NEL 2010 UN UNICO SISTEMA
DI COLLEGAMENTO
Piazza
Garibaldi sarà la city di tutti i binari
Approvato lo studio di fattibilità sul
nodo di interscambio ferroviario
Una città sotto terra: 260mila persone al giorno, più degli
abitanti di Parma o di Salerno, passeranno nel sottosuolo
di piazza Garibaldi. Un obiettivo che sarà centrato nel
2010, quando sarà a pieno regime tutto il nodo ferroviario
della piazza.
Il Comitato di garanzia per l’attuazione
dell’accordo quadro sull’alta velocità e sulla
riqualificazione della rete ferroviaria regionale ha
approvato ieri lo studio di fattibilità sul «nodo di
interscambio ferroviario» di piazza Garibaldi a Napoli.
Alla riunione, svoltasi nella sede dell’Assessorato
regionale ai trasporti e presieduta dall'assessore Ennio
Cascetta, ha partecipato anche il vicesindaco Rocco Papa.
Lo studio è stato affidato alla società Italferr, su
proposta del gruppo tecnico del Comitato (formato da
rappresentanti di Ministero, Regione, Fs, Tav, Comune di
Napoli, Alifana e Circumvesuviana) e ha «lo scopo di
risolvere i problemi derivanti dall'ingente flusso di
traffico di viaggiatori confluenti nel nodo di piazza
Garibaldi, prevedendo una serie di interventi in modo da
creare un unico e razionale sistema di collegamenti tra le
quattro stazioni del nodo» attraverso il quale, secondo le
previsioni, nel 2010 dovrebbero transitare circa 260mila
persone al giorno, circa il doppio di oggi.
Tra una
decina di anni, infatti, «completato il sistema di
metropolitana regionale in corso di realizzazione, nel nodo
di piazza Garibaldi si concentreranno quattro stazioni (Fs
centrale, Fs Garibaldi, Circumvesuviana e quella, ancora
non realizzata, della Metropolitana linea 1), e numerose
linee ferroviarie, dall’Alta velocità Roma-Napoli alle
linee regionali, dalla linee nazionali di Trenitalia a
quelle della metropolitana e della Circumvesuviana».
A
questo proposito, lo studio prevede «l'armonizzazione degli
accessi alle stazioni e ai passaggi di interscambio tra
diverse linee, con interventi come l’allargamento di
corridoi e scale e la riapertura dei sottopassaggi della
piazza chiusi da tempo», attraverso un «nuovo metodo
procedurale, che prevede anche la modifica del progetto
originario della nuova stazione della Circumvesuviana e
fornisce gli elementi di input per la progettazione
architettonica delle nuove stazioni delle Fs e della linea
1 della metropolitana».
«Lo studio che abbiamo
approvato - ha dichiarato l'assessore Cascetta -
rappresenta un risultato notevole, sia dal punto di vista
amministrativo che tecnico: per la prima volta abbiamo
costituito un tavolo di coordinamento tra diversi enti per
studiare un unico sistema di collegamento tra le diverse
stazioni del nodo di piazza Garibaldi, in modo da
armonizzare i progetti in atto con le opportune modifiche».
«Inoltre - prosegue l'assessore Cascetta - si
progettano le nuove stazioni partendo dalle esigenze dei
viaggiatori, assicurando, cioè, il comfort e la fluidità di
movimento».
«Con l’approvazione di questo importante
studio di fattibilità che per la prima volta ha visto
fattivamente riunite intorno allo stesso tavolo istituzioni
differenti - aggiunge il vicesindaco Rocco Papa - possono
partire le progettazioni delle singole stazioni del nodo e
con esse il piano di riqualificazione dell'intera piazza.
Penso in primo luogo al recupero della stazione ferroviaria
ed al riutilizzo degli spazi coperti anche per funzioni
urbane e per attività commerciali. Entrambe queste
iniziative possono essere risolutive per rimuovere il
degrado della piazza e dell'intera zona».