L'uomo è sempre alla ricerca della felicità

Questo non è soltanto un suo diritto , ma anche l’impulso più profondo che lo porta ad agire.

Tuttavia le vie intraprese sono in realtà gran parte molto inadatte a portare al successo.

L’uomo cerca qualcosa che chiama felicità, senza avere un’idea precisa di cosa sia in realtà questa felicità.

Si finisce l’identificare certe cose del mondo esterno con questo desiderato senso di felicità e si ritiene che si sarebbe felici se si potesse entrare in possesso di queste cose.

Comincia ora una caccia interminabile senza senso. Perché ogni volta che si è raggiunto l’oggetto dei desideri questo si rivela incapace di dare la desiderata felicità. Facciamo un esempio: Chi ha fame, pensa che sarebbe l’uomo più felice di questo mondo se potesse avere tanto da saziarsi.

Se arriva ad avere il cibo, il cibo comincia a a pensare che potrebbe essere se solo avesse anche una casa. Entrato in possesso della casa , ne vuole una più grande, tuta sua, col giardino.

Arriva ad averli, e ora desidera fama e riconoscimento. Una volta conseguito anche questi, purtroppo potrebbe essere colpito da una malattia che gli impedisce di essere felice. Curata la malattia, ormai anziano, si sente solo è bisogno soltanto di persone intorno a sé per essere felice.

Fortunatamente la morte lo libera da questa faticosa caccia alla felicità. L’errore sta nel convincimento che la felicità dipenda da cose esterne. Non ci si accorge che le cose del mondo esterno sono piene di fascino solo finché non si possiedono.

La felicità non può essere ottenuta inseguendola, non la si può possedere.

Felice lo si può soltanto esserlo.

La felicità è uno stato di coscienza, una condizione dell’anima.

La felicità è del tutto indipendente dal mondo esterno.

 La felicità nasce là dove l’uomo riesce ad essere in armonia con il mondo.

La felicità nasce quando l’uomo diventa consapevole dei suoi compiti e capisce quale grazia sia poter essere utile.

(atteggiamento positivo)

Il dolore è il polo opposto della felicità, e proprio grazie alla sua esistenza permette all’uomo di non percorre continuamente strade sbagliate.

Il dolore fa si che non si smetta mai di cercare, impedisce cioè la stasi.

Il dolore è sempre una via indiretta, ma sempre in ogni modo una via.

Maurizio Delucchi

 


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