Gli 11 chilometri quadrati che attualmente
costituiscono il territorio del comune di Montalto delle Marche sono il risultato della
lunga vicenda dell'incontro tra la natura e gli uomini che vi si sono succeduti,
sviluppatosi in modi non accentuatamente difformi dal resto del Piceno centrale. Qui si
riscontrano tracce della presenza umana fin dal Neolitico.
Il territorio piceno sorprende
fortemente il visitatore poiché possiede una quantità e qualità immensa di ricchezze.
Una geografia variegata che dà al paesaggio una bellezza inconfondibile. Arte e natura si
rincorrono in una simbiosi perfetta. Monti solenni e rocche aspre, colline dolci e paesi
segnati dalla spiccata genialità urbana; il mare ad oriente con i borghi affacciati a
scrutare lorizzonte blu.
Una terra ricca anche per i
pontefici e i santi che vi sono nati; primo tra tutti il Papa Sisto V (1520-1590)
originario di Montalto Marche, un papa che ha rivoluzionato il sistema urbanistico di
Roma, ha fatto erigere i palazzi lateranensi, realizzare la biblioteca vaticana e
moltissimi altri monumenti.
Personalità dunque di estremo
rilievo che si riflettono nel patrimonio artistico del piceno, una ricchezza unica che non
ha riscontri altrove. Secoli di vita pacifica e laboriosa hanno permesso un accumulo di
oggetti darte di singolare bellezza: reliquiari e calici, paramenti e suppellettili,
pale daltare e tele, statue e medaglie che oggi si possono ammirare negli otto musei
di arte sacra diffusi sul territorio diocesano, così da poter visitare i vari centri
urbani con i loro tesori i quali non sono stati strappati ma "restituiti" alle
comunità che li avevano voluti e ai luoghi che li avevano custoditi per secoli.