INDICE EDIZIONI | Giovedì 1 Aprile 2004 |
FULVIO SCARLATA
Arriva la variante per l’area Di
Filippo e riscoppia la polemica dentro e fuori la
maggioranza. Il programma urbanistico presentato
dall’Amministrazione prevede la creazione di un
supermercato, box auto e la fermata della metropolitana
nell’ex fabbrica di Torrione. Rifondazione dice no
chiedendo il rispetto dei patti e l’approvazione del piano
regolatore. Forza Italia accusa: con questo progetto si
peggiora la già precaria vivibilità del quartiere.
Via
Della Monica, poco prima del cavalcavia che porta in via
Vestuti: in uno dei punti nevralgici di Torrione, dove si
va a incanalare tutto il traffico proveniente da Sala
Abbagnano e dall’uscita della tangenziale c’è l’area della
ex fabbrica Di Filippo. Un’area che fin dalla prima bozza
di piano regolatore è destinata a servizi, per la quale c’è
un progetto che ha già superato la trafila allo Sportello
unico approdando ieri in commissione urbanistica con il
dichiarato obiettivo della maggioranza di portare
l’intervento nel prossimo consiglio comunale, a metà
aprile, per la definitiva approvazione.
Il progetto
prevede una parte di interesse pubblico con la creazione di
una nuova fermata della metropolitana leggera. In cambio i
privati vorrebbero realizzare un supermercato con posti
auto a raso e un centinaio di box interrati.
L’Amministrazione di Mario De Biase sostiene l’intervento
per la possibilità di dotare il quartiere di un
collegamento su ferro con il resto della città. Ma le
polemiche non mancano.
«Siamo contro la variante - dice
il capogruppo di Rifondazione Alessandro Longo - L’accordo
era di adottare il Prg entro la primavera. Se si continua
così saremo costretti a modificare il nostro rapporto con
l’Amministrazione». La difesa dell’assessore
all’Urbanistica è incentrata sulla legge regionale: Mimmo
De Maio sostiene che se fosse approvato il Prg così com’è,
con le norme sulla perequazione e sulla monetizzazione
degli standard non ancora fatte proprie dalla Regione, si
rischia di vedersi respinto il Piano, come è già avvenuto
ad Avellino. «Eppure è inaccettabile - continua il
commissario di Rifondazione Giulio Riccio - che le
questioni sollevate da tanti sul Prg e sulla necessità di
adottarlo in tempi brevi non siano prese in considerazione.
Se non si definiscono in modo chiaro i tempi entro i quali
si intende adottare il Prg si mette a rischio il percorso
unitario tra centrosinistra e Prc».
«Questa variante è
scandalosa - dice Antonio Pierro, Fora Italia - Già oggi
uscendo dalla tangenziale si perde mezz’ora per arrivare in
via Posidonia, immaginiamo quanto ci vorrà se verrà
realizzato il supermercato. Se volevano fare una fermata
del metrò bastava espropriare l’area senza altri
interventi». Intanto ieri la Giunta ha approvato interventi
per tre milioni di euro per centro storico con il progetto
esecutivo per il completamento del programma di
ristrutturazione dei sottoservizi e pavimentazione del
quartiere. Per lavori di ripristino del manto stradale sul
Lungomare Tafuri, intanto, viene istituito il divieto di
sosta su ambo i lati di via La Carnale, tra il Lungomare
Tafuri e via Torrione, con il divieto di circolazione sulla
corsia di alleggerimento del Lungomare Tafuri.