LE SCUOLE FILOSOFICHE ELLENISTICHE
La prevalenza del problema morale, oltre che l'emergere della figura del saggio su quella del sapiente, si richiama, in età ellenistica, alle scuole socratiche minori, segnando un'epoca di transizione rispetto agli splendori dell'Accademia platonica e del Peripato aristotelico.
Nel periodo successivo alla fine dell'impero
di Alessandro Magno (334-323 a.C.) non si assiste poi soltanto ad una
rivoluzione politica, ma anche spirituale e culturale, e con il crollo delle
antiche istituzioni cittadine, e dell'identità della polis stessa, l'uomo
trova un ripiegamento intimistico su se stesso, arrivando così a costruire una
nuova antropologia e ad edificare un sistema morale del tutto nuovo.
L'ideale cittadino della polis viene così sostituito da uno propriamente
"cosmopolitico" e l'individualità dell'uomo arriva a trovarsi su un piano
"universale".
Il rovesciamento degli antichi valori di riferimento determina allora la ricerca in una direzione eminentemente pratica, capace di rappresentare più efficacemente la nuova età: l'ellenismo.