INDICE EDIZIONI | Sabato 5 Giugno 2004 |
GIANNI COLUCCI
«Mi sembra che stiano esagerando. Anche
i ritardi della metropolitana sono colpa nostra? Vogliono
attribuire alla Soprintendenza le mancate 600 assunzioni di
Finmatica e il cantiere fermo della cittadella giudiziaria.
Nei dei cantieri abbiamo concluso nei tempi assegnatici le
prospezioni. Se i lavori sono fermi non è certo colpa
nostra. Probabilmente al sindaco e all'amministrazione
comunale fa comodo, in periodo elettorale, ribaltare in
maniera scorretta su di noi le proprie responsabilità».
Giuliana Tocco, Soprintendente ai beni archeologici della
provincia di Salerno, bacchetta il sindaco di Salerno,
Mario De Biase, e allontana da sè le responsabilità dei
dei ritardi per la realizzazione del Metrò.
«Nel
cantiere della stazione di Mercatello - dice la Tocco - da
mesi abbiamo completato le nostre ricerche. Nei giorni
scorsi ci siamo visti con il sindaco di Salerno, dietro sua
richiesta urgente di un incontro, per definire il tipo di
intervento da effettuare. Ma da allora non abbiamo più
ricevuto notizie». A Mercatello, sul tracciato della
metropolitana c’è un’importante complesso termale di età
romana con mosaici e strutture ben conservate. Secondo
l’ultima ricognizione effettuata dal sindacato, i lavori
sarebbero per essere completati, se non ci fosse
l’«intoppo» del ritrovamento delle terme romane. «Noi ben
prima che fossero avviati quei lavori avevamo detto che la
zona era interessante dal punto di vista archeologico -
spiega il soprintendente Tocco - Ma evidentemente non sono
stati previsti i fondi necessari alle opere di protezione
di quei siti. Così i lavori ritardano. Si tratta di fondi
minimi rispetto allentati dell’investimento complessivo.
Noi ritroviamo beni di straordinario valore di interesse
per la comunità, dovrebbero metterci in condizione di
difenderli e valorizzarli. Invece quasi mai si prevede una
spesa per questo tipo di interventi. È anche interesse di
un sindaco salvaguardare questo patrimonio
pubblico».
Tre le ipotesi che sono state avanzate dalla
soprintendenza per completare le opere alla stazione del
metrò di Mercatello. La prima prevede un tracciato
sopraelevato per evitare il complesso termale. La seconda
prevede la ricopertura del sito archeologico, previo
distacco dei mosaici che sarebbero trasferiti in un museo.
La terza ipotesi è quella della distruzione del sito se i
binari dovessero passare ad una quota più bassa dei
ritrovamenti archeologici (ma quest’ultimo caso
richiederebbe il benestare del Ministero). La seconda
ipotesi appare, tuttavia, la più probabile, ma richiede
fondi per la sua realizzazione. «Come si vede ne abbiamo
discusso approfonditamente - conclude la Tocco - Ma è più
facile dialogare con un pachiderma come l’Anas che con
certi sindaci della nostra regione».
Un accordo tra
Anas e Soprintendenza archeologica di Salerno, infatti, è
stato siglato ieri per completare le esplorazioni
archeologiche sui cantieri dell’A-3 tra Pontecagnano e
Battipaglia. L'Anas provvederà a finanziare gli scavi
archeologici, iniziati nel 2001, per un importo di 3,7
milioni di euro. Si completerà così una campagna di scavi
svolta nell’area tra il 2001 e il 2002 dalla Soprintendenza
, anche in quel caso con fondi Anas.