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Museo diocesano

Il Museo diocesano di Montalto Marche ospita il cosiddetto Reliquiario di Sisto V, capolavoro assoluto di arte orafa francese dei secoli XIV-XV.
L’opera si compone di figurazioni a smalto, cammei e pietre preziose: rubuni balasci, zaffiri, perle ecc. Appartenuta ai reali di Francia, poi a Papa Paolo II Barbo, l’opera era conservata nella sua dimora romana a Palazzo Venezia, dove il Barbo aveva raccolto la più importante collezione di glittica del secolo XV, passata in gran parte nelle mani di Lorenzo il Magnifico che, alla morte del Papa, la condusse con sé a Firenze.
Il reliquiario, sfuggito all’attenzione del Magnifico, rimase a Roma fino a quando non se né appropriò il grande pontefice SistoV che nel 1586 volle donarlo alla città di Montalto, sua "patria carissima" in segno di riconoscenza, insieme ad altri tesori e paramenti ricchissimi che i montaltesi hanno finora gelosamente custodito e che sono oggi si possono ammirare al Museo diocesano.

 

 

 

 

Museo civico archeologico ( P.zza Umberto | )

Inaugurato nel 1999, è ubicato nello storico Palazzo comunale, edificio del 1587. Al suo interno sono esposti in modo permanente reperti archeologici provenienti dal territorio a partire dal periodo neolitico fino a quello paleocristiano: frammenti ceramici e oggetti in selce del periodo neolitico, grani di collana e punte di lancia del periodo piceno, epigrafi in marmo del periodo romano e paleocristiano, e monete in bronzo. L’allestimento a carattere didattico è particolarmente indicato per le scuole.

 

Reperti di epoca picena

Reperti di epoca romana

 

Museo etnografico - " L 'acqua, la terra, la tela " ( P.zza Umberto | )

Il museo è allestito nel sottosuolo del Palazzo Municipale. Gli ambienti offrono una suggestiva architettura, con volte reali, archi, un antico pozzo per l’acqua nonché, nel sottosuolo, un piccolo labirinto di grotte con incroci di cunicoli a volta.

Gli oggetti e gli attrezzi depositati, in perfetto stato di conservazione e restaurati, sono illustrati da pannelli descrittivi a carattere didattico: le pale del mulino, i telai, il carro, gli aratri, i gioghi.

 

Archivio storico  ( P.zza Umberto | ) 

Carteggi inerenti il comune di Montalto con sezioni aggregate di Patrignone e Porchia. Fondo

pergamenaceo con oltre 350 pezzi a partire dal secolo XII: comprende il “Catastrum Vetustior”, il

più antico catasto del piceno, del 1320.

 

 

Biblioteca comunale - oltre 6000 volumi - Via volta (Torre civica)

 

 

Pinacoteca comunale  ( P.zza Umberto | ) 

Opere d’arte dal secolo XIV con sezioni dedicate i disegni di Osvaldo Lucini e all’Architetto Giuseppe Sacconi.

Ubicata nello storico palazzo Comunale, edificio del 1587, raccoglie paramenti, arredi sacri e dipinti che, in gran parte, provengono da edifici di ordini religiosi soppressi nel 1860 e da alcune chiese del territorio circostante. Tra le opere più interessanti, alcuni dipinti a soggetto sacro del XVII – XVIII secolo; una serie di ritratti, tra cui quelli di Papa Sisto V e di sua sorella Camilla Peretti; una porta della città del XVII secolo in legno intagliato detta Porta dei Leoni; un raro dipinto a olio su rame raffigurante L’Adorazione dei Magi del XVII secolo del Ghezzi. Completano la raccolta numerose fotografie storiche di Montalto e del territorio della fine dell’800 e dei primi del ‘900.

 

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