Raccolta di parole non più usate a Delia  

DIZIONARIO DELIANO - ITALIANO
DI VECCHIE PAROLE IN DISUSO


Autore: Lillo Alaimo
Collaboratori: Giovanni Aronica, Peppe Buscemi, , Lillo Bancheri, ecc. 

Il lavoro non vuole essere uno dei tantissimi dizionari siciliano-italiano ma una selezionatissima raccolta di parole non più usate a Delia capaci di suscitare emozioni, ricordi, sensazioni........chiediamo a tutti la collaborazione!!

Cliccare sulle lettere per trovare le parole

A B  C  D  E   F  G  H  I  J  K  L  M  N  O  P  Q  S  T  U  W V  Z

abbuccaturi colui che "civava" i covoni (li gregni) a la trebbia
agghicari  arrivare a destinazione
a la uglia gioco caratteristico
a li fussetta gioco caratteristico che consisteva nel far entrare nelle fussetta (pl.)(buca scavato nel terreno, successivamente dopo la pavimentazione delle piazze con dei segni circolari ad indicare la fossetta) i semi di albicocche o di cachi a seconda della stagione
allaccaratu intontito//stonato
a llatù gioco caratteristico: fatta la conta chi veniva sorteggiato aveva il compito d’inseguire gli altri giocatori e toccarne uno. Chi veniva toccato prendeva il suo posto, e così via.
allavancuni in discesa
a llincantu gioco caratteristico consisteva nel restare immobili come per incanto quando chi comandava il gioco pronunciava la parola “incanto “ i partecipanti dovevano restare nella posizione che avevano assunto in quell’istante, pena il pegno. Il tempo della durata dell’incanto, lo decideva chi comandava il gioco ripetendo un’altra parola convenuta.                    
a lu carcagnuolu gioco caratteristico                                                                           
a lu cucuzzaru I ragazzi che decidevano di giocare a questo      gioco, dovevano per prima cosa contarsi e           stabilire così quante erano le cucuzzi (lezucche), uno dei partecipanti doveva chiedere :  Quanti cucuzzi iavi lu cucuzzaru, una ?  e chi   fungeva da cucuzzaru rispondeva : nun navi una  cucuzza lu cucuzzaru, ma navi quattro !  o un  altro numero a piacere. A questo punto chi era stato contr’assegnato con il numero quattro, doveva tempestivamente rispondere:  nun navi  quattro cucuzzi lu cucuzzaru ma navi dui !  il due chiamato in causa doveva rispondere con la  stessa frase ma con un altro numero Chi sbagliavo o non era pronto a rispondere, doveva  pagare il pegno. Questo gioco aveva il compito a  tenere la mente elastica e riflessi pronti.  
a lu ppà gioco caratteristico che consisteva nel far ruotare le carte da gioco incurvate emettendo con energia il suono " ppa"
a lu tuollu Il tollu era un bastoncino dal diametro 5 centimetri circa che veniva appoggiato a terra ponendogli sopra i soldi della puntata stabilita tra i vari partecipanti. 2 concorrenti muniti o di una pietra di fiume piatta e rotondeggiante  definita in dialetto giambula doveva tentare di fare cadere il tollu , chi vi riusciva prendeva la vincita. Similmente si poteva non utilizzare i ferri di cavallo, in questo caso il tollo veniva infossato e vinceva chi riusciva ad agganciarlo con il ferro                                           

 

a mmucciareddra Gioco : fatta la conta chi veniva sorteggiato doveva nascondere il viso appoggiandosi presso una parte della parete esterna di una casa ben definita e contare fino a trenta, mentre glia altri partecipanti andavano a nascondersi. E quindi il sorteggiato (cacciatore) doveva andare a cercare i ragazzi e, ogni volta doveva ritornare al punto convenuto per confermare la scoperta del giocato ed enunciare il nome. Il primo che veniva ritrovato doveva restare a fare la conta, e quindi dovere cercare gli altri. Possibilità di salvezza era che, se uno dei partecipanti arrivava al  punto convenuto recitando la frase” liberi tuttu”, restava confermato chi aveva fatto la conta prima , se no avveniva la sostituzione.
a ncagliareddra gioco caratteristico nell’afferrarsi inseguendosi
a ppisaluchiummu gioco caratteristico è una variante della tavula longa, praticamente chi saltava sulle spalle di quelli che stavano chini , dovevano fare di tutto per appesantirsi facendo montare tutto il gruppo fino a determinare il cedimento delle forze di chi doveva subire il loro peso.
arrunzata la racina quando è matura al punto giusto
   
alliccari hai scoperto che ti piace : t’alliccasti
ancalarruni strumento musicale tipico - marranzanu
apparari celare, nascondere dallo sguardo altrui// l’arbuli ca apparanu lu turrenu //Tenere un ricettore ad essere imboccato facilmente es.  apparari lu saccu                                    
appinicunatu Semi-addormentato; Pennichella o sonnellino pomeridiano.                                                       
apprisagliari legare qualcosa a  lu varduni con le funi che sporgevano una a destra e una a sinistra
asciuni attrezzo da falegname
Attaluoru buco incavato nella porta della stalla o del muro per l'uscita e l'entrata del gatto . La forma era tonda.
attinticatu una tinta scolorita
avitari non fare invecchiare le cose: avitatillu lu vistitu ppi nesciri!!
azzineddra contenitore ricavato nel muro per mandorle o altro
azaloru frutta
baccareddra bicchiere multiplo di terra cotta con due manici
bbiddrina In biblioteca, alla voce fauna di sicilia del 1800 c'è scritto che nel fiume Salso viveva il Caimano che adesso dalle nostre parti è estinto, però esisteva rarissimo fino al 1960 a Delia nel  fiume Draffù.
Un deliano ne a ucciso uno, la pelle di questa specie la conserva qualcuno a Grenoble {fr} .

 
bicchirina gioco caratteristico con tappi di metallo delle bibite dove il valore attribuito dipendeva dalla rarità es: stella 10 punti, Partanna, Messina poco
birduni mandorla che non è matura. dicesi di persona immatura. es: eh birduni….                       

 

borsacalla borsa a chiusura ermetica, piena di acqua calda, serviva per scaldare i piedi e il letto che a volte si rompeva.
bummuliddru contenitore d’acqua di creta l 5 circa derivante dalla forma classica dell’anfora greca differenziandosi per la base piatta anzichè a punta
busciarieddru mazzo di frumento ancora immaturo da arrostire col fuoco e da mangiare.
busciu parte dell’ombrello usato come freccia dai ragazzi o dalle mamme per fare i famosi cavati (tipo di pasta casereccia)
caccami Semi del Bogolaro utilizzati come proiettili, dai ragazzi,  lanciati con la canneddra sulle teste altrui
caddriatu tipo di lavorazione della pasta da panificazione per ottenere il pane molle
calanniruni uccello più grosso del passero, grande canterino
camella  
cancelleria il municipio
cannaluottu contrada , campagna
cannameli persona stupida
cannarizzuni dicesi di persona molto alta e sciocca. es: eh cannarizzuni….!                                                 

 

cannatuni contenitore per acqua in alluminio//Persona ingenua/
canneddra Settore della canna compresa di nodo  usato a mò di ditale, usato dai contadini, per non tagliarsi le dita durante la falciatura; o settore di canna senza nodi da usare come cerbottana per lanciare le ossa dei caccami (semi del bogolaro)
cannilera dolce tipico pasquale, fatto di pasta che ingloba parzialmente un uovo sodo. Indicasi anche il candelabro o una persona sciocca.
canniluni dicesi di persona molto alta e sciocca. es: eh canniluni…..
capizzagliu Morso parte della briglia con cui si dirigono i cavalli.
capizzuni Le redini o briglia con cui si dirigono i cavalli  o dicasi della Mula testarda
carcara Miniera di gesso
carcararu lavoratore della carcara che era il forno per fare il gesso
carteddra cesta
casci contenitori chiusi in tre lati per il trasporto del letame
castieddrudifuocu fuochi di artificio
catafuttiri Scaraventare. Il cata iniziale è un rafforzativo: vatti a fare futtiri e catafuttiri
catinazzi                      (baseball siciliano) gioco caratteristico. Si gioca in due o più ragazzi. Si utilizzano due bastoncini di legno di diversa misura. Il più corto catinazzi deve avere la caratteristica delle estremità coniche.
Il più lungo staccuni di forma cilindrica.
Si gioca nel seguente modo: si poneva un sasso di un certo diametro come porta, il lanciatore gettando in aria il bastoncino corto doveva colpirlo in volo cercando di allontanarlo il più lontano dalla porta . Se il bastoncino veniva preso a volo degli altri giocatori , si sostituiva la persona che stava in porta , diversamente il lanciatore si recava presso il bastoncino e picchiandolo su una delle estremità doveva determinarne il sollevamento e mandarlo ancora più lontano. Lo ripeteva per tre volte e successivamente si procedeva col bastoncino più lungo (che era un multiplo di quello più corto, 4 volte più grande)alla misurazione della distanza dal bastoncino alla porta. Vince il turno chi ottiene la distanza più lunga .     
la posta in palio erano un numero x di chirrichichì, che si scontavano nel modo seguente:
quello che vinceva teneva in mano lu staccuni (il legno più lungo), quello che perdeva doveva buttare in aria lu catinazzu (quello appuntito dalle due parti e più piccolo) il vincente aveva la possibilità di colpire lu catinazzu con lu staccuni questo si ripeteva per il numero x, da dove andava a finire lu catenazzu fino alla petra iniziale , il perdente doveva portare "ncavagneddra" il vincente                 

                                                       

chircu la cupola formata da sottilissime tavolette di legno che si metteva per protezione sulla bracera per far asciugare la biancheria e per cuocere le salsicce ivi appese
coffa borsa  di paglia o di altri vegetali intrecciati, usata nel campo dell’agricoltura come contenitore per le sementi o per i concimi da spargere nei campi.  -  Dicasi anche per il rifiuto ottenuto da una ragazza quando si invitava a ballare.
catineddri
chirrichì
crinu Pianta selvatica filiforme utilizzata per riempire i materassi estivi, grazie alla loro caratteristica a non trattenere il caldo.
crivu d’uocchi Setaccio fine 3X3 mm
cubbaita dolce tipico a bade di mandorle 
cuculiari lo scendere di un oggetto sferico ruotando lentamente
cucuruni bernoccolo: gonfiore che si forma in testa in seguito ad una botta.
cuddrireddri dolce tipico preparato in occasione del carnevale, di cordoncini di pasta frolla speziata intrecciati a forma di zufolo o di ciambella.
cuddriruni Pane piatto non lievitato, cotto  a forno da condire con sale e olio, o fritto con aggiunta di zucchero tipico preparato in occasione del carnevale o della panificazione casereccia
Cuddruriatu  Tipo di pane dovuto alla eccessiva lavorazione per tirare fuori tutto il glutine. Nturciuniatu è spesso la sua forma                              
cudera accessorio della mula.  Parte della soma. Detto anche sottocoda aveva la funzione di evitare che la sella scivolasse in avanti.
cufilaru specie di camino sollevato da terra che serviva anche per cucinare
cufinu cesta grande
cugnuluongu contrada, campagna
cuntra copriletto matrimoniale
custura Cucitura dal francese couturier
cuttunina specie di coperta per il letto di notevole spessore, di mattula , rossa all'esterno, gialla internamente. Il piumone antico.
dilieddra contrada, campagna
disa erba selvatica, con le spighe si facevano dei fasciami detti "fanari" usatu per accendere li vampi  in onore dell'Immacolata Concezione", oppure intrecciata a formare le "liame" cordame per legare i covoni di grano o di fave.
draffù contrada, campagna
fanari Spiga di una pianta detta disa utilizzata per farne i fasciami da usare  per la festa dell’Immacolata. Dal fogliane filiforme della pianta si ottenevano intrecciandole le liami utilizzate per  legare i covoni (gregni)
ferla finocchio selvatico appartenente alle ombrellifere.Usato come tappo per il bummuliddru//Ferla  territorio noto a i Deliani come zona infestato da questa pianta da cui ne ha preso il nome.  
filinii  
firmarola  toppa                                                     
Firricchiocchiaru Strumento musicale in legno formato da un bastoncino, con in cima  una ruota dentata  a torno alla quale  ruota una cassa armonica a forma di parallelepipedo, con un lato che fa da linguetta, che battendo sui denti della ruota dentata emette un suona gracchiante. Viene usato ancora oggi in chiesa, il venerdì santa, al posto del campanello durante la santa messa.
Firriulu Foruncolo o ascesso in prossimità degli occhi
friscanzana venticello
Fuata pizza casereccia con pomodoro olive e sarde
focaccia casereccia, molto lievitata e alta oltre i 5 cm. condita con pomodoro, olive e sarde
funnacu il capannone di una volta
gialla zafara o itterizia
giammarita
pezzo di canale (tegola)

 

giarruni Bummuliddru grande con i manici di litri 12
ginisi Terriccio calcareo dalla lavorazione del zolfo // Bucce di mandorle parzialmente bruciato che serviva per la brace per lu tancinu o per lu brascieri.
gisieri Parte dello stomaco degli agnelli contenente la sacca del caglio, utilizzato dai pastori per la coagulazione del latte.
granatera la cerniera dei pantaloni dei maschi
grasta contrada, campagna
grattarola trappola per topi
gravuri pesantazza allo stomaco con difficoltà di defecare
gregna grosso fascio di frumento formato da 6 o 7 iermiti                                                
grignu Estremità protuberante del pane di tipo scanatu
grispinu
ippuni camicia femminile
jascu recipiente per il vino di creta con foro piccolo
juvi il giove quello che accoppiava i buoi per trascinare l'aratro
lacciata il liquido che rimane dopo aver cagliato il latte e tolta la mozzarella, pronta per fare la ricotta
lemmu grande piatto di legno dove si mettava la pasta o il macco e tutti la mangiavano 
Licchettu specie di serratura interna funzionante a mano.
limmicieddru  
liscìa  sapone per biancheria                           
luminata spremuta di limoni con zucchero
Lu ngangararruni Marranzano strumento metallico a forma rotonda, per l’impugnatura e di un prolungamento che si appoggia tra i denti, ed una linguetta che pizzicata con la falangetta del dito indice, vibrando sviluppa un suono ronzante che viene modulato dalla cavità della bocca come fosse una cassa armonica.
maiddra contenitore di legno dove mangiavano la pasta li iurnatara quando andavano a mietere il grano
mammacatessi insetto nero simile ad un’ape nel quale si inseriva, nella parte posteriore, uno stecchino di paglia per poterlo riprendere durante il volo
mamuddrau grosso animale esistente nelle fantasie popolari e nelle favole: vidi ca cce lu mamuddrau
manata sottomultiplo del fascio di fave. Sei manate = un fascio di fave
Manichieddru
Margunata accumulo di paglia derivante dalla spagliatura
accumulo di paglia a bordo dell’aia sottovento derivante dalla smagliatura delle graminacee o leguminose
mazzamarieddru piccolo vortice creato dal vento-piccolo vortice d’aria creato dal vento, simile al ciglone ma senza forza
Marruoccu contrada, campagna
Meli contrada, campagna
Minescia erba selvatica le cui foglie si possono mangiare
'mpriculiari mantenersi occupato in attivita` varie
muccatrieddu Fazzoletto con cui comunemente si copriva il capo
Muccaturi fazzoletto di stoffa per il naso
muffuletta pane tipico preparato in occasione dell’immacolata "cunzato" con olio di casa sarde e olive nere che al matutino veniva regalato
pane tipico preparato in occasione , buono  "cunzato": “condito”con olio di casa, sarde e olive nere che veniva regalato al matutino:messa vespertina
Muscaluoru apertura sopra la porta (per fare uscire le mosche?)
mustazzuoli dolce col vino cotto-dolce composto di vino cotto e farina                                       
ncavaggneddra portare una persona sulla schiena per pegno nel gioco dei catinazzi
nciambuli cuticchi di fiume rotonde e schiacciate che si usavano per giocare un gioco simile alle BOCCE e in qualche caso al   TOLLU, usati in sostituzione dei ferri di cavallo
ngarzata donna convivente, vale a dire avere il ganzo, l'amante
occhiari germoglio dell'albero usato per l'innesto
paliari ultimo spaglio delle fave con la pala-ultimo spaglio delle graminacee e delle leguminose con la pala
Paliddra piccola pala di fichidindia che contiene una fichidindia
Palumma contrada, campagna
pappanuzzu erba commestibile-erba commestibile, da somministrare agli animali, appartenente alla famiglia delle malvacee
Papuri la nave a vapore .conosciuta per le traversate oceaniche per raggiungere le americhe.
parari ostacolare con il proprio corpo: iri a parari li piecuri. //
paraspularu dicesi di persona pigra-dicesi di persona pigra o che lavora sotto compenso
paraspuolu terreno dato in gestione sotto compenso
parasulinu Ombrello per ripararsi dal sole
parauocchi accessorio della mula 'mpajata- accessorio utile per eliminare la visione ai muli che si spaventano facilmente 'mpajata : legata al carro
partò Cappotto
passiluna Oliva nera essiccata o sulla pianta o in salamoia
pelucammellu tipo di stoffa per imbottire la giacca
petralumi pietra bagnata che serviva per rinfrescare la faccia dopo la rasatura (allume di rocca)
petraalena Pietra Galena, una pietra che circondata da un filo di  rame permetteva di ascoltare la radio
picciuttieddru il personaggio principale di un film, di solito buono e invincibile: cu ie lu picciuttieddru ?
pilieggiu Trottola di riserva usata per dare e ricevere le pizzate a condizione che giri
pipituni dicesi di persona incapace a fare qualsiasi cosa 
piscialasini Cardi selvatici commestibili //dicesi di persana sciocca                                                     
pittumera specchiera per pettinarsi
pizzu Merletto o chiodo della trottola
pizzucu pezzo di legno usato per legare il cavallo
portaammaddalena Tipica porta divisa in quattro elementi . I due battenti superiori di superfice limitata detti purteddra “sportelli avevano la funzione di regolare la luminosità dell’ambiente. I due battenti inferiori, di superficie più grande costituivano la porta; normalmente la parte sinistra restava bloccata a piacimento, mentre la parte destra era delegata alla vera e propria funzione di porta.
prieula di pumadoru Pergolato di pomodoro vite
prisaglia imbracatura mula
puani pane
pumiettu bottone
puntarrimisa tipo di cucitura
pupi pupi Sfarfallio della vista a causa della stanchezza degli occhi, la vista si annebbia e par di vedere macchie
pupucculluevu cannilieru. dolce tipico fatto di pasta che ingloba parzialmente un uovo sodo
quartara contenitore d’acqua di creta l 12 circa
quatalari fare attenzione alla propria salute: quatalati li spaddri!!
quatu secchio di latta
racietula erba selvatica commestibile-Infiorescenza di un’erba selvatica commestibile dal sapore acidulo
ramilia contrada, campagna
rasola oggetto di metallo per pulire la zappa
rèamu mal di testa non ben identificato-Reumatismo, dicasi anche per il mal di testa non ben identificato
rietini organi direzionali del carretto
ristuppammu saluto-Togliere il tappo
rituna rete di corda per paglia
riviettica la piega che si fa alla parte superiore delle lenzuola prima di coricarsi
ruccuddruni Rocchetto anima in legno dove viene arrotolato una matassa di spago o di filo                
rumanieddru spago grosso per imballo che serviva per la lazzata
sacca contenitore in metallo per il trasporto di 4 quartare o giarruna
sacchina contenitore per il pranzo e la falce
saccuosima pezzo di corda legato alla sacchina per tracolla
Sagnaturi bastone con particolare forma che serviva per rifare il letto matrimoniale e per stirare la pasta di casa
Saimera grosso piatto decorato per conservare l’estratto di pomodoro
Saimi grasso di maiale sciolto
sampugna strumento musicale derivante da parte di erba
sbambajuji erba che si infiamma rapidamente
sbardiddrata Donna senza autocontrollo che urla le sue cose ai quattro venti
sbonza strumento da sartoria, in stoffa, che serviva per inumidire i tessuti da stirare
sbuncia la lazzata della trottola che si disfa’
scammigliata Volgare poco fine
scamparduna donna grossa e alta sproporzionata
scanatu tipo di pane dovuto alla lavorazione
scanaturi attrezzo usato per la lavorazione del pane
scarpina scarpa di vitello, di solito nera, ben lustrata che si metteva la domenica per uscire. ti mintisti la scarpina ??
scavuna erba commestibile
schizzulari infastidire
sciroccato Colpito dal sole. Persona assolata o frutto appassito sulla pianta
scolla cravatta                                                 
scornabecchi erba commestibile
scrafuniari grattare, toccare girando il dito con insistenza un punto ben preciso del corpo  es:scrafuniari lu nasu!
scraquenchiaru uomo di scarso valore o capacità
scricchiulari infastidire // li mura
Scupitta spazzola
Sichinienza scarsa, di seconda mano ( dall’americano second hand) es: un vistitu di sichinienza// persona di scarso valore: Omu di sichinienza
siddruni strumento per l’aratura
spagliari Separare la paglia, la pula dai semi del grano o dalle fave utilizzando il tridente o la pala
spagnuletta Matassa di filo da cucitura
sparacogni Asparago selvatico, erba spinosa usata anche per il presepe
sparaddrappu cerotto per le ferite derivato dal francese
spera Cordone di stoffa attorcigliato e arrotolato a formare una spirale, atto ad ammortizzare il peso e a tenere in equilibrio gli oggetti svincolati portati sulla testa.
spicciaturi pettine bianco a doppia dentatura densa, serviva anche per l’individuazione dei pidocchi
spinci dolce tipico ricavato dalla frittura in abbondante olio di una pastella ben lievitata
staccuni
statia strumento per il peso
stinnicchiari stendere, coricarsi es: stinnicchiari li tenni// stinnicchiari li rini // mi stinnicchiavu uottu muffuletta!
strapuntari cambiare discorso
strattera tenda dove si spalmava l'estratto di
pomodoro per farlo essiccare
straula grosso carro con sci trascinato dai buoi che serviva a trasportare li gregni a la timugna
strauliddri contenitore in legno per il trasporto delle gregne                                                     
Stricaluoru lavatoio.
surciviecchi pipistrelli
suttapanza imbracatura della mula
tabbacchera  
taccaglia giarrettiera
tagliellassa verdura
tascappanu borsa generica da portare a tracolla
tanginu piccolo braciere di rame a forma troncoconica rovesciata con manici incrociati, utilizzata per riscaldare le mani, individualmente
tavulalonga In questo gioco uno dei giocatori resta in piedi , ben appoggiato al muro, mentre degli altri divisi in due squadre, sorteggiano chi dove chinarsi, a formare la tavola lunga, disponendosi chini dietro al primo, che si china appoggiando la testa sul ventre e sulle braccia incrociate di chi fa il palo. Gli altri, invece , prendono la rincorsa e saltano in groppa e senza mai più toccare terra con i piedi e senza perdere l’equilibrio , avanzare, per fare spazio agli altri. Se riescono a montare tutti in groppa, senza perdere l’equilibrio allora si riconfermavano vincitori, se no dovevano sostituisi agli altri. Diversamente se chi stà sotto, a fare la tavola lunga, perde le forze e fa cadere i concorrenti , resta nuovamente a rifare la tavola lunga.
tettumuortu sottotetto per conservare le vecchie cose
ticchiena grosso gradino nelle case rurali che serviva per salire sulla mula o per riposarsi nelle ore serali o di frescura, molto spesso la ticchiena veniva costruita cava per ricavarne una nassa per il ricovero di polli o conigli.
timugna ammasso di gregni pronto ad essere pisata trebbiata
tracuoddru posto non in vista 
trazzeradimmiezzu contrada, campagna-viottolo interpoderale
trispa sostegni in ferro per le tavole che costituivano la base del letto
tuoccu gioco con la birra per far ubriacare una persona ben precisa                                             
tuortula Toccare, o gioco trottola in legno che con la relativa lazzata (spago relativamente lungo). Questo gioco poteva essere giocato da solo o in compagnia . Consisteva   nel lanciare la propria trottola sulla trottola che pagava pegno, cercandola di colpirla. Se non vi riusciva, doveva recuperare la trottola in fase di rotazione con un movimento rapido della mano facendo salire la trottola sul palmo tra il medio e l’anulare, e lanciarla così sulla trottola tentando di farle oltrepassare la riga. Se ciò avviene la trottola perdente viene colpita fino a volte a farla spaccare
turtuluni dicesi di persona sciocca e immatura
uacqua acqua
uevu uovo
ugliata asta molto lunga per abbacchiare le mandorle
ursuliddri frutta, semi del biancospino o della spina santa
varduni Fuoco, di una grossa quantità di materiale combustibile, controllabile
vastunacheddri erbe parassiti del terreno appartenente alla famiglia delle ombrellifere come il finocchio
fastuchi pistacchio
vattali rigagnolo d'acqua
vilanzuni strumento per il peso
vilunnu biondo
viertuli contenitore ricavato da una lenza in tela resistente di circa 60 cm. di larghezza  per m. 150 circa con gli estremi rigirati all’interno a formare una stola con due tasche, per contenere il mangiare o le minuterie per il lavoro per contadini o pastori. Veniva portato in groppa agli animali da sella o portato a spalla dall’uomo
vignieri guardia campestre
virrineddra
Piccolo trapano manuale provvisto di anello per fare piccoli fori // dicesi tale una persona capace di risolvere problemi con grosse difficoltà-
visazza contenitore doppio per il trasporto delle fave//contenitore in tela resistente a doppia tasca e a grande bocca, per il trasporto delle semenze. Una volta riempito, i bordi dell’apertura venivano arrotolati e i lembi estremi legati con una funicella prevista nella visazza. Veniva trasportata a dorso dei muli o cavalli e asini.
vonta una quantità indefinita es: na vonta d'acqua // la svolta dei pantaloni  
zaccurafa Grande ago utilizzato dai tappezzieri e precedentemente anche dai sellai e cordai
zaurdu Cafone, maleducato, privo di educazione

 

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