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Monumenti acclesiastici

S. Maria Assunta ( Cattedrale - Basilica )

Cattedrale - Basilica e Monumento ai Caduti.Il Monte Patrizio - così si chiamava Montalto - è il frutto di un incastellamento attorno al Mille, con la presenza quasi obbligata, in questo territorio, della potenza farfense. Agli inizi del sec. XVI, il secolo che avrebbe visto innalzare Montalto al rango di diocesi, in paese vi erano tre piccolissime parrocchie: S. Maria in Colle, S. Giorgio e S. Pietro, che dipendeva dal Monastero benedettino di S. Paolo di Force. Il 10 gennaio 1585, Sisto V elevava l'antica chiesa parrocchiale di S. Maria a Collegiata, con un capitolo di 10 canonici e due dignità, assegnandole come dote la proprietà del monastero della Madonna detta di S. Biagio a Sarnano. Il 14 novembre 1586 papa Peretti elevava la sua patria a diocesi e S. Maria ad Collem diventava chiesa cattedrale, nell'attesa che fosse costruito un tempio più maestoso e decoroso tra il vecchio borgo e la nuova città ideata dal Papa. L'attuale cattedrale, ideata dall'arch. Girolamo Rainaldi, ebbe tempi lunghi per la sua costruzione. Alla morte del Papa era già stata costruita la grande cripta e i muri delle navate alzate per qualche metro. Alla fine del '600 la chiesa diventa agibile, ma incompiuta e quasi tutti i vescovi apporteranno il loro contributo al suo completamento, fino ai nostri giorni.

 

Montalto. Cripta della Cattedrale Basilica, Archi di sostegno della scala a chiocciola.Montalto. Cripta della Cattedrale Basilica. Archi di sostegno della scala a chiocciola a servizio della torre campanaria, costruita in età sistina. Montalto, Cattedrale Basilica. Cappalla di S. Vito.
 

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Montalto. ( Luoghi sistini ). Campanile della Chiesa di S. Agostino ( sec. XIII ).Chiesa di S. Agostino

Fuori del Luogo (Montalto) in poca distanza sopra un piccolo Colle si vede alzato un Convento….

Così il montaltese Pier Simone Galli (1626-1712) iniziava la descrizione del complesso ecclesiastico di S. Agostino, la cui fondazione risale al 1251; vi saranno ospitati, in momenti diversi, Benedettini e Agostiniani.

Presso l’austero nucleo ecclesiastico veniva convocato il “Parlamento” delle Terre del Presidiato Farfense con sede a Santa Vittoria in Matenano.

Soppresso nel 1652 da Innocenzo X per mancanza di rendite, il complesso di S. Agostino fu richiesto al Papa, nell’anno successivo, dal Vescovo di Montalto Mons. Codebò per erigervi il Seminario Diocesano; questo vi resterà sino al 1825.

Particolarmente interessante un inventario del 1510 che fornisce indicazioni molto precise sulle caratteristiche degli arredi sacri presenti nel complesso ecclesiastico di S. Agostino. Sono elencati una croce grande ed una piccola, calici, coppe e patène d’argento, una ventina di pianete di pregio e per uso corrente, tovaglie, ammitti, stole e quant’altro necessario alle funzioni religiose che dovevano essere ben frequentate, dati la qualità e il numero cospicuo di materiali presenti. Non mancano ricami in oro, bottoni in argento, raffigurazioni dei SS. Apostoli ed altri soggetti decorativi sui vari paramenti realizzati anche in seta, broccato, damasco, oltre che la semplice tela.

Altrettanto importante e, forse, ancor più significativa, la parte centrale dell’Inventario che consente di farsi un’idea su quella che doveva essere la vita e l’organizzazione sociale interna al Convento. Dai pochi attrezzi elencati (un’ascia, una vanga, una pala, una zappa,…) il Convento sembra non dovesse ospitare molti frati. Probabilmente gli impegni maggiori riguardavano gli adempimenti relativi alle funzioni religiose nell’omonima Chiesa, perché c’è un evidente squilibrio tra la lunga lista dei materiali ad essa pertinenti e lo scarno numero degli attrezzi da lavoro.

 

Montalto ( Luoghi sistini ). Chiesa di S. Francesco delle fratte ( sec. XIII ).Il convento di S. Francesco delle fratte

Sopra un breve e dirupato contrafforte che domina la Valle dell’Aso, sorge il piccolo convento di S. Francesco delle Fratte, per la fitta selva che lo circonda. In un manoscritto conservato nella Biblioteca Olivierana di Pesaro si legge che il convento era in un altro posto e nel 1235 fu eretto dove si trova attualmente.

La struttura muraria ed alcuni particolari architettonici stanno a testimoniare l’origine romanica del complesso monumentale, in ogni caso il convento non ha conservato la sua forma primitiva, diversi sono stati i restauri e le aggiunte fatti nei secoli a seguire. Originariamente, dunque, il convento si sviluppava su un unico piano e si infilava su un asse perpendicolare alla chiesa verso nord; il prospetto est ed una serie di elementi monofore testimoniano l’origine romanica.

Probabilmente sotto il Pontificato di Sisto V (1586-1590) si ha l’intervento di maggior rilievo. Il convento veniva ampliato ed alzato di un secondo piano, insistendo sempre sul suo asse primitivo (secolo XVI). Dell’ultimo secolo è l’aggiunta di un corpo avanzato, ortogonale al convento come pure una casetta nell’orto pensile. La chiesa, molto semplice, tipica dell’ordine Francescano, è a navata unica con copertura a capriata terminante con un’abside voltata a botte. Su un cornicione esterno alla chiesa una serie di architetti pensili in cotto, del secolo XIII, arricchiscono il semplicissimo prospetto sud della chiesa stessa. La chiesa nel suo interno aveva cinque altari e cioè l’altare Maggiore con quadro raffigurante S. Francesco in atto di ricevere le Sacre Stimmate; l’altare del Crocefisso, innanzi a cui si vuole abbia pregato il Serafico Padre; (pittura antichissima in tavola restaurata di recente).

Montalto. Chiesa del Convento di S. Francesco delle fratte. Particolare di affresco.L’immagine dipinta a muro di forme bizantine porta in fronte sopra il destro ciglio un segnale d’un colpo di stile datole da un sacrilegio che ivi fuori giocava a carte mosso da impazienza, furore ed ira per la perdita, dal quale colpo, scrostati i colori e la calcina uscì miracolosamente sangue, a confusione dell’empio

Avanti a questo affresco circa nel 1896 fu eretto un altarino. Anche la chiesa andò soggetta al trasloco, modificazioni e restauri ed era adorna di affreschi che, col graduale distacco della calce che li ricopriva (dovuto all’attuale stato di degrado), stanno sempre più riemergendo nella loro bellezza.

Probabilmente la chiesa era consacrata come davano indizio le croci ai muri coperte da recenti imbiancature. Sulla torretta vi erano due campane delle quali la più antica è del 1263, al cui suono, è attribuita e sperimentata virtù di fugare le tempeste e le grandini (ora nel campanile della cattedrale di Montalto). L’altra campana è del 1718.

Montalto. Convento di S. Francesco delle fratte. Cortile dell'orto.Montalto. Chiesa del Convento di S. Francesco delle fratte. Archi delle cantine.Montalto. Convento di S. Francesco delle fratte. Parete est.

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