INDICE EDIZIONI | Domenica 11 Aprile 2004 |
LUIGI ROANO
Unuovo tratto di metropolitana (variante
alla linea 1) unirà i due poli d’arte del museo
Archeologico e quello di Capodimonte, anche se non è ancora
esclusa l’ipotesi di un collegamento con una funicolare.
Entro l’estate si deciderà quale soluzione adottare visto
che per individuarla l’assessore regionale ai Trasporti,
Ennio Cascetta, ha stanziato 257mila euro per uno studio di
fattibilità. Il punto di partenza è che i progetti
esecutivi per la realizzazione tanto della funicolare
quanto del metrò già ci sono: il primo costa 35 milioni di
euro, il secondo 200 milioni. Lo studio dovrà indicare come
abbassare i costi, in particolare per la
metropolitana.
«Il vero problema - conferma il
vicesindaco e assessore alle Infrastrutture dei trasporti,
Rocco Papa - è proprio questo, oltre alle difficoltà che
presenta la morfologia del luogo. Ecco perché abbiamo
chiesto alla Regione di finanziare lo studio di
fattibilità. Di sicuro o il metrò o la funicolare
collegheranno i due siti museali e questa sarà l’occasione
per riqualificare un quartiere, come quello della Sanità,
molto degradato anche se centralissimo. Un modo per
prevenire quanto accaduto a Forcella».
Da Palazzo San
Giacomo spingono per la soluzione metrò: mappa e fermate,
tempi e modalità di lavoro sono già sotto forma di
documenti. Cuore del progetto è piazza Cavour, già nodo di
interscambio fra linea 1 e 2. Da lì dovrebbe partire la
deviazione che dall’Archeologico trasporterebbe napoletani
e turisti a Capodimonte. Prima tappa la stazione di via
Miracoli, nel cuore della Sanità. Seconda tappa a
Capodimonte, dove c’è l’osservatorio astronomico, la parte
alta del rione Sanità a quattro passi da Porta Piccola dove
inizia il parco con il museo.
Poi il treno correrebbe
sotto l’oasi verde per uscirne a Lieti, dove c’è l’ingresso
nord del museo e del bosco: due le uscite previste per
consentire, nelle ore in cui il parco è chiuso, comunque la
fruibilità del metrò. Quarta tappa via Nicolardi: anche qui
doppia uscita, una in via Nicolardi e l’altra all’altezza
del Tribunale per i minori. Quest’ultima fermata
consentirebbe da un lato di chiudere il cerchio con la
stazione dei Colli Aminei, che fungerebbe da interscambio e
dall’altro di assestare un po’ i conti. Il futuro metrò,
infatti, ha una utenza prevista tale da coprire i costi
dell’opera in un arco di anni troppo lungo. Con l’uscita di
via Nicolardi, invece, si catturerebbero potenziali
passeggeri calcolati in migliaia a livello quotidiano, così
da riequilibrare anche l’aspetto finanziaria.
Poi c’è
l’opzione funicolare, almeno cinque i progetti già pronti,
parte dei quali redatti nel ’97. Progetti poi messi nel
cassetto e ora tirati nuovamente fuori grazie ai progressi
fatti sul fronte del metrò con il quale la funicolare dovrà
interscambiarsi. Le caratteristiche di questa opzione sono
legate al quartiere, alla Sanità dentro il quale il trenino
viaggerebbe sfruttando cave e cavità. Un percorso che
prevede un passaggio anche per il cimitero delle
Fontanelle. Fra i progetti che potrebbero diventare
esecutivi spicca quello che individua il punto di partenza
sempre da piazza Cavour a seguire cinque fermate:
Crociferi, Miradois, Maddalena, Specola, Belvedere e
Capodimonte. Ad ogni fermata scale mobili e ascensori,
pendenza media del 7% lunghezza del percorso di 1080 metri,
di cui 350 in superficie, 530 in viadotto e 200 in
galleria. Tempo di percorrenza: 7 minuti.