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Due casi di matrimoni illeciti

Dopo un semplice caso di consanguineità, viene descritta la vicenda (quasi manzioniana) di due sposi illegittimi: al loro matrimonio non era presente un prete, ma l'unione fu "benedetta" dal fratello della sposa (!).

 


Nella cura prepo.le di Derfo
Erano Battista de Cattani che fu figliuo di Giacobo et Angiolina figliuola di mastro Dominico Paruzzi che prima che si concludesse il concilio di Trento insientemente [senza saperlo] havevano contratto matrimonio in quarto grado di consanguinità. Sopra qual caso furono essaminati testimonij et si verificò esser così: che al tempo dil contratto né l’uno né l’altro de contraenti sapevano tal parentela né puoi l’hano sapputo se non alla Pasqua di Resurretione del 1567; nel qual caso per la loro povertà l’Aff.mo et R.o Cardinal Borromeo mi diede facoltà d’assolvere in foro conscietia detti vingoli, il che s’è eseguito havendoli avisati che se nasceranno da loro figliuoli, si che prima non habbino la dispensa da Roma saranno illegittimi: né con buona coscienza non potranno godere dell’heredità paterna se non tanto, quanto comportano le leggi.
Sta il caso anchora così: ma credo riceveranno da Roma la dispensa.

Erano puochi mesi fa venuti ad habitare in Derfo Bartholomio Bressano ferraio et Donetta indono de foladi di Grabedona: quali dimorando nel territorio di Grabedona presero insieme prattica, si che usavano insieme carnalmente, dil che accortosi un fratello di detta Donetta operò si che detto Bartolomio promise pigliarla per moglie. Furono fatte le publicazioni (per quanto essi dicono) dal R.o Arciprete di Grabedona; e quando si dovea venire allo contratto pub.o esso Bartolomeo non vuolse che vi intervenisse il sacerdote; a tal che il fr.lo istesso di Donetta fece le parolle: dil qual caso volendomi chiarire, scrissi una mia al R.o Vincenzo [...] in Grabedona dil tono seguente

Molto R.o Padre
Emmi capitato sotto la cura un Bartolomeo del comuno de conti di valtropia diocese Bressano che qualche tempo ha lavorato nel paese di Grabedona in certa fusina de ferro; et perché pare habbi seco una Donetta di Gio. de folatti che habitano in certa fola vicina a detta fusina, quale debbe essere sua moglie, ma non mi sa dire preciso come la cosa stia, acciò non si faccia errore vorrei supplicare a s.R. che fra gl’altri ufficij di charità, si dignasse in tale occorrenza non negarmi questa gratia di havere sopra di quello informazione vera, ch’io so, saprà prendere, et mandarmela, ch’io legerò in obbligo al giovarce de gl’altri ch’io distinguo in essa; et mi confido non debba mancare; et di novo ne la prego perché non vorrei che queste pecore erranti (che sogliono portare più fastidi a poveri pastori che le dimestiche) m’ammorbassero questo pover ovile, che pur è troppo condicionato, senza nova scabbia: mi senda questa ---

In risposta di questa mia mi scrisse in questa forma seguente

Figliuolo mio diletto. Piacemi la vigilanza ed sollicita cura v.s. tiene sopra al gregge suo ed dil qual a tempo suo, ne renderà raggione a questi nostro supremo pastore. Respondendo adunque al suo pio desio, le dico che la Donuetta è moglie legittima di Bertol.o ed egli di lei è legittimo marito. Per la qual cosa non essendoci altro in opposito si possono securamente ammettere alli s.ti sagramenti ed non essendo questa mia per altro ---

Questa risposta non essendo a mia soddisfazione perché mi pare più questa una deffinitione di sentenza di giudice non competente, che una informatione, gli scrissi un’altra mia di questo tenore allj 22 d’Aprile
Huoggi ... la di s.R. dil sabbato santo così egli mi certifica Donetta esser di Bartolom.o legittima moglie et egli di lei marito legittimo presto fede ala parolla sua certo : è vero che mi nasce dubio come questo possa essere donde che già mi pare che il matrimonio fosse nascostamente fra loro contratto: puoi per opera d’uno fr.lo di Donetta fu publicato che si dovea far il matrimonio: doppo qual public.i si fecero le parolle di [...] senza l’intervento dil proprio sacerdote curato, né d’altro sacerd.e di sua commisione; et di più non si sono fatte le public.ni alla parrochia di detto Bartol.o né da sua parroch.a s’ha la fede con che si verifichi ch’esso non sij là maritato: cosa che tutte mi pajono necessarijssime a giustificatione nostra Comune et tanto più per li novi rimedij che dal S.to Conc. di Trento si sono ordinati per levare gl’abusi e se circa tale sac.to nascirano, come son certo la R.v. han visto, che porrà chiaro che dopo nulli gli matrimoni donde... sotto l’annullatione d’ogni altro matrimonio altrimente contratto di questo che in essi ordini si contiene et di più sudetto Bertol.o forastiere et vago. Le qual cose nel gregge mio [...] quanto possiamo ben osservare [...] --
A questo quello rispose: perché sì come nelle secrete mie informationi si contiene, ho qualche dubio di detto Bartolomeo non li ho criduto et ho in questa volsuto raccontare la cosa minutamente; acciò non si creda a folle che potessero in tal caso da B.tol.o e Donetta allegarsi.
Questi non ho assolti, anzi [ordinai] che si separassero, non volendomi obedire, ho levato un camand.to, ma per essersi la Donetta gravida partita per ... a casa sua, non si gl’è mandato il comandamento. Esso Bartol.o dimora anchora in Derfo inconfesso, ma hora v’è, hora non v’è; nel che farò quanto mi sarà commesso.
Il matrimonio in tal forma fu contratto l’anno 1567 il giorno et mese non so.


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