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Le processioni

La laicità della Repubblica Cisalpina impose di non effettuare celebrazioni al di fuori della Chiesa.

Ma il Prevosto Giacomo Maglia agì secondo le abitudini del paese.

 

Libertà - Eguaglianza
In Nome della Repub.a Cisalpina una ed ind.e
Dervio, li 16 Messidoro anno VI Rep.o

Ricercato io infrascritto dal Cittadino Cancelliere Distrettuale a dire cosa sia accaduto in questo Commune nel giorno di Domenica 13. corrente giorno Luglio 1798 in contrario alla legge I Messidoro corrente, che proibisce le cerimonie di Culto fuori de' recinti delle Chiese, dico adunque, che nel detto giorno di Domenica nel dopo pranzo il popolo siccome era solito anche per il passato a fare ogni prima domenica del mese la processione del rosario, così circa le ore 20: il popolo si è avviato per quanto mi si è detto fuori di chiesa con croce alzata per gli uomini ed un picciolo stendardo per le donne fra mezzo a cui vi era il Parroco P.to Carlo Francesco Maglia Preposto, che fece anche lui con la Processione il giro, il quale si estende dal sortire dalla Chiesa per la porta grande andando intorno la Chiesa e la casa Parrocchiale, e quindi ritornando in Chiesa per la stessa porta, ed in essa processione il Prevosto era con cotta come è solito, ed il tutto si può confermare, essendo noto a qualunque persona del paese, dal alcune delle quali l'ho inteso a dire anch'io.

Sott. Giuseppe Donarello
Sindaco della Communità di Dervio


Libertà - Eguaglianza
In Nome della Repub.a Cisalpina una ed ind.e
Bellano, li 16 Messidoro anno VI Rep.o
Il Cancelliere per Censo del Distretto IV Mil.e
al Cittad.o Ferd.o Porro Ispettore della Polizia Generale

Venuto in cognizione, che il Parroco di Dervio Cittad.o Carlo Francesco Maglia ha contravvenuto alla Legge I Messidoro proibente le cerimonie di Culto fuori dei recinti delle Chiese, mi sono oggi espressamente colà recato per assumerne le informazioni, le cui rissultanze sono quelle che rileverete dall'unita esposizione fattami dal Sindaco di quella Commune Gius.e Donarello
Essendo stata in essa la detta legge nel giorno 11. ed in esso giorno anche al detto Parroco consegnata, ne vedrete, quindi chiara la contravvenzione per essersi fatta la processione fuori del recinto col di lui intervento nel giorno 13.
Anche in Bellano ieri fu accompagnato per le contrade un cadavere, che si traduceva alla chiesa con quattro candelle accesse, le quali dicesi che furono somministrate dalli sagristi della Chiesa. Scrivo alli Deputati all'estimo di Bellano che deve anche ciò essere tolto, e gli invito a passarne ai sagristi il corrispondente avviso.
In passato alcuni miei inviti furono da' medesimi Deputati negletti.
Vedrò se anche questo incontrerà il medesimo esito. Salute e Fratellanza.


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