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La tassa personale del 1763

In quest'anno si ha notizia di una tassa personale che provocò alcuni problemi agli amministratori, dato che venne richiesta anche per persone non più abitanti a Dervio. Con le seguenti lamentele:

Ill.mo Magistrato
Giannantonio Buzzi di Dervio Capo di Pieve dall' Esattore vien molestato per la tassa personale di due suoi figli che son già da quattordici anni per giovani di negozio nella Germania. Tale molestia essendo contro ogni equità e la stessa lettera della Riforma del nuovo Censimento è contro pure del praticato con altri, implora l'Oratore dalla somma giustizia dell'Ill.mo Tribunale che dia gli ordini opportuni per la pronta provvidenza.
Luigi Rubini — Esattore dell'Estimo

Dello stesso tenore sono le seguenti lettere.

Ill.mo Magistrato
Cecilia Vasti di Dervio serva umiliss.a delle S.S. V.V. Ill.me trovasi già da venti anni senza padre ed ha un fratello che si portò in Portogallo già sono anni ventidue ed è già gran tempo che non si sa se viva o no. Ora la povera supplicante carica di debiti vien molestata dall'Esattore per la tassa personale di detto suo fratello. Per tanto ricorre alla pietà e giustizia di questo tribunale acciocché dia gli ordini che le sia restituito quanto ha pagato per l'addietro né sia più molestata per l'avvenire.

Ill.mo Magistrato
Giambattista Vasti di Dervio umiliss.mo serv.re delle SS..VV. Ill.me raprpesenta d'aver un figlio accasato in Ollanda con moglie e figli già da venti anni absente. Il supplicante vien pulsato dall'Esattore per la tassa personale del suo suddetto figlio. per tanto fa ricorso a questo giustissimo tribunale perché dia l'ordine opportuno onde il povero padre che non ha con che pagare i suoi debiti non sia più oltre per suddetta causa molestato.

Ill.mo Magistrato
Giovanni Buzzi figlio del fu Carlo del Borgo di Dervio, Riviera di Lecco, con tutto che da ventisette anni in qua abbia sempre servito ed abitato come pure di presente abita in Milano, né rimanga in detto Borgo più del tempo prefinito dalle nove costituzioni, cionullostante ha sempre dovuto pagare la tassa personale in detto Borgo, dove ha la sua povera famiglia; la qual cosa essendo contro la Riforma del novo Censimento; perciò ricorre alle Signorie Loro Illustrissime
Umilmente suppicandole degnarsi decretare che sia il suplicante levato dal detto ruolo personale in detto Borgo di Dervio
io Gio Buzzi


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Per l'uscita di ogni numero dei Quaderni Derviesi si svolge una serata legata alla storia locale.
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