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Il territorio di Montalto nell 'epoca epoca moderna

 

1517

Francesco Maria della Rovere, in guerra con papa Leone X, invade la terra della Marca e devasta Montalto; le strade sono sconvolte e le mura abbattute.

 

1520

L’attenzione alla realtà del territorio è data dalle 5 rilevazioni catastali cui la comunità procede nel corso del sec. XVI; di queste certamente la più elegante e pregevole è costituita dal Registro del Catasto del 1520 “fatto” dall’agrimensore Giorgio di mastro Arcangelo di Monte San Pietrangeli, “scritto e pubblicato” dal notaio Fabrizio di Simone.

 

1521

Nasce felice Peretti, il futuro papa Sisto V, da umile famiglia oriunda di Montalto ed esiliata ad decennium a Grottammare. Il giovane Felice a 10 anni entra nel Convento di S. Francesco delle Fratte di Montalto; nel 1586 è eletto superiore dei Minori Conventuali da Pio V; nel 1567 è ordinato vescovo, nel 1570 è nominato cardinale; sarà papa dal 1585 al 1590.

 

1570

A partire dalla sua nomina cardinalizia Felice Peretti favorisce in tutti i modi Montalto, sua patria, nei cui confronti tiene sempre un comportamento estremamente generoso e che in quell’anno era ancora un modesto borgo rurale fortificato che contava solo 120 fuochi rispetto, ad esempio, ai 500 della vicina Offida.

 

1576

Felice Peretti, con il suo “interventu, auctoritate, et paterno consilio, et persuasione” riesce a dirimere una seria disputa tra Montalto e Porchia in merito a certi mulini sull’Aso e sul Menocchia:

“Vertente lite, causa, et differentia inter Universitatem et Homines Terre Montis Alti et Universitatem et Homines terre Porcule super quibusdam Molendinis frumentariis sitis uno in flumine Asonis, altero vero, in flumine, sive rivo Monocule…”.

 

1578

Una serie di benefici vengono concessi dal Cardinale a Montalto: concessione di un mercato settimanale, istituzione di un medico condotto, fondazione di una scuola ginnasiale.

 

 

24 / 04 / 1585

Il Cardinale Felice, figlio di Piergentile detto Peretto e di Mariana da Frontillo, nel ducato di Camerino, divenne Sisto V.

 

1585

Ulteriori benefici del papa a Montalto: libero commercio nella zona, diritto alla nomina del podestà e del giudice, esenzione per otto anni dal pagamento delle tasse, elevazione a Collegiata con capitolo di canonici della chiesa matrice S. Maria ad collem. Con bolla Super Universas Montalto diviene Diocesi, acquista il titolo di città e la sua chiesa è eretta in Cattedrale. Inoltre con il breve Postquam nos viene istituito un nuovo presidiato di cui Montalto è capitale, svincolandosi dal governo di Macerata.

 

1586 / 90

A Montalto viene istituita una zecca, aperta una tipografia, impiantato un lanificio e progettata una conceria. Nello stesso anno, per i torchi del Veneto Giovanni Giubar, vengono stampati gli statuti “leges ac Iura Municipalia”; un poderoso volume predisposto dai maggiori giuristi dell’epoca, quale summa giuridica della nuova Città.

 

1587

Oltre alle riforme amministrative ed istituzionali Sisto V promuove per Montalto un grandioso programma di sviluppo edilizio. L’architetto militare Pompeo Floriani è incaricato di progettare l’espansione ed il conseguente ampliamento della cinta muraria. Successivamente lo stesso Domenico Fontana, architetto pontificio, è incaricato di recarsi a Montalto per controllare l’operato del Floriani. Fontana redige un suo progetto per l’ingrandimento di Montalto che è illustrato in un affresco nel salone sistino della biblioteca vaticana.

 

1588

Il progetto di Fontana prevedeva lo spianamento di una collina esterna alle mura sul lato Nord per edificarvi una grande piazza su cui dovevano prospettare la cattedrale e il palazzo della Signora (Camilla Peretti), sorella del papa. Dalla piazza doveva partire verso nord l’espansione urbana con strade diritte organizzate secondo un reticolo ortogonale. L’attuale configurazione della cittadina risente visibilmente del progetto anche se la sua realizzazione è stata solo parziale e differita nel tempo. Il progetto è controllato molto accuratamente ed approvato da Sisto V il quale vi aggiunge “di sua mano quello che desiderava”. Si iniziano i lavori dello spianamento del colle sbancando, secondo il Fontana, “più di sessantamila canne di terra”.

 

1589

Monsignor Fabio Biondi, Patriarca di Gerusalemme, conterraneo di Sisto V, viene incaricato dal papa di fornire una minuziosa relazione sui lavori in corso a Montalto. Da essa apprendiamo che lo spianamento del colle è già ben visibile, è stato costruito il primo bastione, è stata progettata la piazza, grande come quella di Ascoli e sono state gettate le fondamenta del palazzo che doveva fronteggiare la cattedrale.

 

27 / 08 / 1590

Muore Sisto V. Montalto è un grande cantiere che viene interrotto senza che nessuna delle opere volute dal papa sia stata portata a termine. I lavori si fermano in gran parte per la interruzione dei relativi finanziamenti oppure rallentano vistosamente. È indicativa la vicenda della cattedrale i cui lavori vengono fatti proseguire dal nipote di Sisto V, il cardinal Montalto; vi lavora tra l’altro Domenico Rinaldi che progetta il piano inferiore del Tempio. Alla morte del cardinal Montalto i lavori si interrompono nuovamente e tra soste, riprese ed interruzioni la torre, la cupola ed il portico vengono compiuti nel 1896. È notevole in questa ultima fase l’intervento progettuale di Luigi Poletti. Si può affermare, in definitiva, che con la chiusura del periodo sistino, si ferma di colpo a Montalto una fase di sviluppo intenso e sproporzionato.

 

1586 / 1798

Montalto è capitale del Presidiato omonimo fino all’avvento dei francesi con giurisdizione sui comuni di Castignano, Cossignano, Force, Montedinove, Montefortino, Montegallo, Montelparo, Montemonaco, Monterubbiano, Offida, Patrignone, Porchia, Ripatronsone, Rotella, S. Vittoria in Matenano. Risiedono a Montalto il Preside Governatore con esercizio dello ius sanguinis, un Collegio di Avvocati e Procuratori, un Collegio di Notai Civili e Criminali. È funzionante un’adeguata struttura carceraria, ampliata dall’Abate Federico Borromeo, Inquisitore a Malta e Patriarca di Alessandria, nel 1652.

 

1798 / 1814

Sotto il governo napoleonico Montalto è capoluogo di Cantone con Giudicatura di Pace.

 

1799

Il 30 gennaio cittadini montaltesi ed altri del contado e terre limitrofe insorgono contro i francesi.

 

1814 /1860

È sede di Governo Distrettuale comprendente anche i governi di Offida e S. Benedetto ed esercita giurisdizione giudiziaria, fiscale e finanziaria sui comuni di Capradosso, Carassai, Castel di Croce, Castignano, Force, Montedinove, Patrignone, Porchia e Rotella.

 

1905

Patria a Roma. Nel 1922 gli viene innalzato un monumento celebrativo in piazza Umberto I, di fronte al Municipio.

 

 

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