto il governatore - ho scritto al ministro delle Infrastrutture, allegando una lettera del sindaco Iervolino con la quale il Comune mi chiede di trasferire dall’Alifana, che è azienda regionale, al Comune la costruzione del tratto della metropolitana che dal Centro Direzionale va all’aeroporto di Capodichino».
«Dopo aver scritto a Lunardi - ha aggiunto Bassolino - l’ho sentito telefonicamente e nei prossimi giorni lo vedrò. Tra noi e ministero c’è e ci sarà collaborazione, è nell'interesse del Paese avere qui una metropolitana che valorizza l’archeologia e senza fermare i lavori».