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Maggio 1999
Il mio matrimonio con Elisabetta, figlia di Ernest Koliqi e Vangjelija Vuçani, mi ha di fatto introdotto nel mondo degli albanesi. Non sono mai stato in Albania, ma posso affermare di conoscere molti aspetti di questa terra e dei suoi abitanti. Alcuni di questi aspetti sono davvero sorprendenti come ad esempio il grande amore che gli albanesi nutrono per la loro Patria e le sue tradizioni. Se ne ha prova inconfutabile con gli Arbëreshë (Albanesi d'Italia) che dopo oltre 500 anni conservano praticamente intatta la loro madrelingua e sono orgogliosi delle loro origini. Chi come me è stato in questi decenni vicino agli albanesi, può, capirne i sentimenti ed evitare di farne di tutta un erba un fascio se, solo alcuni di loro, dopo cinquant'anni di dittatura comunista, che ha trasformato in lusso anche le cose più necessarie, hanno ceduto al mito della ricchezza facile e ad ogni costo, scontrandosi con una realtà rivelatasi, ancora una volta di più, matrigna nei loro confronti. Non sono di certo questi che rappresentano l'Albania! La "Terra delle Aquile" semmai è rappresentata dai suoi figli migliori come gli Skanderbeg, i Fishta, i Frashëri, i De Rada, gli Schirò, i Koliqi ecc. ecc.. Per l'ammirazione che essi meritano ho voluto mettere insieme queste pagine che dedico in particolar modo a mia moglie, alla sua gloriosa famiglia, a tutti gli amici albanesi.
Carlo Olivieri
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