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Doveri del Parroco di Corenno

Questo testo presenta un notevole elenco di usanze rimaste attive fino al XVIII - XIX sec. a Corenno (molte erano praticate anche a Dervio).
Sono da sottolineare alcune curiose offerte per i vari uffici del Parroco (fazzoletti, uova, secchi di vino, lumache).


Consuetudini sì utili, quanto gravose al Curato di Corenno
Per un funerale d'infante suol darsi al Curato lire 8 imperiali et egli è obligato mettervi la cera gestatoria; ciouè la candella, per sé, e 4 al feretro, quali poi tutte riporta a casa, la cera all'Altar e sagrista vien pagata da Parenti
Per un funerale d'adulto suol darsi al Curato l'elemosina di lire 3 e li tocca tutta la cera gestatoria, qual dev'eesere per lo meno: la candella per esso di y 12; e 4 candele al feretro di y 6 l'una, e se si fa settimo si radopia, e l'elemosina e la cera; o il prezo di questa, se ve la mette il Curato della sua.
Agli altri sacerdoti invitati danno gli eredi per ciascuno lire 1:10; e la candela di peso la metta meno di quella del Curato (eccetto il sig.r Prevosto di Dervio, al quale se li deve e la cera e l'elemosina eguale al Curato) a quali pure facendosi settimo si radoppia la cera e l'elemosina, applicando però a questa la Messa; la cera di questi, si' del funerale che del 7mo resta al Curato
Se à qualche sacerdote lontano si da la refezione, devono li Parenti pagarla; la cera che s'accende all'Altar Maggiore s'aspetta alla Chiesa e si raddoppia al settimo
Per gli Uffici dei Morti, per divotione si può far accordo co' divotti: mi dicono che sogliono dare al Curato lire 18:- per uno di quatro sacerdotti, à quali deve poi il Curato dare l'elemosina e mettervi del suo la cera, alla tomba e gestatoria.
Per messa cantata et applicata danno lire 1:10; solitamente e celebrando il lunedì s'aggiunge anche l'annuale, quando però non sia festa di precetto o di voto.
Per un battesimo danno un fazoletto, o due; o pure y 30 et alcuni y 40; el Curato vi mette la cera, qual resta sua.
Per levar da parto danno y 5 o vero 4 o sei ovi e s'accende una candeletta, se pur si vole.
Per un matrimonio ordinario danno y 40 e due fazoletti; con due candelle di cera di 6 l'una o o pure danno lire 3:10, e il Curato vi mette le dette candelle, che restano del Curato, qual dice la messa bassa pro sponsis, ma non crederei ci fosse obligo d'applicarla, ma io l'applico; se vogliono che si canti la Messa danno due fazoletti, si radoppia l'elemosina e la cera, o pure lire 7, con che il Curato vi mette la cera del suo, qual resta sua, e per l'altare ve la mette la Fabrica, tanto ho praticato.
Le offerte che si raccolgono, quando si dà, nella messa la pare al Popolo s'appartengono al Curato; e suol cantarsi Terza prima della Messa Pontificale o di solennità.
Ogni domenica il custode, d'ordine del curato, suol fare la cerca con la bussola in Chiesa, in tempo dela Parochiale; la racolta è della Chiesa. Il custode, d'ordine del Curato, ogni dominica, alla messa Parrocchiale, et alla sera in ogni casa suol far la cerca con la bussola, della qual cerca si fa una messa la settimana con l'annuale, per li poveri morti della Comunità, avanti l'Altare Maggiore; il che si fa il lunedì; la chiave tanto della bussola che tiene il custode, quanto della che tiene l'oste di questa cura, le tiene il Curato et esso solamente vi cava sempre l'elemosina.

La prima e terza dominica del mese suole cantarsi messa con incenso e la terza domenica si fa l'esposizione del diviniss.mo e si fà la processione nel sitto fuori della Chiesa e finita la messa si da la beneditione.
Per l'ostie dicono li sindaci che tocca al curato a fare la spesa ma trovo al libro della Fabrica segnato A et B che tocca alla Fabrica e non al Curato; perciò conosciuta dalli sindaci della Fabrica l'obligatione le provedono anche per ordine del sig.r Vicario Foraneo che ha fatto pagare il Curato della spesa d'esse come si vede al libro B nella visita fatta li 9 Aprile 1725.
Per il primo battesimo doppo Pasqua, oltre il sodetto sogliono dare un capretto bello e buono al Curato.
N.B. Questa usanza fu abolita per decreto arcivescovile come abuso detestabile. Bozzi Parroco. Il decreto presso il Preposto di Dervio.
Genaro. Alli 7 suole questo popolo far festa ad onore delli tre Rhe Maggi, ne so intendere perché non si faci anche la Festa del giorno seguente, in core, a vale la stessa raggione.
Alli 17. Festa di S.Antonio Abbate, suole il popolo far festa ad onore del santo come trovasi nelle scritture.
Alli 20. Festa di san Sebastiano suole il popolo far festa ad onore del santo; ne so d'avantaggio.
Febraio adi 2 la Fabrica suole dare una candela miniata overo indorata di ... 12, in occasione della funzione delle candele e suole darla anche al Cappellano di peso la metà meno.
Febraio alli 3 Festa di san Biagio la Fabrica suol dare al Curato 2 candele di ... 6 l'una delle quali si serve per benedire la gola ai Parochiani
Alli 5 Giorno di S.Agata alcuni Parochiani fano festa
Marzo. Alli 29 giorno della consegrazione della Chiesa in S. Tomaso, in cui si canta messa e si fa l'aspersione de more per la Chiesa
Pasqua si benedicono gl'ovi in chiesa et alcuni sogliono darne due, altri 4, tanto che raccoglie in quell'occasione il Curato circa 18 ovi; li candelini che s'acendono alla s.a comunione toccano al curato; et importarà questo straordinario y 25 in circa.
Nella terza festa, o in quel dì, che da l'aviso il sig.r Prevosto di Dervio và il curato con cotta, becca e stola alla prepositurale, dove assiste alla beneditione del sacro fonte e riceve gli ogli sagri pagando con dinari della fabrica ciò che tocca di spesa, per porto d'essi, che sono alle volte y 20 alle volte y 16 come al libro della Fabrica segnato B.
Aprile Alli 25 Festa di S.Marco. Il Curato va col Popolo processionalmente alla Prevostura, dove si unisce sotto una sola croce col resto del clero e popolo della Pieve et accompagna ivi la processione, assiste alla messa del sig.r Preposto dal quale si dà a R.R. Parochi la refezione.
Asunsione del Sig.re; si raccolgono li policini della comunione di Pasqua; e sogliono dare al Curato due o 4 ovi per ciascuna casa
Corpus Domini. detta la messa per tempo il Parroco và alla Prepositurale ad assistere alla messa e Processione e riceve dal sig.r Prevosto la refezione; nell'ottava alla sera s'espone il diviniss.mo e si da la beneditione.
Nella domenica infra octavam Corpus Domini suole il curato (non però d'obligo) coll'intervento almeno di sei R.R. Sacerdoti tra quali invitare a cantare la messa et vespere un anno si et un anno no il R. Sig.r Prevosto di Dervio fare solenne processione col divinissimo e dare la beneditione la mattina, finita la messa; per qual funtione la Fabrica vi mette la cera, la Comunità fa l'apparechio degli altari, in piazza et strada e paga al Curato lire ... imperiali; overo prepara il pranzo per li R.R. Sacerdoti et le da il bisognante per tall'occorenza, in casa del Curato secondo commanda lo synodo 32.
Nella prima domenica prima dell'invenzione della s.a croce e per tutte le domeniche sino all'esaltazione pretendono li Parochiani che il Parroco sij obligato dir il Passio, per cui sogliono dare, come dicono, casa per casa una sedella di vino, più o meno, secondo la loro divotione tanto circa la quantità, quanto alla qualità; hautane informatione da l'huomine della Comunità; né so di più.
Maggio. li tre giorni delle litanie suole il curato col popolo processionalmente; andare il primo giorno a S. Leonardo in Castello; il secondo giorno a S.Quirico, nel luogo di Dervio; il terzo giorno verso Torchiedo sino ad una certa pianta di castano, o sia marone.
Giugno. Alli 11 giorno di S.Barbara suole il popolo far festa.
Alli 13 giorno di S.Antonio il popolo fa festa in onore del santo.
Alli 19 giorno di S.Gervasio e Protasio il popolo suole far festa.
Alli 29 Festa dei S.S. Pietro e Paolo; Il Parocho ha obligo (per quanto dice il sig.r Prevosto) d'andare alla Prepositurale di Dervio con la messa dove assiste alla Funzione; e da detto sig.r preposto si da la refezione. Io non penso che il Parocho habbia obligo di sostituire sacerdote che celebri alla cura, perciò io non l'ho sostituito; Anzi che ho fatto ricorso a Mons. Vicario Generale Stampa nell'anno 1723 et esso ha ordinato non essere il Paroco di Coreno obligato andarvi, con la messa, qual deve celebrarla alla sua cura, per sodisfare al suo offitio e al suo popolo; qual decretto è tra le scritture della Chiesa.
Il Curato di Corenno come Viciniore è Vice Prevosto di Dervio e Vice Paroco di Dorio, nell'amministrazione dei S.S. sagramenti et fonzioni, non però nelle Fonzioni Plebane, tocando al seniore, cioué al Curato decano della Pieve, come mi ha significato Monsign.r Antonio Corneliano Teologo, Canonico Ordinario della Metropolitana di Milano e Visitatore di questa Pieve, da cui fu decisa la differenza natta il giorno di S.Marco l'anno 1722 in assenza del sig.r Prevosto, tra il Curato di S.Martino, Doro e Corenno.
Luglio. Alli 2 giorno della Visitazione di Maria e S.Elisabet il popolo fa festa.
Agosto. Alli 4 giorno di S.Domenico si fa festa per timore del Podestà e dei suoi Fanti
Alli 16 giorno di S.Rocco il Popolo suole far festa e si canta per voto fatto in perpetuo dalla Comunità l'anno 1629 alli 12 9mbre; come appare dalla scrittura, qual è tra le scritture Parochiali, paga la Comunità per detta messa al Curato lire 2.
Alli 17 Agosto giorno di san Sfirio il popolo suole far festa e si canta messa dal curato per il sudetto voto e la Comunità paga al Curato y 40; se la messa sij d'applicarsi o no, mi rimetto; io l'applico.
Alli 18 giorno di S.Agapito, suole il popolo fare festa ad onore del Santo, del quale vi sono in chiesa le sante reliquie, che con l'altre vi sono, furono esposte alla Publica veneratione nel sudetto giorno l'anno 16... come da scritture; pretende il popolo che il Curato sia obligato a farne nel sudetto giorno l'esposizione e cantar messa, senza contribuire mercede; perciò io né ho fatto detta espositione, né cantato messa; fuor che il primo anno di mia residenza, nel quale si fece la cerca per la terra e calcolato il tutto, et averò cavato per lire 2:10, in circa, di elemosina.
Settembre. Alli 8 Festa della B.V., il curato essendo invitato va a Doro ad assistere alla Fonzione e poscia riceve dal Curato la refezione.
Alli 14 Festa dell'esaltazione di SS.Croce si suole far festa e si finisce di dire il Passio.
Ottobre. Nella prima domenica il Curato va alla Prevostura di Dervio essendo invitato ad assistere alla Fonzione del SS.mo Rosario e finita riceve con gli altri R.R. Sacerdoti dal R. sig.r Prevosto la refezione
Novembre. Giorno di tutti li santi si canta terza et messa in cui si da al popolo la Pace e doppo il vespero di solenità; si canta etiam il vespere pro defunctis; si fa in detto giorno da sindaci della chiesa et custode la questua, per la Comunità, per suffragare li defonti che resta del Parocho.
Alli 2 Novembre commemorazione de tutti li defonti, alla mattina avanti giorno, si canta l'officio pro defunctis e si finisce la messa a giorno; tutta la raccolta che si fa, che sarà lire 7 in circa, s'aspetta al Curato per la sudetta Fonzione; tanto m'ha detto il sig.r Curato Tarello mio antecessore e tanto ho praticato. Il Capellano deve intervenirvi, senza elemosina, et tanto si è praticato e si pratica al mio tempo.
Alli 4 Giorno di S.Carlo, il popolo suole far festa ad onore del Santo Protettore
Alli 25 Giorno di S.Cattarina il Curato è obligato cantare messa per il legato della q.m Cattarina Andriana, fondato sopra il luogo sotto il Castello, chiamato Ombriaco, da cui si ricava lire 3 all'anno.
Decembre sole farsi la novenna del S.S.Natale ad onore del Bambin Gesù, con ottenere però la licenza, la cera gliela mette la Fabrica; la detta novenna fu introdotta da me Prete Francesco Combio Curato, l'anno 1722 primo di mia residenza e si comincia il giorno 15 sudetto; l'ho fatta per mia devozione per cui non ho ricevuta niuna elemosina.
Alli 24. Vigilia del S.S.Natale de more il curato, con cotta, stola, e due chierici va a benedire le case; raccoglie in tall'occasione circa 24 ovi et ... in circa lumaghe, soldi dieci in circa dinari de' quali io Prete Francesco Combio Curato n'ho datto soldi cinque alli sudetti chierici per cortesia.

In tempo che il Molto Reverendo sig.r Vicario Foraneo viene a far la congregazione in questa chiesa suol farsi anche un offitio pro defunctis sacerdotibus; la Fabrica vi mete tutta la cera, con la doppia del celebrante e li R.R. sacerdoti non ricevono in tall'occasione l'elemosina e se li da in casa Parochiale la refezione.
La spesa che si fa per la visita che fa alle volte l'Eminentissimo sig.r Cardinale nostro Arcivescovo ne tocha parte alla Fabrica, parte al Curato, parte alli SS.Capellani Titolari e mercenarij tanto si è praticato anche nella visita Personale fatta in questa chiesa l'anno 1722, alli sei di luglio dall'Eminentissimo Cardinale Odeschalco; qual riparto è tra le scritture della Chiesa. Così si è praticato nella visita dell'Eminentissimo Cardinale Pozzobonelli fatta li 16 luglio 1746.

Francesco Combio Curato.

Aggiunta successiva:

Li 1 Giugno 1862
Le litanie ambrosiane
1° Date le sacre ceneri si va a canter messa a san Leonardo e poi ritorno
2° Si va a cantare messa a S.Quirico e ...
3° Si canta Messa in Parrocchia si va ... e poi in Chiesa


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